domenica 7 febbraio 2021

Recensione Hwayugi - A Korean Odyssey


Perché coppia che vince non si cambia! Anche se...
... visti i risultati, forse sarebbe stato meglio. 
Un drama che ha decisamente messo in crisi la mia soglia di sopportazione. A sto giro appoggio il punto di vista delle ajumma coreane senza se e senza ma. Per quanto mi riguarda lo reputo un drama orrendo, senza nulla da dire, e con troppi episodi per non farlo. 
Non nego di essere partita prevenuta, i pareri online erano alquanto discordanti, si millantava un non finale (e se fosse solo stato quello il problema di certo questa recensione non sarebbe così carica di odio) e gli episodi da 1h e 20 per me erano già troppo lunghi ancora prima di essermici immersa. Ma che ci volete fare, dall'altra parte le autrici erano le stesse del mio amato Hotel Del Luna, e a me il fantasy, se curato e logico, mi piace assai (sì, io sono del team ok il fantasy, ma mi devi rispettare le regole sulle quali lo poni, non giostrartele come vuoi ai fini del dove pretendi la trama vada a parare). 
Quindi divisa e parzialmente già delusa, mi sono approcciata a questa... questa... odissea, di nome e di fatto, che ci ha preso più di due settimane di tempo, nel quale mi sono ritrovata ad addormentarmi spesso e dal quale le uniche cose buone che ne sono uscite sono:
  1. L'anello pegno d'amore del protagonista verso la sua lei (davvero un anellino carinissimo, che piacerebbe pure a me).
  2. La Ost (del quale più che le canzoni in se mi hanno conquistato le musiche).
Tutto il resto è stato un pieno dramma coreano. Sinceramente non so se è perché con il tempo i miei ricordi svaniscono e finisco per dimenticare le brutte disavventure passate, ma azzarderei che nemmeno The King: Eternal Monarch mi abbia fatto soffrire così. Indubbiamente però (nonostante a parer mio non ci azzecchi niente) posso paragonarlo al più conosciuto Goblin. Entrambi sono stati uno strazio uguale identico (anche se... diamo a Goblin quello che è di Goblin: lui ha avuto la grazia di risparmiarmi 4 ore di vita. Bravo.).

Trama:

Talmente breve che sarebbe bastata a malapena per 4 episodi. Facciamo la conoscenza di una bambina in grado di vedere gli spiriti che, ingannata da un demone, libererà una divinità "malvagia" dalla sua prigionia di più di 500 anni. Passano gli anni e ormai più che 30enne, la nostra protagonista si ritroverà di nuovo alle prese con il suddetto demone e la suddetta divinità. 
Scoperto quindi di essere la reincarnazione del cibo preferito dei demoni malvagi, imprigionerà colui che aveva liberato anni orsono, grazie a un bracciale che gli imporrà di amarla e, di conseguenza, di farle da  perfetto protettore. 
Fu così che reclutati entrambi dall'agenzia più in della Corea, passeranno il loro tempo libero a risolvere casi demoniaci acquistando punti per la futura promozione a divinità del loro superiore.
Dalla regia cielo, però, ci dicono che lei dovrà portare a termine una missione, quale non sapremo fino alle battute finali, pena la distruzione della terra, premio il suo tornare umana. Il tutto però prosegue mediante scaramuccie amorose insensate, urla all'insegna del "salvate la bella imbranata" e con l'unica aggiunta di una campanella che, manco a farlo apposta, segnerà il destino funesto della nostra coppia protagonista.

