martedì 14 aprile 2020

Recensione Crash Landing on You


Ebbene sì, in barba a ciò che mi ero ripromessa, anche a sto giro sono ricascata nel vortice dei drama cult.
E' praticamente uguale!
Sinceramente non so cosa mi aspettassi di trovare durante la visione di questo drama. Forse una storia drammatica? Forse un drama incentrato sul Nord Corea? Forse un drama d'azione stile Descendant of the Sun? Non lo so, certo è che quello che ho visto non era ciò che mi aspettavo di vedere. 
Dalla penna della stessa scrittrice di You Who Came from the Stars e The Legend of Blue Sea, ci siamo avviate alla visione di questo drama difficilmente classificabile con zero aspettative. In eterno bilico fin dall'inizio tra un PRO politico e un NEUTRALE obbiettivo, non nego di aver pensato ad una certa anche ad un CONTRO soggettivo, scartando poi quest'ultimo perché tutto sommato la visione non mi ha provocato particolari traumi (quali voglia di abbandonare la nave o di rimandarne la visione) o arrabbiature varie (dovute a discutibili scelte di regia), ho deciso quindi di affibbiargli l'etichetta neutrale perché è proprio così che mi sento a suo proposito, neutrale.

Trama:

Un ricca ma depressa cheabol di famiglia, dopo aver preso in mano le redini della propria vita e aver fondato il proprio brand personale, durante una sessione di parapendio per testare la validità dei suoi nuovi prodotti di punta, si ritroverà coinvolta in un tornado e scaraventata su un albero al confine col nord corea. Trovata da un ufficiale nord coreano di servizio in ricognizione, invece di seguire le sue direttive per tornare alla madre patria, decide di avanzare una roccambolesca fuga che la porterà dalla parte opposta. 
Arrivata di fatto al più vicino villaggio nord coreano, verrà placcata e salvata dallo stesso ufficiale che già prima l'aveva messa in guardia sull'esito della sua "gita di piacere". 
Fatta passare come sua fidanzata spia appena rientrata da una missione importante, il nostro ufficiale vecchio stile, cercherà in ogni modo di rimandarla al sud fallendo quasi sempre miseramente. Curando, nel frattempo, entrambe le vite spezzate dei nostri due personaggi di punta che tra cultura, usanze e modi di fare così diversi, ritroveranno la gioia di vivere e il coraggio di amarsi l'un l'altra.
Un amore che scopriranno essere destinato a trovarsi perdersi e ritrovarsi nel tempo. Un amore che porterà entrambi a dare la vita l'una per l'altro. Insomma il solito amore alla coreana... mian.
Una storia d'amore a tessuta tra le fila del destino.
E' su questa premessa che tutto il drama si basa. Una trama che si dipana tra l'ora e l'adesso e il passato nero dell'una e d'oro dell'altro. Insomma una trama che mira a coinvolgere, ad ammaliare e conquistare lo spettatore con la drammaticità romantica della situazione.
Il primo incontro
Scelte stilistiche che posso riuscire nel loro intento se non fossero presenti nel 100% dei drama visti da noi ultimamente. Premettendo infatti che l'amore predestinato fine a se stesso non è la mia tematica preferita, ho trovato comunque questa visione sufficientemente piacevole da riuscire a terminarla in fretta, non dandomi modo di trascinarla troppo per le lunghe e stufarmi ulteriormente (complice anche la quarantena) nonostante la mia difficoltà nel vedere più di due episodi al giorno e la mia assenza di voglia nel terminare la visione per mancanza di interesse sul destino dei protagonisti. Certo è però che non sono riuscita ad appassionarmi come la maggior parte degli spettatori poiché ho trovato molto filtrata e poco travolgente la parte tragica e romantica tanto decantata dai fan. Anzi ho trovato tutta la storia e la sua rappresentazione molto nella media, quasi basica, priva di colpi di scena e molto telefonata nelle parti salienti, nonché (passatemi l'opinione) leggermente ripetitiva, con personaggi che per quanto mi riguarda non sono riusciti a risaltare particolarmente (tranne un paio molto interessanti ma poco approfonditi).

