giovedì 31 dicembre 2020

Somme di Fine Anno 2020


Venite anche voi a narrarmi dell'andamento del vostro anno drammoso! Non abbiate paura! 

Un anno particolare, un anno atipico, un anno che sia in bene, sia in male sicuramente tutti ricorderemo. Soprattutto perché per una volta nessuno a novembre mi ha chiesto cosa facessi a capodanno. 
Un anno che ci ha visto catapultati in un drama distopico sull'orlo della follia, ma che, guardando il lato positivo delle cose, ci ha permesso di depennare quasi il doppio delle visioni dall'infinita lista di titoli tra cui scegliere (la mia viaggia sempre sull'ottantina di nomi. Ne guardo 10? Ne aggiungo 11 e via discorrendo). 
Ho deciso quindi di cogliere l'occasione con questo post, datato 31 Dicembre (si spera), per fare il punto della situazione, valutare l'andamento drammoso dell'anno, aggiustare il tiro per il prossimo, ma soprattutto per tesserci le lodi a vicenda su quanto siamo stati bravi ad essere riusciti a goderci tutte le nostre visioni. Complimentandoci per la costanza con il quale abbiamo portato a termine quelle brutte (questo ovviamente è un pat-pat autofatto) e, non per ultimo, idolatrando coloro che hanno avuto il coraggio di dropparle senza sensi di colpa (sappiate che nonostante il mio punto di vista, io via ammiro molto).
RECAP 2020


Nel primo semestre dell'anno, da quello che possiamo vedere dalla mia pagina di diario, noteremo un certo bilanciamento di gusti nel complesso, ma un certo sbilanciamento nella posizione di quest'ultimi. Più precisamente direi che, escludendo My Absolute Boyfriend (di cui salviamo solo la gnoccaggine degli attori), abbiamo avuto una partenza discreta (anche se mi sarei aspettata qualcosa in più da quella valle di lacrime che si diceva essere Uncontrollably Fond), seguita da un ascesa di beltà (e di rabbia grazie a Because This Is My First Life, perché certe cose non si fanno comunque), conclusasi però con una pessima curva di orrenditudine che si è protratta per tutto maggio e giugno (salvo un paio di eccezioni giusto per prendere fiato, come Circle: Two Worlds Connected che secondo me non ha ottenuto l'attenzione meritata). 
Un'orrenditudine che ammetto ci ha messo in seria crisi visiva e che ad ogni drama successivo, metteva sempre più alla prova il nostro livello di sopportazione. Complice la quarantena poi, noto che questa prima metà dell'anno è stata anche proficua in quanto visioni stand-alone e rewatch (tra cui il mio tanto amato 49 Days, dal quale, tra l'altro come anche per The King 2 Hearts, ci siamo portate dietro un sacco di attori e attrici).  
Direi poi di essermela giostrata bene anche per quanto riguarda le annualità dei vari prodotti. Certo all'inizio sono passata da un 2010 a un 2019 così di botto, restando poi sul 2016 andante per poi recuperare qualche titolo da tre anni a questa parte, facendoci scappare di mezzo ben 4 drama attuali. Insomma oserei dire che in questi sei mesi praticamente avevo già raggiunto il traguardo che mi ero prefissata a inizio anno!

Con il termine della quarantena, però, e l'inizio dell'estate tutta la situazione è diventata un po' più frenetica e, con il tempo che ha ripreso a scorrere, le mie visioni hanno subito un rallentamento che in determinati mesi è sembrato più essere una battuta d'arresto. Non posso certo dire quest'anno di essermi cimentata in drama di cotanta lunghezza (28+) come invece ho fatto l'anno scorso, ma in compenso, soprattutto in questa seconda parte dell'anno, abbiamo affrontato diverse visioni pastose e dense del calibro di 16 episodi che per minutaggio avrebbero potuto benissimo essere 24. 
Se in più vogliamo sottolineare il favoloso onore che abbiamo avuto di cimentarci in ben due drama odiabilissimi, uno (The King: Eternal Monarch) di seguito all'altro (Bad Guys: Vile City), aggiungendo poi che del secondo gli episodi sembravano eterni e del primo lo erano davvero, non dobbiamo stupirci più di tanto di aver rallentato ulteriormente appena passata la metà dell'anno. 


