sabato 2 gennaio 2021

Recensione The Stranded


Avete presente il tipico trash thailandese? Il cringe? O le situazioni sopra le righe? Bene, dimenticatele e resettate, please. Questo si è rivelato essere un ottimo lakorn!
Iniziamo l'anno con questa chilometrica recensione, su una produzione thailandese che aveva tutte le carte in regola per uscire disastrosa. Mi sono approcciata alla visione di questa serie convinta di vedere l'ennesimo prodotto "vorrei ma non ne sono in grado" a cui i thai ci hanno abituato. Invece, contro ogni mia più rosea aspettativa, né sono rimasta piacevolmente sorpresa!
Rimasta orfana di The Wilds, appena dopo la sua uscita su Amazon Prime (ahimè non sono stata troppo bene per un paio di giorni e, dato che questo era un prodotto doppiato, mi ci sono buttata a capofitto), ho migrato sulla piattaforma Netflix ricordandomi di aver messo in lista questo lakorn (a cui non avrei dato due centesimi) e mi sono detta: dopo una serie tv americana, dopo un drama coreano (Missing 9), perché non dare un chance anche all'interpretazione "dispersi sull'isola deserta" thailandese? Be' se ciò vi può consolare, a parer mio è quello che ne esce vincitore dal confronto.

Trama:

Veniamo catapultati in un isola sperduta di pescatori, dov'è situata una scuola prestigiosa, nel giorno dei diplomi. Foto, saluti e addii, in procinto di intraprendere un nuovo capitolo della loro vita, trenta ragazzi decidono di dare un ultimo party notturno, con solo uno yatch che al termine avrebbe dovuto riportarli sulla terraferma. 
Ahimè però le cose non vanno mai, e dico mai, come previsto (sia questa la realtà o un drama) e proprio durante il divertimento, uno tsunami fa la sua entrata in campo, lasciando tutti i ragazzi in balia di loro stessi sull'isola. Ora completamente disabitata e fuori da qualsivoglia collegamento tecnologico (che emozione la scena dell'ultima foto di gruppo). 
Con solo la speranza di ricevere i soccorsi il più presto possibile, il primo mese arriva e se ne va, e noi iniziamo a fare la conoscenza dei protagonisti (troppi per essere introdotti qui nella trama, dovrete aspettare il paragrafo Personaggi), delle loro caratteristiche caratteriali, dei loro rapporti interpersonali e di come tra tentativi di mantenere l'ordine e un clima di speranza che va sempre di più scemando, riescano a creare un equilibrio tra tutti e trenta gli isolani.
Facendo della scuola (essendo quest'ultima eccelsa e privilegiata, automaticamente provvista di tutte le necessità. Dovesse capitare in Italia è già tanto troveremmo delle sedie su cui sederci) il loro quartier generale.
Le cose però sono peggio del previsto, e dopo la morte accidentale di un compagno, terremoti improvviso, sogni mistici, gelosie, ripicche, passati venuti alla luce, e l'entrata in scena di un nuovo personaggio, capiremo che forse la situazione non è così logica come si potrebbe pensare, ma c'è un altro fattore da prendere in considerazione. L'isola stessa.

