martedì 25 maggio 2021

Recensione Hello, Me!


Un CONTRO per bruttezza.
Chiedo per un'amica: ma solo a me ha ricordato una versione tarocca e uscita male di Revolutionary Love? Cioè l'unica differenza che ho trovato è stata quella che quest'ultimo, dopo i primi tre episodi, ha saputo farsi interessante e accattivante; mentre l'interessato già dal primo risulta solo stressante!
Un drama che ho guardato solamente presa dalla voglia di vedere l'attore protagonista in una commedia romantica, ecco... peccato che lui non sia il protagonista e che questa non sia una commedia romantica. 
Povera me... sono talmente schifata che non ho nemmeno voglia di cimentarmi nella recensione. MA! Per amor vostro, per la vostra protezione, e per non rendere vane queste 16 ore della mia vita buttate, vi prometto che farò uscire tutta l'insofferenza e la cattiveria che questo drama ha saputo estrapolarmi, scrivendo. AHAHAHHAHAH! (chiedo perdono a coloro a cui è piaciuto).

Trama:
La storia è molto semplice. 

Facciamo la conoscenza di una donna nel presente, quasi quarantenne. che vive alla giornata facendo la promoter in un centro commerciale. 
Come però la vita ci ha insegnato (giorno dopo giorno, anno dopo anno), la sfiga è dietro l'angolo e per un'antipatia gratuita finisce per perdere il lavoro, rimanendo ingiustamente disoccupata. 
Disoccupazione che non so come né per quale motivo la porta a rimanere quasi vittima di un incidente stradale, nel quale...
Facciamo la conoscenza di una ragazza del passato, energica e casinista, con il sogno nel cassetto di diventare Idol. Capita però che durante uno dei tanti provini per diventare famosa a insaputa dei genitori, quest'ultimi la scoprano e dopo una strigliata di capelli la riportino a casa. 
Durante il tragitto però, nel disperato tentativo di sfuggire alla loro custodia, capita che, non guardando a destra e a sinitra durante un attraversamento pedonale, la nostra govin donzella rimanga vittima di un incidente nel quale il padre...
Entrambe risvegliatesi di punto in bianco all'ospedale, si ritroveranno a doversi confrontare con la se stessa del presente/passato e a fare i conti con l'attuale vista che proprio nella direzione sperata non è andata. Spacciandosi con tutti per madre e figlia.

Un drama quasi totalmente incentrato sull'amore per se stessi (dicono), che ci presenta 3 diversi personaggi che impareranno ad amare loro stessi (dicono), e che a sto punto non ho capito perché l'abbiano intitolato "Hello, Me!" invece che "Self Love!".
Indeciso pure lui su che genere essere, ha optato per un lieve slice of life-fantasy. Inserendo una figura completamente fantasy, solo per trattarla come un qualsiasi altro personaggio del drama. Figura in se che mi ha dato soddisfazione solo nelle reazioni iniziali e che poi si è andata a perdere sempre di più in corso d'opera. Solo per  essere riesumata nelle battute finali. Perché in un qualche modo, pure questa story-line, la dovevano chiudere. 
Abbiamo anche una storia d'amore e un triangolo completamente dimenticabili, un pizzico di aggiunta del classico complotto familiare, e il l'ovvio colpo di posteriore che fa accettare a tutti la protagonista come la miglior persona sulla faccia della terra. Posso fare un appello? Posso? Diciamo BASTA a questi cliché sul luogo di lavoro. Più il tempo va avanti, più inizio a detestarli.  
Qui in particolar modo ho detestato tutto il suo non-percorso lavorativo. Un percorso che si basava sulla clemenza degli altri, e su errori imperdonabili risolti per pura ignoranza. 
Siamo sinceri: io posso capire la frustrazione lavorativa coreana (e in parte la possiamo provare anche noi) e posso capire che queste dinamiche in una qualche maniera cercano di esorcizzarla, ma a mio parere a tutto c'è un limite. 
Secondo me, nel 2021, non è possibile vedere ancora gente senza nessun tipo di qualifica, merito o capacità, implicata in situazioni assurde, uscirne in maniera ancora più assurda e con la benevolenza di tutti. Quel sopracitato limite l'ha valicato e di brutto.  
Lo so, è finzione. Lo so, nel drama c'è altro (ok questo non lo so, che altro c'era nel drama?), ma sono semplicemente stanca di vedere queste vecchie e superate dinamiche campate per aria. 
Inoltre questo drama fa palesemente l'occhiolino alle commedie del passato e, non sentendosi appagato di tutti i cliché inseriti, decide anche di fare della sua protagonista il punto focale del dramma.. ops, pardon drama. Senza però saper creare una protagonista realmente appassionante, e regalandoci - per non so io quante volte - l'ennesima versione della ragazza che non sa prendersi cura di se stessa, di buon animo, al quale non ne andrà mai una bene, tranne quando per un verso o per l'altro le vanno tutte bene. Vi giuro io l'ho odiata.

