lunedì 5 aprile 2021

Recensione Tale of the Nine Tailed


Contro ogni mia aspettativa è filato via che era un piacere!
Finito nel giro di una settimana (ok, ok, 8 giorni se vogliamo proprio essere precisi), possiamo tranquillamente dire, di averlo maratonato (almeno per i nostri standard). 
E', infatti, ormai un lusso per noi riuscire a finire un drama in così breve tempo, ma questo, questo manco mi è sembrato di vederlo.
Collocato nella categoria (perché sì, ormai ne ho fatto una categoria apposita) denominata da me "post Goblin" (che racchiude al suo interno tutti quei drama fantasy tipo: Hwayugi, Hotel Del Luna, The King: Eternal Monarch, che nel corso degli ultimi 4/5 anni hanno così tanto fatto parlare di se), non nego di essere partita prevenuta, svogliata e demoralizzata, convita a tutti i costi a non lasciarmi fregare dalla trama che tutto il mondo prometteva salvo poi lasciarmi con la solita cartina geografica annacquata. 
Per quanto mi riguarda infatti, l'unico motivo per cui l'avevo messo in lista era il suo segnare il ritorno sulle scene del mio amato F4 preferito, Kim Bum. Sebbene infatti la trama mi incuriosisse abbastanza, ammetto di non aver mai riposto grandi speranze in lui, anzi tutt'altro. E invece, strano ma vero e per una volta ogni tanto, ho dovuto ricredermi! 
Solo sul drama però, perché continuo a pensare che i poster promozionali non centrino nulla con l'ambientazione, la storia e il mood che la permeava... ma vebbé...

Trama:
Prima:

Una Volpe a Nove Code, guardiano del monte, farà la conoscenza di una bambina, la settima figlia esiliata del re malvagio che ha gettato il paese in disgrazia e carestia. Fermamente convinta di essere la sola a poter liberare il regno dall'ombra malvagia del padre, la piccola crescerà ottenendo i favori, l'affetto e in seguito l'amore, di quel guardiano spirito volpe di montagna.
Ora adulta e convocata a corte, scoprirà che il padre non è malvagio di suo, bensì posseduto da uno spirito malefico, al quale, nel disperato tentativo di salvarlo e salvare il regno, offrirà il proprio corpo come contenitore. 
Sulla montagna, in attesa, una volta scoperto il baratto della principessa, la nostra Volpe a Nove Code ingaggerà una battaglia con il malvagio spirito Serpente, per tentare di salvare la sua amata. Ma vincolato ad esaudire la sua di lei volontà da un precedente patto stipulato fra i due (più una sorta di debito in realtà), obbligato su richiesta di lei e contro la sua volontà, sarà costretto ad ucciderla.
Ora solo e abbandonato dall'unica donna amata, infrangendo le leggi dell'aldilà, bloccherà lo spirito della ragazza sul fiume diretto agli inferi, facendole assorbire la sua perla volpesca e donandole così la possibilità di reincarnarsi in un altro tempo e in un altro luogo. 
Punito quindi per l'infrazione, passerà i successivi 600 anni ricercando la sua amata reincarnata, nei panni di un sicario degli inferi, mandato dai piani alti per punire con la morte tutti gli eventuali esseri soprannaturali che infrangono la pace e l'equilibrio del mondo mortale.

Negli anni 2000, di notte una famigliola felice, di ritorno su una via scura e buia, da una gita all'aria aperta, rimarrà vittima di un incidente. L'unica superstite sarà una bambina che sembrerà essere rimasta vittima di un'incubo, un'incubo dal quale, inseguita da volpi con l'aspetto dei genitori, sarà salvata da un ennesimo essere soprannaturale. Una volta giunta sul posto la polizia, si ritroverà per le mani una bambina illesa e un caso di persone scomparse.