Una trama che seppur sviluppata in soli 7 episodi, non ha nulla da invidiare alle produzioni sopra citate. A sto giro capiamo subito di essere ad un altro livello rispetto alle classiche produzioni thai (ovviamente mi riferisco a quelle che approdano in Italia, ufficiali o no). Con un regista/sceneggiatore che sa il fatto suo, un budget di tutto rispetto, degli attori che (incredibilmente) sanno essere credibili nei loro ruoli, e una signora ambientazione sfruttata nei minimi particolari. Lo spettatore si ritroverà a rimanere incollato al televisore/computer, in attesa di capirci di più in questa trama contorta e per certi versi inquietante, che tratteggia magistralmente (per il tempo concessogli) tutta la moltitudine di personaggi principali, non dimenticandosi però di far risaltare anche la parte più profonda dell'isola, che in fin dei conti si rivela essere un'altra protagonista di questa storia. 
Per quanto mi riguarda ho adorato la caratterizzazione contestualizzata dei personaggi, che mostrava il passato solo nei momenti necessari e non è mai diventata il fulcro centrale dell'opera. Interessante poi anche il far partire il drama con una sorta di flash back per spiegare come il tutto è iniziato, per poi passare avanti di un mese tralasciando il momento dell'accettazione, favorendo invece subito i nuovi rapporti, le speranze infrante, le dinamiche di potere e le difficoltà nel mantenere l'ordine. Una scelta interessante che secondo me ha contribuito a svecchiare un prodotto e una dinamica a cui ormai siamo assuefatti. 
Per non parlare poi del tocco mistery, che fin da subito ci viene introdotto, ma che fino alle battute finali rimane quasi a fare da sfondo alla vicenda. Le situazioni che ci venivano mostrare poi, le ho trovate sempre interessanti e logiche anche nella loro illogicità, una conseguente reazione tra causa e effetto che vede il lento decadimento di tutti i personaggi, che però, nonostante tutto, mostravano segni di "sofferenza" anche precedentemente alla situazione. 
Ciononostante non ho mai sentito quella pressione di insegnamento che di solito pervade le storie americane, qui semplicemente ci venivano mostrati, nelle loro scelte giuste o sbagliate, e poi stava allo spettatore scegliere se giustificarli o condannarli. In più, ve lo dice un'amante degli horror (però non quelli psicologici, quelli psicologici non mi piacciono. Trovo che vivere nella mia testa sia già abbastanza contorto e noioso, quindi per quelle degli altri perdo interesse), l'atmosfera del drama, le musiche ed alcune scene mi hanno davvero inquietato, per non parlare dei disegni del "protagonista" che mi hanno subito affascinato in senso lato. Ovviamente non fa paura nel senso classico del termine, però a me quest'ambientazione tra il normale pericolo umano, e lo sconosciuto pericolo del mistero mi ha conquistata.

Personaggi:

Kraam:
diciamo il principale protagonista della nostra storia e anche colui con cui iniziamo quest'avventura. Cresciuto da sempre sull'isola dal papà adottivo, inconsapevole delle sue origini e innamorato di May. Grazie a lui, una volta arrivata alla fine del primo episodio ero quasi certa che fossero tutti morti e intrappolati in un loop temporale. Be' se ancora sul loop temporale ho qualche dubbio, tempo il secondo episodio e in realtà scopriamo essere strano solo lui e non tutti gli altri. Per tutto il corso del lakorn infatti lo vediamo fare sogni inquietanti (che gli/ci dovrebbero dire qualcosa) e in una sorta di contatto con quella che dovrebbe essere l'isola. Questo personaggio, onestamente, almeno fino agli ultimi 2 episodi finali non mi ha fatto impazzire. Non che fosse un cattivo ragazzo, anzi era il ragazzo perfetto. Buono, sapeva lasciare i propri spazi alla gente, gentile e rassicurante (questa è stata soprattutto la cosa che nelle ultime battute me l'ha fatto rivalutare e apprezzare). che sostanzialmente non aveva mire di potere e tendeva ad impicciarsi poco nelle vite altrui. 
Però per quanto mi riguarda lo sentivo troppo distaccato dagli eventi, quasi che la situazione generale su di lui non avesse nessun tipo di risvolto. Certo, forse era voluto, e comunque una volta intrapresa la "relazione" con May, questa sensazione di intoccabilità va a scemare. Però l'ho percepito un po' distaccato e disinteressato per tutta la prima parte. Per quanto riguarda l'attore, sicuramente un bel ragazzo con due occhioni dolcissimi, ma a me non ha conquistato. Onestamente so di averlo già visto in Project S: Spike... ma io quel drama l'ho proprio rimosso dal gran che non mi ha detto nulla, e di conseguenza mi vien da pensare che nonostante la sua bellezza e la sicurezza che emana, non è uno di quegli attori che a me possano trasmettere qualcosa. Certo qui, con tutta la storia che gli avevano imbastito attorno, mi è piaciuto e l'ho apprezzato, però già ora lo sento evaporare dalla mia memoria.. purtroppo. Promosso, solo perché trovo che qui non abbia stonato.

