martedì 25 gennaio 2022

Recensione River Where The Moon Riser


Un drama che per quanto mi riguarda è andato un po' a ramengo...
Partendo da una produzione travagliata del quale parleremo più avanti, questa serie mi interessava già da quando per il cast erano stati pensati l'attrice protagonista di Crash Landing on You e il mio amato attore di When the Camelia Blooms (qui presente nelle vesti del padre del protagonista). 
Mi interessava il fatto che fosse ispirato a una storia vera, mi interessava il fatto che per una volta la protagonista fosse una principessa, mi interessava tutto ecco... peccato che secondo me, dopo una prima parte decisamente accattivante la serie vada a finire nello sfacelo più totale.
Badate bene comunque, in questo drama molte cose mi sono piaciute, e ci sono davvero molte chicche, però, paradossalmente il più delle volte è proprio per queste scelte che ha finito poi per farmi perdere interesse. 
Perché sì, non l'abbiamo detestato, ma siamo arrivate alla fine di questa storia con enorme fatica.

Trama: 

Lei prima principessa del regno che dopo aver preso parte ad un viaggio con la madre, la scopre vittima di un complotto architettato dal Primo Consigliere.
Lui figlio di un generale super buono dell'esercito dopo aver avuto il compito di aiutare la principessa nella sua fuga, scoprirà il padre accusato della rivolta contro il regno e condannato a morte. 
Dopo la morte della regina e l'esecuzione del generale fedele al regno, la principessa con il sogno di diventare Re scomparirà dalla circolazione e verrà data per morta, e il figlio del generale desideroso di diventare un grande spadaccino si stabilirà nel profondo della montagna con quello che resta della sua tribù e il peso dell'ultima promessa fatta al padre, quella di non vendicarsi per nessuna ragione al mondo e vivere la vita semplice di uno stolto.

Passano gli anni e Goguryeo perde un po' il suo fascino tra un re assuefatto ad alcool e droghe e un capo tribù che fa le veci del classico primo ministro di turno.
Un'assassina si aggira fra le strade della città, con tutto il peso della sua professione sulle spalle e ogni notte preda di incubi tormentati, decide di andare dal capo della sua gilda a chiedere la libertà. 
Mai cosa fu accordata più facilmente che lo scambio fra la libertà di questa ragazza e la morte del re. Ecco quindi come la ragazza recupererà inaspettatamente i suoi ricordi e scoprirà la sua vera identità di principessa, senza prima però aver rincontrato il giovane che all'epoca l'aiutò a scappare ed avergli iniziato ad aprire il proprio cuore.
Ritornata a palazzo e in preda alla voglia di vendetta ecco che le cose si fanno sempre più complicate in quanto quasi costretta a cedere al potere del villain di turno e a sposarne il figlio. Capita però che lei non si faccia sottomettere e annunci il suo matrimonio con lo stupido del villaggio, cosa che inevitabilmente la porterà ad essere bandita dal palazzo.
Intestardita quindi a non lasciare l'assassinio della madre impunito, deciderà di fare del villaggio di rifugiati, sfollati e banditi il suo esercito personale - o meglio l'esercito personale della tribù del generale accusato ingiustamente - e ridare lustro e onore alla famiglia dell'amato (che tra parentesi manco glielo aveva chiesto), facendo di quest'ultimo un temibile generale o per meglio dire la propria macchina da guerra.
Salvato ora il confine settentrionale dall'invasione nemica eccola ritornare a palazzo in gran pompa magna giusto in tempo per diventare la spada del re e annientare i propri nemici. Come? Mandando il suo amato, ormai sempre più provato dall'uccidere, a guidare la spedizione punitiva che porterà all'estinzione degli eserciti privati di coloro che complottavano contro la famiglia reale. 
Ecco quindi spalancarsi le porte dell'ultima battaglia per la conquista del potere nel quale a rimanerci secco è sì il cattivo della situazione, ma anche la madre del nostro generale di buon cuore, generando in lui un infinita tristezza che lo porterà a dire basta alla sua vita da guerriero.
Fu così che fra la bellissima coppia qualcosa andò in frantumi ed ecco che lui, per preservare se stesso e il suo amore, decide di lasciarla alle sue ambizioni e ai suoi sogni di gloria, poiché non fatto della sua stessa pasta.