Personaggi:

La Principessa: protagonista del drama, è un'imprenditrice di successo e un'ereditaria depressa a causa del suo pessimo rapporto con la famiglia, in particolare con la madre. Ne facciamo la conoscenza a inizio drama come futura erede dell'azienda di famiglia e minore di tre figli. Considerata un'ostacolo al potere dai fratelli, deciderà di testare la sua nuova linea di abbigliamento sportivo dandosi al parapendio in piena tempesta. Fu così che scagliata lontano dal vento atterrerà tra le braccia di un nord coreano che a forza di coincidenze inizierà a fargli da protettore cercando un modo per farla rientrare in patria. Diciamo che, sicuramente è il personaggio migliore che ho visto interpretare all'attrice, scritto bene e con delle belle scene da recitare, molto atmosferiche e con riprese studiate a dovere (per quanto mi riguarda la migliore è quella di quando lui la estrae quasi in fin di vita dall'auto), il problema è che nonostante tutte queste bellissime qualità a me non è riuscita a colpire più di tanto. L'ho trovata approfondita superficialmente. Nel senso che ho percepito le loro intenzioni nel dargli un approfondimento ma non l'ho notato più di tanto nella visione. 
Un personaggio indubbiamente con dei trascorsi poco felici alle spalle, quali anche l'abbandono da parte della madre, e caratterialmente la solita ereditiera altezzosa e schizzinosa, sicuramente un personaggio un po' conflittuale. Da subito presentata come donna indipendente profondamente sola e distaccata da qualsivoglia legame umano, una volta atterrata in una nazione così agli antipodi dalla propria, la riscopriamo come una bambina nel paese dei balocchi non curante della sua incolumità. Atteggiamento che se da un lato posso capire nei confronti dell'ufficiale e dei suoi subordinati, dall'altro proprio non riesco a comprenderlo dato il suo amore nei confronti di quest'ultimo. Amore che per tutta la durata del drama rimane al centro del personaggio oscurando quasi del tutto le sue qualità che ci vengono un po' mandate a dire dagli altri personaggi, e che sembra l'unica motivazione di esso. Un personaggio dalle poche sfaccettature che sicuramente funziona molto bene all'interno del drama ma che a me non ha fatto impazzire, anzi mi ha lasciata nella più totale indifferenza. 
Ruolo però che ho trovato molto adatto all'attrice scelta che per quanto mi riguarda meno vedo e meglio sto. E' risaputo che non sia tra le mie preferite (già dall'epoca di Personal Taste e dopo Shark si è decisamente consacrata del limbo di quelle da non rivedere) proprio a causa della sua recitazione che io percepisco sempre come tormentata e sofferta indipendentemente dal personaggio interpretato (è anche vero che tre su tre erano personaggi di questo calibro), che di solito mi fa provare una pesantezza dilatata per tutto il drama grazie al quale non mi godo mai fino in fondo la visione. Ebbene qui trovo che non avrebbero potuto scegliere ragazza migliore. Adattissima ad un ruolo sofferente, ho trovato il suo viso completamente adatto per dare il volto alla nostra protagonista, in quanto sempre con quell'aria da donna dal passato difficile che ne porta tutti i segni sul viso nonostante quanto questo sia lindo, tirato e pulito. Insomma, probabilmente l'unico ruolo nel quale mi è piaciuta davvero, e l'unico per il quale non sono riuscita a entrare in empatia col personaggio. Infatti per quasi tutta la visione, soprattutto nelle scene in cui la si vedeva con gli occhi rossi, mi sono ritrovata a pensare di volerla vedere quanto bene ci starebbe ad interpretare un personaggio malato terminale in un drama drammatico. Secondo me lo renderebbe splendidamente.