Anan:
ragazzo che se all'inizio suscita un po' di compassione nello spettatore, molto presto si sa che ruolo affibbiargli, quello del cattivo. Giovane direttore d'orchestra, sprovvisto di particolari doti di Leadership,  che faticherà a farsi seguire sia dai musicisti del passato (motivo per il quale entrerà in conflitto con i genitori), che dai suoi compagni di sventura nel presente. Da sempre convito di dover essere il leader per forza, maturerà nei confronti di Kraam un senso di inferiorità che lo porterà a dare il via al disastroso crollo degli eventi. Dalla troppe manie di controllo, soprattutto sulla sua ragazza con il quale non si farà scrupoli a ricattarla, lo vedremo alla fine diventare quel tanto sperato leader, ma dalla parte sbagliata. Dite quello che volete, ma ho apprezzato molto più la costruzione di questo personaggio, completo di scelte sbagliate e pensate infelici, che né quello del protagonista. Un personaggio che se all'inizio, per certi versi, rattrista lo spettatore, alla fine risulta detestabile, orribile e odioso. Pieno di se e convinto di dover essere lui, non si farà scrupoli, una volta appresa della gravidanza, forse non sua, della fidanzata, a fare di lei e, di conseguenza degli altri, ciò che vuole. 
Mi piace pensare che nella realtà ad un tipo così la massa non darebbe mai ascolto, ad un tipo che fin dall'inizio pensa sempre e solo alla situazione più favorevole per lui, ma è inutile dire che alla fine, tutti sappiamo, sarà quello che come in questo caso farà il bello e il brutto tempo. 
Un bel personaggio corrotto (dall'isola? Forse, o forse solo da sula stessa natura), che a me faceva arrabbiare una scena si e l'altra pure, soprattutto sul finale, ma che non ho potuto fare a meno di amare. L'attore be', ammetto di aver iniziato questo lakorn anche per lui. Appena visto in The Sand Princess, per quanto mi riguarda il mio pensiero non è cambiato troppo. Non mi piace, ma per certi versi lo apprezzo. Se per l'attore di Kraam credo di essere io il problema, per quanto riguarda questo ragazzo, trovo proprio altalenante la sua recitazione. Ci sono scene che gli riescono benissimo, e altre che non capisci se stia recitando o se sia lì per caso. Sinceramente credo di doverlo ancora inquadrare bene, ma non ho poi molta voglia di farlo. Qui il personaggio mi è piaciuto molto, e l'attore... be' lo rimanderò al prossimo drama dove interpreterà quasi sicuramente un altro personaggio similare.

May:
altro personaggio che da una parte mi ha reso infelice e dall'altra mi è piaciuto. Una ragazza ricca che (come scopriremo in seguito) è stata lasciata da sola con la madre ad affrontare una marea di debiti, si farà convincere da Anan a lasciare che sia lui ad occuparsi di tutto, con "solo in cambio" il suo fidanzamento. La vediamo sull'isola come unico medico alle prime armi, scopriamo ben presto che non era una responsabilità che cercava né voleva. Buona e gentile, si ritroverà a navigare verso quel porto sicuro di Kraam. Finalmente una protagonista thailandese non insopportabile (anche se ammetto anche quella di The Sand Princess mi sia piaciuta molto), ma che se fosse stata la protagonista di un drama coreano l'avrei odiata. Dalla classica espressione (c'è da dire più che motivata) "ho il peso del mondo sulle spalle", purtroppo il suo personaggio spara le sue cartucce solo alla fine, e la combo lei+Kraam, all'inizio non mi interessava granché. Mentre proseguendo nella storia e nei suoi retroscena il personaggio ha assunto una sfumatura quantomeno non noiosa. L'attrice invece mi è piaciuta molto nell'interpretazione del personaggio, secondo me aveva proprio il viso e le espressioni adatte per interpretare una dispersa/disperata. Purtroppo però non l'ho mai vista altrove.