4 anni dopo...

Dunque.... che dire, la storia in realtà su carta funziona anche e sì, non è cosi terribilmente rappresentata su schermo. 
Si rifà a un romanzo classico della storia coreana dove una principessa si convincerà sinceramente dagli spauracchi del padre di esser promessa sposa allo stolto più scemo del villaggio, finendo poi per farne un generale super acclamato, nonostante la millantata bruttezza. 
E non possiamo nemmeno dire nulla sul punto di vista adottato dal drama, per una volta focalizzato seriamente sulla protagonista femminile del racconto, mantenendola coerente con se stessa e non perdendosela per strada nell'avanzare della storia. Solo che... dopo la metà il tutto secondo me crolla su se stesso. 
Onestamente non so se sia per il cambio di attore in corso d'opera e il conseguente stravolgimento di sceneggiatura di almeno due episodi o se proprio l'avessero pianificato così dall'inizio, ma ad un certo punto le cose prendono a farsi confusionarie e le scene assumono un susseguirsi un po' frenetico e meno logico nel quale lo spettatore fatica un po' a raccapezzarsi in questi continui cambi di rotta... o almeno io ho fatto un po' fatica.
In più dalla seconda metà in poi le scene chiacchiericce si accumulano fin troppo, e l'ambientazione principale diventa la classica sala del trono. E se è vero che a sto giro il nostro personaggio principale è una donna e per tanto non può rincorrere il poggia chiappe reale, è anche vero che quello che fa sono le stesse identiche cose che fa ogni santo protagonista di uno storico, senza se e senza ma, scadendo inesorabilmente nel già visto. Nel già visto versione femminile ma di fatto nel già visto. 
Neppure la corte reale offre una qualsivoglia visione innovativa, perché sebbene il drama sia ambientato in un periodo antecedente al solito Joseon, ecco che le dinamiche di potere che ci vengono proposte sono le stesse identiche di qualsiasi altro storico, solo con vestiti diversi e con personaggi privati del loro copricapo sciccoso. 
La trama infatti segue il classico schema re buono = impossibilitato a fare e dire qualsiasi cosa, ministro/consigliere cattivo = intoccabile per un qualsiasi motivo non pervenuto.
Che poi, se vogliamo fare i conti anche con la trama.. be' forse e dico forse il personaggio di lei è un po' troppo utopistico, considerato che all'epoca le donne non avevano nemmeno il diritto di fiatare, questa non solo ritorna dopo essere scomparsa in veste di assassino, non solo ritorna maritata dopo essere stata esiliata, non solo diventa generalessa dell'esercito, bensì senza le sue parole dette ai quattro venti il re non sarebbe in grado di fare una beneamata minch*a. 
Ora siamo seri. Io capisco che l'attinenza storica non fosse l'obbiettivo principale di questo drama, e ci mancherebbe anche, a me va bene così, ma che nessuno riesca a fare nulla senza la sua comparsa mi sembra un tantino esagerato. Insomma sto cliché che permea tutti gli storici ha rotto proprio.
Spendo due parole poi anche sulle riprese, mi ricordo che avevo letto online definite da alcuni magistrali e super. Ora... forse la prima volta che l'anno registrato, o forse non nella versione che è presente su viki, perché sinceramente in quella che ho visto io quelle che appena appena esulavano un po' dalle più classiche risultavano a dir poco ridicole. 
Ora c'è da dire che io apprezzo (perché io so anche apprezzare) che almeno in questo abbiano inserito delle scene di battaglia e pseudoguerra che non siano sempre all'interno del cortile di una casa (viste tra l'altro solo in drama come My Country: New Age - che lui sì poteva vantare la qualità delle riprese -  o del super vecchio The Legend), però... se non le sapete fare, vi prego tagliate. Piuttosto fatele piane, piuttosto usate la stessa illuminazione post produzione, piuttosto utilizzate l'ultimo i-phon in circolazione ma così no. Proprio no. Cioè se vi potevo perdonare i ridicoli e maldestri tentativi di mascherare la presenza dell'attore precedente, appiccicando quello nuovo sul green screen, dopo la battaglia del 13esimo episodio no, e no, e NO!
MA! Ci sono anche cose che tutto sommato mi hanno stupito e ho apprezzato molto all'interno di questo drama, tipo i rapporti che pian piano si costruiscono fra i personaggi, e in alcuni casi l'evoluzione dei personaggi stessi, ed è infatti per questo che nonostante la fatica degli ultimi 10 episodi, non sono riuscita a bocciarlo.

