lunedì 8 marzo 2021

Recensione Mirror of the Witch


Facciamola breve, che mi ha fatto passare la voglia di scrivere (p.s: poi, non so come, mi è tornata e ho finito per scrivere un poema epico-cavalleresco).
Brutto brutto brutto, un drama talmente brutto che avrei voluto mollarlo dopo un paio di episodi. Ma! Per la regola autoimposta (sì, sono masochista) che ultimamente sento sempre più costringente: "quello di coreano che inizi, finisci", dopo tutta una serie di macumbe, sono riuscita a portarlo a termine. Nel disinteresse più totale ma ce l'ho fatta lo stesso. 
Sforzo che però mi ha portato davvero lontano dallo scrivere la recensione, talmente lontano, che prima di approcciarmici ero convita di poterne far uscire addirittura una riflessione. Ovviamente si è rivelata una previsione sbagliata, perché se è vero che il drama non mi è piaciuto, avevo da tempo dimenticato quanto potesse essere divertente sbizzarrirmi con la mia interpretazione lacunosa di quest'ultimo!
Quindi! Con un interesse sotto le scarpe e con un sentore di noia, benvenuti in ciò che io ho captato da questo drama! Pronti, partenza, via!

Trama:
Nicole - Regia mi dia il là! 
Regia - ....
N - Ok. Dall'ufficevole fonte del Drama E..... Ahi ahi ahi!!
R - Disgraziata! Ti ho detto mille volte che non si copia! 
N - Ma io... ma io... ahi! Stavo anche mettendo i credit.... ahi!
R - Non c'è "ma" che tenga!
N - Ma io non mi ricordo nul... ahi ahi ahi!
R - Non mi interessa! Che questo ti serva da lezione e ti insegni a prendere appunti! Mica siamo professionali qui!
N - Eh? Cos-?  Ahi... ma Regia... ahi.. lei ha appena det....
R - NON MI IMPORTA COS'HO DETTO! NON SI COPIA CHIARO? 
E ora vada, ma sappia signorina, che da lei mi aspettavo grandi cose quando l'ho ingaggiata, grandi cose. E certamente non questo.
N - ... *borbotta* manco mi pagasse..
R - Ancora qui?
N *guarda di sottecchi* - Vado vado... 
(scusate ma oggi la Regia si è svegliata con la luna storta, solitamente è una persona... diversamente amabile ecco... ma questo drama ha messo alla prova anche la sua di pazienza...) 

Epoca non mi ricordo quando, in un palazzo non mi ricordo dove, facciamo la conoscenza di un re non troppo propenso a fare dell'unico scopo della sua esistenza la procreazione, e di una regina, sua consorte che invece non aspetta altro. 
Capita però che scoprendosi impossibilitata a figliare, lei chiami a corte una sciamana con la promessa che quest'ultima, grazie ad espedienti magici non meglio anticipati, la possa rendere madre. 
Parte quindi la ricerca di una cameriera adatta a diventare donatrice di ovuli (mettiamola così), e una volta trovata e fecondata, si da il via alla macumba che vedrà estrarli dal corpo della seconda inserendoli nel corpo della prima. 
Ma ahimè questa scienza diversamente scientifica, alternativa e sperimentale, porta con se imprevisti di ogni sorta: uno dei quali è la nascita (ah... neanche ve lo stavo a dire, ma la cameriera è poi stata uccisa per insabbiare il caso. Era scontato, no?) di due gemelli, un maschietto e una femminuccia, entrambi colpiti da una seria e nera maledizione. 
Cosa facciamo, cosa non facciamo, con un: 
"Senta lei, mia signora, nostra altezza, amor suo, ma le interessano entrambi i figli o gliene basta anche solo uno? No, perché qui abbiamo avuto lo sconto prendi due paghi uno, ma non è che poi della principessa lei effettivamente se ne faccia qualcosa. Alla fine voleva il maschio... e che so io... con quest'ultima ci si potrebbe anche fare un contenitore per la macumba (con il quale sia chiaro, io non centro nulla) e gettarla in pasto alle fiamme. Così fine vita della macumba e fine vita della figlia" 
la nostra amorevole sciamana sempre dedita a fare gli interessi altresì suoi, convince la nostra neo mamma a sbarazzarsi della figlia in onore della prosperità del regno. Cosa che va a finire bene vero? Eeeeee... sni, nel senso che: effettivamente un falò lo abbiamo, ma abbiamo anche un capo Taoista che si prende in pancia di nascondere la bambina e cercare un modo per liberarla dalla maledizione. Finendo per relegarla sul cucuzzolo della montagna. Perché tanto chi mai ci sarebbe salito fin lassù? Furono le ultime parole famose...