 Ora:

Diventata PD di una trasmissione dedicata alle più oscure leggende urbane, e da sempre alla ricerca dei suoi genitori, sulle tracce di una sposa scomparsa, la nostra bambina cresciuta entrerà in contatto con la Volpe a Nove Code (ancora in eterna attesa della sua reincarnazione) che riconoscerà come uomo che all'epoca la salvò. 
Non ancora del tutto convinto dell'effettiva originalità della ragazza, ma incuriosito dai comportamenti e dal suo carattere tanto similare alla precedente, quanto personale, la nostra amata Volpe a Nove Code deciderà di farsi trascinare nell'ennesimo caso indagato dalla ragazza. 
Caso che li porterà sull'isola degli scomparsi a liberare involontariamente lo spirito del precedente Serpente maligno. 
Tornati quindi alla grande metropoli, lui con la consapevolezza che lei sia la sua lei, e lei sempre più attratta sentimentalmente da lui, si ritroveranno a fare i conti con un fratello geloso, una relazione agli inizi e un Serpente sempre più convinto che riuscendo a prendere possesso del corpo della volpe e rendendo la ragazza sua sposa, riuscirà a gettare il mondo nel caos.

Per quanto mi riguarda forse la trama è stato proprio l'elemento che mi ha meno catturata del drama. Colpevole probabilmente di un un incipit, a mio parere, un po' troppo caotico e molto dal sapore di già visto, io alla fine del secondo episodio avevo già dato per spacciato il drama, e invece... invece ha saputo rimettersi in carreggiata rielaborando le tempistiche, non bruciandosi tutti i colpi di scena nel giro nella prima metà dell'opera (cosa che inizialmente, viste le premesse, temevo) e trovando una sorta di stabilità nel ritmo della storia, mai troppo veloce e mai troppo lento. Un'equilibrio che mi ha catturata talmente tanto da farmi arrivare al 12esimo episodio senza nemmeno accorgermene. 
Vi dirò: di questo drama mi è piaciuto tutto, ma quello che mi ha più convinta e coinvolta sono stati i personaggi, i loro rapporti, è l'umorismo che pervade tutta l'opera sottoforma di dialoghi. Ad essere onesti i dialoghi di questa serie io lì ho amati, alcuni mi hanno davvero parlato tanto (sì alcune volte un cuore ce l'ho anch'io), ed altri mi rubavano le battute dalla mente, e voi non avete idea della gioia che provo ogni volta che un personaggio parla come parlerei io. 
Poi diciamocelo, aspettandomi il classico drama dalle atmosfere super cariche, super pese, super da sentire, super drammatiche, come ormai è il marchio di fabbrica dei opere del genere (e c'è da dire che i presupposti per la tragicità cosmica questo prodotto li avesse tutti); sono rimasta piacevolmente stupita nell'accorgermi che così non è stato, anzi per una volta tanto mi sono sentita coinvolta nella narrazione. 
Il drama infatti offre una vasta gamma di respiro, concentrandosi più volte su situazioni diverse e su rapporti diversi. Scelta che aiuta lo spettatore a immedesimarsi nella visione, la alleggerisce, e non fa della trama e della sua messa in onda l'unica cosa interessante da seguire. 
Però, nonostante tutte queste bellissime lodi a lui decantate, questo progetto presenta anche alcune pecche. Prima fra tutti la realizzazione confusionaria dei primi episodi, sulla quale buona riuscita sono ancora in dubbio (e se non fosse per la regola "tutto quello di coreano che inizio finisco", confesso che l'avrei droppato). Successivamente poi a farla da padrona sono alcuni buchi di sceneggiatura (tipo cosa ha provocato l'incidente dell'inizio? La biglia volpesca a cosa serviva precisamente? Perché lui non era riuscito a vederla in lei prima? E altre cose che immagino, essendomi concentrata davvero poco sulla continuità della trama, io mi sia persa) che dobbiamo ringraziare non siano voragini, e non invalidino la trama base del tutto.
Inoltre, molto in sordina lo devo ammettere, ed è una cosa del quale mi sono accorta solamente ora dopo averci riflettuto sopra scrivendo la recensione, ma da un certo punto in poi, si percepisce un palese cambio di rotta, che si discosta dallo schema seguito nei primi episodi dove al centro dell'attenzione era un po' il contesto fantasy e gli esseri fantastici al suo interno, per dedicarsi quasi totalmente alle vicende personali dei due protagonisti. Lasciandoci però col dubbio su cosa avessero voluto dimostrarci con gli episodi precedenti, oltre ad un po' di questa realtà fantastica. 
Tralasciando però questi dettagli (che in altri frangenti dettagli avrebbero potuto non essere), l'unica cosa che veramente mi ha infastidito del drama, dal primo all'ultimo episodio, è stato il modo confusionario con il quale venivano montate le scene d'azione. Certo andando avanti un po' la situazione migliora, ma tutt'ora, io delle scene più clue del drama mi ricordo solo enormi scatti avanti indietro, super velocizzati e poco chiari (e ho controllato, la connessione in quelle scene funzionava benissimo). Un po' una tristezza, perché a me non dispiacciono le scene d'azione (sempre dosate il giusto) e vederle così un po' faceva perdere la magia, ma possiamo comunque definirla una pecca passabile.