Personaggi:

La Principessa:
è quel classico personaggio maschile a cui qui hanno voluto dare connotati femminili. Come infatti nel caso del giovane protagonista di The Devil Judge, anche a sto giro ci ripropongo uno stereotipo preconfezionato sottoforma di innovazione. 
Principessa con il sogno di governare il paese, perderà la memoria e verrà cresciuta come assassina. Stanca di fare questo lavoro mal retribuito, ecco che dopo un tentato ultimo colpo, viene soccorsa dal classico brav'uomo di turno che le fa scoprire la gioia della vita semplice e delle piccole cose. Se non fosse che, una volta recuperata la memoria di principessa scomparsa, eccola obbligatoriamente diventare una macchina assassina sia all'interno che all'esterno della corte, senza il quale il padre non può fare nulla, fregandose nel contempo della gente che la circonda e usandoli come meri burattini perché lei si DEVE vendicare. 
E niente... è proprio scritto nel manuale del giusto storico "Il/la protagonista SI DEVE vendicare, altrimenti il drama non si può fare". 
Ora, mentirei se non dicessi che in realtà mi è piaciuta, forse nella seconda metà meno perché odiavo il modo che aveva di approcciarsi con lui, ma è anche vero che era egoista sì, ma alla prima occasione buona avrebbe davvero mollato lusso e sfarzo per stare con il suo amore. E devo ammettere anche che pure l'attrice mi ha stupita piacevolmente. Ha saputo infatti (al contrario di quell'orrenda recitazione avuta in Ruler: Master of the Mask) dare molta tridimensionalità al suo personaggio, sfaccettandolo anche in più punti, e sarà, ma pure in coppia con il suo compagno non mi è dispiaciuta (si vede allora che era proprio Harry Borrison a stargli sulle uova). 
Certo, secondo me è un'attrice che da veramente poco nei ruoli romantici, ma davvero poco, e su quel frangente deve ancora migliorare parecchio, ciononostante la trovo molto portata per le parti drammatiche o enigmatiche. 
Sul doppio ruolo non mi esprimo, per quanto mi riguarda è stato un modo di risparmiare sulla scelta degli attori, anche perché per quanto sia cresciuta, io la trovo ancora troppo, ma troppo, giovane per interpretare la madre di qualcuno (anche se la sua morte - quella della madre - l'ho apprezzata). 
In generale poi mi è piaciuta anche nelle fasi di lotta, e se è vero che risulta un personaggio abbastanza odioso in alcuni frangenti, è anche vero che ci si immedesima molto facilmente e nonostante non si concordi con la maggior parte delle sue scelte, alla fine le si vuole bene lo stesso. 
Approvata sia la scrittura del personaggio che l'interpretazione!  