Gli anni quindi passano, e sebbene non uno dei nostri protagonisti invecchi in modo chiaro (insomma 20 anni son 20 anni) arriviamo quasi al qui e ora. 
Quasi 17enne e stanca di vivere in quarantena (del resto come darle torto), la nostra protagonista stringerà una forte amicizia prima con l'Orabeonni, e poi con un curioso ragazzo (figlio illegittimo di un nobile, con un fratello da galera e con l'unico sogno di comprare l'atto di vendita della madre per liberarla dalla schiavitù) salito lì su per una scommessa. Dopo quindi un incontro (che sembra un plagio di Rapunzel, io fossi nella Dinsey chiederei i diritti. Soprattutto perché ad un certo punto ho visto anche uno sguardo che conquista appannato), un'uscita dopo il coprifuoco, e un salvataggio per caso, si ha il secondo dramma dell'inizio:
- ops.. scusate ho dimenticato un piccolo piccolissimo dettaglio - Seguendo infatti il foglio illustrativo del maleditore provetto, le istruzioni della macumba recitavano così, em em: per mettere fine alla maledizione il gemello sano dovrà uccidere sua sorella... Aspe.. no, non era questo, riproviamo em em: se entro l'arrivo di un certo evento atmosferico, altresì chiamato passaggio di una stella cadente, la maledetta non sarà in grado di spezzare la sua maledizione, accendendo le 108 candele, essa morirà.... Aspe (pt.2) ma questa non era la soluzione? Mmmm.... ci sono! Datemi un'ultima chance questa è quella buona lo so, em em: l'oggetto della maledizione sarà destinato a soffrire le più grandi pene. Pervasa da un potere incontrollabile, sarà destinata a perdere tutte le persone che ama e che a sua volta la amano. (Sìììì, questa è quella buona!)
Dicevo? Ah sì: si ha il secondo dramma della nostra storia, ovvero: libera dai talismani protettivi, la nostra protagonista maledetta causerà la morte del fratello gemello (ovviamente involontariamente), quasi quella della persona che la ama (l'Orabeonni) e quella della persona per il quale lei inizia a nutrire un'interesse, il protagonista. Protagonista che per tutta un'altra serie di motivi (che se volete sapere guardatevi il drama), si ritroverà quasi faccia a faccia con le porte dell'aldilà. Ma grazie al famoso, famosissimo, famosissimissimo *rullo di tamburi* frammento di uno specchio-scudo destinato al contenimento della magia della strega (conosciuta anche come lei di turno), si salverà da una freccia diretta al suo cuore che scontrandosi col frammento, risanerà la ferita e lo racchiuderà nel proprio cuore. E come lui pure tutti gli altri. Perché salvata la principessa strega, ella verrà portata all'interno di una grotta mistica, confinata con i talismani e con un compito da svolgere, accendere le 108 candele e spezzare la maledizione.

