venerdì 19 giugno 2020

Recensione Bad Guys: Vile City


Sono sicura che questo sia un bellissimo drama... ma non per me.
Perché a noi l'OCN non delude MAI! Tranne che in questo caso.. o nel caso di Reset.. o nel caso di Vampire Detective che effettivamente avrebbe potuto uscire fatto meglio... ripensandoci delude un sacco... 
A sto giro so chi incolpare! E' tutta colpa di mia madre, del fatto che questo drama si chiamasse Bad Guys 2 e che ci lavorasse Nam Jea Il (il ristoratore per intenderci)! Nonostante il mio apprezzamento per la prima serie, io mai e dico mai mi sarei approcciata ad una stagione successiva. Visto che però mi sono ritrovata costretta dai piani trasversi, ho deciso di metterci del mio e rewatchare la prima serie dato che di quest'ultima non mi ricordavo una emerita canna da pesca. Inutile dire che avrei potuto tranquillamente farne a meno, anzi forse avrei preso con più filosofia questa visione senza aspettarmi nulla da essa. Ma chi voglio prendere in giro, l'avrei odiata lo stesso ma almeno non avrei sofferto facendo continuamente il paragone fra le due.
Se siete giunti qui ignari di qualsivoglia spoiler su questo prodotto ma convinti fermamente della bellezza del primo drama, be' allora vi conviene leggervi tutta la mia recensione e capire da voi che questo con il precedente non ha nulla da spartire. 
I ringraziamenti per avervi risparmiato 16 ore di vita buttate (a fine recensione) sono bene accetti (anche se forse le impiegherete a leggere me....)!

Trama:
1 Parte - Pre mortem: in cui facciamo la conoscenza dei nostri Nice Bad Guys di quartiere, delle loro non così convincenti storie e del primo mistero presentato. 
Un nuovo procuratore è in città e dopo essere sfuggito ad un tragico (più o meno) passato e ad un caso aperto che ancora lo perseguita, lo vediamo diventare un nuovo membro della Squadra Treno Passante. Squadra nel quale nessuno si degna di spiegargli niente, e dove ogni membro ha un motivo (chi più chi meno) valido per dare la caccia al capomafioso di turno e al procuratore che lo sostiene. Dopo parecchie peripezie, assalti 400 contro uno e ferite omicide che lasciano solo un graffietto in fronte, vediamo i nostri intrepidi bravi protagonisti abbattere il progetto di legge per riequalizzare il distretto grazie all'incarcerazione del primo cattivo della situazione e della sua spalla.
2 Parte - Post mortem: in cui passano 2 mesi dall'incarcerazione dei cattivi e viene istituita La Squadra Speciale Really Bad Guy Tre.
Colpo di scena e il nuovo procuratore viene tolto di mezzo in men che non si dica (e con il classico investimento strategico a tradimento). Lutto nel gruppo sgruppato dei protagonisti che ritrovandosi ancora una volta insieme e, in lotta contro uno stesso nemico comune, decidono di darsi man forte per risalire al colpevole e liberarsi anche di questo impiccio (che mira a infangare la loro altresì buona reputazione). Quindi aridaje con calci, pugni, investimenti, inseguimenti, rapimenti, torture, ri-rapimenti, incarcerazioni, fino a quando commosso dalle belle parole e dalle loro nobili azioni il Procuratore Buono decide di fare i conti con le sue istituzioni e le sue responsabilità facendo fuori la SSRBGT e dimettendosi dai piani alti.