Questa almeno dovrebbe essere la base della nostra storia. In sostanza però non ho idea di cosa ho visto per 20 ore, anzi 25 ore della mia vita. Tratto da credo una leggenda cinese (non l'ho capito tantissimo, e ignoro del tutto il testo su cui è basato), io sinceramente sono ancora qui a chiedermi il senso e l'utilità di questo drama. L'unica cosa che fa bene è gestire male le tempistiche di tutti gli avvenimenti, dando troppo spazio a cose superflue e già viste, e tirando all'osso quelle davvero interessanti.
Spacciata per un'odissea coreana, di fatto un'odissea lo è ma solo per quanto riguarda l'insulsatamente troppo forzatamente travagliata storia d'amore, che a mio parere ha occupato fin troppo spazio nella pellicola, e del quale salvo solo i baci (anche se, in una storia così... avrei bocciato pure quelli). S'inserisce nel contesto senza un perché e poi ne diventa il fulcro. Spacciata per la migliore dell'anno, in realtà è la classica love story basata sul niente e proseguita sul nulla, contornata però da un'ambientazione fantasy mal trattata che ultimamente fa gridare tutti al capolavoro. 
Certo, durante le 25 ore del progetto assistiamo anche ad altro, tipo al triangolo fra uno zombie, un maiale e un drago acquatico (accennato e poi nemmeno trattato). Oppure scopriamo i retroscena sul toro protagonista e sul perché assoldi tutti e di più per compiere buone azioni. Ma se devo essere sincera ho trovato tutte queste storyline secondarie di poco impatto, sviluppate un po' per allungare il tutto e in gran parte solo accennate al momento giusto. 
L'impostazione della storia, secondo me, faceva acqua a prescindere, come infatti ho ribadito già troppe volte per essere solo all'inizio della recensione, il drama si concentra soprattutto su una storia d'amore che non sta in piedi, e di conseguenza non riesce ad amalgamare il resto di ciò che accade con la vicenda di punta.
Assistiamo infatti a scene su scene, situazioni su situazioni, e avvenimenti su avvenimenti, che però non sembrano essere collegati fra loro, anzi tutt'altro (ovviamente se bypassiamo l'unica cosa che hanno in comune, ovvero la protagonista e il suo essere la chiave di tutte le questioni). 
Qui, poi, mi viene da criticare anche l'andamento degli episodi, se infatti in Hotel Del Luna è stata una scelta stilistica che me lo ha fatto amare ancora di più, qui ha solamente contribuito a farmelo odiare. Ogni episodio del drama si divide così:
  • La parte introduttiva/iniziale: dove ci sorbiamo i piaccioncini e le loro paturnie) - la parte inutile.
  • La parte centrale: dove ci viene presentato un mistero e il conseguente salvataggio della protagonista (e ora spiegatemi l'episodio del film. L'amata del toro era una comparsa all'interno della pellicola? Era un mondo parallelo? Era un portale per il passato? E in questo caso, come ha fatto la protagonista morta a tornare in vita semplicemente bruciando la pellicola? Soprattutto quando nell'episodio precedente ci avevano fatto presente che bruciando la fotografia ne sarebbero rimasti intrappolati dentro? Bah..) - la parte più o meno interessate.
  • La parte conclusiva/finale: dove come sopra ci risorbiamo i nostri piccioncini più forti che mai nel loro amore - la parte che se non c'era andava bene uguale.
Con ben 40 minuti di episodio che ti raccontavano del niente condito col nulla, e solo una misera mezz'ora nel quale provavano a renderti interessante il tutto, ogni episodio si rivelava più straziante di quello precedente e meno motivante nel proseguimento della storia. Scelta tanto utile nell'altro drama, quanto solo e soltanto snervante in questo. 
Il tutto poi è condito con tutta una serie di situazioni comiche, al limite del ridicolo, che se per i primi episodi riescono a tenere banco, successivamente nel marasma dello stress generale, risultano semplicemente un tentativo mal riuscito per invogliare lo spettatore a non mollare il drama. Drama con il quale, sarò onesta, ho perso le speranze una volta giunta al 10 episodio. Vi giuro che è stata davvero un impresa portarlo a termine. 

Personaggi

Fiore di Loto:
mamma mia per questa protagonista solo odio. Sarò sincera, non so nemmeno più da quanto tempo non mi ritrovo ad odiare così tanto la protagonista di un drama. Ma questa qui proprio non l'ho sofferta. 
Ingannata da una "fata" in tenera età, passerà tutti i suoi successivi 25 anni a sperare di rivederla. Da sempre col dono di poter vedere gli spiriti, e con per unica arma di difesa un ombrello giallo (primo intoppo. Ma chi glielo ha dato questo ombrello? Di preciso cosa avrebbe dovuto fare? Davvero in 25 anni non è risuscita a trovarsi un'arma di difesa migliore?), la ritroviamo ai giorni d'oggi come CEO spaurito di un'agenzia immobiliare. Riscoperta prelibatezza 5 stelle michelin per gli spiriti maligni, provvederà a soddisfare il suo bisogno di aiuto intessendo rapporti (più o meno forzati) con i demoni della sua infanzia. Innamoratasi a prima vista (l'unica cosa su cui posso darle ragione. In effetti, col capello lungo, spettinato e l'abito rosso, il protagonista stava a meraviglia) e dopo aver costretto il lui di turno ad un innamoramento obbligato, ce la dobbiamo sorbire in tutte le sue molteplici varianti di adolescente innamorata alle prime armi che, incomprensibilmente, pretende che l'amore nei suoi confronti debba essere reale e non solo frutto di un oggetto magico.
Ma mia cara testa di *lascio a voi l'immaginazione del sostantivo più consono* come puoi pretendere che lui ti ami sinceramente se non gli hai dato nemmeno il tempo di affezionarsi ad una piattola come te ma già gli hai imposto cosa provare? 
Inutile dire che dopo il trita e ritrita di questa cosa a me era già enormemente scesa, se poi ci aggiungiamo il fatto che fosse di un inutilità unica (tanto che durante l'incantesimo per i 10.000 anni persino lei si è stupita di poter far qualcosa), buona solo a rischiare la vita ogni due per tre, che capisse fischi per fiaschi (e dire che la reazione del ragazzo, riguardo alla campanella, lasciava davvero poco spazio all'immaginazione), che per più di metà drama non cercasse di scoprire quale fosse la sua missione, anzi, di scoprire pressoché qualsiasi cosa, ditemi voi come avrebbe potuto fare breccia nel mio cuore. 
Sulla carta infatti, questo personaggio a metà avrebbe anche potuto essere coerente. Voglio dire, ci sta la voglia di affetto (dato il suo essere isolata a causa del suo dono fin da bambina), ci sta che fosse un personaggio un po' monoespressivo e distaccato. Ma è tutto il resto che combinato a questo proprio te la fa odiare. Cioè, io ho capito che lei è nata così e che da sempre veda cose strane in giro, ma è possibile che non si ponga mai delle domande? Che faccia ragionamenti da prima elementare? Io guardate, sono semplicemente allibita per la scrittura così mortificante di sta povera donna. E se penso che le stesse autrici hanno saputo creare un personaggio principale come la protagonista di Hotel Del Luna, mi sale ancora di più il nervoso. 
Che il personaggio fosse uscito una piaga non c'è dubbio, ma ammettiamo anche che l'attrice proprio non ha aiutato a renderla simpatica. Mi spiace dirlo (soprattutto perché ce l'ho come protagonista principale in ben altri due drama) ma l'ho trovata davvero insulsa, statica, monoespressiva e antipatica. Mi ha semplicemente sfinita (e dire che con i capelli sciolti era una gran bella ragazza!). Letteralmente insopportabile (in entrambi i ruoli), tanto che, so già, farò davvero fatica ad approcciarmi ai suoi personaggi nelle altre produzioni. Fosse per me la depennerei da qualsiasi ruolo. Ora, mi piace pensare che, visto l'andazzo del prodotto, e non essendo così navigata come i colleghi, ella ne abbia risentito particolarmente in campo direttive. Ma ve lo dico, se per grazia, si dovesse riprendere in un drama successivo, per me sarà un miracolo. Essendo questo infatti il primo drama nel quale la vedo, mi ha davvero lasciato una cattiva impressione (soprattutto per la mancanza di chimica con la controparte maschile, nonostante la bellezza in se delle scene uscite). L'unica cosa che mi è piaciuta di lei sono è stata la collezione di cappotti che le facevano indossare.