5 anni dopo

Ed eccoci quindi arrivati nel qui e ora (ebbene si, mezza recensione per scrivervi solo l'introduzione, ma ehi! Secondo me è uscita divertente) nel quale vediamo una disperata strega alle prese con strane pozioni, utili per esaudire i desideri delle persone, facendo accendere così le candele spezza maledizione. E un tranquillo protagonista che tenta disperatamente di far incarcerare il fratello mammone maggiore. 
Inutile dire che dopo aver perso la pazienza per l'ennesima volta ed essere uscita per far due passi dalla sua caverna, la nostra protagonista si riscontrerà con un fuggitivo che ora, non sapendo che altro fare, finirà per fagli da talismano ambulante. Perché, ricordiamo, lui all'interno di se ha un frammento dello specchio della strega. 
Quasi però ci stavamo dimenticando dell'altra parte della medaglia, e dell'altra parte della maledizione! Rimedio subito:
Quindi per la legge della fionda (prima parte e poi ritorna), se la maledizione venisse spezzata essa ritornerebbe al mittente, mittente checché ne voglia dire è esattamente la nostra sciamana.
Sciamana che dopo aver scoperto google maps e localizzato la ragazza, inizierà a lanciargli contro qualsiasi cosa di qualsiasi essere umano le capiti a tiro. Tra cui l'ira del Re, l'imbecillità dell'Orabeonni, l'ormai zombie padre, e varie comparse, nel tentativo disperato (anche se... fidatevi se vi dico che siamo più disperati noi che questi tentativi ce li dobbiamo subire) di impedirle di portare a termine la sua missione. Espediente che si trascinerà per tutto il drama cambiando solamente ambientazione, nella prima metà nella foresta, nella seconda metà a palazzo.

Una trama in apparenza avvincente su carta, ma che una volta messa su schermo, si è rivelata essere, almeno per me, una semplice lagna. 
Già dall'inizio infatti ho faticato a stare a dietro alle mancate evoluzioni dei personaggi (gente che dopo 20 episodi non è cambiata di una virgola). E sebbene il comparto tecnico del drama non sia poi male, le musiche d'accompagnamento risultano carine, ben inserite nel contesto e perfette per creare l'atmosfera giusta, le dinamiche di tutta la faccenda secondo me erano semplicemente troppo troppo funzionali al mantenimento in vita degli episodi. E tanta noia l'hanno data anche la ripetizione di determinate situazioni, come ad esempio la tipica della spada puntata alla gola, usata come espediente troppe, troppe volte per non sorpassare il limite di sopportazione della mia pazienza. Sembrava essere la soluzione per lasciare con un po' di suspance ogni scena!
Per tutta la storia, inoltre, ci troviamo gente che da episodio 1 doveva morire ma ancora ad episodio 20 cammina sulle sue gambe, e gente che non ha un vero scopo all'interno della storia ma al quale avevano promesso un compenso e non potevano di certo liberarsene senza motivazione. 
Il mistero dello specchio della strega, poi, che viene risolto circa attorno al 12 episodio (e da un lato non possiamo fare altro che essere contenti dell'effettiva spiegazione), ma ci lascia il dubbio sul perché abbiano scelto di dare tanta importanza, intitolandogli il drama, a questo dettaglio se poi come si è palesato se ne va senza più venir riesumato.
Per non parlare della successiva parentesi del tutto superflua sulle dinamiche di potere (nel quale si sono palesemente dimenticati di dirci chi cavolo fosse questo nuovo re e da dove fosse uscito) all'interno della corte che ci mantiene in scacco per tutta la seconda metà del drama. In un circolo continuo di persone che commettevano sempre gli stessi errori fidandosi non una, non due, non tre, ma un quantitativo sproporzionato di volte, della stessa persona che li stava raggirando da episodio 1. 
Senza contare che verso la fine si ha un raffazzonato allungamento di brodo dove succede un po' di tutto e di più, che porta però al classico finale decisamente troppo lungo. Ma di quelli troppo lunghi che hanno l'incredibile potere di lasciare la sensazione di essere strati decisamente troppo frettolosi (finali nel quale a mio parere i coreani risultano essere fin troppo bravi).