L'Ufficiale: ufficiale a capo del plotone incaricato di proteggere la linea di divisione tra nord e sud, si ritroverà tra le mani una donna caduta dal cielo che in barba alle sue direttive entrerà in territorio nord coreano. Ufficiale tutto d'un pezzo ma dal cuore tenero, dopo essersi accertato di non ospitare una spia sud coreana, le offrirà protezione e un posto in cui stare durante tutto il suo soggiorno forzato in Corea del Nord. Affezionandosi sempre più ad una donna per certi versi molto strana, il nostro ufficiale capo squadra proverà in ogni modo ad organizzarle il ritorno in patria. Partendo dal contrabbandiere di persone e finendo per inserirla in lista come atleta sportiva. Inutile dire che qualsiasi tentativo provato finisce col fallire e con l'avvicinare sempre di più i nostri due protagonisti. Su questo personaggio, mano a mano che la storia avanza, veniamo a sapere della sua chiusura sentimentale dovuta allla morte dell'affezionato fratello. Morte al quale non si è mai rassegnato e del quale anche adesso cerca disperatamente i colpevoli. 
Arrivato infatti pericolosamente vicino ad incriminarli, si vedrà costretto a chiede l'aiuto del rivale per salvare la sua ora vera fidanzata rimpatriandola finalmente, salvo poi venire a scoprire della fuga dell'assassino del fratello e della sua vendetta che punta a colpire lei per poi tornare a lui. Passato il confine e arrivato finalmente a Seoul lo vedremo nei panni di una guardia del corpo accanto alla protagonista sul quale si limiterà a vegliare. Un personaggio che per quanto mi riguarda non mi ha lasciato praticamente nulla (cosa che posso confermare dato che già a meno di un mese dalla visione l'ho quasi completamente dimenticato) anzi, spacciato per uomo diviso fra senso del dovere nei confronti della sua patria e amore amoroso impossibile per colei che da sempre è destinato a incontrare, l'ho trovato davvero un personaggio sottotono. Potremmo dire un classico uomo ligio al dovere e il più delle volte serio, ma aggiungerei anche a tratti noioso. 
Certo ho apprezzato il suo passato e l'ho trovato molto triste che da ragazzo felice e spensierato con la passione per il pianoforte e la musica alla notizia della morte del fratello abbia deciso di chiudere il suo cuore, e mentirei se non dicessi che mi è piaciuta molto la calma con il quale l'hanno fatto innamorare della protagonista. Ciononostante non lo trovo né più né meno coinvolgente di un qualsiasi altro protagonista di un drama melodrammatico, come dire, l'ho trovato relegato al ruolo di protettore poco sfaccettato. Non l'ho trovato un personaggio coinvolgente o d'impatto come avevo capito dalle varie opinioni in giro, anzi un po' trascinato forzatamente in giro per tutta la visione. 
Sinceramente non credo che questa mia percezione sia colpa solo del personaggio, credo più faccia a metà con l'attore. Concordiamo infatti col dire che il personaggio in se non era uno di quelli che lasciava tantissimo spazio di manovra ad una propria interpretazione, ma per quanto l'attore ci abbia messo impegno nel far trasparire tutti i suoi sentimenti solo con lo sguardo, nulla mi vieta di pensare che fosse davvero tanto ingessato nel ruolo. Ora, a me questo attore non è mai piaciuto più di tanto, visto per la prima (e credo unica?) volta in Secret Garden, non ho notato molta differenza fra quel ruolo e questo. Nel complesso l'ho trovato abbastanza bravo a far trasparire le emozioni attraverso li occhi, ma nonostante tutto percepisco quasi sempre i suoi ruoli generalmente come personaggi statici. Diciamo che non impazzisco per lui e

La Fidanzata: personaggio indubbiamente marginale, e indubbiamente triste. Second Lead della situazione la vediamo quasi sempre andare per la sua strada parallela a quella della trama. Il problema è che non ho capito se questo fosse un bene o un male. Ricca ragazza benestante appena tornata da un viaggio studio in Russia, ne facciamo la conoscenza come fidanzata di lunga data del protagonista. Fidanzamento che non sappiamo quando dove e come sia stato stipulato ma che dura da quasi 10 anni e del quale solo lei sembra essere felice. Innamorata fin dal liceo del nostro ufficiale, una volta scoperta la tutt'altra direzione del suo cuore, e dopo aver provato arduamente una riconquista inutile, finirà per affezionarsi a colui che ad ogni problema è presente. Ragazza fredda e distaccata, la ricordiamo come una persona destinata a stare da sola poiché entrambe le uniche persone che abbia mai amato se ne sono andate. Certamente non posso dire che non mi sia piaciuta, anzi per certi versi, compreso il rapporto con la madre (che sorprendentemente si è rivelata essere più moderna della maggior parte di quelle del sud, desiderando indipendentemente la felicità della figlia), l'ho adorata più della protagonista, e non posso neanche affermare di non esserci rimasta male una volta finita la sua story line. 
Solo che è stato un bel personaggio all'interno di un drama che tutto sommato non aggiungeva niente alla visione o allo sviluppo della trama. Sì, certo, ad un cerco punto le fanno dire una frase "mamma, voglio vendetta" che dovrebbe avere il compito di collocarla in modo preciso e funzionale all'interno del drama, ma che di fatto sembra campata in aria per quanto poi viene trascurata. In più (e qui sono di parte) ho odiato proprio il monologo della sciamana. Sono d'accordo col pensiero che per essere felice o realizzata non c'è bisogno per forza di avere accanto un uomo, ma la trovo una cosa estremamente brutta annullare del tutto questa possibilità. L'attrice neanche mi ero aspettata fosse quella di 49 Days, e se anche non la reputi una campionessa di espressività mi ha fatto estremamente piacere rivederla in un progetto dopo così tanti anni. 