Lo Stolto:
io non pensavo, io ferrea sostenitrice del vecchio attore, davvero non pensavo di innamorarmi così tanto di lui. Sono sincera, quando l'anno annunciato come sostituto, la prima cosa che mi è passata per la mente è che la sua faccia non mi piacesse per nulla... e di conseguenza ero convinta che la mimica espressiva non facesse per lui. 
E invece... invece in barba ai miei pregiudizi, ho amato sia l'attore che il personaggio. 
Un personaggio scritto magistralmente, per quanto anche lui ricavato dal solito stereotipo del buffone del villaggio (e per quanto la sua ascesa come migliore generale-spadaccino di Goguryeo risulti alquanto inverosimile) che fin da subito ci mostra il suo lato dolce e semplice che nel corso della storia va a perdere, non per mero volere di trama ma bensì con cognizione di causa. Una bontà che soccombe all'amore per la sua lei e che per questo causa una sofferenza estrema a questo personaggio che pur innamrato non accetta di estinguere la sua persona. Perché tutto ciò che gli hanno insegnato e che vuole continuare a fare è amare. Gli amici, la famiglia e la sua donna. 
Ho trovato infatti stupendo il conflitto contro se stesso, il suo culmine e le situazioni che hanno portato alla scelta di lasciarla. Per una volta una scelta motivata e solida e non messa come spesso accade (ti mollo per proteggerti) a casaccio solo per aggiungere quel quantitativo in più di dramma che già non bastava con tutte le morti. 
L'attore l'ho trovato super espressivo e sinceramente, avendo visto direttamente la versione con lui, ora come ora non riuscirei proprio a vedere lo stesso personaggio con un altro volto. 
Il suo On Dal mi è piaciutissimo, soprattutto perché la gioia e la sofferenza gli si leggevano in faccia, e poi non è una cosa scontata, ma ha saputo far funzionare come si deve l'attrice nelle scene romantiche. Direi che se dovessi consigliare il drama all'80% sarebbe per la sua interpretazione. 
Approvato, ora però voglio vederlo in una commedia super romantica e sdolcinata o in un ruolo da cattivissimo!

Il Generale:
un personaggio inutile, un personaggio che nel 2021 non dovrebbe nemmeno essere concepito, e non perché di stampo "io ti voglio, io ti prendo" ma perché ripetitivo e noioso fino allo sfinimento. 
Innamorato di lei fin da ragazzo, la perderà di vista come tutti al castello e ritornata completamente cambiata, non si prenderà nemmeno la briga di rimparare a conoscerla che inizierà a pressarla con il suo amore. Rifiutato molto chiaramente in una qualsiasi sua profusione d'affetto, con la classica scusa che ormai quei ragazzi non esistono più, e successivamente con il suo matrimonio con un altro, ecco che sbrocca male e prima si allea con il padre (cattivo cattivissimo della serie) e poi circuisce quella povera disgraziata Spia di Silla che l'unica cosa che aveva fatto di male era stata innamorarsi di lui e pulirgli il naso dopo ogni pianto. 
Un personaggio al limite dell'imbarazzo tra la sua cocciutaggine e l'essere repentinamente usato dal padre senza nemmeno rendersene conto... recitato però magistralmente. 
A me questo attore è sempre piaciuto, anche se ammetto di non ricordarmelo in nessuno dei suoi ruoli precedenti (è paradossale lo so, ma l'attore sì, i personaggi no... bah), e qui a fare il poco assennato devo ammettere che mi ha dato soddisfazioni, solo che è stato proprio il personaggio in se a farmi sbuffare ad ogni sua entrata in scena. Davvero una caratterizzazione ripetitiva e sfiancante con un involuzione più che un evoluzione. 
Chiedo perdono, ma di suo salvavo solo le scene con la Spia, tutto il resto rasentava il ridicolo, specie i confronti con il protagonista "L'apice del no sense battersi per una che manco ti vuole!". 
Attore promosso, personaggio da prendere a schiaffi a due a due fino a farli diventare dispari (anche se ammetto che la sua dipartita mi ha conquistata. Tragica al punto giusto!).

