giovedì 18 marzo 2021

Recensione Are You Human Too?


Dunque, dunque, dunque...
... in generale è stato un bel drama. Uno di quelli che mi hanno ricordato perché mi piace guardare drama. Ma, se proprio vogliamo essere precisi, alla fine l'ho trovato un 95% sì e un restante 5% ni, ma anche no.
Vanta una storia non troppo originale, e se devo essere sincera continuo a preferire a lui My Holo Love, nonostante tutto però ha i suoi pregi. 
E se infatti la trama di fondo risulta sempre la solita media di un altro qualunque prodotto coreano, i personaggi sono davvero tutti molto molto carini e ben delineati, tanto da riuscire ad entrare subito in sintonia con lo sprettatore. L'unico che forse risulta essere un po' troppo macchiettistico è il cattivo, ma su questo ci torneremo poi.

Trama:

Ieri succedeva che ad una donna, moglie del figlio ereditiere di una grande azienda tecnologica, alla morte di quest'ultimo, le togliessero il figlio per farlo crescere come un degno erede chaebol di 3 generazione che si rispetti. Sia dentro che fuori l'ufficio. Col cuore infranto e il figlio lontano dalla sua vista, dopo aver provato a recuperarlo, si trasferirà in Repubblica Ceca e sovvenzionata da una ricca società, darà vita, nel corso di vent'anni, a quello che diventerà il suo secondo figlio: l'androide Nam Shin 1, 2, e 3, colui che in quest'ultima versione diventerà il protagonista della nostra storia. 
Presente, oggi, sviluppata quindi questa intelligenza artificiale, collaudata e aggiornata, facciamo la conoscenza di questo robot tenerone che fa della sua più importante regola quella di abbracciare le persone che piangono. 
Coscio del motivo e della storia per il quale è stato creato, alla sua prima uscita di casa, incontrerà per caso la sua controparte umana e nel tentativo di salvarlo da un losco figuro sulle sue tracce, si farà scoprire dall'umano e assisterà al suo tentato omicidio (sta scena, sta scena, ditemi ora voi come potrò mai superare sto cavolo di trauma se in ogni drama c'è sempre un tir che tira sotto chiunque!). 
Nel tentativo quindi di non far andare l'azienda di famiglia nelle mani del cattivo, la madre e il suo collega decideranno di scambiare i due ragazzi e di fare assumere all'androide l'identità dell'umano.
Capita però che fuori dal suo guscio, quest'androide acquisti la capacità di evolversi e... innamorarsi della protagonista del nostro drama.

Possiamo tranquillamente ammettere che se c'è una cosa che differenzia questo drama da tutti gli altri è sicuramente la premessa. Infatti la storia che fa da sfondo alla vicenda è la classica più classica storia aziendale con l'usurpatore di potere che fa di tutto per accaparrarsi la società alla morte (in questo caso all'incapacità di intendere e volere) del suo vecchio padrone. 
Vista ormai in tutte le salse, in questa nuova versione offre davvero poche alternative interessanti a quella più classica. Se non fosse che proprio per questa mancata, o per meglio dire solo accennata, innovazione, offre una sorta di porto sicuro allo spettatore che, come nel mio caso, riassapora la bellezza delle vecchie storie con il quale è stato iniziato al mondo di dramaland. 
Cioè, nel senso, questo drama fa troppo vecchi drama, e finisce per conquistarti proprio per questo, perché nonostante tu spettatore sappia tutto ciò che succederà in futuro, non puoi comunque fare a meno di affezionarti ai personaggi ed essere incuriosito sullo svolgersi degli eventi. Soprattutto quando in barba al solito canovaccio, per una volta il doppione del protagonista riacquista la capacità di muoversi e agire. 
Un drama che mi è piaciuto più di quello che pensavo, e per il quale faccio davvero fatica a trovare qualcosa da mettere in discussione, questo almeno prima della conclusione finale. L'ho semplicemente adorato, e seppur a conti fatti semplice, ha saputo dare a un tocco personale a tutta la storia, rimescolando un po' i ruoli prestabiliti dallo schema base. Caruccio caruccio, poi con gli episodi così corti (che tecnicamente dicono siano 36, ma in realtà sono solo 18 divisi in due) scorre davvero che è un piacere, e quasi non ci si rende conto di essere già arrivati alle battute finali.