La Scimmia:
probabilmente l'unico ruolo dell'attore che non mi ha detto nulla (a me piace pensare sia per il brutto taglio di capelli... ma sospetto sia stato l'ultimo dei miei problemi...). 
Una divinità che dopo essere stata imprigionata per 500 anni, grazie ad un errore di valutazione e ad una bambina, riacquisterà la libertà. Spacciato per la causa di tutti i mali, si ritroverà imprigionato da un "gingillo" che lo costringerà ad innamorarsi della protagonista e a fargli da guardia del corpo. Inutile dire che tempo 4 episodi, ma anche meno, lui ovviamente finirà ammaliato da cotanta *lascio a voi la scelta dell'aggettivo più consono*, tanto da cambiare idea sul mangiarla (ah... avrei sicuramente preferito venti episodi di lui che pronunciava questa frase in loop, anziché vedere quello che ci hanno propinato) e puntando tutta la sua attenzione nel darle ciò che lei non aveva mai avuto in passato, una famiglia. 
Questo personaggio all'interno del drama fa solamente 2 cose. Innamorarsi di lei e proteggerla incondizionatamente. Nient'altro (a parte dare vita a scene molto divertenti con il Toro o il Maiale). 
Il suo amore, per quanto prevedibile e aspettato, non si capisce comunque da cosa scaturisca (la mia opinione è che lei lo prenda per sfinimento a forza di lamentarsi) e per averci basato su la quasi totalità del drama, credo sia una grave mancanza. Mentre la sua protezione è quella cosa che a lungo andare sfianca sia il personaggio di lui, che quello di lei. Rendendo lui una mera guardia del corpo e lei un'incapace. 
Accessoriato da un ammazzamosche, lo vedremo arrivare sempre quando lei avrà più bisogno di lui, rendendola di fatto impossibilitata a maturare. Ma stavamo parlando di lui e... perdonatemi, ma io non ce la faccio, semplicemente io non ho nulla da dire per su questo personaggio (cosa assai rara). 
Cioè, per il mio modestissimo parere, è un classico primo lead stereotipato, poco sfaccettato che del suo essere una divinità se ne fa solo un vanto. Ho capito che fin dall'alba dei temi (spiegazione che tra l'altro ci viene data nell'ultimo episodio... lasciamo perdere) lui è una scimmia, ma è pur sempre una divinità 
in grado di piegare tutti gli eventi secondo il suo volere, possibile che non riesca mai ad essere un passo avanti al nemico e l'unica cosa che sappia fare è lasciarsi manovrare dalle situazioni? Poi spiegatemi cos'è sta cosa che sul finale, essendosi lui innamorato realmente di lei, ha incasinato tutti i propositi del cielo? Mi volete davvero dire che l'onnipotente non ha previsto una svolta di scena così prevedibile? Guadate, non lo so e non mi importa. Un personaggio vuoto e dimenticabile del quale mi ricorderò solo la bellezza dell'attore (e solo perché voglio essere buona). L'interpretazione poi era ottima come sempre, ma sarà forse stato per questo, sarà forse stato per le mancate sbavature del suo personaggio, ma io semplicemente dopo 4 giorni dalla visione, l'ho già rimosso dalla mia memoria. 