A noi piace ricordarlo così
in tutto il suo splendore!
Il Truffatore: personaggio che fin dall'inizio per la sua vena ironica mi ha rapito ma che non è riuscito a conquistarmi per intero. Ammetto che, forse più che il personaggio in se (non certo dei più originali), quello che subito mi ha colpito è stato il carisma dell'attore perfetto nel ruolo. Dall'aria un po' svampita alla "ci sei? Sai cosa fai?" ci viene presentato questo personaggio che finirà essere il collegamento fra corea del nord e corea del sud. Truffatore esperto che per vendicare la caduta in povertà del padre (ovviamente ci dovevano per forza dare una motivazione, non poteva semplicemente farlo per amor del denaro, no!) deciderà di vendicarsi mandando in rovina i figli dell'uomo che l'ha causato. Puntando da principio ad un matrimonio d'interesse, ritroverà nella protagonista un osso più duro di quello che aveva pensato, tanto da bocciarlo subito come possibile marito ma offrendogli una scappatoia come truffatore nei confronti del tesoro fraterno. Detto fatto. Avvicinatoglisi e rubatogli il malloppo, il nostro ora ricco Alberto si ritroverà a doversi spostare per tutta l'Asia fino ad approdare nel porto nordcoreano sicuro e lì godersi finalmente la ricchezza guadagnata. Se non fosse che tra un drink e una giocata a carte viene rintracciato prima e riconosce la sua ex fidanzata dopo. Lo ricorderemo per il suo carattere estremamente positivo e per l'innamoramento lampo ma profondo con la nostra second destinato a dover abbandonare. 
Personaggio prettamente funzionale alla trama (in quanto unico motivo del riuscito rimpatrio della protagonista) dalla love story talmente dolce e talmente triste che a saperlo non avrei shippato. Destinato ad essere sempre un casanova, per la prima volta lo vediamo innamorato tanto da offrire a ben due donne di seguito l'onore di sposarlo e riuscendone anche a convincere una. Ma la tragicità è dietro l'angolo soprattutto perché nel genere del drama c'è scritto "drammatico" e se la protagonista non la possiamo fare morire, qual altro migliore candidato per questo ruolo se non il second lead? Insomma... a mio parere una scelta infelice, sia per esecuzione (cioè ma ne vogliamo davvero parlare del "me contro tutti?" penso il punto più basso del drama...) sia per inutilità. Purtroppo una scelta che non ho condiviso, e che ci ricorda per la 100 volta quanto questo personaggio sia stato creato a DOC per favorire i vari sviluppi della trama. L'attore insieme a Topo e alla moglie del fratello maggiore della protagonista, mi ha conquistato, non vedo l'ora di rivederlo in Welcome to Waikiki o come si chiama. Adorato.

Il Topo: l'unico vero personaggio che all'interno del drama ho trovato estremamente interessante, soprattutto nella parte ambientata della Corea del Nord. Uomo assegnato ad un lavoro come intercettatore spia di conversazioni contro la nazione, verrà incaricato dal suo capo di spiare la casa del protagonista per riferire eventuali conversazioni pericolose. Vessato fin da giovane per il suo incarico dai membri dell'esercito, l'unico che gli diventerà amico sarà proprio il fratello dell'Ufficiale. Amico che sarà costretto prima a denunciare sotto minaccia e poi ad ascoltare negli ultimi momenti della sua vita. Padre di famiglia sposato con una donna stra dolce ed innamorata che tenta di supportarlo nella difficile carriera, e con un figlio super intelligente, logorato dal passato deciderà di confessare l'omicidio al nostro ufficiale offrendogli tutto l'aiuto possibile per incastrare il colpevole, seguendolo persino nel suo viaggio clandestino nel sud corea. 
Un personaggio fantastico che complice anche la bravura dell'attore (di quasi 50'anni a cui ne avrei dati massimo 35) ho davvero sentito. Trovando persino la storia della sua famiglia più interessante e straziante di quella principale. Insomma un personaggio davvero sfaccettato e pieno di risorse che anche nel sud non demordeva e portava avanti il suo compito. Certo ci hanno fatto crede quasi per un momento che sotto minaccia fosse passato dal lato opposto, ma era fin troppo una brava persona per farlo. Logicamente all'interno del drama, soprattutto con il suo avanzare, è stato un po' messo da parte, ma davvero nel corso dei primi episodi mi aveva fatto troppo emozionare. Adorerei vedere un drama o un film basato o ispirato ad una storia simile. L'attore l'ho trovato molto bravo ed espressivo, infatti si può dire che abbia attirato la mia attenzione più dei protagonisti principali.