Personaggi:

La donna del presente:
dicevamo? Ah sì. Un personaggio odioso già di per se, che l'attrice non ha aiutato a farcelo apprezzare. 
La classica brava ragazza, che dopo la morte del padre ha passato i successivi vent'anni di vita a campare come poteva, fino a che la lei del passato non si è inserita nella sua vita e non la fatta ricrede in se stessa. Bene. 
Oltre ad essere la fiera della banalità, questo personaggio è il tipico esempio di quello che scambia la sua "evoluzione" per un taglio di capelli nuovo. 
Lei non cambia, non torna a crede in se stessa per i suoi sforzi, no! Lei ritorna a credere in se stessa, perché magicamente, comportandosi nel medesimo modo di prima, le situazioni inizieranno a evolvere a suo favore. Dopo aver truffato la sorella quest'ultima si scoccia e le dà i soldi per un'appartamento. Dopo aver protestato per aver perso ingiustamente il lavoro, per la sua simpatia viene chiamata a lavorare nell'ufficio sviluppo e marketing. Dopo aver creato un casino dopo l'altro, magicamente e per delle idee del tutto impossibili, viene graziata e anzi premiata. E, ciliegina sulla torta, la sua famiglia prende a rivolerle bene non per lei in se, ma grazie alla sua lei del passato. 
Insomma un personaggio senza nessuna qualità che paradossalmente ci venie presentato come una donna che ne ha molteplici non ancora espresse. No! No! E NO! Non è un obbligo nella vita avere delle qualità, l'importate è impegnarsi in quello che si sta facendo, e farlo alla meno peggio. Non creando sempre e solamente casini! 
Un personaggio che mi ha dato solo e soltanto sui nervi per il suo essere semplicemente l'imperfetta protagonista. 
Detestata al pari della protagonista di Hwayugi, io non ce l'ho proprio fatta a vederne gli aspetti positivi. No, nemmeno dopo il cambio look (che poi, ma quelle lentiggini? Ma nemmeno una persona che lavora sotto il sole dalla mattina alla sera è ridotta così male, ma andiamo! Cosa si sono fumati prima di creare il suo concept per il personaggio... non ho parole). L'attrice poi mi ha shockata. Prima infatti attribuivo al suo aspetto non bellissimo subito, il fatto che non mi piacesse, ma successivamente al cambio look, ho proprio capito che non c'era aspetto che tenesse, io odiavo proprio la sua espressività. Così farlocca, così poco naturale, così (perdonate il commento cattivo) chirurgica, che in combo al tono della voce, avessi potuto l'avrei semplicemente tagliata fuori dal drama. Antipatica persino quando voleva far la simpatica. Inoltre sono rimasta quasi sconvolta nell'apprendere che era la stessa protagonista che tutto sommato non avevo schifato di 7th Civil Grade Servant, un drama dell'era passata visto per puro caso né bello né brutto. 