Personaggi:

L'Incarnazione: protagonista femminile della nostra storia, era una ragazza alla continua ricerca dei genitori scomparsi, e fermamente convinta dell'esistenza delle creature soprannaturali. Attratta fin dall'inizio dalla nostra Volpe a Nove Code (per suo volere però e non per un'imposizione della sua reincarnazione passata) la vedremo instaurare con lui un bellissimo rapporto di reciproca fiducia, e scoperto essere il secondo contenitore del Serpente, farci squadra nel tentativo di proteggerlo, essere protetta e salvare amici, parenti e il mondo. 
Un personaggio che, tralasciando la parte iniziale secondo me troppo affrettata e irrealistica (soprattutto nell'accettazione del mondo soprannaturale senza batter ciglio. Scelta che mi ha ricordato fin troppo l'inserimento della protagonista di Goblin nel mondo del partner), mi ha regalato gioie nel non essere la solita ragazza umana indifesa, ma soprattutto testarda e stupida. Ho apprezzato infatti la collaborazione fra i due nel distruggere i piani del cattivo, e ho apprezzato anche il fatto che il suo personaggio non girasse esclusivamente attorno a quello del protagonista maschile. 
Sebbene infatti un po' liquidata ad una tantum, fin dai primi episodi il sogno di questa protagonista è recuperare la sua famiglia, non trovare l'amore di sempre, che quasi quasi le capiterà per caso a tiro. Carino anche l'evolversi del rapporto con i colleghi e amici di lavoro, anche se non apprezzato più di tanto da me e forse un po' troppo sbrigativo. 
In generale una protagonista che ha saputo piacermi davvero, diversa dalle solite, e molto in linea con la sua presentazione. Da lei infatti, sapevi esattamente cosa aspettarti, ovvero nessuna scelta stupida o banale che la portasse ad intromettersi nei piani generali e a far danni, così a cavolo, solo per mancanza di comunicazione. Davvero davvero tanto apprezzata. E ho apprezzato anche l'attrice, già vista e rivista (in Shut Up! Flower Boy Band, o in The Idle Marmaid, o ancora in svariati film), ma che nonostante la non antipatia non mi aveva mai detto più di tanto. Qui invece ho trovato avesse una chimica pazzesca col collega e mi ha proprio attratta la sua interpretazione, soprattutto nei passaggi del Serpente, in più a livello estetico mi ricordava troppo Suzy in Uncontrollably Fond, e io solitamente adoro quell'estetica lì (anche se forse non troppo i suoi outfit). Approvata.

La Volpe a Nove Code:
protagonista maschile del drama, è il classico personaggio con una storia travagliata alle spalle, ma che grazie alla sua arguzia riesce in tutto. Dopo infatti aver dovuto uccidere la donna amata nel passato, passerà i successivi 600 anni, vivendo come giustiziere di spiriti malvagi e mietendo, fra le tante vittime, pure il fratello. Ne facciamo la conoscenza ora come Volpe amante della comodità, delle battute di spirito, e alla continua ricerca dell'amore scomparso. Con un difficile rapporto con l'unico consanguineo rimasto, lo vedremo prima innamorarsi della reincarnazione dell'amata, poi sistemare le cose col fratello ed infine cercare un modo per impedire al Serpente di portare a termine i suoi piani. 
Un personaggio che non fa di certo della sua originalità un vanto (e non nego che più di una volta mi ha ricordato la protagonista di Hotel Del Luna con i suoi modi di fare) ma al quale risulta impossibile non affezionarsi. Dal carattere spiritoso e dalla battuta pronta in ogni situazione, è quel personaggio sempre un passo davanti agli altri più per l'esperienza vissuta, che per un effettiva intelligenza superiore, ma non provvisto di quell'onniscienza che può portare lo spettatore ad annoiarsi. Davvero molto ben scritto e soprattutto interpretato, io l'ho semplicemente adorato soprattutto nel suo trattare con la donna amata, e nell'anticipare i piani del cattivo. Ovviamente poi il rapporto col fratello e con la colf di casa erano bellissimi, e se anche avrei preferito che non facesse passare 600 anni prima di mettersi a tavolino e spiegare al fratello le motivazioni del proprio gesto, embè me ne sono fatta comunque una ragione. 
Non so ragazzi, io l'ho trovato un personaggio estremamente diverte e dolce, e niente, ne sono rimasta conquistata. Figuratevi che mi è piaciuto così tanto che, nonostante da sempre non abbia una particolare opinione positiva dell'attore (anzi, l'ho sempre odiato, e solo in Goblin non mi è dispiaciuto, ma più per il solo fatto di far parte dell'unica storyline che mi interessava), qui sono riuscita ad apprezzarlo non poco. Dalla mimica espressiva davvero singolare (non l'avevo mai visto muovere così tanto le sopracciglia ed era una cosa che mi divertiva un sacco), dalla tinta color tramonto (eh? Eh? Guardate che bei paragoni vi tiro fuori), da un personaggio collaborativo e non sempre e solo primo uomo, io ne sono rimasta affascinata. Fascino che ho il sospetto si tramuterà in tempi brevi nell'eccezione che conferma la regola.., ma che volete, spero di mantenere questa propositività nei sui confronti anche nei suoi futuri lavori. Approvato senza riserve pure lui!

