mercoledì 9 dicembre 2020

Recensione The Shipper


Tra cringe e trash, e trash e cringe...
... sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla bellezza della trama! Ok, forse non brilla per originalità, ma l'ho trovata davvero davvero ben fatta (e brava la nostra regista Aticha Tanthanawigrai... o come si scrive), certo, se tralasciamo la piega di tragicità unica che prende alla fine. Scaricato principalmente per il lavorarci di uno dei pochi attori thailandesi che davvero mi piacciono, risulta una commedia divertente, senza troppe pretese e con qualche colpo di scena ben calibrato.

Trama:

Molto semplice in realtà. Abbiamo due giovani ragazze, due shipper, che non sapendo come occupare il tempo libero si appassionano alla creazione di storie BL prendendo a modello i due amici+amici della scuola. Uno, classico scapestrato di turno in procinto di essere espulso, l'altro il genio nella scuola, vincitore di tutte le competizioni, che gli salverà il culo più di una volta. Capita però che i due shippati dalle shipper litighino proprio per questo motivo, e allontanandosi un po' e facendo sentire in colpa le due autrici, invoglino la nostra protagonista a prendere la decisione di chiedere scusa di persona. Da sempre considerato un ragazzo d'oro, il genio, mosso a compassione le offrirà un passaggio a casa. E qui viene il bello, perché sì ci scappano i morti. Classico P'TIR? No, a sto giro era un povero cane che passava per strada. 
Fu così che la nostra coppia si ritroverà alle soglie del paradiso a parlare con un Angelo della Morte. Una signora che nonostante il lavoro da lungo tempo praticato, non fa che commettere errori uno dopo l'altro pigliando invece di 1 anima 3. 
Scoperto quindi il misfatto, rimanderà i due ragazzi sulla terra ma invertendone i corpi. Lei nel corpo di lui, e lui nel corpo di lei ancora in stato di coma. 
Da qui in poi inizieranno le avventure della nostra protagonista Pan, all'interno del corpo di P'Kim, che cercherà disperatamente di farsi passare per il ragazzo, mantenere il suo segreto segreto, cercare un modo per riportare le loro anime nei rispettivi corpi, nel mentre scoprendo sempre più cose su quel ragazzo da lei tanto idolatrato ma che forse non era esattamente come se lo era immaginato.

Come detto sopra una storia davvero carina con dei risvolti davvero carini. Gli episodi si seguono facilmente, non abbiamo tempi morti, e finiscono quasi sempre con un colpo di scena che ti invoglia subito a guardare quello successivo. I personaggi sono simpatici e, nonostante per me il mondo delle shipper sia una realtà incomprensibile (che volete farci, probabilmente sono una delle poche che non apprezza l'inserimento di troppa finzione nella realtà, e sono più contenta quando gli attori intraprendono relazioni reali con chi si voglia, invece di accoppiarli con persone a caso. Chiedo perdono alle appassionate/i), a sto giro ho shippato un po' tutti con tutti a secondo delle scene e delle situazioni che li vedevano coinvolti. 
Una trama semplice, che nonostante l'ambientazione scolastica, le ragazzine capricciose e i finti machi, alla fine mi ha proprio conquistata. Perché se è vero che tutte queste dinamiche sono trite e ritrite, a sto giro non sono riuscita ad arrabbiarmi con nessuno dei personaggi presenti, nella loro "cattiveria ed egoisticità" infatti erano troppo comprensibili, soprattutto considerata la loro età (poi diciamocelo, sfido io ad non essere una iena come Ping Ping dopo che il moroso di una vita ti molla per l'amico di turno, e che è!). 
Solo un paio di cose mi hanno un po' infastidito, anche se vi devo dire che li per li non ci avevo fatto neanche troppo caso, ridendo semplicemente come una matta per le scene volutamente comiche, è stato poi solo successivamente che mi sono fermata a riflettere. Ora io capisco tutto, la comicità, la funzionalità per la trama, ma 'na professoressa di 40'anni che non si pone due problemi a uscire con un ragazzo di 16 mi fa davvero strano (senza poi nessun tipo di ripercussione successiva), per non parlare poi del fatto che non si accorgesse doppiasse e chiavette USB. Quanto poteva essere stupida? Mentre l'altra era perché io l'avevo capita diversa, ovvero che i due switchati fossero fratello e sorella non che l'amore di lei fosse il fratello del corpo nel quale era entrata. Io capisco tutto, ma fosse successo a me le avrei semplicemente detto: "ne riparliamo quando sarai tornata nel tuo corpo". Datemi pure nell'antiquata, ma il tema incesto (che sia in anime, manga, libri, o prodotti cinematografici) non mi ha mai attirato, anzi, tutt'altro... ma tanto questo era un mescolone di tutto e quindi: perché non aggiungerci anche questa variante? 