Il Toro e il Cane:
altri due personaggi sprecati. Ora, io ho una grande stima per quegli attori che si trovano a proprio agio sia in ruoli comici che in ruoli super seri, e l'interprete del re dei demoni è proprio uno di questi, ma qui... questo personaggio proprio non mi faceva né caldo né freddo. Al contrario invece, la sua segreteria l'ho adorata come quasi sempre adoro i personaggi secondari dei drama. 
Demone millenario che dopo aver procreato un figlio con una dea, assisterà alla punizione di lei (destinata a reincarnarsi continuamente in un essere umano e costretta a subire la morte del marito e del figlio ad oltranza) e alla scomparsa, presunta morte, del figlio. Per impedire quindi le 1.008 incarnazioni della donna amata, deciderà di raccogliere punti per diventare divinità e poter finalmente porre fine a questo infausto destino. Fu così che il suo scopo in questo drama diventò raccattare gente che lo porti ad accumulare punti di buone azioni, nella sua agenzia. 
Un personaggio simpatico ma che a me non ha detto nulla, anzi in alcune situazioni mi faceva anche un po' arrabbiare. Soprattutto quando si faceva pigliare per il naso dalla sacerdotessa. Io capisco fosse il suo punto debole e tutto ciò che volete, ma dai una volta, dai due, dai tre, e che *lascio a voi la scelta della parola più consona*! Cioè fortuna che era un demone dell'inferno millenario, pensiamo se non lo fosse stato! 
Invece la segretaria cane l'ho apprezzata molto, dal rossetto forse un po' troppo viola per i miei gusti (secondo me color mattone le sarebbe stato meglio), era proprio fedele al suo padrone, talmente fedele da invalidare il potere del gingillo ingabbiatore. E poi come non concordare con lei ogni qual volta voleva uccidere la protagonista! Ho però trovato entrambi questi due personaggi semplicemente gettati in pasto allo spettatore, e non approfonditi o trattati in maniera continuativa, ma quasi funzionali alla lunghezza degli episodi. Quindi sì, carini ma non granché soddisfacenti. Gli attori mi piacciono da sempre, e se di lui sono completamente innamorata, lei mi piace ma non mi piacciono i suoi ruoli. Spero sempre infatti di rivederla in un ruolo un po' più principale e più approfondito.

La Zombie, il Maiale e il Drago:
stesso motivo di sopra. Io, nonostante la super carinità di questi personaggi e le varie gag che ci proponevano non sono riuscita ad affezionarmici. Sicuramente un triangolo/coppia migliore di quello dei protagonisti, continuerò a chiedermi sempre perché le scrittici abbiano deciso di togliere di mezzo l'unico personaggio davvero simpatico di tutto il drama. 
Ragazza rimasta uccisa in un hit and run, si risveglierà grazie al sangue della protagonista e cercherà di capire le cause della sua morte. Quello che però di questo personaggio lascia perplessi e il fatto che scompaia appena viene a scoprire i suoi trascorsi. Semplicemente fa puf e non ci viene mostrata nessun tipo di reazione alla nuova scoperta, e lasciando in sospeso l'appena accennato sentimento corrisposto tra lei e il maiale. 
Maiale che, per quanto mi sia stato simpatico, sia come personaggio che come attore in se, mi risulta pure lui dimenticabile. Ci viene presentato come combinaguai di professione e, manco a dirlo, per tutto il drama non farà altro che combinare guai. E' vero, alcuni fatti in buona fede, altri semplicemente perché secondo lui era giusto così... ma bo', direi talmente inutile da poter evitare benissimo il suo inserimento nel poster. 
Per ultimo poi, così dal nulla, ci viene introdotto un polpo diseredato Drago di Giada, figlio del Gran Dragone dei Mari, che ha come unico quello scopo quello di attaccarsi a piovra al povero malcapitato maiale di turno, solo per sacrificarsi al momento giusto e impedirne la morte. Si, tutto molto poetico... ma quindi? 
Per quanto riguarda l'attore del maiale, be' a noi piace (a mia madre di più) e nei ruoli comici fa sempre ridere. Certo è, però, che mi piacerebbe rivederlo più spesso in una qualche produzione seria (stile Bride of the Century, ad esempio). La ragazza che interpretava il drago invece, credo di non averla mai vista da nessuna parte, e se l'ho vista non è stata così d'impatto per farmela ricordare.