Che fatica..
Ora, siccome è risaputo che solitamente le seconde stagioni sono più scadenti delle prime, a sto giro tenterò di non paragonare troppo spesso trama e personaggi (salvo alcuni riferimenti tipo i "vorrei essere ma non posso" e gli "liberamente ispirati a...") al primo ma riserverò per questo dilemma uno spazio apposito in coda alla recensione. 
Per quanto riguarda la trama di questo drama, oltre a non averla trovata innovativa o originale anzi tutt'altro (in quanto presente in quasi ogni produzione coreana solamente su scala ridotta), mi è sembrata davvero davvero ripetitiva. Ho notato infatti che il drama procedeva a scaglioni (da qui la divisioni in parti della trama) nei quali si ripeteva sempre questo schema:
  1. abbiamo un problema/caso/qualcosa che non ci convince
  2. ci vengono date delle informazioni a caso sui protagonisti,
  3. i protagonisti per un motivo o per l'altro si ritrovano insieme,
  4. riescono nel loro intento non senza peripezie,
  5. il gruppo si perde di vista,
  6. si ricomincia da capo.
Confesso di non averci fatto subito caso, ma una volta aver fatto mente locale mentre buttavo giù lo scheletro della recensione (ebbene sì, a sto giro ho uscito un magico quadernino dove appuntarmi tutto per filo e per segno), ho passato il 14 episodio a verificare la mia teoria rivelatasi veritiera. Il che comunque non sarebbe nemmeno un problema se ogni parte della trama fosse stata messa in piedi con soluzioni narrative diverse, ma in realtà l'unica cosa che cambia di scaglione in scaglione sono i cattivi e gli obbiettivi che spingono i singoli ad agire in gruppo. 
Proprio non ci siamo
Inoltre la situazione si evolve continuamente tramite risse calci-pugni-bastonate e interminabili e inconcludenti silenzi che in alcuni casi fanno dubitare della bravura di montaggio del team di post-produzione. Ambientato in solo un paio di location (un bar, corridoi a non finire, e edifici abbandonati) accompagnate dall'eterna e immancabile luce rossa che tanto fa sembrare questo drama un +18 vietato ai minori. Il tutto coronato da un'immancabile inquadratura mossa che sembra abbiano chiesto in prestito l'Iphone alla prima persona che si è ritrovata in zona. Ma ehi! L'audio e gli stuntman erano ottimi, anche se forse per gli effetti tipo sangue e annessi avrei speso un po' di più. Non fraintendete non credo per nulla sia stato un prodotto a low budget, credo solo non siano stati abbastanza bravi da non far trasparire questa sensazione. La cosa più brutta (e che onestamente è anche quella che mi ha lasciato di più l'amaro in bocca) è stata l'assenza per tutta la visione di uno spirito di squadra e il continuo agire per il proprio tornaconto anche mettendosi i bastoni fra le ruote a vicenda. Capisco che ad un certo punto i protagonisti si debbano andare a salvare l'un con l'altro ma sembra tutta una richiesta di sceneggiatura che una vera e propria evoluzione dei personaggi.

Personaggi scaglionati per obbiettivi:
I Nice Guys:
Il Procuratore Fiducioso: dall'indistinguibile completo classico grigio topo (ebbene sì, a sto giro abbiamo anche gli outfit dedicati ai singoli personaggi, non si sa mai che nel corso delle risse non si riescano a distinguere...). 
Lo vediamo attraversare la trama spinto dal suo inconfondibile e incrollabile senso di giustizia e dai seguenti obbiettivi:
  1. Impedire la riequalizzazione del quartiere e consegnare il mafioso alla sicurezza di un carcere.
  2. Scoprire l'assassino del sottoposto e sventrare la squadra speciale corrotta.
  3. Reimpedire la riequalizzazione e incarcerare tutti coloro che dalla situazione ne traggono profitto tramite associazioni illecite.
Insomma il classico personaggio buonista e fiducioso nelle parti migliori delle persone, che con i suoi affezionati compagni si batte contro la criminalità organizzata e la corruzione interna agli organi di potere. Onestamente non l'ho trovato un personaggio degno di qualsivoglia nota, e se proprio devo dirla tutta mancava anche di carisma e attrattiva. Forse troppo stereotipato e piatto, onestamente ho trovato le motivazioni dietro al suo sfasciarsi la vita un po' blande e utopistiche. Quasi che come le persone normali non avesse bisogno di soldi per mangiare. Per quanto riguarda l'attore non l'ho mai visto, e seppur non lo posso considerare un brutto uomo, trovo che non avesse abbastanza fascino per interpretare questo drama (cioè volete metterlo a paragone col Poliziotto del primo?). Sarà pure navigato, ma secondo me avrebbe potuto dare di più. Per come ha recitato qui ho trovato il personaggio piatto e surclassabile da diverse comparse.