Il Burattino: che dire, tanto mi era piaciuto come primo Re in Warrior Baek Dong Soo, quanto l'ho odiato in questa parte. Coreano del nord coinvolto in traffici illeciti quali lo spaccio di droga e armi, incaricato di occuparsi di tutti coloro che venivano a sapere quello che non dovevano sapere e finendo coll'uccidere anche il fratello del protagonista la vigilia dello scoperchiamento del vaso di pandora. Assoldato Topo, per tutta la prima parte sarà la persona che offrirà copertura al Truffatore e spierà le conversazioni private fatte nella casa del protagonista. Finendo poi con l'essere smascherato e darsi alla macchia e alla vendetta nei confronti dell'alto ufficiale, poiché abbandonato da tutti. 
Essenzialmente un personaggio di disturbo che in quanto tale fa il suo dovere ma che non viene approfondito un minimo. Già all'inizio ho avuto difficoltà a inquadrarlo nell'insieme del corpo militare del nord, non riuscendo di fatto a capire di quanto potere fosse in possesso o di quanto fosse influente (questo però è un mio problema, credo che in un prossimo futuro mi toccherà studiare un minimo i gradi dell'esercito). Man mano che più ci addentravamo nella visione ho capito poi che in un certo senso tutta questa questione alla fine non era così rilevante. Di lui ci dicono solo che è un orfano senza nulla da perdere e per questo coinvolto con la mala del luogo, con un odio particolare nei confronti delle persone che gli mettono i bastoni tra le ruote. Venendo a sapere solo alla fine che in realtà è stato un burattino nella mani di una comparsa da tre minuti. Un personaggio, a mio parere, come molti altri che per le sue origini avrebbe potuto rivelarsi molto interessante, ma che come altre mille cose del drama non è stato sfruttato se non per aumentare il senso di drammaticità del tutto.  

La famiglia di lui: mmmm... a questo proposito non ho nulla da dire. La madre non mi ha fatto né caldo né freddo nonostante fosse una buona madre, il fratello buon samaritano più che sul personaggio mi ero fissato a ricordarmi dove avevo già visto l'attore (cosa che poi mi sono nuovamente scordata). Per quanto riguarda il padre invece, capiamo da chi ha preso il figlio e tutto sommato è l'unico che a fine drama mi abbia dato l'impressione di essere un vero nordcoreano dal sangue freddo. Anche se non capisco perché con tutto quel potere nelle sue mani non abbia vendicato la morte del primo figlio anni addietro.

La famiglia di lei: composta da un padre non approfondito, un fratello maggiore secondo me perfetto nel matrimonio con la moglie (avrei voluto assegnare a loro la coccarda d'oro, ma non avevo posto per inserire l'immagine) tanto da risultare un duo comico. Un fratello minore pronto a tutto per rilevare l'azienda di famiglia anche a uccidere la propria sorella, con la complicità della propria donna che ahimè nel male farà più danni che altro. E per ultima ma non meno importante la madre che ancora ora sono in dubbio se sia quella biologica oppure la matrigna. Ok, sicuramente il più famoso cliché coreano famigliare, però a sto giro avrei preferito magari un approfondimento in più, soprattutto sul rapporto con la madre dove ho notato un tentativo che però si è limitato ad essere tale. Anzi, che è servito solo a creare più confusione dato che di punto in bianco dopo un intera vita ad odiarsi le due si ritrovano ad andare d'amore d'accordo. Bo' diciamo che sono rimasta col dubbio.