Nahm:
probabilmente l'unico personaggio sul quale, ancora oggi, devo farmi un'idea precisa. Sensitiva del gruppo sarà colei che, seguendo un po' la scia di Kraam, se ne starà in disparte ma cercherà di dare una mano nei limiti delle sue possibilità. Con uno spiccato senso cognitivo fin da piccola (tanto da aver predetto la morte del padre) la vediamo ora a conoscenza di quel qualcosa che non quadra, ma non essere in grado di capire cosa sia. Un personaggio che sono convinta ci regalerà gioie nella seconda stagione, ma che per quanto mi riguarda nella prima ho trovato un po' sottotono. Bella l'idea di inserire nel contesto un personaggio più sensibile di altri, ma se questo personaggio non riesce mai ad avere un confronto con nessuno sulle sue percezioni, be' lascia un po' il tempo che trova. Certo alla fine è lei che da il la per far svegliare Kraam, però avrebbe potuto fare tanto di più, soprattutto se fosse entrata prima nelle grazie di Ying e Arisa. L'attrice, bo', sono ancora in bilico fra il sì e il no. Derivato secondo me proprio dalla messa in scena del personaggio in se, l'interpretazione dell'attrice non mi è dispiaciuta, e anche l'aspetto che le hanno dato era molto interessante, ma purtroppo non riesco a capire se mi è piaciuta o no. Aspetterò il futuro per deciderlo.
  • La Lin:
    ecco. Partiamo col detto che finalmente vedo una over 30 recitare come si deve. Sì avete ragione, è colpa mia che guardo principalmente lakorn per adolescenti, ma è anche vero che di attori bravi navigati è raro trovarli. Con le sembianze della professoressa della loro scuola, questo... essere (? Possiamo chiamarla così che dite?) diviene la principale componente inquietante del drama. Dagli atteggiamenti strani e poco rassicuranti la vediamo sempre non chiara nelle sue intenzioni. Per quanto mi riguarda l'ho considerata un'emanazione dell'isola, ma onestamente non so proprio cosa potesse essere. Stando poi alle battute finali, io vorrei una spiegazione sul perché non abbia preso da parte Nahm o Kraam direttamente all'inizio, invece di attendere la manifestazione dei dubbi della ragazza. Bo' un personaggio strano e poco descrivibile che nel complesso aiutava a creare l'atmosfera giusta ma di cui è difficile chiacchierare. Di certo però l'attrice l'ho trovata molto credibile nel ruolo assegnatole.
Arisa:
qualcuno ha visto la povera Arisa? Devo ammettere che l'episodio in cui si perdono le sue tracce, mai cercate da nessuno oltretutto, un po' mi ha lasciato perplessa. Insomma capisco ci venga mostrata come la ragazza tutto fare, che in precedenza (disse lei per sbaglio) hackerò un profilo web di una ragazza che successivamente tentò il suicidio, maaaa.... senza di lei col cavolo che la baracca avrebbe continuato a funzionare dato che era l'unica a sapere come far funzionare le cose meccaniche. Cioè capisco l'errore precedente, ma al momento un po' di riconoscenza le sarebbe dovuta. La vediamo subito alle prese con un mistero, e accompagnata da Ying, cercheranno di scoprire il segreto della poesia misteriosa. Trovate quindi le coordinate, e dopo un'incomprensione con la sua compagna di mistero, eccola che parte alla volta della guglia, da sola. Certo interessante come le squadre poi si scambino, e tutta la sua avventura nella giungla (anche se io non ho poi capito cosa avesse fatto di grave, però i sensi di colpa sì, quelli li capivo). Certo sul finale avrebbero potuto rendere un pelo più chiaro il distacco temporale però pazienza. Lei mi è piaciuta dalla prima entrata in scena, troppo grintosa e sicura di se, un peccato che poi l'abbiano abbandonata là in mezzo e se la siano pressoché dimenticata. L'attrice è giovanissima, ma vi dirò secondo me è stata credibilissima nella parte e spero di rivederla prima o poi da qualche parte!
  • Ying, Ice:
    la coppia che scoppia. Partiti non dico male, ma malissimo a livello di sopportazione, alla fine risultano fra i personaggi a cui mi sono affezionata di più. Fin troppo reali. Lui ragazzo distrutto per un errore commesso (diciamo così, vah) in precedenza e del quale non ha potuto prendersi la responsabilità, lei ragazza che ha dovuto abbandonare la scuola per vicissitudini non meglio identificate, e per festeggiare il diploma del suo ragazzo si ritroverà insieme agli altri dispersa sull'isola. Lui mi è davvero piaciuto, la sua evoluzione è stata così ben fatta e molto emozionante la scena dell'esorcismo. In più dopo essere sceso a patti con il suo senso di colpa (e il suo handicap, possiamo chiamarlo così? Se no mi scuso, era solo per farci capire) si è rivelato essere anche un ragazzo simpatico. Poi l'attore a me è piaciuto un casino sia a livello fisico che recitativo. E incredibilmente anche lei l'ho adorata. Sicuramente il mio personaggio preferito della serie, bella, buona, simpatica, quasi zuccherosa, capitata lì per caso, cercava di fare del suo meglio per rendere il suo soggiorno più sopportabile del prospettico. Mi è piaciuta davvero tanto, in più era sempre sul pezzo e interessata a far progredire la trama, prima con Arisa e poi con Nahm, fortuna che c'era lei. L'attrice mi ha conquistata e so che con lei è reperibile un atro drama sub ita. Non vedo l'ora di darle una seconda chance sperando che mi piaccia quanto mi è piaciuta qui!