Il Ristoratore Mafino: dall'inconfondibile outfit da mercenario di un videogioco (braghe con tasconi larghi, maglia irrilevante, e giubbotto imbottito militare o verde militare) lo vediamo avanzare per la trama tramite calci pugni e percosse. 
L'unico e l'inimitabile uomo ariete che sarà spinto nel corso della sua avventura da questi tre nobili motivi:
  1. Vendicarsi del capo mafia per l'accoltellamento subito.
  2. Salvare la sua Donsaeng di quartiere rapita.
  3. Salvare la sua principale attività che è sul punto di crollare.
Uomo dal passato doloroso (solito orfano corretto e puro, cresciuto da un mafioso, che dopo una soffiata si vedrà quasi uccidere dai suoi compagni di banda, quasi però, il perché non l'abbiano fatto però rimarrà un mistero, anche se sospetto sia per ricalcare la storyline di Mr Muscolo nel primo) deciderà di unirsi al gruppo come sfonda barricamenti e pungiball occasionale. Pure questo personaggio a mio parere ha lasciato a desiderare. L'attore l'abbiamo visto più o meno in tutte le salse ed è innegabile che a noi piaccia, ma qui, qui ci ha dato davvero poca soddisfazione. Dal perenne lato sinistro del volto appiccicoso di sangue per le eterne batoste, si rivela un personaggio marginale che all'interno della trama fa poco o nulla. Senza quasi nessun legame con i veri mafiosi, né la conoscenza dei loro punti deboli, vediamo un'interpretazione delicata e spaurita dell'attore, probabilmente voluta dal regista ma che andava a cozzare con tutta l'atmosfera creata. Insomma alla fine si è rivelato un Oppa buono senza grandi risvolti positivi se non i soliti. 'Na tristezza...

Il Poliziotto alla Frutta: dall'incredibile outfit solito di un qualsivoglia poliziotto coreano in borghese (vestiti usurati e rattoppati), lo vediamo fin da subito come un signore drogato, indisponente e dall'arrabbiatura facile. 
Si approccerà alla nostra trama animato da questi semplici motivi:
  1. Vendicarsi per la perdita della carriera.
  2. Catturare l'assassino dei partner uccisi nello step prima.
  3. Morire lavorando e affianco alle persone che ama
Poliziotto incastrato nel sistema di spaccio e per questo sospeso, scopriamo essere anche un malato terminale senza famiglia o hobby (non come me che con i miei hobby potrei riempire un quaderno intero). A solo 3 mesi dalla propria condanna a morte prende la decisione di rimettersi in sesto e tornare a tempo pieno operativo come poliziotto. Peccato che per quell'ora (ambientata più o meno dal termine della seconda parte e all'inizio della terza) la me del passato avesse già perso l'interesse nella trama e nello sviluppo dei personaggi, tanto da non aver per nulla seguito lo sviluppo minimo di questo personaggio. Direi però che in sostanza lo possiamo classificare come solito cane pazzo di turno che non si preoccupa per lui ma per gli altri ed il punto chiave dell'ultima parentesi di trama. Tristissimo il suo finale, ma infondo se n'è andato facendo ciò che amava. Bo'.. un personaggio bo' per il quale davvero non ho niente da dire, se non che l'attore è uno di quelli visti rivisti e stravisti che però mi piace in quasi ogni suo ruolo, come ad esempio questo qui, peccato schifassi il contesto.

Il Giovane che fa Audience: dal confortevole outfit sportivo (felpa più pantaloni della tuta) è quel  personaggio che forse ha meno da dire di tutto il drama e palesemente inserito per attirare un pubblico giovin femminile. 
Ne seguiamo la crescita all'interno della serie mediante i seguenti obbiettivi:
  1. Vendicarsi per la sorella in coma.
  2. Liberarsi dei debiti causati dalla questione sopra.
  3. Espiare i suo peccati.
Paradossalmente il personaggio che ha avuto l'evoluzione più grande ma quello che mi ha soddisfatto meno. Probabilmente ingaggiato scritto e scritturato perché un po' di carne giovane non fa mai male all'interno di una produzione, a sto giro ci becchiamo un ragazzo musone dallo sguardo duro che ci spacciano per assassino ma che durante il drama non commette praticamente nessun omicidio. Le uniche sue problematiche consistono nel risanare il debito e nel doversi rapportare con lo zoppo di turno unica vittima dei suoi trascorsi a cui dover rendere conto (e l'unico verso cui ci fanno vedere provi rimorso realmente). Realizzato sulla falsa riga dell'Assassino, risulta essere uno di quei personaggi maggiormente "vorrei ma non sono all'altezza". Non interessante, non espressivo, non simpatico, l'unica cosa da attribuire a questo ragazzo è la beltà. Beltà che ahimè non basta a reggere codesto personaggio statico e poco spiegato. Ora, io capisco che la carta dell'assassino pentito ce l'eravamo già giocata nell'altro, ma se mi create un personaggio partendo da questi presupposti almeno chiaritemi la sua psicologia! Ma cosa mi lamento a fare, se a fine drama sono ancora col dubbio sul suo essere effettivamente un assassino. L'attore mi piace talmente tanto che oltre ad essermi dimenticata di averlo già visto in Moon Lovers, l'avevo anche rimosso dal cast stesso (e là il suo ruolo mi era piaciuto assai). Certo è che adesso mi ricorderò sicuramente della sua esistenza.