I subordinati: 4 ragazzi nord coreani che per disgrazia dichiarano lealtà al loro ufficiale nonché protagonista del drama. Ci vengono mostrati fin da subito come un gruppo di ragazzi semplici abituati al loro stile di vita, che una volta arrivati nella grande metropoli di Seoul si ritroveranno in un mondo completamente nuovo.
- Il futuro capitano: l'uomo che per quanto mi riguarda non ho sopportato fino alla fine. Troppo "io so fare questo e io so fare quello" per starmi simpatico.
- L'appassionato di drama: ringrazio la mia buona stella per aver visto Chuno a inizio anno se no gli spoiler sarebbero fioccati, mannaggia a lui. Simpatico ma non mi ha trasmesso altro.
- Il Bello: si, ci può stare, ma per lui non ho parole.
- Il Giovane: lui l'ho ricorderò per il viso paccioccoso che mi ispirava tante coccole, per la sua nostalgia della famiglia e per il suo modo di rispondere agli interrogatori (lo adoravo una delle poche scene che davvero mi facevano morire).
4 ragazzi molto poco credibili sia come personaggi che come ruolo nel drama. Intercambiabili con molti personaggi di contorno di altri drama, sarò sincera non mi hanno entusiasmato più di tanto. Ho trovato davvero poco credibile la loro lealtà verso il capitano e la sua donna, quando dall'altra parte della frontiera avevano famiglie che per un non nulla avrebbero potuto essere fatte sparire e non riviste più. Certo in molte scene mi hanno fatto tanta tenerezza, soprattutto quella in cui guardavano le luci di Seoul. Però non mi è piaciuto come li hanno caratterizzati né come li hanno sfruttati.

Il finale:

Ora ritornata in Corea del Sud, la nostra protagonista riprende con la solita finta vita tutta lustrini e ricchezza di prima, questo almeno fino a quando lui non la raggiunge in nome dell'amore e della protezione. Scoperto infatti il segreto dietro la morte del fratello e avendo la sua bella sotto minaccia di morte, il nostro protagonista si infiltra clandestinamente al sud spacciandosi come guardia del corpo della donna che ama. Raggiunto dai suoi commilitoni, inviati speciali il suo ritorno in patria, riuscirà finalmente a rintracciare l'assassino e a confrontarsi con lui. Caso vuole però che ritrovandosi in una situazione di svantaggio per proteggerlo da un colpo di pistola mirato, la nostra protagonista prenderà un proiettile nell'addome al suo posto. Durante il suo ricovero verranno scoperti molti altarini, tra cui la sete di povere e l'istigazione all'omicidio del fratello minore, e la presenza illegale del protagonista e del sua squadra nella nazione che verrà presa in consegna dal NIS. Dopo tutta una serie di addii e abbandoni e una finta morte della protagonista al 15 episodio (lì più che disperarmi per la scomparsa del personaggio mi disperavo sul contenuto dell'ultimo episodio se fosse stata vera la sua dipartita), il tutto si risolve con il ritorno in nord corea della squadra bassotti e con l'arresto del fratello che molto dietro le quinte (ma molto molto dietro) comandava il tutto (il tutto poi anche no, c'era anche il tizio comparso in tre scene della Corea del Nord). 
Passano tre anni, nel quale per tutta la durata del primo a lei arrivano messaggi da parte di lui come se fosse un semplice amore a distanza, e nel quale lui termina il suo servizio militare. Successivamente accade il miracolo, a lui viene offerto un posto nell'orchestra militare nordcoreana ed entrambi si ritrovano in Svizzera (come preannunciava la sigla fin dal primo episodio) millantando quanto il destino sia destinato e destinatoso e via dicendo. Conclusione? Si ritrovano per due settimane l'anno in Svizzera fino alla fine dei tempi. Mmm.. ok.