Personaggi (raggruppati così perché sì):

Le donne della questione: una e una soltanto delle quattro più importati mi è stata simpatica, le altre le ho odiate. 
Dunque abbiamo:
  • La strega: protagonista del drama, è una ragazza maledetta, legata a doppio filo alla vita della sciamana, che per spezzare l'incantesimo dovrà accendere 108 candele prima del passaggio di una stella. Pena la morte, premio (spoiler) sempre la morte. - Ma che cazz? Eh... -
  • La sciamana: cattiva di turno con l'unico compito di mettere i bastoni fra le ruote ai protagonisti. Gettata via dalla famiglia reale, millanterà vendetta, e dopo aver fatto concepire con la magia nera dei figli alla regina sterile, si ritroverà a far i conti con una sua possibile involontaria assassina. 
Due personaggi uno più odioso dell'altro. Se infatti dobbiamo dare atto alla sciamana di essere stata colei che faceva decollare e avanzare la trama, così non si può dire della nostra cara principessa. Con l'unico scopo di essere protetta, coccolata, salvata, risulta solamente di peso sia ai suoi compagni di avventura che allo spettatore. 
Ora la sciamana l'odiavo perché era quel personaggio cattivo al quale tutti davano ascolto senza una reale motivazione valida. Un semplice personaggio che faceva il bello e il brutto tempo a seconda delle idee dello sceneggiatore, ma l'altra... l'altra la millantavano come strega potente e l'unica cosa che sapeva fare è la ragazza monoespressiva di turno che lanciava, a seconda di quando ne aveva voglia, una folata di vento. Mio dio la paura. 
Insomma due personaggi semplicemente insopportabili che avrei tranquillamente depennato dal drama nonostante la loro "utilità" ai fini della storia. 
Dalla bambina prodigio mi aspettavo davvero grandi cose, qui decisamente sottotono, mentre per quanto riguarda la sciamana, forse, ci credeva fin troppo nella parte assegnatagli. 

Per le altre due invece:
  • La regina: personaggio dal quale parte tutto il drama, sterile, che per portare a termine l'unico dovere di una donna dell'epoca, finisce per ripiegare sulla magia nera, creando un effetto maledizione-domino su tutto il palazzo.
  • La guardia del corpo: colei che faceva, appunto, la guardia del corpo all'orabeonni di turno. 
Altri due personaggi secondari che, considerate le mie mi enormi antipatie per i principali, non avrebbero potuto piacermi manco per sbaglio. 
Regina insulsatamente insulsa e scarsa, che non è stato minimamente valorizzata (anche se, speziamo una lancia a favore di questa povera attrice, non c'era niente da valorizzare in codesto personaggio) dall'interprete. Attrice che dalla seconda metà dell'anno scorso mi ritrovo ovunque e che a parer mio sa solo fare a spalancare gli occhi. 
Mentre la guarda del corpo, nonostante non riesca ad apprezzare la bellissima ragazza che le presta il volto, è stato l'unico personaggio femminile sopportabile di tutto il drama. Infatti muore (vai così Nicole! Che amarezza... muoiono sempre i personaggi che piacciono a me...)
Come menzione speciale invece ricordiamo lei, quel personaggio superfluo, stereotipato che tanto non stava a dire niente, salvo sul finale come donna del Taosa-nim: la tizia di strada. Conosciuto anche come espediente narrativo per far scoprire cose a persone.