Personaggi:

L'androide:
un personaggio buonissimo, bellissimo, simaticissimo a modo suo, nonché il figlio, l'uomo e l'amico perfetto. Dal volto pulito e perfetto, facciamo la conoscenza della più innovativa tecnologia IA e finiamo, insieme con la protagonista, per affezionarci a lui. 
Incaricato di prendere il posto della sua controparte umana, almeno fino al risveglio di quest'ultimo, scoprirà assieme a i suoi creatori e alle incredule persone che gli girano attorno di potersi evolvere (qui siamo in un drama, quindi) in meglio senza bisogno di costanti aggiornamenti. Di poter imparare dai proprio errori e da ciò che lo circonda. E di potersi anche innamorare dell'unica ragazza che lo tratta come una persona reale. Un personaggio del quale, tutto sommato ho davvero tanto apprezzato la scrittura. 
Se infatti lo confrontiamo al protagonista di My Absolute Boyfriend o all'IA di My Holo Love (cosa che a me è sorta spontanea) trovo che questo risulti essere la migliore intelligenza artificiale scritta dei tre drama. Tutto sommato ho adorato non invalidassero mei le sue principali regole, e anche se non ho proprio condiviso il suo isolarsi dalla modalità manuale, ho apprezzato il fatto che non fosse per "l'amore" nei confronti di lei, ma bensì per la primissima regola con il quale è stato creato. Molto caruccia anche la loro storia d'amore, non troppo umana, quasi più vicina ad un'amicizia (molto belle poi le parole del padre della ragazza nei suoi confronti), e nonostante il potenziale stalking, durante la scena del "se fossi umano" mi è dispiaciuto tanto per lui. In generale comunque un personaggio super approvato.

L'umano:
un umano completamente opposto alla controparte tecnologica, che vittima di una vita di obblighi, insoddisfazioni, impedimenti e solitudine, diventerà quanto più... diversamente simpatico, si possa pensare. 
Non comprendendo infatti il fatto che tutte le persone a lui care, preferiscano un ammasso di viti e bulloni a lui, e convinto (anche a buona ragione se la guardiamo dalla prospettiva del nonno) di essere scalzato pure dalla società di famiglia a favore del robot, farà della sua unica missione di vita quella di ucciderlo. 
E prova da una parte e pensa d'altra, finirà per allearsi con l'unica persona che in sostanza ha causato tutta questa sventura. Finendo per mettere in stand-by a tempo interminato il robot, ed essere almeno in minima parte responsabile per la morte della madre. Dunque... be' io sono razzista verso i robot, e quindi non potevo non prendermi una cotta per il bad guy umano. Un personaggio dalla storia triste per il quale mi è dispiaciuto un casino. Incapace di fidarsi, nonostante il suo buon cuore, delle persone che lo circondavano, ha finito per autoisolarsi rimanendo solo con la sua rabbia e i suoi sensi di colpa. Sicuramente un ragazzo capriccioso, del quale però ho apprezzato la scrittura.