La Mezza Volpe:
quel personaggio che mi ha rubato il cuore, ma d'altronde, con la combo Kim Bum e personaggio sull'orlo de baratro, era praticamente inevitabile succedesse. 
Fratellino della Volpe a Nove Code da parte di padre (e un misto fra Inuyasha e un cosplayer di Shippo), si rivela essere una mezza volpe con il complesso dell'abbandono. Cresciuto infatti dal fratello maggiore dopo l'abbandono/quasi omicidio della madre, si ritroverà a subire la stessa sorte anche da quest'ultimo. Dopo infatti la scomparsa dell'amata della Volpe e la sua successiva punizione divina, l'allora ancor piccola mezza volpe si ritrovò tutta solo su una montagna in fiamme e alle prese con la morte del suo fedele animale da compagnia. Arrabbiato quindi con gli abitanti del villaggio a valle per essere i responsabili dell'incendio doloso, inizierà una carneficina che vedrà coinvolti tutti gli esseri umani che gli capiteranno a tiro, fino a quando proprio il fratello maggiore non porrà fine alle sue sofferenze. Salvato però da un sottoposto del Serpente e dovendo perciò a lui la sua fedeltà e il suo favore, si ritroverà consumato dall'odio, dalla rabbia e dal senso di solitudine per tutti i 600 anni dopo. 
Allo scuro di questo incipit, noi ne facciamo la conoscenza come una mezza volpe sostanzialmente depressa che non riesce a superare i suoi traumi passati ma che nonostante tutto, involontariamente, saprà anche fare del bene nella sua esistenza salvando ben una volpe estera da un destino crudele e un bambino dalle ire del patrigno. 
Che bel personaggio complicato, al quale fosse stato umano avrei consigliato sicuramente svariate sedute dallo psicologo, ma nel quale in diversi frangenti mi sono un po' rivista. Sicuramente capriccioso e ottuso, con un morboso attaccamento nei confronti del fratello, ho trovato molto interessante il suo sviluppo personale e tutta la difficoltà con il quale è avvenuto. Molto probabilmente il solo vero personaggio che ha un evoluzione completa all'interno del drama, è una sofferenza vederlo dover rinunciare alla sua vita proprio quando quest'ultima stava prendendo una piega serena, anche se, in un certo senso per me è stato giusto così. Soprattutto perché non è che fosse poi tutta questa santità. 
Un personaggio profondo nel quale ci si può vedere qualsiasi cosa, sia positiva che negativa, io per il momento scelgo di non dirvi la mia, ma l'ho davvero adorato tantissimo. Per quanto riguarda l'attore invece, be', lo amo dai tempi di Boys Over Flowers e se c'è una cosa del quale ancora non mi capacito è del perché a lui non gli diano mai un amore corrisposto (non in Dream, non in Padam Padam, ecc...). Ovviamente non vanta una bravura eccelsa, purtroppo me ne accorgo anch'io, ma nonostante la poca ecletticità qui mi è piaciuto assai. Certo un ritorno sulle scene col botto, ma per quanto mi riguarda ho visto un po' di stanchezza e affannosità sul volto dell'attore che non credo derivasse unicamente dal ruolo interpretato. Spero si riprenda presto, io nel frattempo ho già messo in lista il suo prossimo drama.