La Spia di Silla:
ooooooooohhhhh, io questa ragazza la adoravo. Primo funzionava da dio con il second, secondo era bellissima, terzo non era insulsa o stupida. 
Interessante la sua storia anche se non proprio originale la sua caratterizzazione, la conosciamo come figlia adottiva di un mercante prestigioso mandata lì dal regno di Silla come spia. Scoperta dal Generale però, incredibilmente non verrà giustiziata ma ci finirà assieme, disgraziatamente per lei. 
Onestamente la sua utilità, ora come ora, l'ho un po' rimossa. All'inizio infatti la vediamo specialista in veleni e rimedi e di conseguenza contattata un po' da tutti o come assassina o come medico. Il problema è che se dalla sua prospettiva capiamo il perché lo faccia, è dalla prospettiva degli altri che non capiamo perché riesca sempre a passarla franca finendo persino per instaurare un solido rapporto di amicizia con la protagonista (quest'ultima probabilmente rattristata dal fatto che si fosse innamorata di una piaga). Cioè sono sicura che il drama ci fornisca una spiegazione, è solo che a mio parere si va a perdere tra i meandri dei complotti che porta in scena, non rendendola chiara ecco. 
Un personaggio che decisamente mi è piaciuto e ho apprezzato. 
L'attrice qui ci stava ma francamente non so quanto mi abbia lasciato la voglia di rivederla in altri progetti, se non per puro caso ecco.

Il Padre e il Villain:
ah... due facce della stessa medaglia. Io francamente non ne volevo nemmeno parlare, però mi sembrava brutto dato che in fondo la trama ruotava su questi cardini. 
C'era una volta un Re che poco fiducioso della fedeltà della moglie decise di farsi raggirare con un insulso metodo dal suo primo consigliere, avendo così un pretesto per fare una strage, e il primo consigliere uno per ucciderla. Dispiaciuto quindi per il suo colpo di testa ecco che non troverà altra soluzione se non perderla del tutto, finendo per sposarsi una che veramente le corna gliele faceva, e farsi calpestare da colui che lo aveva raggirato. 
Io una e una cosa voglio dire. Se fossi stata in lei avrei tagliato la testa a mio padre altro che intestardirmi col primo consigliere. 
Ci ritroviamo quindi un re fantoccio che come sempre non è capace di prendere una decisione nonostante il suo potere, e uno che non è tecnicamente nessuno che fa il bello e cattivo tempo a palazzo. 
Il primo bamboccione con qualche sprazzo di intelligenza, il secondo freddo e calcolatore disposto persino ad usare il figlio per arrivare al poggia chiappe regale. 
La caratterizzazione è sempre la stessa di questi personaggi, e se anche a sto giro sembra che il Re voglia davvero bene ai figli, è innegabile che continui ad essere un buono a nulla. 
Entrambi di una noiosità unica, gli interpreti ormai credo abbiano il pilota automatico per questi ruoli.

Tutti gli altri: be' di tutti gli altri non è che possiamo dire tanto, piuttosto macchiettistici a partire dal re di Silla finendo con la crescita del Principe. Certo qualcuno di impresso rimane, l'amica di lei che di certo non le mandava a dire e l'amico di lui (anche se questo forse più per la ship). Wol che di sicuro mi ha conquistato a livello di bravura e l'ho adorata, piccina ma già capacissima. 
Oppure il cameo del mio amato Kang Ha Neul (che non si può non citare) oppure... be' c'era il capo degli assassini, anche lui tutto sommato con un bel ruolo importante (e poverino, nemmeno del tutto da biasimare) o la nutrice della nostra principessa. Sicuramente la più apprezzata però per me è stata la madre del protagonista, davvero eccellente nella sua interpretazione.

Finale:
4 anni dopo...