Personaggi:
P'Kim e PanAiut-! 

Dunque... ragazzo e ragazza che per un incidente ed un conseguente errore di una lavoratrice precaria dell'aldilà (molto probabilmente anche sottopagata) si ritrovano a scambiarsi i corpi e a vivere uno l'esistenza dell'altro. La storia, e di questo mi rammarico nonostante la spiegazione finale, alla fine si concentra solamente su Pan (nel corpo di Pan o nel corpo di Kim), sulle sue azioni e sulla sua caratterizzazione, dicendoci sì taaaante belle (e brutte) cose su Kim, ma limitandosi appunto a dircele. Tanto da rendere difficile poi vedere effettivamente delle differenze fra i due ruoli interpretati dall'attore. 
Attore che per quanto mi sia stato simpatico fin dalla sua prima apparizione in Wake Up Ladies! (che ho droppato dopo la visione di un episodio scarso, in quanto troppo trash anche per me), ma che come attore non mi piace più di tanto. Tralasciando l'urlatura della sua continua esclamazione di sorpresa (che per l'amor del cielo, io sono quella che si è guardata e si sta ancora guardando Black Clover con il "mada mada mada" di Asta, ma qui in alcune situazioni metteva davvero alla prova la mia pazienza), ho trovato l'interpretazione un po' poco convincente. Oltre a recitare le battute infatti, il ragazzo non è riuscito a fare pressoché distinzioni fra le due diverse personalità. I movimenti, il modo di parlare, le espressioni, erano le stesse solo messe in contesti diversi. 
Certo, per colmare questo suo vuoto, in determinate occasioni è venuta in suo soccorso la sceneggiatura, ma a sto giro ho proprio sofferto tanto di questa incapacità. Secondo me poi entrambi gli attori, sia lui che lei, hanno avuto poco tempo per confrontarsi sullo stesso personaggio. Certo tirando le somme possiamo dire che lei abbia fatto un lavoro forse più egregio nell'interpretazione, ma solo per il fatto che ha dormito praticamente tutto il tempo. Inoltre, mea culpa, trovavo che entrambi avessero troppo poco feeling con i colleghi, il che è un peccato perché ha smorzato un po' il tutto. Magari era anche voluto dallo script, ma o vedevo tanto a suo agio con Soda. E questo non è un bene... un attore non dovrebbe mai far trasparire le sue simpatie.

P'Way e KhetAiut- Pt. 2. 

Ora... Il primo ci viene presentato come l'amico di sempre, stralegato, al protagonista da un sacco di vicissitudini (aiuti con precedenti problemi vari) successe nel passato, così legato, che ad un certo punto, proprio quando il suo amico sembrerà cambiare un pizzico personalità, realizzerà di esserne innamorato. Il secondo invece dopo aver capito subito della sua cotta nei confronti della protagonista lo scopriamo fratello di Kim, nonché grillo parlante e spalla su cui piangere della povera Pan. Innamorato di lei tanto da cercare un metodo per domarle i capelli (di cui lei continuava a lamentarsi) ritrovarsi a lavorare come parrucchiere (rendendo quasi fallimentare il suo il suo percorso scolastico). Insomma due personaggi che volendo avrebbero avuto tantissime cose da dire. Ora per quanto riguarda P'Way... confesso che è stato un crescendo sia in fatto di personaggio che in fatto di attore, all'inizio lo schifavo malamente, poi invece man mano che la storia procedeva, ho scoperto di apprezzarne abbastanza la recitazione. Ovviamente non l'ho mai visto da altre parti, quindi non conoscendolo, devo ammettere che nonostante la sua riscoperta faccio comunque fatica a promuoverlo, però credo che di materiale su cui lavorare ce ne sia. 
La vera delusione di questo drama invece, era anche il motivo per cui mi ci sono avvicinata (e per cui nutrivo delle aspettative), ovvero l'attore di He's Coming to Me. Ora, tralasciando il fatto che i capelli alla Gu Jung Pyo non stavano bene nemmeno a quello che li ha portati in Boys Over Flowers, figurarsi a un povero ragazzo di vent'anni (al che mi sento di dire: io a inizio drama credevo fosse lui a non avere più l'età (per risultare credibile in ruoli da liceale) ma in realtà sono io che non ho più l'età per andargli dietro!!!! Mi consolo solamente con il fatto che almeno è maggiorenne, sigh'), tralasciamo in fatto che io speravo nella sua interpretazione di un personaggio completamente diverso, ma con mea disperazione devo dire che qui, oltre a delle discrete inquadrature e ad alcune situazioni super tenere non mi ha lasciato granché. Un personaggio caruccio ma non uno di quelli che piacciono a me, che lascia un po' il tempo che trova. Soprattutto perché a quanto pare all'attore non garbavano più di tanto i primi lead quanto piuttosto il nostro caro P'Way. 
Solo io ho notato come avesse lo sguardo più innamorato nelle scene con Way che né con quelle con Pan o Kim? Non lo so, magari capisco che ci andasse più d'accordo (o che magari fosse la stessa regista a voler far intendere anche questa ship allo spettatore), ma non si fa!!!! Come posso io rimanere conquista da lui e la protagonista, se metti più amore nelle scene con un personaggio secondario a caso? Ed è un peccato, soprattutto perché l'unica volta che l'ho trovato convincente come innamorato di lei è stata proprio nella scena finale al salone. Che delusione... ascolta a me, torna a fare BL canonici che almeno mi dai più emozioni. Vederti qui è stata una tristezza unica (questo vuol dire che come attore quindi non è un granché... però a me piace tanto lo stesso, se non altro sceglie sempre bei progettini!). Anche se.. forse come protagonista nel doppio ruolo avrebbe forse saputo rendere meglio. E vabbè. Mi raccomando, ti voglio in forma al prossimo giro!