La ragazza del passato:
l'unico vero e proprio personaggio che mi è piaciuto di tutto il drama. Questa ragazza sì che era super positiva, super allegra, super frizzante, certo fin troppo casinista e menefreghista delle dovute attenzioni alla sua condizione fantastica, ma tutto sommato se non ci fosse stata lei, credo proprio che il drama non l'avrei mai portato a termine. 
Genuinamente adolescente e priva di tutti quei dolori che sommergono gli adulti, si dimostra una versione della protagonista decisamente più simpatica e più laboriosa nel lottare per i suoi obbiettivi. 
Certo forse prima di voler ballare avrebbe dovuto imparare ad attraversare la strada, ma tutto sommato quel tocco di dramma aggratis ormai ce lo aspettiamo sempre. 
Onestamente sì, è stato il mio personaggio preferito all'interno dell'opera. Ho adorato come l'attrice lo interpretava e ammetto che, sia per aspetto fisico che per modo di recitare, mi ricordava estremamente la mia bambina cresciuta (Ruler: Master of the Mask, Let's Fight Ghost). Ma... seriamente, non ho poi così tanto da dire su questo personaggio. Se non che in determinati punti proprio non azionava il criceto che aveva in testa, e che in altri era palesemente governata dalle scelte registiche fatte. Sì essere sempre sprizzante di allegria era il suo marchio di fabbrica, ma non rendersi conto del fatto che le situazioni fossero cambiate per una drastica svolta del destino... mmmm non lo so, non è che sia poi una qualità così rosea. Certo la migliore, ma solo perché i personaggi dei suoi partner erano inapprezzabili. Ciononostante avrei piacere a rivederla!

I "manzi" in questione:
su di loro ci sarebbe da aprire tutta una parentesi a parte, partendo dalla scelta del cast, finendo all'utilità dei personaggi. Ma francamente mi sto portando questa recensione fin troppo per le lunghe, e se già ho fatto un'enorme fatica a finire il drama, di certo non mi voglio imbottigliare più del dovuto su questo scritto, quindi, riassumendo, due inutili piaghe. 
Ammetto che, contro ogni aspettativa, quello che mi ha più conquistato fra i due e che, in alcuni frangenti, mi faceva davvero molto divertire, è stato Anthhhhhhhhony. Poiché diciamocelo, nonostante la story line inutilissima e il fatto che come second non fosse manco in gara, almeno faceva ridere.
Protagonista di quasi tutte le scene esilaranti del drama, ci ritroviamo davanti un attore diventato tale per ritrovare il suo primo amore passato (ma solo a me sta cosa ha fatto tanto My Love Eun Dong?), e poi? E poi una volta trovato cosa fa? Oltre a figure di cacca (letteralmente e in tutti i sensi che vi vengono in mente)? Ci prova con lei? Ma certo che no, però avvia una faida con quello che è il primo lead. Solo per poi vederlo successivamente cadere in disgrazia per colpe del passato, che per quanto gravi, secondo me non dovrebbero influenzare la vita di una persona vent'anni dopo il loro accadimento. Ok, evidentemente dovevano spuntare il tema del bullismo (ovviamente caldo in questi ultimi mesi) ma credo avrebbero potuto farlo in maniera meno superficiale. 
Nella vita si cambia, in meglio o in peggio come dimostra il drama, e non credo che andare a riesumare torti subiti 20 anni prima, non sia davvero la soluzione per ottenere giustizia, soprattutto visto la giovane età in cui questi furono commessi. In più credo che questo personaggio avesse già scontato la propria pena per le sue cattive azioni. Il sentirsi responsabile per la morte del padre del suo primo amore.
Mentre per quanto riguarda il "protagonista" posso semplicemente dire di esserne rimasta sinceramente delusa. Avevo messo in lista questo drama solo per lui, mi ci ero approcciata solo per il piacere di vederlo recitare, ed oltre ad avere un personaggio completamente bypassabile e stereotipato (del quale ricordo solo con piacere il bellissimo e rarissimo rapporto con il padre), ho dovuto fare i conti anche con una sua quasi comparsa e una storia rivista e già utilizzata. Cioè una schifezza in pieno stile. Senza contare che aveva più chimica con l'attrice giovane (non pensate male, ma secondo me rendevano molto più in scena loro due) che non la sua reale partner. Un intrigo di famiglia buttato in mezzo a così, per essere risolto così, per non aver un minimo senso all'interno del tutto. In più diciamocelo le uniche sue uscite simpatiche erano il fatto di non essere un lavativo (ma semplicemente una persona che si annoiava molto facilmente del proprio lavoro), il suo spirito di adattamento e lo sfoggiare tutte le sue qualifiche. Questo e basta. 
Entrambi gli attori mi sono comunque piaciuti, o meglio, Anthhhhony ci stava perfettamente nel ruolo, anche se un po' mi dispiaceva per i continui riferimenti alle sue chirurgie plastiche - che sì erano riferimenti al personaggio, ma non si può certo negare fossero effettivamente inerenti all'aspetto dell'attore. Simpatico e bravo al punto giusto, ovviamente però non mi interessa a tal punto da recuperare altro con lui. 
Il protagonista invece continuo a farlo vivere di rendita in me. 12 anni son passati dal mitico Peste in White Christmas, e invece di andare avanti torniamo indietro. Se non a livello recitativo, quantomeno a livello di scelta dei progetti. Qui comunque bocciato, anche perché con quei vestiti, per la maggior parte del tempo mi ricordava un lampione.