La Sacerdotessa e il Tizio:
e ora veniamo al tasto dolente più dolente di tutto. Sacerdotessa risvegliata per un errore di calcolo (il fatto che siano demoni e divinità e non gente normale, inizia a scricchiolare sempre di più, anche perché loro 1000 anni fa c'erano già) che prima vorrà impadronirsi della bella imbranata di turno, poi incapricciata di una scimmia se la vorrà sposare (in onore dei bei brutti tempi andati), e successivamente intrappolata e senza poteri nel corpo di una zombie in via di decomposizione avanzata, mangiando umani su umani, non si accorgerà di essersi tramutata in uno spirito maligno. All'epoca invocatrice di draghi e promessa sposa di re, verrà richiusa da quest'ultimo in un sarcofago perché *non mi ricordo*. Ritornata quindi a nuova non morte inizierà a mettere zizzania fra tutti i personaggi principali, prendendone diversi per i fondelli senza una reale opposizione di quest'ultimi. 
Infatti la vedremo sempre aggirarsi per i fatti suoi, in giro, libera di fare, tessere e sbrigliare, tutti i suoi piani e anzi, pronta a elevare un nuovo re nei nostri tempi. 
Un personaggio fallace, e poco interessante non tanto per colpa sua, quanto per colpa del personaggio che va a soppiantare. Affezionateci alla zombie, e convinte di subirci questa possessione per poco tempo, con l'andare degli episodi e la comprensione di non rivedere mai l'altro personaggio, scema anche l'interesse di questa nuova new entry che sembra poter far di tutto a suo piacimento, con l'unica ripercussione di essere sempre fermata all'ultimo minuto. 
Non capisco poi, come possa essere convinta di essere una brava sacerdotessa se tutte, e dico tutte, le cose che fa sono malvage a prescindere. Cioè addirittura va a scegliere come futuro re l'assassino della sua presta corpo. Ce ne vuole per pensare di essere ancora buona e benevola. 
Ma spendiamo due parole anche su sto Tizio a caso, che ci viene introdotto a caso, e del tutto a caso diventa parte del cast principale. Un personaggio preso a caso (l'ho già detto?) utile solo per dar vita al solito cliché "dispute aziendali". Deputato in corsa per la scalata al successo, fin dall'inizio capiamo non sia l'angelo presentatoci, intortato in tempo zero dalla sacerdotessa le si affiderà completamente per diventare il dio di un nuovo mondo (aspe... forse ho sbagliato citazione...). Possiamo solo rallegrarci per il fatto che del tutto casualmente l'abbiano un minimo contestualizzato (creando un legame con anche un caso affrontato precedentemente con la protagonista). 
Due personaggi fallimentari che per quanto mi riguarda non hanno saputo dare quell'alone di mistero e opposizione alla storia, per il quale questo prodotto ha speso tanto il termini di tempo. Più un ostacolo per l'avanzamento della storia che dei veri e propri antagonisti, li ho trovati semplicemente troppo, troppo funzionali alle idee delle sceneggiatrici. Tanto piacere nel rivedere il Neaonathal viaggiatore di Arthdal Chronicles, quanto il fatto di averlo sicuramente preferito là. L'attrice che ha prestato il volto alla sacerdotessa/zombie l'ho adorata, sia in una veste che nell'altra. Purtroppo al momento non ho altro con lei, e sebbene l'abbia già vista in altri due drama, non mi ha mai detto molto. Da adesso in poi, però, ho intenzione di prestarle più attenzione, qui mi ha davvero soddisfatta. Anche se... spiegatemi una cosa: com'è possibile che sta povera ragazza in Corea venisse chiamata zombie/Bu Ja, nei sottotitoli nostrani Richie e su Asianwiki Bong Soon? Mistero delle traduzioni...

E un'ultima menzione speciale va a:
  • il Generale Gelo e la Fata dell'Estate:
    due personaggi estremamente carini interpretati dallo stesso attore. L'attore lo preferivo a livello di espressività nei panni femminili. Indubbiamente un bel ragazzo ma un po' troppo ingessato in quelli maschili. La sua storyline invece mi è piaciuta perché va un po' a spiegare il perché, per come e per quando, i due fratelli si ritrovino a vivere in un corpo solo. Il problema è che proprio non mi è piaciuto il come ci siamo arrivati. Sempre tutta colpa di sta sacerdotessa del quale tutti sapevano, ma dal quale tutti si facevano menare per il naso continuamente.
  • l'unico Impiegato della protagonista: io quest'attore lo adoro fin dalla sua prima comparsa in un drama, anche se non capisco perché non gli diano mai ruoli da protagonista. Un vero peccato. Qui... seguiva un po' la scia di lei, tante cose strane ma mai che gli venisse in mente di fare domande. Però ammetto che se all'inizio proprio non lo digerivo, con l'andare del drama è riuscito quantomeno a diventarmi indifferente.
  • Il Nipote venditore ambulante: e chi è che leggeva i suoi dialoghi? Innamorata di lui fin dai tempi di Room No. 9, io questo ragazzo lo adoro troppo. Con sincerità vi dirò che ancora dopo 3 drama in cui fa la sua comparsa, non mi sono fatta un'idea sulla sua bravura attoriale, però, fosse per me, gli darei il ruolo di cattivo psicopatico in un qualsiasi drama, subito. Figlio segreto del demone toro, purtroppo (per me) è un personaggio che non è troppo presente, anche se forse è meglio così, dato che dopo 1000 anni di esistenza ancora tende a comportarsi come un adolescente.
  • L'Incaricato dai cieli: devo ancora capire perché abbiano scelto di inserire il maggiordomo (che animale era?) in copertina piuttosto che costui (o in alternativa la segretria cane), ma a parte questo, era uno di quei personaggi burattini che tutto faceva solo per i piani alti. Onestamente non c'è molto da dire su di lui, se non che a quanto pare, pure a lui stava sugli stinchi la nostra protagonista e alla fine si rivelerà essere il principale antagonista della storia d'amore. Mmmm... scusate, ma è quel personaggio che è stato spiegato dopo il mio disinteressamento, e quindi non so cosa dire a suo proposito. C'è una cosa però che mi è venuta in mente adesso. Ma perché tutti qui volevano, pretendevano, obbligavano, che lei morisse? Cioè, perché non concepivano che lei salvasse il mondo in un altro modo? Cioè la sua morte materialmente cosa faceva? Cosa significava? Bo' a queste e altre domande non troveremo mai una risposta.
Finale:

Dalla seconda metà in poi, il drama sembra trasformarsi (ma non migliorarsi), e dopo
l'introduzione di una Sacerdotessa risvegliata da un sonno millenario e un focus particolare (ma a mio parere del tutto inutile) sul re demone, ci viene finalmente svelata la profezia che darà il via al compimento del tanto fato crudele nei confronti della coppia protagonista. 
Sulla terra grava un enorme pericolo, a breve verrà risvegliato un orribile drago in CGI terribile spirito maligno che porterà scompiglio nel mondo da noi conosciuto, dirottandolo verso la distruzione. 
E solo e soltanto il sacrifico della nostra protagonista potrà salvarlo.
Ma inutile dire che la Scimmia protagonista non ci sta, e, cercato per tre episodi consecutivi di impedire la catastrofe, ad un passo dal compimento del suo piano, si vedrà disperatamente impossibilitato dai piani alti ad andare a salvare la sua amata. Che immolatasi per la causa, lo abbandonerà, trapassando nelle sue braccia. 
Fu così che dopo aver sconfitto il drago in una difficile battaglia e con la memoria frammentata, assisteremo ad una scimmia smemorata sofferente di cuore e ad una protagonista riportata in vita per l'occasione, ripercorrere i passi della loro relazione. Una volta scoperto il segreto dietro il braccialetto e recuperato nella propria interezza i ricordi, dopo l'addio da parte di tutti i personaggi, il nostro protagonista partirà, destinazione inferi, alla ricerca dell'anima della sua amata.

Per quanto mi riguarda, proprio non soffro per il finale di questa odissea e la mancanza di una seconda stagione. Anzi, conoscendo i veri finali aperti coreani (quelli che dirottano il drama su binari che mai saranno esplorati. nonostante il palese bisogno per metterci un punto), e guardandolo in un ottica del tutto oggettiva, lo considererei un finale piuttosto soddisfacente. 
Certo, insensato, inconcludente, e del tutto superfluo per la metà delle cose che mostra (per non parlare del come queste ultime vengano mostrate), ma di certo non lascia altro materiale, all'infuori della ricerca del protagonista, per una stagione futura. Svelano persino chi sia il figlio del re demone! 
Sarò sincera, ho gettato la spugna dopo l'entrata in scena della sacerdotessa, e ammetto di aver fatto davvero fatica a seguire la storia, tanto che alcuni episodi ho dovuto stopparli e riprenderli successivamente. E anche quando lo facevo, dal poco che ormai il tutto mi interessava, finivo nel perdermi nei miei pensieri e non capire comunque niente della situazione. In aiuto a sto giro è venuta mia madre, ma ahimè è servito a poco perché nonostante lo seguisse con sicuramente più passione di me, pure lei trovava alcune situazioni ed evoluzioni di trama alquanto incomprensibili. 
La situazione avanza battuta per battuta, scricchiolando sempre di più sui cardini portanti e, se della new entry tutto fare abbiamo già parlato, ora è il momento di tirare in causa la mitica profezia. 
Sinceramente: non ho mai visto tutti i personaggi di un drama collaborare così alacremente per far si che questa si avverasse, ma qui, qui, l'hanno fatto tutti.
 Certo il protagonista finge di provare ad aggirarla ma non ci crede nemmeno lui, e infatti il piano intessuto con tanto amore si rivela essere così fallimentare che tra un po' pure la regia il cielo avrebbe evitato di mettersi in mezzo. Un piano per i miei gusti troppo confusionario e inutilmente intrigato, che ha l'unico scopo di riempiere 3 episodi di tempo. Destinato poi a fare cosa? A far vedere al mondo umano quanto corrotto fosse Tizio? A far comprendere quanto ormai fosse malvagia la sacerdotessa? Ma perché? Mi volete far credere che nessuno se ne fosse accorto? Cioè a pare mio la soluzione più semplice sarebbe stata eliminare entrambi. Insomma, per tutto il drama abbiamo a che fare con divinità che si comportano da adolescenti, almeno sul finale fatemeli comportare da divinità! 
Se poi posso capire il perché il risveglio del drago cattivo non fosse rimandabile, sono ancora qui a cercare di capire come avrebbe dovuto immolarsi la protagonista per renderlo inoffensivo, se per disgrazia avesse evitato la pugnalata di Tizio. E qui vi voglio! Tralasciando la "battaglia del secolo" al quale tutto gli si può dire, tranne che l'attore non c'abbia creduto fortemente in quello che faceva, ho trovato davvero molto banale e sbrigativa la morte di lei. 
Una morte fredda e impersonale che sembrava quasi quella di un personaggio secondario (si sono presi più tempo per la morte del polpo). Considerando tutta "l'attenzione" rivolta alla storia d'amore della protagonista, ho trovato questa conclusione alquanto frettolosa, e senza motivazione per giunta. Visto che tutto ciò accade nel penultimo episodio e poi ci ritroviamo a doverci sorbire letteralmente un ora e un quarto di nulla. L'ultimo episodio infatti, reincarna precisamente tutto l'andamento incostante, insensato, sconclusionato e senza nulla da dire del drama. Seguiamo solamente il ritorno della protagonista (perché evidentemente si erano accorti di averla liquidata troppo in fretta), il ripercorso dell'amore del protagonista e tutti i saluti degli altri personaggi. Basta, nell'ultimo episodio non succede letteralmente niente, non ci vengono date informazioni aggiuntive sullo sviluppo della situazione precedente o futura, ci accorgiamo di quanta poca evoluzione i personaggi abbiano avuto da inizio drama, e vederlo o non vederlo non avrebbe fatto la differenza. Nel complesso un finale terribile, l'unica cosa che salvo sono le conclusioni conclusive dei vari personaggi. Ma solo perché mettono un punto a tutte le storie (e alla possibilità di una seconda stagione). 