L'ormai defunto re ha lasciato lo spazio al di allora giovane principe, che se credevamo assennato e abbastanza saggio da poter governare un regno, ecco che ci siamo illusi alla grande in quanto consumato dalla gelosia nei confronti della sorella ed eclissato dalla sua ombra. Tanto che per aver un minimo di potere e riconoscimento la ritira dalle schiere dell'esercito finendo per non ascoltarla come sua consigliera. 
Capita però che il Silla dormiente si desti e decida di ingaggiare guerra contro il regno di Goguryeo, e cosa si fa di qui, e cosa si fa di là, eccola tornare a chiedere aiuto al suo braccio destro e insieme riconquistare la fortezza *non ricordo come si chiama* solo per poi farlo schiattare. 
Ormai stanco, sopraffatto dalla guerra e contento solo di poter passare un po' di tempo con l'amata, ecco che la fine, per quanto sbrigativa ci sembra comunque un'ottima conclusione.
Se non fosse che dopo la cerimonia funebre, dopo la vittoria della guerra (condotta dal fratello che finalmente si è dato una svegliata), dopo la decisione di lei di andarsene da palazzo per vivere una vita solitaria nel ricordo dell'amato, lui non le risbuchi davanti con la scusa di aver preso la pozione della finta morte di Giulietta e non aver subito nemmeno mezza ferita dalle ventordicimila frecce che l'hanno colpito (quindi ci sono speranze anche per Boromir?). 
Piccolo problema: ha perso la memora, ma con due abili scene coccolose eccoli tornare d'amore e d'accordo pronti per vivere la loro nuova e semplice vita assieme.

Siamo sinceri, un finale che non appena ho visto mi avrebbe fatto mettere CONTRO al drama senza se e senza ma. Però. Loro due erano troppo teneri durante le ultimissime due scene e se preso a se stante questo happy ending non era per nulla malaccio. 
Senza contare poi che entrambi si sarebbero meritati una fine migliore di quella che ci volevano far apparire (insomma come coppia sono stati scriptati superlativamente, e mi ero davvero affezionata all'evoluzione del loro rapporto così solido anche negli addii... forse il primo drama nel quale accetto la frase "ti lascio perché ti amo troppo"). MA! A rigor di logica sappiate che nonostante tutto io l'ho bocciato (che poi, giusto ora mi sono resa conto che dalla velocità con il quale hanno liquidato la morte del protagonista, minimo minimo la resurrezione ce la dovevamo aspettare).
Una seconda parte (anche se ora come ora nel riassunto del finale mi sono concentrata solo sugli ultimi 3 episodi) che si rivela essere solo e soltanto fuffa.
Certo la politica la snoccioliamo, il rapporto fra le due coppie del drama lo sviluppiamo, e i villain li uccidiamo uno dopo l'altro, è solo che... il tutto si rivela intermezzato da troppi dialoghi lunghi e inutili e dal troppo protagonismo della protagonista. 
Non so, ma fare uno storico un po' meno statico? Un po' più innovativo? Dove non si passa la maggior parte del tempo a fare la spiegazione dei complotti avversari? Bo'... ste cose dovrebbero imparare a farcele vedere invece di dircele e basta. 
Inoltre sono stata un po' amareggiata dalla semplicità con il quale hanno fatto fuori lo stregone (del tutto comprensibile poi il fatto che volesse vendetta), il villain (certo per una volta non ci ha fatto tutto il monologo finale - per quello ci ha pensato il figlio - e una volta l'avevano già graziato), dal fatto che il re non si sia comunque ripreso in maniera decisa, e per ultimo molto molto molto amareggiata dal fatto che il fratello salito al potere sembrasse un pirla.
Insomma non una conclusione orrenda, diciamo il linea con la seconda metà del drama, forse un po' lenta dopo la dipartita del villain principale, ma diciamo nelle corde di qualsiasi altro storico. 
A me personalmente non ha convito per nulla, ma devo anche ammettere che nonostante le mie consistenti visioni di storici, è raro che questo genere riesca davvero ad appassionarmi, e se lo fa (cosa che è riuscita a graziare relativamente pure questo) solitamente è perché mi sono affezionata alla parte romance (le ship conquisteranno il mondo! O lo hanno già fatto?). 