L'Addetto alle Scartoffie: dall'inconfondibile completo classico (stavolta) nero, è quel personaggio che non appena riesce a coinvolgere e interessare lo spettatore viene tolto di mezzo causa impegni dell'attore. Ragazzo che vediamo come nuovo assunto dalla squadra dei treni, lo seguiremo nella sua breve crociata mossa da questi nobili motivi:
  1. Riuscire a scoprire e catturare l'assassino del partner.
  2. Riuscire a scoprire e catturare i criminali dietro all'azzoppamento del collega.
Credo il solo personaggio che io sia riuscita a seguire dall'inizio alla fine (fine che arriva relativamente brevemente) e che onestamente stava anche catturando mediamente il mio interesse. Lo vediamo come un personaggio eternamente caduto dal cielo e costantemente credulone, a cui, manco per sbaglio, si prenderanno due minuti per spiegargli l'antifona e il suo ruolo. Insomma mi ero appassionata a lui perché era un po' come lo spettatore, buttato all'interno della baraonda senza un minimo di contestualizzazione o di premessa. Morto investito a metà drama, ammetto che per tutto il resto del tempo, nei miei sporadici periodi d'attenzione, mi chiedevo costantemente chi avrebbe dovuto morire al suo posto per dare il via all'effetto domino della seconda metà. Attore mai visto nella mia carriera drammosa, sicuramente un bell'uomo sposato ad una attrice che all'epoca era una best spalla. Ci stava.

I Bad Guys:
  • L'uomo dei magheggi: quasi quasi per questo personaggio a fine drama mi è anche dispiaciuto, quasi. Avrà fatto tante cose brutte, ma, ironia del destino, per la maggior parte delle cose che è stato accusato era completamente innocente. Ciò nonostante un capro espiatorio che lascia il tempo che trova e che comunque si è meritato ciò che gli è capitato.
  • La donna dalla dubbia moralità: donna forte del drama, è un peccato che sia stata pensata così st***** e di dubbia moralità. Non tanto per il fatto di essere praticamente l'unica donna del drama, ma per il fatto che a me piaceva un mucchio come l'avevano esteticamente creata, ma ahimè, dopo così tanti "ciucciò" il suo destino avrebbe potuto essere solo e soltanto uno... apppppproposito, ma che fine ha fatto? Cioè posso immaginare che dopo aver smantellato la squadra, grazie anche al suoi insabbiamenti dei casi e ai finti colpevoli, gli abbiano dato degli anni da scontare, ma effettivamente non se ne è saputo più nulla. Peccato solo per la sua prole.. bell'esempio di madre che aveva.
  • Il procuratore corrotto: primo procuratore che vediamo nonché quello che tira acqua al suo mulino ed è in combutta con i più cattivi per la riqualizzazione del quartiere. Che dire un personaggio che fortunatamente ci dobbiamo sorbire solo durante la prima parte.
  • Il Sindaco Approfittatore: un vero e proprio bad guy... o almeno il poveretto ci provava, infatti oltre a farsi spalleggiare da nuna e nipote, l'unica cosa che sapeva fare era l'ignorante... Ah, anche a me piacerebbe scalare le classifiche a suon di mazzette.. sfortunatamente però son nata povera.
Invece tra quelli non importanti ricordiamo:
  1. L'uomo che faceva salire l'ormone a mia madre: apprezzato apprezzato, più che un degno sostituto dell'Addetto alle Scartoffie. Uomo dal carisma marcato e dall'immancabile dolcevita a collo alto (sempre detto che stan bene a tutti sti maglioni) che se proprio avessero scegliere a me in che ruolo farlo giocare, avrei messo sicuramente al posto del capo della squadra. Peccato per l'attore, è uno di quelli che non ci capita nemmeno per sbaglio di vedere...
  2. L'uomo che nemmeno con una bottiglia rotta in testa si è degnato di eclissarsi: direttamente da Rooftop Prince, braccio destro del braccio destro che non muore per niente e nessuno, ma che grazie al Ristoratore lo vediamo ko e destinato al carcere, in una orribile scena una controfigura contro una controfigura, che ahimè mi ha fatto dolere il corazon (io queste scene con questi attori non le voglio vedere!).
  3. L'uomo a capo del club e braccio desto del capo... meh.. anche per lui non ho niente da dire, se non che mi faceva morire il fatto che fosse stra impedito col PC.
  4. L'ultimo procuratore giusto non corrotto! O almeno l'unico che ci provava a far qualcosa di buono per il suo popolo. Un animo semplice e ingenuo, che non nego io mi ostinavo a non vedere tale, alla fine ci ha anche dovuto rimettere per la sua fiducia mal riposta e per il fallimento della sua squadra d'assalto così tanto amorevolmente coltivata. Che tristezza, vatti tu a fidare dei tuoi sottoposti.
  5. quanti altri ce n'erano? Troppi (e con troppi nomi tutti uguali), non sapevo quasi che dire di questi figurarsi degli altri...
Finale: 
Parte 3: in cui ritorna una vecchia conoscenza e dove finalmente il cerchio di chiude.
Succede che dopo lo scioglimento della SSRBGT, ogni caso assegnato alla squadra viene riaperto e ritorna in campo il nostro capo mafioso preferito. In continua combutta col sindaco della città, rivediamo sul campo la proposta di legge per il riequalizzamento della zona, e la situazione ritorna punto a capo con uno strano senso di deja vu. 
I nostri Nice Guys però non lo accettano e spinti dalle solite motivazioni più disparate si riuniranno per l'ennesima volta e decideranno di andare contro a questi ultimi boss finali. Praticamente negli ultimi episodi assistiamo alla ricerca e alla protezione della magica prova da un lato e ai tentativi da parte di sindaco e parenti di conquistare il potere dall'altro. Inutile dire che dopo la dipartita di un membro del gruppo, e il ritrovamento della suddetta prova, la finalmente attestata squadra Nice Guys assegnerà alla giustizia i boss finali. Il drama si chiude con gli ultimi ragazzi rimasti che non avendo nulla di meglio da fare (strizzando l'occhio un po' il finale del primo) diventano i nuovi giustizieri invisibili e incorrompibili. L'unica nota positiva: la fine? No, il cameo dell'Assassino del primo (anche se a mio parere un po' sprecato). 