Per quanto riguarda l'attore... e niente. Ho trovato un altro Lee Jong Suk. 
Oggettivamente un bellissimo ragazzo, con due occhi chiari (rarità in Corea) fantastici e un'espressività che ti fa capire tutto al primo sguardo. Peccato però che io non ne sia rimasta folgorata. 
Ammetto che mi piacerebbe assai rivederlo il qualche altro drama, infatti sto tenendo d'occhio i suoi progetti (quelli che ha fatto precedentemente non mi hanno convinto più di tanto), e sono sicura che ci regalerà altre magnifiche interpretazioni come qui. Ma non ho cliccato con lui. Proprio come non ho cliccato con Lee Jong Suk.
Purtroppo credo entrerà nella classifica di quei pochi che apprezzo solo e soltanto dal lato artistico. Non so se questo sia un pregio o un difetto, ma mi piace pensare che sia bello che io sappia distingue il talento dalla bellezza superficiale (che in molti altri casi prende il sopravvento). Comunque ho apprezzato tantissimo la sua interpretazione dei due personaggi, molto molto ben riuscita, anche se... io l'ho semplicemente adorato versione bad guy e ce lo vedrei bene a fare una sorta di City Hunter o Healer (o in alternativa trovo che sarebbe stato un perfettissimo Light Yagami... anche se ora è forse un po' troppo avanti con l'età per interpretare un liceale). Approvato senza riserve!

La guardia del corpo:
protagonista femminile del drama, ci viene presentata come una guardia del corpo alla ricerca di soldi facili, ex boxer, che dopo la perdita di un incontro truccato e la rottura di una gamba, si ritroverà impossibilitata a continuare nella sua carriera agonistica. 
Ecco, pressappoco il suo passato tragico serve solo per la sua contestualizzazione, infatti come cliché coreano vuole, verrà quasi sempre salvata dall'androide durante tutti i suoi continui attentati alla vita. Attentati alla vita che stranamente qui non mi hanno disturbato più di tanto, in quanto pochi, ben contestualizzati, e soprattutto non sono mai diventati il fulcro del drama.  
Ciò che infatti mi è piaciuto di questo personaggio (perché si, anche se può non sembrare dalla mia introduzione, alla fine questa ragazza mi è piaciuta davvero molto), è proprio il fatto di averla resa coprotagonista nella prima parte e punto di riferimento per lo sviluppo personale del robot nella seconda, mettendola via via sempre più in secondo piano man mano la situazione si andava a concentrare sul dunque. Facendola di fatto diventare un personaggio di supporto. 
Una cosa che ho trovato carina, perché per una volta l'hanno mantenuta una personalità forte, che faceva da supporto al partner, e non sempre la classica donzella in pericolo che tutti avrebbero dovuto salvare. 
Apprezzata molto, anche se.... capisco il fatto di essersi presa una cotta per il robot, cavolo era il ragazzo dei sogni, però ad un certo punto io penso sia sempre troppo. Mi sembra infatti che tutte queste protagoniste ogni volta oltrepassino una certa linea dopo il quale perdano completamente il contatto con la realtà. 
L'attrice l'ho apprezzata, anche lei con gli occhioni chiari! Credo però di non averla mai vista, almeno non in un ruolo abbastanza principale, molto simpatica nella parte e da un certo punto di vista mi ha ricordato la sua collega protagonista di You're All Sorrounded. Qui promossa. ma sono curiosa di vederla in altri ruoli per farmi un'idea più precisa a riguardo.