Gli uomini della questione: qui vado letteralmente a simpatia. Infatti ne ho apprezzato uno, e uno soltanto, ma per quello che il personaggio ha fatto, se fossi coerente con me stessa, l'avrei di certo mandato a radicchi diversi episodi prima del finale. 
I primi due di cui parliamo sono:
  • Lo specchio della strega: ragazzo che conosciamo come figlio amorevole desideroso di salvare la madre, che una volta persa farà di tutto per aiutare la nostra protagonista nella sua impresa, finendo per innamorarsene.
  • L'orabeonni: figlio dell'uomo che l'ha salvata, innamorato e successivamente disinnamorato della nostra bella, lo vedremo dopo un momentaneo sbandamento, ereditare i poteri del padre e diventare il capo in carica del tempio taoista.
Allora... avrei davvero tanto di cui lamentarmi riguardo ad entrambi i personaggi, ma cercherò di essere sintetica. 
Paradossalmente, fra i due, quello che ha una caratterizzazione più concreta risulta essere il secondo, impensabile. Il protagonista infatti, all'interno della trama trovo non dia segni di interesse. Certo è sempre colui che scende in prima linea per il buon completamento della causa, ma oltre a fare un po' troppo per un essere umano compresso fra due donne che hanno oggettivamente maggior forza di lui, il suo personaggio alla fine lascia davvero poco allo spettatore, o almeno ad uno spettatore come me. Stendiamo poi un velo pietoso sulla "storia d'amore" che "lo vede coinvolto" poiché a mio parere ci sono storie che funzionerebbero anche senza amore, e questa (se ci dimentichiamo per un attimo la maledizione degli affetti) sarebbe esattamente stata una di quelle. Poi francamente dall'attore mi aspettavo qualcosa di più, ho visto troppo di lui nel personaggio per riuscire a farmelo risultare credibile. 
Per quanto riguarda il fratello invece, be' nonostante a livello di "scrittura" (per quanto io possa averne visto con gli occhi chiusi) mi sia sicuramente piaciuto di più del protagonista, non posso ugualmente dire che il personaggio non mi abbia fatto storcere il naso. Un amore così potente che nel giro di un'attimo si dissolve, un'intelligenza così acuta che al primo raggiro ci casca in pieno e poi lui, il fuoco santo, che onestamente non mi spiego. A sto punto non serve credere fermamente nel taoismo dedicandosi anima e corpo ai suoi studi, no... tanto viene semplicemente tramandato da padre a figlio. Ma cosa cavolo ho guardato!!! Pure questo bocciato. L'attore è un gran bel vedere, ma non uno di quelli che mi ricorderò, e fidatevi lo so. Infatti mi sono già dimenticata completamente di averlo visto nel film Night Flight, dove, tra l'altro, ricopre pure il ruolo da protagonista. Oh! Povera me... dovrò comprare una nuova SSD per aumentare lo spazio nel mio cervello! 

Seguendo invece l'ordine dei poster (anche se.. bo') abbiamo:
  • Il Taosa-nim: l'uomo immortale del drama, che dopo 3 tentativi di omicidio, alla fine riesce pure a mettere su famiglia. Protettore della protagonista, e tizio che va in giro al posto suo. Un po' imparato, un po' ancora ingenuo, sarà colui che con buona parte delle sue omissioni incasinerà il tutto.
  • Lo zombie: bo'. Colui che si prende in pancia il destino della ragazza, morto ad episodio 3 e risorto dopo 5 anni, senza che nessuno gli domandi nulla. Un po' al servizio del bene, un po' controllato dal male, è colui che nonostante tutto, solo alla fine capirà sia meglio togliere di mezzo la sciamana una volta per tutte.
Onestamente a me il Taosa-nim è piaciuto... ma mi è piaciuto ancora di più l'attore che lo interpretava, e mi ha lasciato una gran voglia di rivederlo. Io questo ragazzo lo adoro. 
Il padre zombie, invece, non capisco perché l'abbiano inserito così di prepotenza in tutti i poster, dedicandogli anche un suo proprio. Cioè ci regala una storia d'amore immaginaria più bella di quella reale che ci spacciano come focus del drama, ma il suo personaggio era di una rottura che non vi dico. Pure questo immortale, ma con la differenza che fosse già morto. Di un'insopportazione unica, davvero lo odiavo. Un semplice burattino della sciamana che per tutto il tempo il drama cerca di farci passare come una persona pensante e senziente. Io bo'. Caro l'attore  tanto conteso in Jealousy Incarnate, però ecco... come dire... lo preferivo là.
Come menzioni speciali a sto giro nominiamo il Re Pirla, inserito dal nulla, pescato a caso tra i servitori di palazzo, è uno di quei personaggi per il quale tifavo prima di capire fosse dalla parte sbagliata del campo. Però dai, almeno all'inizio un po' io lo capivo. Quando fa male fa male, e qualsiasi promessa di una cura è sempre allettante. Mentre come secondo (ma solo perché la regia mi ha obbligato a menzionarlo) c'è il tizio, fratello del protagonista, che ogni tanto spuntava a casaccio e non si è mai capito benissimo cosa effettivamente ci stesse a fare nel drama, o perché gli autori abbiano scelto di sprecare denaro per lui. Bah' mistero dei drama coreani.