Commentiamo per commentare:

E ora arriviamo al tasto più dolente di tutto il drama, prima però, per chi non avesse seguito la vicenda dall'inizio vi offrirò un po' di contesto, em em.
E' risaputo che la Corea del Sud è un paese dai mille pregi, il lato umanistico però non è fra questi e, soprattutto nel mondo dello spettacolo, una sola parola sbagliata può portare te, la tua carriera e le tue opere alla rovina.
Questo infatti è quello che è successo a Ji Soo, originariamente il volto di On Dal (personaggio principale maschile). Trascinato nell'ondata di accuse sul bullismo scolastico che ha saturato la prima metà del 2021 (cosa che ha comportato anche il rinvio a data da destinarsi o il ritardo di diversi drama per non parlare dello hiatus o dell'abbandono di molti volti noti nel panorama del k-pop) ecco che senza un reale verdetto sulla verità o falsità delle accuse che lo coinvolgevano, si è visto escluso dalle riprese da questo progetto in particolare, ha visto bloccarsi la rimessa in onda del drama Bad Gys: Vile City, la perdita di una quantità immane di ingaggi e una sempre più crescente quantità di accuse a danno della sua persona. 
Ora, sinceramente io poi ci ho mollato la pezza e, dopo il suo arruolamento forzato (trovo che da questo lato i ragazzi/uomini coreani siano molto fortunati, ogni volta che se la vedono brutta prendono e vanno al militare per far acquietare le acque, alle ragazze invece che rimane? Solo l'opzione di scomparire e basta?), non so nemmeno se è risultato effettivamente colpevole delle accuse o meno, ma per quanto mi riguarda, quella di escluderla dalla produzione è stata una scelta estremamente pessima. 
Trovo infatti che la cancel culture sia un tipo di pensiero deleterio per tutte le forme d'arte, al pari della censura. Soprattutto se applicato in questa impossibile ricerca della perfezione attribuita alle star coreane. 
L'essere umano non è perfetto, e sebbene a chiunque roderebbe vedere i propri aguzzini fare la bella vita, è anche vero che punire delle persone per cose che hanno fatto nella giovinezza, cose del quale manco si erano accorti, in un epoca in cui il mondo funzionava decisamente diversamente, con punizioni oltretutto retroattive e soprattutto senza nemmeno aspettare un verdetto ufficiale sulla validità delle accuse, sia una cosa a dir poco insensata. 
Soprattutto se, per paura di un calo negli ascolti, questi hanno optato per scartare il 95% delle riprese col vecchio attore rigirando tutto con il nuovo scelto, obbligando così co-attori e troupe a fare il doppio del lavoro. 
Io capisco i soldi, e capisco anche che il perbenismo coreano l'avrebbe affossato, ma fidatevi che a noi all'estero non ce ne frega un beneamato cappero se un attore ha fumato una canna e insultato i suoi compagni di classe ai tempi delle medie, altrimenti chi guarderebbe più i film hollywoodiani? E in più in patria alla fine l'hanno affossato lo stesso.
Quindi per favore, smettetela con queste accuse in corso d'opera, o quantomeno concludete comunque l'opera e rivaletevi sull'attore nel caso fosse colpevole per i guadagni persi. 

Io comunque, per una mia scelta egoistica e personale, ho deciso di guardare da subito la versione 2, più che altro perché odio i cambiamenti in corso d'opera e soprattutto poi mi affeziono agli attori (e tra l'altro l'avrei proprio eliminato dalla lista se non avessero deciso di rigirare i primi episodi) e vederli cambiare mi avrebbe decisamente rovinato il gusto della visione, cosa che alla fine ha fatto lo stesso quel malsano e ridicolo tentativo di oscurare le ancora vecchie scene presenti nel 7imo e 8avo episodio. Che io dico, ne hanno girati ex novo 18 su 20, ma infilagli anche quelle 4 scene in cui sembra posticcio porca miseria, era chiedere troppo? Cioè concorderete con me che sono stati due episodi davvero inguardabili (senza contare le ripercussioni che hanno poi avuto sul continuo... ma pazienza). 
Insomma un vero peccato.

E anche per questo drama, non consigliabile ma neanche sconsigliabile, è tutto, io mi eclisso e alla prossima!
Fine!