La mia espressione durante
la visione del drama
Struggente, drammatico, sofferto. Proprio uno di quei finali che non fanno per me. Purtroppo tutta questa drammaticità struggente predestinata a me non piace. 
Non dico che sia una butta fine, anzi, e aldilà del fatto che non mi è andata giù la morte del second lead, l'ho però trovato un finale prolisso e dilungato sul nulla. Scene lente, movimenti lenti riprese panoramiche più per mostrare la favolosità del paesaggio in se che per utilità, dialoghi estremamente impostati per far sentire allo spettatore tutta la pesantezza di una storia predestinata dal destino, sfavorendo invece tutta quella parte della trama che avrebbe dovuto avere un degno sviluppo (soprattutto visto il minutaggio degli episodi) e che invece è rimasta a margine dal drama per TUTTO il drama. Ora, io so di lamentarmi sempre o quasi sempre (ma più spesso sempre e basta)  della parte action o mistey o thriller dei drama, ma perché qui con una premessa e un'ambientazione del genere non l'hanno sfruttata?? Insomma in sostanza non è una brutta fine, è solo che è una di quelle fini che a me non colpiscono e non rimangono nel tempo.
Questo ci porta alla controversa questione Corea del Nord:
Ovvero tutta quella parte del drama di sfondo e di contorno che mi sarei aspettata di vedere ma che non ho trovato durante il corso del drama. Capisco perfettamente che abbiano voluto dare un tocco di normalità ad un paese che spesso viene dipinto come l'inferno sceso in terra (e chi sono io per andare a sindacare la loro licenza poetica), e lungi da me voler sbandierare la mia conoscenza e la non fedeltà della trasposizione sulla Corea del Nord, perché ammetto senza mezzi termini di non essere informata sull'argomento. 
L'unica cosa su cui volevo focalizzarmi è il come il potenziale di quest'ultima sia stata sfruttata molto male a mio parere. Partiamo dal fatto che per la prima metà del drama non si ha la sensazione di stare in un paese dittatoriale ma più che altro nel paesino di campagna di una qualche regione di periferia del sud corea (tipo quello di Modern Farmer), nella seconda parte del drama invece non si percepisce la tipica tensione politica che ci dovrebbe essere tra due paesi nemici quando in uno dei due viene trovato un membro delle forze speciali dell'altro che non dovrebbe esserci. Io capisco l'aver voluto dare un tono leggero a questo lato del drama, ma trovo comunque che non abbia funzionato per nulla l'alleggerirlo da questo lato e pressarlo invece da quello romantico. Soprattutto se poi ci aggiungiamo una morte così importante come quella del second lead quasi non contestualizzata, io bo' rimango un po' basita. Ammetto che la corea del nord è stato uno dei motivi che mi ha spinto a dargli una possibilità, ma ecco davvero non è niente di che, anzi se non fosse che è impossibilitato l'espatrio avrebbe potuto essere qualsiasi altro paese. Purtroppo non ho apprezzato molto questa scelta stilistica, è anche vero che il drama è molto romanzato, però mi sarei aspettata comunque un po' più di occhio critico sulla questione (anche se immagino che non avrebbero mai potuto far passare come per il mostro il loro paese confinante).

Commentare per commentare:

Un drama che sicuramente all'inizio del 2020 ha fatto tanto parlare di se attirando l'attenzione anche di un pubblico non avvezzo alle visioni drammose come le sottoscritte, e che come ogni cosa famosa ha finito per dividere il pubblico in due, ebbene io in questo caso mi ritrovo d'accordo con entrambe le parti. Avviatami nella visione come drammista navigata, durante tutto il tempo ho pensato che se avessi avuto modo di vederlo non appena approcciatami al mondo asiatico, molto probabilmente l'avrei ricordato in maniera più positiva di quanto non abbia fatto ora (o forse no... dopotutto non l'ho fatto con Secret Garden). Questo per dire che tutto sommato, nonostante le critiche, capisco perfettamente come abbia potuto avere tutto questo successo (cosa che invece non ho compreso con Goblin) dato che storia, recitazione e riprese erano davvero davvero ben fatte (ecco.. quelle del parapendio no, ma proprio no), ma che non ha tutta quell'originalità, quel sentimento, quell'interesse che mi aspettavo di trovare leggendo i vari commenti in giro. 
Io che mi preparavo alla visione
piena di buoni propositi.
Ma la domanda vera è: mi aspettavo davvero di trovarci qualcosa?
Ormai lo sapete che più un drama è acclamato più io ci giro al largo (anche se ultimamente ho scaricato un sacco di cult del 2017/2018 spinta dalle buone riuscite di quelli del 2015) perché, che lo faccia apposta o no, di solito a me non piacciono e finisco sempre per criticarli a morte trovandoli noiosi fino all'inverosimile. Quindi anche a questo giro le mie aspettative erano piuttosto scarse per non dire quasi del tutto nulle. Anzi, una volta decisami a guardarlo, dando un'occhiata al minutaggio degli episodi ho iniziato a sudare freddo per la loro lunghezza (cioè pensate voi sorbirsi un drama di 1.20h se in più non vi piace nemmeno) salvo poi essere graziata e riuscire ad arrivare se non alla fine, quasi senza problemi, e di fatto non pentendomi troppo della sua visione (fosse anche per amor di conoscenza).
Come dimenticare questo cameo!
Quanto piangere in quel film...
Che poi, soffermandoci un'attimo sulla lunghezza degli episodi, posso chiedere perché in questi ultimi anni i coreani non riescono più a mettersi d'accordo sul minutaggio di questi ultimii? Cioè perché mi devono fare drama di 16 episodi da 1.30h ciascuno se poi me ne fanno 40 da 30 minuti l'uno? Così mi mandano in confusione e in alcune occasioni finisco scoraggiata ancora prima della partenza! 
Coooomunque per ultimo vorrei menzionare un'attimo la ost del drama, a me non piaciuta quasi per niente, ma nel contesto sapeva sottolineare bene l'atmosfera delle situazioni. Canzoni e musiche tutte molto lente e lamentose delle quali (per essere coerente con me stessa) ho deciso di farmi piacere proprio la più lenta e lamentosa di tutte, quella che inizia senza accompagnamento per intenderci. Cioè in realtà non è che siano orribili, solo che non sono nel mio stile e senza contesto io non le riascolterei mai, però calzavano davvero perfettamente con l'ambientazione. 
Bene, dopo aver criticato quasi ogni singolo aspetto del drama e dopo essere stata per l'ennesima volta la solita voce fuori dal coro, la palla passa a voi, ricordatevi solamente che almeno stavolta non l'ho stroncato in toto come Goblin.