Tutti gli altri: ce n'erano altri? Sì? Ma erano davvero personaggi utili? Che io mi ricordi la famiglia di lei si è limitata a fare da comparsa, e non me ne vogliate ma quella santa donna della sorella aveva tutte le ragioni per odiare la protagonista. La madre invece non mi ha detto niente, se non un'irrefrenabile impulso di rabbia per il fatto che dopo vent'anni sia stata in grado di consolare la sua figlia minore venuta dal passato, trattando comunque male colei che viveva nel presente. La nonna rimarrà un mistero... come anche il cugino che ad un certo punto viene spedito stile pacco postale negli USA, quando bastava dirgli che fosse la figlia della zia, invece che di un'amica della zia. Io bo'.
Poi chi abbiamo? Ah, i manager del second, be' simpatici, carini come contorno e adorabili nel rimanere zitti con la lei del passato. Mentre invece gli impiegati, li ho trovati forzati e macchiettistici, senza nessuna qualità interessante. 
La coppia d'oro invece l'ho abbastanza apprezzata decontestualizzandola. Lei poi, non capivo perché volessero farcela passare per stronza solo per il suo pretendere il non fare ulteriore danni dalla protagonista (mistero, ma presumo perché fosse solo perché a commetterli era la protagonista), mentre per quanto riguarda il marito non sono riuscita a prestare attenzione al suo personaggio. Io non so voi, ma ad ogni sua entrata in scena mi aspettavo di sentirlo parlare thailandese. Secondo me è sputato uguale ad un attore thai che (spero) noi più vecchie ricorderemo sempre come Earn di Lovesick (chissà poi che fine ha fatto?). 

Fine:

Ovviamente grazie al magico potere dell'ammore per se stessi e della forza delle persona care, la nostra protagonista dopo un tribolante inizio, finirà per essere il faro in mezzo alle tenebre per tutti gli altri personaggi del drama. Tanto da farsi regalare un impiego per la propria bontà d'animo, tanto da essere premiata invece che licenziata per i casini commessi durante il lavoro, e attirando su di se l'amore del figlio del CEO di quest'azienda. Che non solo si prenderà una sbandata per la protagonista, ma grazie a lei maturerà e inizierà a prendere sul serio la sua vita. Finendo per allearsi col padre, impedendo l'acquisizione disonesta dell'azienda da parte della zia (perché che volete? Non metterlo il classico risvolto super abusato della successione di famiglia?). 
Arriviamo ora però all'incognita di tutto il drama. Il tempo di risolverla è giunto e quindi, dopo che più di metà del cast arriva alla più normale conclusione che la nostra mascotte in realtà sia la protagonista venuta dal passato (cosa accettata senza nemmeno un po' di sconvolgimento), essa si ritroverà in pericolo e con un solo indizio per tornare al suo passato. Ovvero "tu sai la via". 
Scoperto quindi che (la via la sa davvero) a collegare il presente con il passato non è altro che la classica galleria presente in tutti i più acclamati drama, bye bye giovane protagonista, e diamo il via ai saluti finali. 
Il drama quindi si conclude con una protagonista che dopo aver imparato ad amare se stessa, è ora pronta a donare il suo amore al figlio del CEO. Con un second lead (avevo dimenticato di inserirlo nella trama vero? Be' vabbè tanto non era importate) che, smesso i panni dell'antipatico attore, è divenuto cuoco di professione. Una madre che si è trasferita a casa della sorella maggiore e.. e... e... ho la sensazione di essermi dimenticata qualcosa... Facciamo così, dato che non mi viene in mente, pensate voi all'ennesima cosa che può finire bene in un drama e inseritecela. Thanks!