Il Serpente:
ma tu guarda chi si rivede, dalla Fatina dei Calamari Secchi al Serpente delle Malelingue è un'attimo. Cattivo più cattivo del drama, pure lui con una storia di pestilenze e ripudi alle spalle, ne facciamo la conoscenza come mero conquistatore del mondo, con l'unico desiderio di avere per se un corpo forte nel quale vivere e una donna simpatica al suo fianco. 
Diciamo che per questo personaggio, nonostante il suo ruolo fondamentale, io non è che abbia molto da dire. 
Un cattivo che sa tenere banco nel momento del bisogno, abbastanza arguto da non far sembrare dovute le vittorie al suo nemico, ma in fin dei conti anche uno di quelli che una volta finito il drama non rimangono granché impressi nella memoria. 
Più che altro a me interessava l'interpretazione dell'attore, non male, forse leggermente statica, ma probabilmente è dipeso dal ruolo, che sembrava molto convincente in determinate scene meno in altre. In generale però, è stato un personaggio piacevole da seguire, ma per il resto non ho particolari sul quale discutere né dettagli dettagliosi da estrapolare. L'ho apprezzato? Sì, ci stava? Certo che sì, sarà memorabile? Mi spiace ma no. L'attore l'abbiamo giusto appena visto, e vi dirò, nonostante tutto io l'ho apprezzato più biondo. Ancora una volta però rimando il suo giudizio, perché anche qui non sono riuscita a capire se mi ha convinto del tutto oppure no.

La Colf e la Russa:
confesso che sarebbe stata la mia coppia del cuore, se a sto giro non mi fosse tanto piaciuta quella protagonista. Adorabili entrambi, con due personaggi super positivi e super devoti a coloro che li salvarono in precedenza, che una gioia sono felice proprio la meritavano. Una famiglia creata dal nulla che era proprio troppo troppo bella. La Colf era quel personaggio super mega sensibile e super mega buono che solo in un drama può esistere, lei invece era super carina nella sua pragmaticità e indisponibilità. Pure gli attori li ho adorati, entrambi alla pari, e se lui manco l'avevo riconosciuto come membro del gruppo di caccia in Arthadal Chronicles, dal grande che ha saputo interpretare così bene due ruoli così opposti, lei non mi vergogno a dire che in The King: Eternal Monarch io non l'avevo proprio sofferta, quanto invece qui l'ho amata. Sia lei sia gli outfit che indossava. Entrambi promossi!