  • Scemo + Scemo: conosciuti anche come Gun e Nat, be' a proposito di questi due ho davvero poco da dire. Inutili per la maggior parte del lakorn, se non fosse che ad un certo punto ho capito perché li hanno inseriti nel poster officiale. Sostanzialmente li vediamo come approfittatori seriali, che convinti di avere l'idea della vita,, decidono di andare a cercare a povera Arisa con il buon proposito di non trovarla. Nel mentre scopriamo (qualcosa di loro? No) che lo scemo (povero lui, vedete che isolarsi dalle persone fa mele? Poi ci si bisogna accontentare) è innamorato di + scemo, che molto alla lontana sembra incuriosito dalla nostra Arisa. La loro stria procede facendole da spalla ed entrando nella squadra di "ribelli", ma ahimè li vedremo abbandonati alla follia degli altri, proprio da colei che hanno involontariamente salvato. Un po' inutili, un po' presenti a singhiozzo, si rivelano essere la spalla comica del drama. Per quanto riguarda gli attori, be' scemo non l'avevo mai visto, ma onore a +scemo, con il quale capiamo che il problema dei BL thailandesi non sono gli attori (dalle sempre più dubbie qualità recitative) ma i personaggi che interpretano. Qui mi ha piacevolmente stupito.
Jen, Krit, Jack:
rinominati da me come gli amanti sventurati, facciamo la conoscenza di due ragazzi innamorati e della sorella di uno dei due che l'altro, a detta di lei, ha usato per arrivare all'ora fidanzato. Ma non temete, prendendola con filosofia, quest'ultima si tramuterà nella più forte sostenitrice della coppia e accettando l'amore che entrambi provavano l'uno nei confronti dell'altro, si prodigherà a tessere le lodi dell'ora fidanzato del fratello. Capita però che nel trambusto dello tsunami, Jack venga colpito alla gamba e che la situazione, nonostante tutte le cure fattegli possibili, non riesca a migliorare, anzi peggiori a dismisura tanto da ridurre la gamba in cancrena e provocandogli un dolore che lo spingerà a implorare il suo amato nell'aiutarlo col piano di suicidio. Passiamo quindi a Krit, conscio del dolore del suo ragazzo e consapevole delle scarse possibilità di salvarlo, prenderà la sofferta decisione di aiutarlo nell'impresa, convinto di portarsi il fardello di quest'enorme scelta da solo e nella tomba. 
Capita però che la Lin i cavoli suoi non se li faccia, e usi proprio il dolore della sorella per alimentare l'ondata di follia, che pian piano minaccia tutti gli abitanti dell'isola di farli perdere il controllo. Scoperto quindi del crimine efferato, Jen, che ho sempre pensato avesse un po' lo sguardo psicopatico già dall'inizio (anzi credevo lo stesse avvelenando di proposito), perde la testa e decide di rinchiuderlo in attesa dei soccorsi e di un processo equo, sempre che quest'ultimo ci arrivi vivo. Una storia per cui, vi confesso, sin dalle prime battute tifavo per come si è evoluta. L'unico problema è che quando la situazione ha preso la direzione da me sperata, mi sono davvero rattristata per la scena in se e per le conseguenze che questa portava sul povero Krit. 
Per quanto riguarda gli attori, be' li ho già visti tutti e tre. Lei in The Undewear, dove già all'epoca avevo notato la sua spiccata bravura nell'interpretare ruoli particolarmente drammatici e psicopatici, l'adoro. Gli altri due... be' io una volta avevo una passione, e questa passione si chiamava Love by Chance. 
Ovviamente manco a dirlo io seguivo solo la storyline della coppia secondaria (inutile dire però che dopo 4 episodi della seconda serie ho perso interesse anche per quella), ma l'occhio alla fine cadeva anche sugli altri personaggi, e se l'interprete di Krit non mi ha mai detto nulla (né in positivo né in negativo), l'attore di Jack mi è sempre piaciuto molto e spero abbia occasione di crescere perché potrebbe davvero diventare molto bravo in futuro. Qui ad esempio, nonostante il mio odio iniziale per il trio, la scena della morte l'ho trovata davvero molto toccante. 