Io mentre mi perdo nei meandri
oscuri della mia mente.
Concordate con me sul fatto che avremmo potuto tutti campare benissimo anche se il drama si fosse concluso dopo il 13 episodio? Sì? Bene, perché onestamente non sono riuscita nemmeno per un minuto a seguire il filo logico dell'ultimo scaglione. Giuro che nell'ultimo episodio avevo anche preso tutte le distanze necessarie da ogni dispositivo elettronico per concentrarmi sulla visione, ma nonostante il mio guardare le immagini e il leggere i sottotitoli, avevo comunque la testa che percorreva sentieri oscuri atti all'indovinare cosa avrei mangiato l'indomani. Comunque, dicevamo? Ah, sì! Ho decisamente trovato questi ultimi tre episodi logoranti e superflui, certo è sempre stato un piacere vedere il sostituto del morto in azione e ammetto che nonostante tutto la morte del malato un po' mi ha rattristata, ma per il resto non ho davvero capito la necessità di aggiungerci anche questo all'epilogo. Semplicemente un drama tropo pieno di personaggi da risultare più volte confusionario, con un modus operandi ripetitivo e una trama prettamente del genere, che se non piace è incapace di sviluppare qualsiasi attrattiva sullo spettatore. 

Commentare per commentare:

Io che sbircio i miei appunti.
Prima di passare al punto che tutti voi stavate aspettando con trepidazione, ci terrei a dirvi che questo drama mi è stato utile per sperimentare una nuova tecnica che avevo solo accennato già in Circle. Se infatti il drama interessa poco e la concentrazione diventa pressoché nulla, è matematico che faro fatica a trovare qualche informazione da inserire nella recensione, quindi: qual miglior metodo se non provare ad usare un quadernino degli appunti? Inutile dire che mi sembra di averci messo il quadruplo del tempo, ma se non altro i punti salienti sono riuscita a evidenziarli tutti e mi sembra di aver anche dato una logica a questa recensione (per non parlare del mio essermi ripetuta meno del solito, anche se c'è ancora la fase finale da scrivere).