Tutti gli altri personaggi:
  • La coppia sposata:
    solo a me hanno ricordato i protagonisti di Hotel Del Luna? Io me li immaginavo esattamente così, lei sempre elegante, meticolosa e intransigente, e lui servile e devoto. Entrambi mi sono piaciuti anche se per ragioni diverse, lui davvero molto bravo come uomo, e ho adorato cercasse disperatamente di non abbandonarla nonostante il difficile passato che li vedeva convolti. Lei mi è piaciuta nel suo non piacermi. Dal carattere particolare e un po' troppo legata alle regole senza eccezioni, era comunque un'interessate rappresentazione di un personaggio ligio al proprio dovere. Per quanto riguarda gli attori lei non la ricordo in altro, lui invece è sempre un piacere rivederlo.
  • La vedova chiocciola: cucciola lei, un personaggio non particolarmente di rilievo, ma se non altro spiegava l'inserimento così prepotente del capo reparto della protagonista. Entrambi apprezzati il giusto (anche se... probabilmente è perché sto invecchiando, ma io nonostante tutti i pezzi da 90 in questo drama, ho trovato che pure quest'uomo avesse il suo fascino).
  • Gli amici di Lei:  gné.. onestamente non ne sono stata molto colpita e sono ancora combattuta sulla solo valutazione. Non mi sono dispiaciuti nel senso stretto del termine, anzi per una volta hanno dato anche alla protagonista femminile amici che esulassero dalla storia, ma ecco... come posso dire.... semplicemente non mi hanno attratto, anzi alcune volte li ho trovati un po' noiosi, soprattutto la ragazza. Sicuramente meglio sul finale, ma comunque macchiettistici. Entrambi gli attori non li ho mai visti e dubito li ricorderò per la loro particina qui.
  • Il sottoposto del cattivo: ah, dalla storia travagliata, mi sono persa il nesso fra "volevo avere il potere di salvare la mia famiglia e per questo l'ho data in pasto al Serpente in cambio di un'immortalità farlocca" ma comunque, alla fine come tirapiedi ci stava. Non troppo d'impatto e liquidato senza cerimonie, come sempre ho apprezzato molto aver rivisto l'attore. 
  • I genitori:
    eh... ho apprezzato che per una volta cambiassero il pretesto della protagonista, ma diciamocelo, concretamente questi personaggi hanno contato meno di zero. Infatti ne sentiamo sempre tanto parlare, ma una volti ritornati alla realtà ecco che ci vengono mostrati 2 volte e poi puff, svaniscono (e poi chissà perché non dirgli subito del suo essere una Volpe). Mah, onestamente non so proprio che pensare a loro riguardo, se non che per una volta l'attrice che interpretava la madre non è morta definitivamente (Mirror of the Witch o You're All Surrounded), mentre per il padre a sto giro era un brav'uomo. 
  • Nero: oddio un bambino super simpatico proprio per il botta e risposta che aveva con i due fratelli. Poi ha saputo anche diventare uno dei pochi punti deboli della Mezza Volpe, come non si fa ad affezionarglisi? Caruccio caruccio, l'attorino sono praticamente certa di averlo già visto, ma al momento non mi ricordo dove.
Finale:

Con un Serpente ormai cresciuto e intenzionato a mettere a soqquadro il mondo, persino il suo precedentemente alleato, la Mezza Volpe, ritornerà sui suoi passi andandosi a schierare dalla parte del fratello e riallacciandoci i rapporti. 
Con ora la squadra al gran completo, un Serpente sempre più alle strette e sempre più cattivo, e la scoperta dell'altra metà dello squamato all'interno della ragazza, si darà il via alle danze tramite sotterfugi, macchinazioni e piani insidiosi, che vedranno la Volpe e il Serpente misurarsi a vicenda in una competizione di prevedibilità sulle mosse dell'avversario. 
Sfida che tiene banco per quasi tutti gli ultimi 6 episodi, con uscite più o meno riuscite, ma che arriverà alla resa dei conti con un Serpente convinto di aver la vittoria in pugno, una Volpe sull'orlo del baratro degli inferi, e con Seul sull'orlo di un collasso grazie ad una malattia incurabile (ogni riferimento a fatti realmente accaduti non è intenzionale... o forse sì?). 
Dopo quindi il fallimento del suo ultimo piano, e nel disperato tentativo di salvare la sua amata, assisteremo al sacrificio della Volpe, portato a termine dal fratello, nel quale pure il serpente perirà, finalmente e per sempre.
Impossibilitato ora a rincarnarsi, lo vedremo affondare sempre di più nella terra del nulla dell'altro mondo.

Il tempo passa, e assistiamo alla compresa e al superamento del lutto del protagonista, di tutti i vari personaggi, partendo da un nuovo crollo depressivo della Mezza Volpe, ad una presa coscienza forzata di solitudine della protagonista, all'esempio che la vita purtroppo o per fortuna va avanti con il matrimonio della Colf e della Russa. 
In una sorta di esorcizzazione del dolore vedremo quindi la PD creare un docu-film sulla vita dell'amato, e la nostra disperata Mezza Volpe alla disperata ricerca di un modo per far rincarnare l'amato fratello. 
Modo che si paleserà 6 mesi dopo quando, bene o male, la situazione si ormai stabilizzata sullo slot del meno peggio, grazie ad un reale spirito veggente (nostra vecchia conoscenza) che seguendo la regola un favore per un favore, una vita per una vita, farà scomparire la Mezza Volpe e ricomparire, ora sottoforma umana, l'ormai Ex Volpe a Nove Code, finalmente libera di poter fare la casalinga per l'amata moglie.

Questa però non è la fine, perché si narra che per le strade di Seul, di notte, un uomo con una spada e gli occhi arancioni, le percorra uccidendo tutti gli spiriti maligni che abbiano tentato di rompere l'equilibrio tra il mondo reale e il mondo fantastico.