Finale di stagione:

Parte quindi la missione "salvando Arisa" e nel mentre May e Kraam coronano il loro sogno d'amore. Ahimè però per ogni persona che trova la felicità, un'altra è destinata a perderla, e se da un lato Ice riesce a superare il suo trauma, dall'altro Krit è chiamato a portarne il fardello per tutta la vita. Abbiamo quindi il precipitamento della situazione quando Jen scopre del "suicidio assistito" (mettiamola così) del fratello e, in cerca di vendetta, si erge a giudice e carnefice richiudendo il fidanzato dentro una struttura, nel quale lo relegherà fino all'arrivo dei soccorsi. Soccorsi lungi dall'arrivare in quanto una volta che Anan scoprirà la dolce attesa di May, e soprattutto il fatto di non avere la certezza di essere lui il padre, grazie ad un'improvvisata finita male e senza possibilità di ritorno, si ha uno scontro tutti contro tutti che avvierà, di conseguenza, una caccia alle streghe che porterà i nostri protagonisti prima a salvare i due poveri malcapitati imprigionati (dalle mani di Anan) e poi a disperdersi. 
Vedremo quindi Ice, Ying, Arisa, e Nahm partire alla volta di una destinazione ignota, per rimettere in ordine le idee e progettare un piano per riprendersi dalle mani di Anan e Jen, scemo +scemo e May. Assisteremo alla fuga verso non si sa dove di Krit, e, per ultimo, avremo il ritorno alle origini (che io non ho proprio ben capito, ma forse è perché non so nulla sui miti e leggende thailandesi) di Kraam che, scoperto di non poter morire annegato, ritroverà la strada verso la terra ferma. Giungendo inconsapevolmente sul punto più alto della Thailandia, inseguito da un nuovo gruppo di ragazzi dispersi ma armati.