Se infatti successivamente le visioni coreane si sono fatte sempre più sopportabili (Sweet Munchies o Hi Bye, Mama!) arrivando poi a toccare vette di piacimento impensabili (ho ancora voglia di un rewatch in 4k di Hotel Del Luna, regaz io sono innamorata cotta) non si può dire lo stesso dell'approccio con quelli di altre nazioni.
Se infatti è risaputo il mio amore spregiudicato per quasi tutti i prodotti thai (al quale metto PRO quasi a prescindere, e con il quale quest'anno mi sono data alla pazzagioia) non si può dire la stessa cosa per i due tentativi fallimentari che si sono rivelati quelli cinesi. Anche se su questo fatto rimango convinta di essere io il problema. Poca costanza mi porta quasi inevitabilmente a scegliere prodotti brevi e da quanto ho capito anche di scarsa qualità (però non penso fosse questo il problema di Meteor Garden dell'anno scorso....). O più probabilmente sono più portata per le visioni sul trash andante che né per quelle piene di significati tanto importanti che alla fine io non capisco. Chissà! 
Faccio un mea culpa però: di certo ho rimpolpato la sezione thai e cinese/taiwanese, ma ancora una volta mi sono ritrovata a snobbare quasi completamente i dorama giapponesi (l'unico che ho visto infatti è stato Yuri or Another), che ci volete fare.... non riescono proprio a convincermi. Alcuni prodotti mi interesserebbero tanto, ma tutta la trafila per l'abilitazione ai fansub mi smorza sempre un po' l'entusiasmo e alla fine prediligo visioni facili come viki, netflix (dove immancabilmente finisco nella mia comfort zone, però sto cercando di migliorare e qualcosina ho messo in lista) o i miei due adorati fansub thai che non smetterò mai di ringraziare. 
Un plauso però me lo faccio comunque, solo per aver saputo mantenere le visioni di fine anno sullo stato tra 2019/2020, del resto come potevo rinunciare ad un Lee Joon Gi psicopatico (Flower of Evil)? Ditemelo? Come potevo? 
Certo se consideriamo com'è stato un buco nell'acqua a livello di beltitudine il drama in se, forse era meglio se avessi ripiegato su visioni più datate... o forse no. Perché provandoci successivamente mi sono immolata nella visione di un drama brutto, ma brutto, ma così brutto chiamato Can't Lose (2011), che siamo state costrette a intervallarlo con un collega attuale, brutto anch'esso ma meglio digeribile. Che volete quest'anno avevamo la fissa dei drama legali e, nonostante di quelli visti non c'è ne sia piaciuto uno, abbiamo finito per aggiungerne altri di nuova uscita 2021 alla lista, ah... prevedo dolori.
Ciò nonostante, non possiamo di certo lamentarci di come si è concluso l'anno, perché se è vero che il più delle visioni hanno lasciato a desiderare, è anche vero che ho finalmente portato a termine uno di quei traguardi prefissati dalla nascita del blog, ovvero  rewatchare e recensire il mitico, l'inimitabile, il solo Boys Over Flowers


Quest'anno, poi, è stato anche un anno super mega importante per il blog (che ammetto di aver sempre più trascurato dalla sua apertura...), poiché grazie alla vostra sempre più crescente attenzione, l'ho quasi ristrutturato da cima a fondo. Ho creato una nuova grafica (anche se in alcuni momenti sono stata piuttosto indecisa) sia per l'anteprima dei post (che da sola racchiude già tutto il mio amore, astio o indifferenza per la produzione in questione), sia per la grafica stessa del blog (molto più minimal e meno confusionaria), che sto già studiando per rendere al meglio. Ho anche avviato un nuovo format "DIARIO DI BORDO", che mi aiuta a spiegare, di mese in mese, vari aspetti del blog che forse al pubblico occasionale possono non essere chiari (spoiler, anche a breve dovrebbe uscire un'altra nuova rubrica, non so quanto vi possa interessare e di sicuro non è un idea originale, ma vi posso solo dire che per come l'ho pensata io è molto divertente da realizzare) che ci accompagnerà anche per tutto il 2021 con la seconda edizione!
Per finire poi, ho fatto pace con me stessa e con i miei sensi di colpa, e, rassegnatami a fare i conti con la mia memoria di picciona, sono così nate le Riflessioni! Ovvero quei post di drama non necessariamente troppo datati ma visti diversi anni fa, che per una cosa o per l'altra sono volati via dalla mia memoria. Certo probabilmente per alcuni possono essere pensieri deludenti, ma che vi devo dire... non ho né il tempo né la voglia di recuperare tutti i primi miei anni drammosi. Mentre per tutti quelli che io considero mini drama (da 6 episodi o meno, o comunque che complessivamente non arrivano ad un ammontare di 6 ore a drama) ho scelto questo speciale, specialissimo modello (accozzando una quantità di immagini come solo una persona che non se ne intende minimamente può fare), sottoforma di agenda, che mi limita nei miei sproloqui e mi aiuta ad esprimere i concetti essenziali in maniera (a mio parere) simpatica e divertente (così da non rubarvi più tempo nella lettura che quello impiegato per visionare l'opera).

Concludiamo quest'anno così, con la gioia di aver portato a termine tutta una serie di traguardi (prefissati o meno), che mi hanno fatto tornare la voglia di dedicarmi a tempo perso a questa mia passione! Ci tengo poi a farvi un ringraziamento speciale per l'interesse mostrato nei confronti dei miei sproloqui e dei commenti che mi avete lasciato (e per una volta non solo nella recensione al posto n.1 del blog, non per voler mio). Lo so, lo so, già ero prolissa, e quest'anno la lunghezza dei miei monologhi è raddoppiata, ma dalla mia ho una spiegazione! Ho cambiato il font e aumentato la sua grandezza, quindi *voce lagnosa* "non sono lunghe, è semplicemente un effetto ottico"! Ahahahha... mi piacerebbe dirvi che mi impegnerò di più il prossimo anno per essere sintetica, ma... non prendiamoci in giro non ci credo nemmeno io. 

Benissimo e con quest'ultima botta di autostima, vi auguro un 2021 pieno di soddisfazioni drammose, di storie interessanti, di attori ritornanti o emergenti che sappiano farci fantasticare tanto quanto quest'anno! 

Dalla regia quindi è tutto, un plauso a(lla puntualità di) me stessa! Ci rivediamo l'anno prossimo!
- Fine! -

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