Finale:

Dov'eravamo rimasti? Ah, sì! E niente, alla fine tutti i personaggi si accorgono di essere stati presi per i fondelli dalla sciamana, e invece di eliminarla, toglierla di mezzo, rompergli le mani, gettarla imbavagliata con ceppi a polsi e caviglie in un pozzo e mantenerla in vita giusto il tempo per spezzare la maledizione della giovane (che dite sono stata troppo cattiva?), decidono di lasciarla libera. 
E non contenti si fanno rintortiare dalle sue parole e gettano il regno nel caos facendo apprendere a tutti l'esistenza di una strega, lasciandola libera di portare avanti la sua vendetta verso la famiglia reale. Partendo dall'arrostire in gran pompa magna la principessa. 
Inutile dire però che mica si può far finire il drama con la vincita del cattivo, e quindi, dopo la perdita dei poteri e della credibilità (alla buon'ora) della sciamana, la bella donzella viene salvata (ma non chiedetemi come o quando perché probabilmente stavo riposando le palpebre) e finalmente liberi di dedicarsi alle candele, esaudendo i desideri delle persone più care e giunti a un passo dal traguardo, scoprono che solo il sacrificio della persona amata potrà accendere l'ultima candela e spezzare così infine sta cavolo di macumba (sempre che nel frattempo tutte quelle che gli auguravo io al drama non arrivassero, sennò altro che 20 episodi, ce ne sarebbero voluti come minimo 100). 
Detto fatto, con la presa di coscienza del protagonista di essere nato solo per sacrificarsi per lei, dopo un ultimo episodio incentrato sugli addii a chiunque, ecco a voi che sul più bello la nostra donzella scambia le bottiglie di veleno e se ne va lei al posto dell'amato. Maledizione spezzata (anche se non vedo quale beneficio abbia apportato a noi, dato che se moriva senza spezzarla sarebbe stato uguale...) e si passa ad un protagonista reduce dal superamento dell'esame per diventare medico corte. 

40 anni dopo:
Ora insegnante (e con l'entrata in scena dell'unico attore attempato che ancora mancava alla lista) lo vedremo avviarsi su per la montagna alla volta del ricevimento del re (che ci facesse quest'ultimo sul monte rimane un mistero), se non fosse che perso nei ricordi, dirigendosi verso la casetta sul cucuzzolo della montagna, trapassando un arco, non ringiovanisca e reincontri la propria amata. 

Fine, andiamo in pace. 

Nicole - Regia sono stata brava?
Regia - Come no, ora però muoviti a finire sta recensione che mi sono già stancata di averla nelle bozze.