Togliamoci subito il dente, ma questa seconda stagione la vogliamo ufficializzare sì o no? Perché questo non è modo di far finire una serie. Che sostanzialmente non finisse me lo aspettavo da episodio 1, ma almeno credevo qualcosa ci venisse spiegato, e comunque non mi aspettavo un colpo di scena del genere. 
Per quanto riguarda la parte finale, be' a me è piaciuta tantissimo come il resto del drama, e certo, mentirei se dicessi di non aver sentito sprofondare lo stomaco per determinate situazioni (tipo la morte di Jack, o la reazione di Anan dopo il tradimento di May) che in alcuni casi chiamavo a gran voce ed in altri me le aspettavo, però è anche vero che si ritrova a fare troppo affidamento sui soliti cliché per creare la miccia che appiccherà l'incendio della perdita della ragione. 
Per quanto mi riguarda l'evolversi degli eventi in se non mi ha dato fastidio, anzi mi ha fatto piacere vedere come, dall'altra parte del mondo, le solite situazioni vengono interpretate. Ciò che però del finale mi ha più entusiasmato, sono stati i cambi di gruppo e il modo in cui pian piano la parte mistery prende il sopravvento. 
Se infatti da un lato ci viene mostrato come delle persone normali, con precedenti e sentimenti normali, in una situazione così disperata dove non esiste più la legge e la moralità è in mano alle persone, finiscono per perdere quel poco di razionalità che ancora avevano, dall'altra seguiamo il trio composto da scemo+scemo e Arisa, che ci porta in una direzione completamente diversa e ci fa domandare se l'isola sia un essere vivente con delle volontà proprie, un mondo parallelo nel quale loro sono incappati per caso, e se il tempo percepito dai nostri personaggi sia realtà o finzione. Quesito a cui il drama tenta di dare un spiegazione, senza però renderla mai chiara o effettiva, perché di fatto, una volta raggiunta la conclusione poche sono le domande al quale ci viene data una risposta e molte altre invece sono quelle che, nel giro di 5 minuti, sorgono prepotenti e finiscono per spiazzarci. 
Ripensandoci infatti, ancora adesso non sappiamo che tipo di creatura sia Kraam, o la finta professoressa Lin. Che legame ci sia fra loro e l'isola, il perché sua madre volesse portarlo nei tunnel sotterranei, o cosa ci fosse al loro interno. Soprattutto quando vediamo Kraam ritornare sulla terra ferma in quello che sembra un posto completamente diverso da quello in cui era lui, e con sopravvissuti diversi o che avrebbero dovuto essere morti. 
Insomma i presupposti per un incasinamento di difficile spiegazione ci sono tutti, e spero davvero sappiano gestirlo in maniera degna della prima stagione, chissà. Lo scoprire solo quando annunceranno la seconda (incrociate le dita con me). 
Ah, ma a proposito del finale, mi permettete di fangirlare un po'?? Cioè ad essere sincera, sì il drama mi è piaciuto, sì mi interessa capire tutto il capibile, ma il semplice motivo per il quale io aspetto la seconda stagione come se non ci fosse un domani, è per l'inserimento dei nuovi personaggi appena accennati! Cioè ok, Boyo (FriendZone the series) che comunque una piccola parte qui la fatta, ma io non vedo l'ora di rivedere in azione P'Gym! Fin da Side by Side, l'attore mi è sempre piaciuto, ma vuoi per una cosa o per un'altra non l'avevo mai beccato da nessun'altra parta (come il cugino del resto), e ora che ne ho l'occasione io voglio vederlo dar il meglio di se in questa produzione!  

Commentino commentuccio, carino caruccio:

Mea culpa, accecata dalla bellezza di questo prodotto ben pensato e realizzato (voi lo sapete che i lakorn sono il mio guilty plasure e non li scambierei con nessun altro al mondo, ma ogni tanto sono ben felice di avventurarmi in visioni più di qualità delle solite al quale mi approccio) ho accidentalmente dimenticato di parlare anche dei difetti di questa produzione. Perché sì, nonostante la mia continua omissione, i difetti ci sono e sono anche abbastanza (a cosa è servita la poesia? Perché i ragazzi sembra non si pongano mai domande sugli avvenimenti strani che capitano? Oppure il focus su alcuni passati confusionari, o altri che vengono accennati e mai spiegati. Per non parlare della comparsa degli oggetti giusti al momento giusto...) però trovo che non vadano ad inficiare sull'apprezzamento della pellicola. Almeno non sono stati una nota stonata per il mio apprezzamento che, come credo si sia notato, è stato così grande da aver dato luce ad una recensione più lunga della sceneggiatura del drama stesso.
Un bel lakorn che mi ha lasciato un piacevole hype per la futura stagione successiva e un'enorme curiosità per la qualità delle altre produzione thai proposte da Netflix (ah, quasi dimenticavo, questa era anche la sua prima produzione originale thai!). Certo non un capolavoro nel campo della cinematografia, ma sicuramente una piccola soddisfazione thailandese. Direi comunque di concluderla qui, e lasciare le altre mille e uno cose che ho da dire per una la prossima futura seconda recensione. 

Sperando in una seconda stagione al più presto, vi dico che anche per il primo papiro dell'anno , è tutto. 
Un saluto, alla prossima!
Fine!

"Ringrazio Netflix per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

Nessun commento:

Posta un commento