Commentino commentuccio carino e caruccio 

Che questo fosse un drama problematico me lo aspettavo dall'inizio. Su vari forum infatti ho spesso letto di tutti i problemi di produzione che ci sono stati dietro (tra turni di lavoro massacranti, infortuni per la mancata sicurezza dei set, problemi con le tempistiche per la post produzione. E, per quanto concerne la mia completa ignoranza, oserei troppo budget sprecato nei compensi dietro ai nomi altisonanti che ci hanno recitato. Del tutto meritato, ma forse erano meglio due spicci in più spesi nel reparto effetti speciali), quello che però non mi spiego è come con tre diversi registi (che stavano dietro a più di un progetto a testa, che ho amato) di un certo calibro, due sceneggiatrici navigate che bene o male scricchiolavano solo nei finali delle opere, e un così eccezionale cast di attori, sia saltato fuori questo orrore. 
Tutto, tranne la recitazione, di questa pellicola ha lasciato a desiderare, e ancora non mi capacito di come abbiano pensato fosse una buona idea girare e produrre un drama del genere durante la messa in onda. 
Tralasciando le tempistiche mal gestite della produzione, ma secondo me quello che ha ammazzato di più il drama è stato la svolta drastica presa da metà in poi, a mio parere dettata dai sempre più calanti indici d'ascolto. Che io sappia infatti in corea, questo drama non ha riscosso molto successo, e nulla mi smuoverà dalla mia convinzione che da metà in poi abbiano cercato di svilupparlo solo per cercare di attrarre un po' del pubblico perso. Facendo, però, più danni che altro. 
Tanto che (sarà forse perché l'ho visto dopo, che ci ho prestato tanta attenzione) i dialoghi sul finale sembravano scritti in una sorta tentativo mal riuscito di scusarsi per la mediocrità del prodotto e per il poco impegno messoci. Credo infatti che le autrici ad un certo punto abbiano perso interesse nella storia, e si siano gettate invece a capofitto sull'idea che sarebbe poi diventata l'Hotel Del Luna, finendo per inserire fin troppi riferimenti qui. Chissà se per scusarsi dell'errore o se per riaccendere un po' l'interesse dei fan, mah... 
Fatto sta che questo prodotto è, e rimane, un prodotto con tanto potenziale sprecato. 
Per il quale, seppur non avendoci riposto aspettative di qualsiasi genere, mi è dispiaciuto vederlo perdersi sempre di più in se stesso. La storia avrebbe potuto essere interessante se gestita sapientemente (magari inserendo una piccola spiegazione all'inizio per contestualizzare il tutto, e non liquidandola alla fine), se magari avessero dato alle figure divine e demoniache più spazio, e se magari si fossero presi il tempo di creare una protagonista principale grintosa e non solamente vittima degli eventi. 
Semplicemente un no su tutti i fronti, nel quale, se non altro, gli attori non sono morti congelati, ma anzi, erano vestiti fin troppo bene tra pellicciotti (mi auguro sintetici), dolce vita e abiti pesanti. Per una volta non abbiamo assistito al congelamento in diretta dei poveri malcapitati.

E, dopo un caloroso ringraziamento per tutti coloro che hanno trovato il coraggio di arrivare alla fine (non del drama, ma) della mia recensione (sempre troppo lunga), vi lascio con un saluto, e alla prossima! (sono sicura di essermi dimenticata qualcosa... pazienza.)
Fine!

"Ringrazio Netflix per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

6 commenti:

  1. Semplicemente un bel NO, NO e NO. Mi trovi d'accordo su tutto, però rispetto a te trovo che The King: Eternal Monarch mi abbia annoiato molto di più.

    Questa è l'ennesima storia ispirata a "Il viaggio in Occidente" un classico della letteratura cinese. Libro che non ho letto ma di cui so qualcosa per via dei vari anime che hanno preso spunto da quest'opera, tra cui ricordo: Starzinger, dove il dio scimmia si chiama Jan Coog, è un cyborg, ed indossa una tiara che lo controlla attraverso il dolore, controllo effettuato dalla Pricipessa Aurora che in questa versione sarebbe il monaco del classico originale (https://it.wikipedia.org/wiki/Starzinger); The Monkey, anime del 1967 del grande Osamu Tezuka (per chi non lo sapesse il Disney giapponese, https://it.wikipedia.org/wiki/The_Monkey); Ed infine Goku di Dragon Ball.
    In questo drama la tiara viene sostituita dal braccialetto ed invece di provocare dolore lega il possessore con l'amore; idea interessante ma sviluppata male. Anche l'arma del protagonista è cambiata dal bastone che si allunga alla paletta per le mosche -_-. Se non erro c'è anche una serie australiana, mi pare, che è palesemente ispirata al romanzo cinese.