Paragoni time: dunque è arrivato finalmente il momento di scomodare il Primo e analizzare tutto quello che questo secondo/spin off non è stato. 
  1. Punto - Spirito di squadra: quella cosa che se nel primo funge da perno portante e ne è pregno il drama, nel secondo lo vediamo blando e soprattutto di sfondo a situazioni che ipoteticamente avrebbero dovuto puntare a questo ma che in realtà servono solo a distanziare i personaggi ancor di più tra loro.
  2. Punto - Personaggi: se nel primo era ben definiti, introspettivi e con dei solidi perché alle spalle (sorvolando sull'Addetta alle Scartoffie), qui li vediamo come macchiette del personaggio in se e con una caratterizzazione che molto spesso stona (il ristoratore o il fiducioso procuratore) o che non si muove di un millimetro dallo stereotipo offerto loro (il poliziotto o l'assassino).
  3. Punto - Trama: ben definita e chiara nei suoi intenti, nella prima metà risulta quasi episodica e a se stante, per poi rivelare il filo conduttore dei suoi propositi verso il finale e la riscoperta del cattivo. Qui invece osserviamo una trama divisa a step con i cattivi già palesati da episodio 1 che un po' fanno storcere il naso e rendono lo spettatore (o almeno me) passivo, aggiungendo anche il fatto che si sviluppa in modo confusionario e per nulla originale.
  4. Punto - Espedienti narrativi: se nel primo abbiamo diverse soluzioni intriganti e avvincenti, che tolgono i protagonisti dai guai sempre in maniere diverse, qui una volta viso uno li abbiamo visti tutti e ad ogni situazione di vedremo ripresentare l'ennesimo schema. Al momento infatti ricordo soprattutto i continui rapimenti della seconda parte (rapiscono uno, lo liberano e ne rapiscono un altro) che ad un certo punto anche basta.
  5. Punto - Produzione: nonostante non brillasse comunque troppo, se non altro l'ambientazione cupa e la realizzazione di non troppe scene d'azione che spezzavano la narrazione ha reso il tutto più fluido e dinamico nella prima stagione. In questa seconda invece assistiamo ad una produzione che in più scene ricorda le produzioni low budget con silenzi troppo lunghi e scene d'azione infilate ogni due per tre.
  6. Punto - Credibilità: non pervenuta in nessuna delle due produzioni, dato che nella prima fin troppo spesso si vedevano i magheggi scenici e gli effetti della post produzione o ancora indizi palesemente funzionali alla scena, mentre nella seconda vediamo trucco e parrucco un po' troppo spesso poco veritiero, scene d'azione che in alcuni punti calavano drasticamente (inquadrature talmente mosse da non distinguere chi si batteva con chi) e troppi dico troppi tutti contro uno. Che per l'amore del cielo, erano presenti anche nel primo, ma non in dosi così tanto massicce.
Quindi da questo ennesimo elenco fatto nella recensione (sì qua possiamo tranquillamente dire che ne ho abusato) a che conclusioni possiamo arrivare? Che il primo è migliore a mani basse? In un certo senso. Che il secondo è una cavolfiorata pazzesca? Be' dal mio punto di vista sicuramente sì. 
Un po' il riassunto di tutto il mio mood del drama...
La realtà è che semplicemente sono sue drama totalmente differenti che non ci azzeccano niente l'un con l'altro. Quindi se ci approcciamo a questa visione convinti come me e mia madre di vedere una produzione se non uguale quantomeno simile e sulla falsa riga della prima serie, rimarremo completamente e immensamente delusi. Se invece vi piacciono i polizieschi poco (o molto a seconda dei punti di vista) impegnativi a sfondo politico con tante mazzate allora questo potrebbe essere il drama che fa per voi. 
Insomma due stili diversissimi che per quanto mi riguarda non sono riuscita ad apprezzare in toto. Spero solo che il film conclusivo richiami di più il Bad Guys originale (mal che vada comunque sono solo un paio d'ore di visione e non ben 16!) e che non vada a scomodare per scene di dubbia qualità artisti di fama mondiale quali i Linking Park. CHE TRASH. 
Ah però una cosa mi è piaciuta davvero tanto di questo drama, ovvero la ost, o meglio, la canzone che chiudeva la maggior parte degli episodi della ost. Inoltre vorrei fare un ringraziamento speciale alla povera Paola Barbagallo per essersi immolata nella disperata impresa di tradurci codesto drama, grazie mille, anche se spero la prossiama volta i nomi vengano scritti nel verso giusto. Thank you!

Il pippone è finito e magicamente sono riuscita a rimettermi (quasi) in carreggiata!
Fine!

"Ringrazio Netflix per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

Nessun commento:

Posta un commento