"Ringrazio il Moonrise River Team di viki.com per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

2 commenti:

  1. Ohibò, che dire, io iniziai a vederlo con il primo attore per poi vedermi cambiare lo stesso all'ottava puntata? Non ricordo. So solo, che non sapendo nulla della vicenda, non riuscii a capire chi diamine fosse il nuovo attore. Davvero da subito non capii l'avessero cambiato, e mi chiesi chi fosse questo nuovo personaggio ahahahahahah.
    Allora stoppai la visione della serie anche perchè si stopparono i subber, per poi capire che stavano rigirando le prime puntate.
    La prima impressione sul nuovo attore fu che sembrava fuori contesto, ma quando lo vidi riprendendo il drama dalla prima puntata mi dovetti ricredere.
    Partendo dal fondo della tua recensione, direi che in effetti è esagerato prima ancora di un processo e giudizio, estromettere un artista da un lavoro in corso d'opera. Però nel caso di questo specifico attore (Ji Soo), da quel che ricordo alcune accuse erano piuttosto gravi visto che si parlava anche di presunta violenza sessuale. Da quanto ho capito, in Corea se hai starnutito male 20 anni fa diventi un criminale a prescindere che tu l'abbia fatto o meno :D
    Detto questo, i primi episodi hanno un taglio molto più cinematografico di altri drama storici, o almeno ho avuto questa impressione la prima volta che l'ho visto.
    I protagonisti mi sono piaciuti entrambi e sono in linea con i tuoi pensieri riguardo gli altri personaggi. L'unico appunto è che la madre di On Dal non era la sua vera madre ma la sua nutrice.
    Per quanto riguarda il finale io l'ho interpreto diversamente (sai che non ricordo la cosa della pozione? Davvero lo spiegano così il finale? ahahah) ovvero: On Dal muore, peraltro come nella storia, se non erro nel racconto è citato pure il carro che non si muove e che solo l'intervento della principessa permette di rimettere in moto. Comunque dicevo, On Dal muore, la principessa persa nel suo dolore lascia il palazzo e torna al villaggio sulle montagne ed alla casa di lui. Qui lui ricompare, ma ecco che per me lui non è davvero vivo ma è solo una proiezione della mente della pricipessa che continua a vederlo come se fosse ancora in vita...

    Finisco con una sfida, visto che si parla di principesse protagoniste uno storico te lo consiglio. Prova a guardarne anche solo le prime 2-3 puntate per vedere se ti garba. Mi riferisco al drama/storico/commedia Mr. Queen :D (:D <-- questo non fa parte del titolo :D)

    p.s.: Secondo me i vestiti usati durante il periodo dei tre regni, che siano vere ricostruzioni storiche o no, sono decisamente migliori di quelli del periodo di Joseon. Soprattutto quelli dei funzionari e guerrieri :D

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    1. "se hai starnutito male 20 anni fa diventi un criminale a prescindere che tu l'abbia fatto o meno" questa frase è esattamente il riassunto della mentalità coreana, per-fet-ta.

      Tu l'hai interpretata così? Eh, non sarebbe una brutta interpretazione, ma io proprio non ce la vedo per come hanno ripreso e messo in scena il finale. Troppo veritiero, e poi a sto punto non avrebbe nemmeno avuto senso l'inserimento della pozione magica.

      Coooomunque Mr. Queen era lo storico papabile al posto di The Red Sleeve Cuff, ovvero quello che sto vedendo ora, peccato che l'attrice protagonista l'avessimo appena vista in Angel's Last Mission: Love (del quale forse un giorno, prima o poi, riuscirò a buttare giù la recensione) dove, tra l'altro, avevo super apprezzato sia lei che il suo personaggio (carino comunque, se non l'hai fatto prova dagli una chance). E per tanto credo sia quello che guarderemo successivamente a questo, anche se prima riprenderemo qualche visione attuale (anche se ancora non so quale).

      Ps: sulla bellezza dei vestiti non posso che darti ragione, ma è vero che con me vinci facile perché quelli di Joseon proprio non li sopporto XDXD

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