    Comunque sia, gli autori, avevano un potenziale enorme, ma è stato sfruttato molto male e non parlo solo della storia dei due protagonisti, ma anche quello della ragazza zombi e dell'amico/nemico dello scimmiotto. Per non parlare dell'insulso sacrificio della povera protagonista che non ha motivo d'essere, o meglio perchè mai gli dei celesti (ricordiamo che siamo nel pantheon asiatico) dovrebbero far nascere una ragazza che per forze di cose deve essere sacrificata? Cioè, più che dei sono demoni per fare una cosa del genere. Non c'è possbilità di salvezza, ogni volta si reincarna e muore. E quindi tutta la parte dell'innamoramento (per quanto fatta male) e del cercare di salvare la ragazza sono una presa in giro, potevano finire il drama in 8 puntate ahahahahah

    Termino qui il mio commento, altro da aggiungere non ce n'è. Comunque la protagonista recita meglio di così in altri drama. Mentre la ragazza zombi l'ho vista in altre serie e mi è piaciuta molto.

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    1. Quindi l'hai poi recuperato The King: Eternal Monarch! Ti aspetto sotto quella recensione allora, sono proprio curiosa di sapere il tuo parere. Tu dici sia stato più noioso? Probabile... ma tendo a dimenticare le brutte esperienze XDXD

      Ammetto che di storia ispirata a "Il Viaggio in Occidente" probabilmente l'unica che ho visto (come ogni bambino ai tempi) è stata Dragon Ball, e non è che ne sia rimasta particolarmente affascinata (della storia in se non da Dragon Ball).

      Concordo con te per l'insulsaggine della morte della protagonista, non avrei saputo trovare aggettivo migliore per definirla. Anche se, da un lato potrei capire perché le divinità (è vero, siamo in piena religione asiatica, ma alcune volte mi parte il singolare per abitudine) facciano sempre rincarnare questa figura destinata inevitabilmente alla morte, dopotutto sono divinità ed è quasi la prassi che si divertano a giocare con la vita umana. Il vero problema è che qui non c'è proprio un reale motivo per farla morire. Cioè avrei capito se, ad esempio, lei avesse dovuto farsi mangiare dal drago per combatterlo dall'interno, oppure se il drago fosse collegato alla sua forza vitale per il quale ogni volta che lei rinasceva una nuova minaccia compariva e alla sua scomparsa, scompariva anche quest'ultima. Ma qui, qui sembrava tutto buttato a casaccio con l'unica cosa certa della sua morte. Come, perché, per il quale, quando, e dove erano evidentemente informazioni superflue.

      Comunque speriamo vivamente la protagonista reciti meglio di così (anche se penso ci voglia poco), perché se no prevedo altre due odissee. Sai che bello questo drama di sole 8 puntate? Sarebbe venuto fuori un vero capolavoro, magari anche con degli effetti speciali decenti :)

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    2. Ciao, scusa mi sono confuso con Princess Hours, The King: Eternal Monarch non so come mi è uscito ahahahah Comuqnue non l'ho visto...

      Sì, con 8 puntate facevano tutto :D e usavano meglio i soldi a disposizione :D

      Infatti non c'è unvero proprio motivo, solo farsi beffe di una poveraccia che sin dalla nascita può vedere oltre il velo come in Constantine :D


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  2. Bravissima tutti spero in una seconda stagione

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  3. Bellissima serie grandi tutti
    Spero che ci sia una seconda stagione

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  4. Grazie, Nicole, per la tua recensione: hai detto benissimo quello che pensavo anch'io! A me però ha fatto rabbia perché la storia mi aveva agganciata, quindi soffrivo le lungaggini (a volte vedevo gli episodi dal portatile per accelerare le immagini) e soprattutto il personaggio femminile. E' statica, scarsamente capace di comunicare emozioni, non si riusciva ad entrare in empatia con lei; io credo che addirittura fosse completamente fuori parte e mi dava la sensazione che di tanto in tanto si chiedesse "cosa ci faccio qui". Oltre che erano una coppia assolutameeenteee strampalata, non c'era chimica tra gli attori, non funzionava. Quando è tornata per un giorno non sembrava neanche triste, era desiderosa di sbrigarsi a compiere quella fastidiosa commissione per tornarsene a casa sua. In ogni istante lei ha sempre dimostrato almeno vent'anni più di lui. Quando nella prima metà lui è cattivo e la tratta a pesci in faccia, lei regolarmente china la testa con gli occhi lacrimosi. Essù. Dov'è l'indipendenza femminile, la donna che scherza, ha i propri amici, che si vede in "Per amore o per destino"?
    Concludo con l'inconcludente ultimo episodio che ti lascia quasi più amaro in bocca della penultima. Dopo quella morte stupida (per mano del politico, ci rendiamo conto???!!!???) lei, l'eletta dal fato, per assumere in sé il Drago Nero... è tutta una discesa che finisce per rovinare quello che di buono ci abbiamo cercato, nella disperata speranza che le story lines si chiudessero tutte e con soddisfazione... Pazienza, speriamo in qualcosa che ci faccia dimenticare la tristezza
    PS io soffro ancora per non aver trovato un'altra serie romantica bella come "Per amore..." (ho visto tutte le horror thriller, credo: Squid game, Hellbound, Alice in Borderland,Sweet home, Non siamo più vivi e anche The uncanny counter...). Mi sapete dare un consiglio?

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