Soda e l'Angelo della Morteem:
"Fisico di un Angelo, gesti di un Idol. 
Buono dentro e fuori, io sono Il Dio della Morte!":

Quelle due ragazze che mi facevano morir dal ridere in ogni loro scena. Soda amica shipper della protagonista ci offrirà una visione sul mondo delle shipper non troppo serrata e in contrapposizione a quella della protagonista. Solare e dall'aspetto simpatico, l'avrei troppo voluta veder coronare il suo sogno d'amore con P'Kim, poco in porta di chi fosse l'anima, erano troppo carucci assieme, e funzionavano che era una meraviglia. Dall'altra parte abbiamo la lavoratrice sottopagata e disattenta dell'aldilà, con un fetish particolare per lo sbaciucchiamento dei bei ragazzi (ha capito tutto questa), e più impegnata ad andare nei saloni di moda Milanesi che ad aiutare la nostra povera anima dispersa protagonista nel risolvere il suo problema. Entrambe troppo simpatiche e se per la prima, a livello recitativo, non ho nulla da dire, per la seconda io semplicemente la amo. 
Attrice comparsa in quasi tutti i prodotti GMM, credo sia quella a cui mi sono affezionata di più nel corso delle mie visioni trash. Tanto da vedere solo per lei e per il suo personaggio (ma mettiamo in chiaro SOLO gli spezzoni che la riguardavano), quel lakorn action di dubbio gusto che era 3 Will Be Free (ora posso dire una cosa che sicuramente i più non condivideranno? E io la dico lo stesso: "se non hai il budget adatto, o degli attori validi, ma cosa lo produci a fare un drama così tanto per?" Dalla bruttezza ci sono rimasta persino male... io bo'.). Quindi lei, nonostante gli evidenti limiti (imposti da chicchessia per sui suoi personaggi), l'adoro a prescindere perché mi fa morire dal ridere. Un peccato però che non la scritturino per altri ruoli seri, per quello che ho visto non se la cavava male.

Finale:

La fiera della tragicità. Dopo la c
onfessione di P'Way, partono le paturnie di Pan nel corpo di Kim che, cercando attivamente un modo per uscire da questa situazione, si ritroverà di fronte al collassamento totale del proprio corpo e alla scoperta della morte di Kim fin dal loro scambio. Parte il panico (con giusta ragione) e assistiamo ad una Pan che, scegliendo di dare talmente poco valore alla propria vita, prendere in considerazione l'idea di rimanere nel corpo di Kim per non far perdere lui ai suoi cari. Pensiero che però lascerà presto il posto in cui è nato grazie ad un confronto con Khet che le spiegherà che non è un corpo che fa la persona ma la persona che c'è d'entro, di conseguenza nonostante il corpo di Kim fosse ancora vivo, il fratello, l'amico e la ship erano già andati da tempo. Fu così che amareggiata e in procinto di rimanere intrappolata in quel corpo non suo, dopo l'ultimo addio a P'Way (addio che dimostra l'inesperienza dell'attore) parte la corsa contro il tempo che la riporterà la nel suo corpo grazie al bacio del vero amore. 
Abbiamo così il post-avventura, nel quale assistiamo al funerale e al come i nostri personaggi maturati proseguono le loro vite, chi diplomandosi e inseguendo oltreoceano i propri sogni (ovviamente in un 2020 parallelo), chi continuando la vita di sempre ma con uno sprint in più. 
Infine il drama si conclude donandoci un ultimo colpo di scena post credit non richiesto, dove vediamo l'anima di P'Kim, alle porte del paradiso, al quale sembra venire offerto un accordo. Il tutto per riservarsi la possibilità di una serie continuativa futura. Chissà.