Un finale sul quale stendere una cementata cementosa. Non che sia stato brutto di per se, ma uff. 
Magicamente e (questo è il bello) sempre a sprazzi, viene riesumata la questione di come mandare la ragazza nel passato, e scopriamo che è tutto un piano architettato dal padre triste per il destino della figlia. Dopo di che assumiamo queste tinte super thriller nel quale l'universo vuole ripristinare il suo equilibrio e puff, scopriamo la via, tutti a piangere e diciamo ciao all'unico personaggio interessante del drama. 
Io bo' dello shamano non ce ne siamo fatte nulla, del fatto che venisse dal futuro non ce ne siamo fatte nulla, nonostante ci abbiamo fatto vedere che l'impronta lasciata sul futuro sia "enorme", il senso di mancanza non perviene, e del suo destino nel passato non sappiamo una fava (lei ha dimenticato? Era lei che aveva confessato alla nonna il suo viaggio del tempo e l'obbligo di rispondere al cellulare? Se si ricorda come la presa la sua vita? E' riuscita a superare la morte del padre e rimettersi in sesto? Ma soprattutto perché io continuo a farmi queste domande?). 
E quindi così.. una fine che sì conclude in degno modo il drama che abbiamo visto, ma che sommata ai precedenti episodio lascia proprio 0 una volta conclusasi. 

Commentino commentuccio carino caruccio:

A sto giro faccio due mea culpa, un doppio salto mortale all'indietro e scalerò il balcone di casa, solo per espiare il peccato di averlo visto, consacrandoci ben 16 ore di vita. 
Sconsigliato a più non posso, ho scoperto solo attorno al 13imo episodio di essere pressoché l'unica (insieme alla santa traduttrice Angela, che ha dovuto subbarseli tutti - e dico tutti - da sola. Non so chi sei o dove ti trovi, ma sappi che ho ammirato il tuo impegno e senza te sarei sempre rimasta col dubbio!) in tutto il panorama di dramaland italiano ad essere andata oltre il primo episodio. 
Immaginate quindi il mio shock nel constatare che se avessi letto i commenti nei vari forum prima, avrei potuto salvarmi da sto scempio.
Già avrebbe dovuto mettermi in allarme il mio approccio, decisamente più unico che raro, dato che mi sono avvicinata a questa visione con le aspettative a mille e con le migliori intenzioni, dopo aver visto i trailer, spinta dal protagonista, senza neanche aver letto la trama. E aggiungiamoci poi che sui siti oltreoceano (chiamatisi anche Asianwiki, Dramabeans, ecc..) si leggeva che questo era un drama caloroso e soddisfacente, che insegnava l'amore per se stessi e tante altre belle cose... io da brava credulona, ci sono completamente cascata (ma non ho avuto così tanta fortuna come con Love is Annoying, but I Hate Being Lonely). Mai più! MAI PIU'!
Un drama frustante e fastidioso che ricorderò (anzi spero di non ricordare) come uno dei peggiori. Un'agonia poi scriverne la recensione, perciò: non so come sia uscita, non ho voglia di rileggerla per la ottocentesima volta, quindi a sto giro perdonatemi, ma per oggi è tutto. 

Un saluto, passo e chiudo!
Fine!

"Ringrazio Netflix per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

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