Per quanto mi riguarda non l'ho trovato un finale particolarmente insoddisfacente o brutto. Certo,  la domanda "ma l'utilità di questo finale?" mi è sorta, ma è anche vero che secondo me il drama in se è stato inutile, quindi non me ne sono particolarmente rammaricata. 
Però se proprio volete una mia interpretazione ve la darò: secondo me il finale risulta attendibile fino al momento nel quale il ragazzo non porta il nostro ormai vecchio e stanco protagonista su per la collina, dopo di che, a mio parere il protagonista schiatta malamente per la fatica della scalata e il tutto è una sorta di contentino per lo spettatore/paradiso del personaggio. Ecco qua. Nulla più nulla di meno, superfluo e insensato come la maggior parte delle scene del drama.
Se invece vogliamo parlare di come siamo arrivati a questo punto... be', chi non avrebbe accettato di bere pozioni dagli sconosciuti con tutto quello che gli era capitato precedentemente? Ecco non i nostri protagonisti. Ora tralasciando che peggio di così non potesse andare, c'è da chiedersi a cosa è servito, se il destino di lei fosse morire,  che in punto di morte la maledizione fosse spezzata? Una cosa che a parer mio lascia un po' il tempo che trova, soprattutto se ci siamo dovuti sorbire un intero drama nel quale lo scopo principale era salvarla dalla morte e in definitiva alla fine muore uguale... ba'. 
Secondo me ciò deriva in primis per il fatto che questo drama era stato pensato per 16 episodi, e ritrovandosi ad allungarlo di 4 (per l'incomprensibile interesse del pubblico), abbiano perso di vista quello che fino ad allora era stato lo scopo principale. Regalandoci così situazioni trite e ritrite con personaggi che incappavano sempre negli stessi errori e avevano colpi di scena così poco geniali e tempestivi, da risultare più credibili in un bambino di tre anni che non in un re navigato. Riconfermo, una schifezza in generale, quindi il finale non mi ha particolarmente smosso l'arrabbiatura.

Commentino commentuccio carino caruccio:

Come avrete notato a sto giro non mi sono troppo dilungata su tutti i meccanismi della storia, sulle varie scene contradditorie o inspiegabili, perché, onestamente, per la mia disattenzione non so se ce ne fossero, non so quali fossero e non so dare una spiegazione del loro essere tali. 
La noia che mi ha procurato e il mio totale disinteresse per questa produzione erano così grandi da fare concorrenza solo al mio approccio verso gli ultimi episodi di Hwayugi.  
Del resto però, cosa potevo aspettarmi di buono da colui che scritto il remake di My Absolute Boyfriend? Cioè se neanche con una traccia da seguire è riuscito a creare qualcosa di buono, figuratevi con una sceneggiatura del tutto originale.
Purtroppo nell'ultimo mese sono incappata a mia insaputa in numerose, troppe, visioni da "chi me l'ha fatto fare", tanto da droppare persino il drama cinese al quale mi ero avvicinata. Semplicemente sono stanca e non ho più voglia di graziare prodotti che non se lo meritano solo perché piaciuti ai più. 
Io questo drama l'ho semplicemente detestato, sia come trama, sia come personaggi, sia come scelta del cast che oserei orrenda. Come ammazzare una storia d'amore già di per se poco sentita? Prendendo due attori con un'enorme differenza d'età (decontestualizzata) che manco si potevano sfiorare, e basarci su l'intero drama. Io bo', rimango sempre più allibita dai casting fatti tra il 2016/2017 (ne avessero azzeccato uno!). 
E niente... confesso di star parlando del nulla e del niente nel tentativo di dare a questo paragrafo una lunghezza tale da riuscire ad inserire almeno due immagini, ma sapete cosa? Credo di essermi già lamentata più del dovuto di questo drama e credo proprio terminerò qua la faccenda: odioso e infinito, finalmente dopo troppe sofferenze l'abbiamo concluso. Ora spero solo in più belle visioni future.

E anche per questo parto trigemmellare è tutto, vi aspetto al non prossimo! Bye!
Fine!

"Ringrazio il Team Bewitched di viki.com per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

2 commenti:

  1. Sono ancora alla puntata dodici, ma non posso discostarmi molto da questa recensione, ci sono molte incongruenze e personaggi usciti dal nulla, come questo re di cui non si sa nulla. Sono benevola e non lo punirò troppo su Viki, ma dovrebbero
    scegliere con più attenzione le storie da seguire

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Benvenuta e grazie per il tuo commento. E' un piacere sapere che non sono stata l'unica a non averlo apprezzato, anche se è un peccato poiché l'idea di base era davvero molto originale.
      Buona fortuna con gli ultimi 8 episodi, e se hai voglia, ripassa pure a commentare il finale di questa storia. :)

      Elimina