Le danze sono aperte, abbiate pietà!
Fine!

"Ringrazio Netflix per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

2 commenti:

  1. PRO
    come non amare questo drama con la fantastica Son Ye-Jin di something in the rain (altro k-drama in campo nune ahah) e con una colonna sonora come Sunset - ''Davichi'' (ascoltala adesso, magari riescce a far sciogliere una piccola goccia di ghiaccio dal tuo cuoricino :P); mi è piaciuto molto il riscatto della protagonista verso la sua famiglia e per una volta un drama che parla anche della Corea del Nord facendoci capire con poco le differenze che vivono tra Nord e Sud Corea e il resto del mondo.

    ... mi dispiace deluderti (o no) ma non so ancora come sia Goblin.. cuore d'acciao :P
    ... sono felice di esserti stato utile, spero di vedere presto la tua nuova idea!!

    강철의 심장

    P.S
    ho appena finito di vederne un altro... dopo la risposta a questo lo commenterò ma prima sono curioso di sapere i tuoi preferiti o il preferito in assoluto!!

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    1. Certo che macini drama uno dietro l'altro! Ahahah, per quanto riguarda Something in the Rain è un altro drama al quale mai mi avvicinerò. Conoscendo il modus operandi coreano e i miei gusti, stiamo pur certi che sarebbe un altro gran CONTRO del blog e francamente (nonostante si potrebbe pensare il contrario) io odio immolarmi apposta in visioni che so non mi piaceranno.

      Dunque, il mio preferito chiedi? Ah... sai che proprio non ne ho idea? Ti posso dire che l'ultimo PRO che ha scalato la mia classifica personale è stato Hotel del Luna (inaspettatamente e contro ogni previsione) del quale sto attualmente scrivendo la recensione. Ti potrei dire che tra gli storici (anche se è accuratamente poco storico) uno di quelli che avrà sempre un posto nel mio cuore è Faith. Boys Over Flowers invece è quello che detiene il primo posto nella mia top OST (in rewatch giusto ora tra l'altro). Mentre I Miss You o White Christmas sono i primi che a livelli di complessità della trama mi hanno intrigato davvero un sacco. E se poi ti dovessi fare il nome di un drama che mi ha fatto scoprire un attore particolarmente valido allora ti direi Kill Me, Heal Me...
      Eppure se mi chiedi il mio preferito in assoluto... credo che non ne avrò mai uno, sono una persona troppo indecisa per scegliere solo un'opera tra tutte quelle che mi piacciono!

      Per quanto riguarda Goblin, mi fa strano che tu non ti sia approcciato alla visione di quello che in questi ultimi 4 anni è diventato il RE dei drama, soprattutto perché da quel poco che mi hai detto, credo proprio tu l'amerai (come tutti del resto, tranne me) alla follia!

      - Non ci credo che sto qui a convincerti a vedere Goblin... con tutti i bei (dal mio punto di vista) drama che ti potresti recuperare, io proprio questo ti consiglio... non sto bene -

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