Per tutti gli altri invece facciamo:
  • Il segretario:
    caro il nostro procuratore di City Hunter, credo siano tipo 5 anni che non lo vediamo. Inutile dire però che nonostante il bellissimo personaggio, io l'abbia preferito là. Purtroppo infatti qui rappresenta il tipico personaggio asettico che solitamente è quello prefabbricato del segretario. Quasi senza vita, senza personalità, senza una qualsiasi altra caratteristica che non sia la devozione per il lavoro e per i suoi superiori. Certo mentirei se non dicessi che comunque mi è piaciuto tanto, anche perché era una persona d'oro e soprattutto era riuscito a vedere aldilà della personalità di facciata dell'umano. Però è sempre uno di quei personaggio che gira e tirigira a me risultano intercambiabili e per la maggior parte noiosi. In più questo, almeno all'inizio, mi ha ricordato troppo il second lead di Revolutionary Love come personaggio. 
  • La madre:
    ah... non è che a livello di personaggio mi sia poi piaciuta granché, se posso essere sincera. Mi ha infatti dato poca soddisfazione sia come madre che come scienziata/programmatrice. Il suo amore per il figlio l'ha portata a crearsene uno proprio, seguendo la sua volontà, anziché passare 20 anni della sua vita a mettere in piedi una società tecnologica per fare concorrenza a quella del padre del marito e cercare di riprendersi il ragazzo. E successivamente, una volta alle prese col figlio umano, era completamente sprovvista di orgoglio verso la sua creazione, che per quanto immagino fosse sempre stato un surrogato del suo bambino, almeno dal lato informatico avrebbe dovuto provare un po' di fierezza. Bo' non mi è piaciuta tanto, anzi per nulla. Infatti ho provato più tristezza per il suo collega di lavoro da sempre innamorato di lei.
  • La second Lead:
    oddio, ma quanto era bella questa ragazza? Mi ricordava sempre una bambolina da comò. Un personaggio che non so perché fin dall'inizio non sono riuscita ad odiare. Troppo caruccia anche se un po' scontrosa e appiccicosa, si è poi rivelata super intelligente e super sul pezzo durante tutta la seconda metà del drama. Un po' però mi dispiace per il fatto che non l'abbiano approfondita più di tanto. Infatti non sapremo mai come e perché si sia innamorata dell'umano, nonostante quest'ultimo non gli abbia mai dato molte chance, e così tanto da mettersi contro tutto e tutti pur di sposarlo. L'ho comunque apprezzata un sacco e la soddisfazione che mi ha dato mettendosi contro il padre non la si può dire!
  • Il cattivo:
    anima della festa della nostra storia, è quel classico cattivo, ex segretario del padre dell'umano, che farà di tutto per prendere in mano le redini della società, perché? Perché sì. Perché il potere deve essere suo. Non troppo sfaccettato, e disposto a tradire anche la sua stessa amata (fino ad un certo punto) figlia, dapprima tenterà di uccidere l'umano, successivamente ucciderà l'assassino, poi proverà a svelare il segreto del robot, e una volta che questo segreto vedrà la luce, ucciderà la sua creatrice e cercherà di farlo passare per assassino (insomma da scrivere un casino). Finalmente in prigione ci annuncerà candidamente che tutto ciò che ha fatto lo ha fatto per il puro piacere di farlo. Interessante ma fino ad un certo punto. L'attore mi piace, l'ho già visto e non mi dispiacerebbe rivederlo in un futuro.
Sì, lo so, ci sarebbero anche il vecchio, il padre della ragazza, i due amici di quest'ultima, la giornalista, la zia, ecc... ecc... ma onestamente non ho proprio nulla da dire su di loro. Già nemmeno sul vecchio. Sono personaggi funzionali all'andamento della trama, alcuni simpatici, altri molto meno. Alcuni sopportabili altri ce li si dimentica subito dopo il cambio scena. Quindi non indispensabili e sicuramente evitabilissimi nello scriverci le considerazioni, ma molto utili durante la visione, anche solo per dar vita a scene caruccissime.

Finale:

Succede però che ad un certo punto, l'umano si risveglia e contro ogni previsione inizierà a mettere in moto tutta una serie di meccanismi per sbarazzarsi della sua versione meccanica. 
Versione meccanica che per salvaguardarsi deciderà di mostrarsi all'intero mondo. Come? Ma facendosi intestare le azioni del capo della società e diventando lui stesso il capo della baracca. Svelato l'arcano e messo al sicuro la poltrona, partiranno le macchinazioni della controparte cattiva che prima lo faranno passare per un potenziale robot assassino, successivamente lo portano a nascondersi e per ultimo ad immolarsi per la causa. 
Capita quindi che nel tentativo di far pace con l'umano, il nostro androide protagonista assista alla morte della sua creatrice e si ritrovi con solo 12 ore prima di un autospegnimento a tempo indeterminato. Accusato di omicidio, lo vedremo fare di tutto per scappare e grazie ad un aiuto inaspettato, dato dalla second, verrà scagionato, ritrovandosi però dover correre a salvare la sua rapita controparte umana. 
Perché è bello prendere un piccione con una fava, ma volete metterne toglierne di mezzo due? 
Fu così che dopo averlo preso e portato al sicuro si farà riempire di pallottole al posto suo, in una tragica scena che culminerà con la sua caduta nei fondali marini... anzi, oceanici. 
Passa un anno e con un umano finalmente divenuto umano, un segretario a capo dell'azienda ed una guardia del corpo ancora sopraffatta dai postumi dell'innamoramento, si avvererà il miracolo della resurrezione. E piangendo sul luogo della scomparsa dell'amato, la nostra protagonista se lo ritroverà davanti in tutto il suo splendore prontamente riparato, non più ossidato e pronto ad iniziare una nuova vita robotica con lei!

E che dire di questo finale? Un ni, ma anche no. E non perché lei alla fine abbia coronato il suo sogno d'amore con il robot (che può essere una scelta condivisibile o meno, in questo caso a me non fa né caldo né freddo onestamente), quanto per il come siamo arrivati a questo punto. La storia di base è sempre proceduta in maniere alquanto spedita, ma si è conclusa in maniera un po' insoddisfacente. 
Sì, lo so, sono sempre quella persona che si lamenta del fatto che i drama coreani la tirano sempre per le lunghe, e per una volta che la finiscono in fretta... eh, mi lamento uguale. 
Non lo so, non mi ha convinto granché, non ho troppo apprezzato il sue esporsi così aggratis, e mi è sembrata davvero una svolta semplicistica il fatto di farlo passare per inabissato. Senza contare che mi sarei aspettata un po' più d'interessamento dalla comunità scientifica/tecnologica per una creazione di tale importanza. 
In generale poi non ho ben capito quale fosse il compito del pulsante di emergenza. Io infatti credevo lo facesse esplodere, ma a quanto si è capito era una sorta di carenza di alimentazione, tipo come se gli avessero staccato la corrente. Quindi non era proprio tutto sto trauma, dato che come abbiamo poi visto nell'anno dopo, con un po' di pazienza si sarebbe potuto riavviare tranquillamente e l'unico problema che successivamente lo affliggeva era derivato dall'immersione in acqua salata e dai danni causati dai proiettili. 
Per quanto poi non abbia una particolare opinione sul fatto che siano riusciti a tornare insieme, l'umano, l'androide e il figlio robot, non ne sono nemmeno rimasta troppo entusiasta, anche perché mi è sembrato un po' troppo un contentino... le mie riflessioni sul finale comunque si concludono qui, con mio grande rammarico infatti la risoluzione di questa storia non mi ha lasciato nulla di nulla.

Commentiamo per commentare:

Purtroppo è così, per questo drama non ho avuto granché di particolare da dire. Mi è piaciuto certamente, ma il finale mi ha un po' smorzato l'entusiasmo e non nego che già dopo qualche giorno io lo stia rimuovendo dalla memoria. 
Bellissimo, simpaticissimo, che ha saputo darmi sensazioni nostalgiche durante tutta la visione, ma che non ha saputo fare breccia nel mio cuore (dal lato sensazioni lo paragonerei a Cinderella and Four Knights, infatti entrambi mi hanno trasmesso le stesse medesime). 
Una cosa però ha saputo farla, ovvero darmi diversi spunti di riflessione sul tema dell'intelligenza artificiale e sulla creazione degli androidi:
  • La prima domanda sul quale mi sono soffermata a ragionare infatti era quella dell'evitare di cambiare volto e nome al nostro robot di fiducia. Mi sono chiesta perché? E' davvero importante per un robot l'involucro nel quale è inserito? Poiché a mio parere esso non dovrebbe ragionare come un umano, e di fatto non "sentendo" nulla tattilmente, a parte la comodità della fisionomia umana non vedo cosa cambierebbe se invece dei capelli mori lisci, l'avrebbero fatto biondo riccio. 
  • La seconda invece è stata quella del come (o se) percepisce il tempo. Ovvero, prendiamo ad esempio la figura del vampiro, esso è immortale e immutabile, ma vivrà sempre con il rimpianto della perdita delle persone che ama. Ma un robot, un robot più pescare dalla sua scheda di memoria un quantitativo infinito di ricordi, talmente tanti che potrebbe "rinchiudersi nella sua testa" e vivere in un loop potenzialmente infinito la stessa storia d'amore, creandosi pure nuove situazioni da vivere. 
  • Ma arriviamo alla terza domanda: se non avesse incontrato la protagonista, se, chessò, fosse stato più vicino all'umano cattivo, sarebbe riuscito lo stesso ad evolversi? E in che modo? Avrebbe per caso messo in discussione le sue regole madre? Avrebbe potuto cambiare il suo codice in quel senso? E se sì, come si sarebbe successivamente rapportato col mondo umano? Qui purtroppo non sono riuscita a fare un ragionamento sensato senza sfociare nell'apocalisse.
  • Mentre per quanto riguardo il 4 interrogativo, dire pure che èpiù una sorta di riflessione riguardo la conquista del mondo da parte dell'intelligenza artificiale. Ovvero, prendendo ad esempio l'idea di una M-City (che tra l'altro ci ha fornito il collegamento mancante del come si sia creata Smart-City fra le due linee temporali di Circle - Two World Connect), un posto nel quale l'IA possa coesistere con gli umani facilitandogli i compiti di vita quotidiana, non potrebbe diventare essa stessa, creata con le più nobili motivazioni, un simbolo della supremazia e della conquista della tecnologia? Quello che voglio dire è che, dopo averci assuefatto ad uno stile di vita sempre più comodo/semplice, impedendoci di fatto di imparare come autoproteggerci e autogestirci, rendendoci sempre più dipendenti dal suo utilizzo, non sarebbe essa stessa una conquista mascherata da offerta di aiuto? Inoltre mi viene da chiedermi quanto la povertà media si possa alzare visto che più macchine sanno fare infallibilmente quello che fanno gli umani, quanti più umani finirebbero senza lavoro e di conseguenza senza una retribuzione, e ancora peggio, senza un reale scopo da seguire nella loro esistenza.  Insomma, mi pare un futuro piuttosto triste per l'essere umano, e del tutto fattibile, visto che tendiamo ad essere autodistruttivi, e molto prevedibile dato che già oggi siamo assuefatti dalle innovazioni tecnologiche. Una sorte ironica direi, della serie "alla conquista dei nostri creatori dandogli di fatto ciò che chiedono". Adorerei. 
In sostanza tutta una serie di riflessioni a cui ovviamente non sono riuscita a darmi una risposta, o una risposta del tutto soddisfacente, o una risposta che non sfoci nel complottismo. Ma comunque dei ragionamenti che mi piace fare tanto per tenere la mente impegnata, anche se... alcune volte tendo a perdermi un po' troppo in quelli che non mi portano a nulla, e che molto probabilmente non mi serviranno mai in futuro.
Ma tornando alla recensione: non dico di essermi sforzata troppo nel farla, ma in sostanza è così. Ho decisamente dovuto sforzarmi un bel po' per trovare qualcosa da dire a suo riguardo che non sia: sì, mi è piaciuto. Perché? Perché sì. Ma purtroppo questo è un drama che va semplicemente guardato e apprezzato, nulla di più. Comunque super consigliato!

Con questo, dunque, è tutto! Passo e chiudo, alla prossima!
Fine!

"Ringrazio il The Humanoids Team di Viki.com per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

Nessun commento:

Posta un commento