Modalità lamento: ON "Uffa... non è giusto, io volevo il lieto fine anche per P' Kim!" 

In generale è stato un finale carino, forse un po' troppo triste, ma ciò deriva dal fatto che non ero preparata a tutta questa vagonata di lacrime (loro, non mie, sia chiaro. Io ho anche provato a farle scendere, ma diciamo che in quelle scene la mia attenzione veniva attirata altrove) che ci vengono proposte negli ultimi due episodi. Per quanto mi riguarda ho sentito un po' troppo il distacco tra la precedente parte comica e questa. Scelta stilistica e non starò qui a lamentarmi, ma sempre a parer mio, è stata un po' fallimentare a livello di messa in onda. Perché se è vero che il drama non ha mai brillato per le sue interpretazioni, è anche vero che fino al finale questa cosa viene abbastanza mascherata e non risulta più di tanto ostica alla visione. Cosa che invece succede con gli ultimi due episodi della storia, dove ci vengono regalate prove attoriali di dubbio gusto e tante lacrime artificiali, portandoci più a guardarlo con un senso di "quindi cosa capita dopo", che rendendoci partecipi della scena stessa. 
Oddio, non è poi tutta questa drammaticità, del resto è pur sempre un lakorn di quelli per passare il tempo, e il finale rimane sempre in linea con questo scopo, però, già che non me l'hanno fatto finire come voglio io, questo per me è stato un difetto. Anche se in realtà una cosa mi è piaciuta nonostante tutto, e anzi mi ha fatto un'enorme tenerezza: il padre di Pan e la sua storia. Cioè lui le voleva bene, non importa le difficoltà, le voleva bene e la considerava sua figlia. Troppo troppo dolce come uomo.

Commentino commentuccio carino caruccio:

Una classica storia di crescita e maturazione personale che si conclude con una miriade di consigli su quanto sia importate il qui e ora, e le persone che si hanno accanto. Ci terrei a precisare che a me questo lakorn è piaciuto davvero molto, e per 10 episodi... ma si anche per tutti e 12 gli episodi, mi ha sempre tenuto incollata allo schermo, curiosa di sapere il destino di queste due povere anime. Il problema però, è che come ci insegnano i drama coreani, a due episodi dalla fine si ha il tracollo. Tracollo che non è stato brutto di per se, ma ha accentuato tutte quegli aspetti già poco convincenti, che una volta conclusa la visione fanno drasticamente calare il voto. Voto che ovviamente io non do mai ad un opera, però se proprio a questo lo dovrei dare.... facciamo un 7+. 
Vi dirò, ultimamente sto riscontrando problemi nella classificazione dei lakorn thailandesi, non tanto perché non mi piacciono e me li faccio piacere lo stesso, quanto più che ne ho rivalutati alcuni precedenti e quindi mi ritrovo con le categorie sfasate. Ad esempio, per quanto carini siano stati l'Ugly Duckling - Don't o il Room Alone 401-410, col senno di poi mi ritrovo a pensare a loro più con un mood NEUTRALE che con un sentimento di puro PRO. 
Prima o poi, quindi, dovrò smetterla di graziare qualsiasi cosa thai riesca a completare (mi capiti a tiro no, perché senza rammarico vi informo che i thai sono gli unici drama che droppo senza sensi di colpa "Ciao, sono Nicole, e sono una drammista dipendente che piuttosto che droppare il drama coreano in questione soffre come un cane, perdendo ore di tempo preziose della sua vita. Sono qui per chiedere aiuto.")... tanto un CONTRO l'ho già inserito, e andando avanti con gli anni, i gusti è normale cambino. Mi dovrò solo abituare io. Questo comunque, nonostante i suoi difetti è un PRO pienissimo.

Anche a sto giro è tutto, alla prossima in breve tempo!
Fine!

"Ringrazio l'Atena2602Keepcalm Fansub per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

Nessun commento:

Posta un commento