Onestamente avevo sentito le opinioni più disparate su questo finale, quasi tutte però concordavano sul fatto che fosse poco soddisfacente e alquanto ingiusto. A me invece è piaciuto, e l'unica cosa di cui mi rammarico e non averci fatto soffrire di più per la scomparsa della Mezza Volpe. 
Onestamente mai avevo pensato che questo drama potesse non avere un happy ending, quindi sarebbe stato difficile stupirmi, ma devo ammettere che ho davvero apprezzato tutto il tempo che si sono presi per farci vedere il post morte del protagonista. E, se è pur vero che la morte della Mezza Volpe risulta essere triste (e se visto sotto un certo punto di vista potrebbe mandare anche un cattivo messaggio) onestamente per me non c'era nessun'altra opzione possibile e altrettanto di impatto per concludere il tutto con la reincarnazione della Volpe a Nove code. 
Per una volta sono stata contenta del risultato finale e non sono rimasta incastrata nella solita morale coreana stucchevole. 
Tutt'altro si più dire invece degli ultimi 2 minuti, o 1 minuto e mezzo, che concludono l'ultimo episodio. Lì davvero l'ho alzato gli occhi al cielo, perché dopotutto, lo zampino coreano ce lo dovevano mettere per forza. 
Per quanto mi riguarda l'ho interpretato non interpretandolo. Nel senso che secondo me non ci stava a dire nulla con storia ma era un mero colpo di scena per noi spettatori, così per lasciare vivida la nostra immaginazione. 
Una chiusura che punta a richiamare su di se l'attenzione e far vaneggiare i più fan del progetto, nella palese e impossibile speranza di una seconda stagione. Un altro marchio di fabbrica di tutti i progetti del genere, che serve meramente a non far morire con la fine del drama l'attenzione riservatagli (anche se manco a dirlo, con me si ha l'effetto opposto). Bo' comunque nonostante tutto io il finale l'ho molto apprezzato, saliente ed esaustivo al punto giusto (ci hanno persino mostrato la reincarnazione del morto, meglio di così?).

Commentino commentuccio carino caruccio:

E quindi così, un drama da quale non mi aspettavo niente, anzi molta bruttezza, si è rivelata una piacevolissima visione. Certo, forse non per tutti (ah! A sto giro me la tiro pure io!) e probabilmente in un altro momento della mia vita nemmeno per me, ma trovo che per il qui e ora, sia un drama che "fila via che è un piacere". Ovviamente poi dipende sempre da che cosa una persona cerca, questo ad esempio ha un ritmo che a seconda del punto di vista può risultare lento e noioso, o molto equilibrato, insomma dovete proprio vedere voi. 
Per quanto mi riguarda sono contenta di avergli dato una possibilità, e non solo per la soddisfazione che mi ha procurato, ma anche per il fatto di avermi fatto vedere sotto una luce diversa più d'un paio d'attori, e per avermi dato finalmente l'occasione di vedere sullo schermo una coppia che funzionava sia fuori che dentro la scena. Certo è però che baci del genere nel 2021 non si possono vedere, ne salvo giusto un paio. Mentre per quanto riguarda la scena che tutti noi sappiamo, be', sarebbe anche ora di farne vedere di più. Io l'ho adorata tantissimo, era così romantica, ed era dai tempi di Coffèè Prince che non mi emozionavo così per scene così. Lodi comunque alla scelta del cast, funzionante e ponderata. 
Concludo tutta questa pantomima dicendo che a conti fatti, io in questo drama ho visto un po' di tutto ciò che c'era nei suoi predecessori, certo alcune cose solo accennate, altre molto più marcate, ma in generale la sensazione era quelle di viaggiare su binari sicuri e tra paesaggi conosciuti. Non per niente un male, sicuramente amalgamato bene, ma ecco... in più punti dal sapore di deja-vu. 
Ost invece discreta, io ovviamente adoravo la canzone di chiusura dei vari episodi (Blue Moon di - dei? - NELL) che mi ricordava troppo quella di Flower of Evil, e in più mi sono innamorata di I'll Be There di Shownu (membro dei Monsta X- so chi sono ma non li ho mai seguiti) che a mio parere si è sentita fin troppo poco!

Anche per oggi è tutto, un saluto e non ho più nulla da dire!
Fine!

"Ringrazio il The Storytailers Team di viki.com per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

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