Al suo interno ho trovato tutto ciò di cui avevo bisogno, ma soprattutto ho adorato tutti i personaggi nella loro bruttezza. Dalla trama semplice e dalla ripresa fallacee, mi ha piacevolmente colpita per la bravura di un paio d'attori, ma soprattutto per la scrittura dei dialoghi. Dialoghi che io ho amato alla follia. Perché come dico sempre, il bello dei drama thai non sono le storie, ma le mazzate che i personaggi si danno all'interno di esse!
Trama:
Prima:
Una ricca donna in carriera rimane incinta di un suo impiegato, e per portare lustro e onore alla propria famiglia e non solo infamia, viene costretta a sposarlo. Passano gli anni, nasce un secondo figlio e le cose vanno sempre di male in peggio. Finché, ossessionata dal controllo della vita dei 3 uomini del suo nucleo familiare, la nostra sposina costretta non butta fuori di casa il marito ormai stanco della situazione (con l'accusa di tradimento) e il figlio che tanto le ha rovinato la vita obbligandola al matrimonio.
Ora:
Dopo la morte del padre, il primo figlio, poi ragazzo e ora uomo, seguendo il volere di quest'ultimo, ritornerà dalla famiglia che l'aveva "esiliato" scoprendo come in tutti questi anni il fratello abbia vissuto attaccato alle gonne della madre sentendone la mancanza.
Continuamente vessato dalla donna che lo ha messo al mondo, e rancoroso nei confronti di quella famiglia che nemmeno si è presa il disturbo di dare l'ultimo addio alla persona per lui più importante, si ritroverà ad imbastire una vendetta ai danni della madre, che coinvolgerà il fratello e la sua sessualità, e la ragazza che la madre vorrebbe vedergli affianco.
Lasciato quindi libero di sperimentare nella sua vita, assisterà al lento decadimento del fratello tra verità e menzogna, finendo ahimè per innamorarsi della ragazza che avrebbe dovuto sedurre per gioco.
Una classica storia famigliare di tradimento e vendetta (certo molto più alla mano della controparte coreana e con diversi punti in meno) che sa catturare l'attenzione dello spettatore più per la pazzia poco composta dei personaggi, che per le dinamiche super mega articolate della trama in se.
Tutto infatti si può dire ai thailandesi, se non di peccare di originalità. In questa salsa infatti abbiamo una storia di vendetta già vista, ma con uno sprint in più. Per una volta infatti non abbiamo il solito triangolo che vede ai vertici la bella, il tipo, e colui che esige vendetta, ma una madre ossessiva, un ragazzo ingenuo, e un povero diavolo accusato di ogni sorta di cosa. Con un circondario di personaggi, uno più involontariamente esilarante dell'altro, che danno vita a tutta una serie di situazioni coinvolgenti e sopra le righe che tanto mancano nei drama coreani. Dialoghi e scene piene di enfasi e emozioni, che se sì, in alcune occasioni soffrono un po' della scarsa abilità attoriale, ma sanno comunque dare tanto alla storia e all'evolversi della situazione.
Ovviamente i primi 10 episodi sono stati quelli che ho preferito, e sebbene ad un certo punto avrei ardentemente voluto fare una colletta per regalare un rasoio all'hairstyle di turno, mi sono talmente tanto fatta coinvolgere dalle situazioni, che ridevo come una scema davanti al pc, o iniziavo a parlargli di tutto e di più, intimando ai vari personaggi di lasciare stare quel povero lampione (come ahimè consideravo Suea).
Se devo essere sincera però una cosa con l'avanzare degli episodi ha un po' smorzato il mio interesse, ovvero il sempre maggior focus dedicato al fratello minore del protagonista, e il sempre più accantonamento di quest'ultimo. Insomma io capisco tutto ma almeno potevano dargli un po' più di spazio per la risolutezza della sua vendetta e approfondire un po' di più il suo cambiamento.
Personaggi:
Un triangolo atipico: formato dalla madre e dai due fratelli protagonisti, si presenta sottoforma di una madre ossessionata dall'amore per il figlio, del figlio che vissuto da sempre in una campana di vetro grazie al fratello troverà il coraggio di ribellarsi a questa condizione, e del fratello che millantando vendetta si ritroverà a dover rimettere insieme i cocci di quella famiglia andata in frantumi.
Un rapporto alquanto strano, dove la madre pretende di avere il totale controllo sul suo pupillo e dove quest'ultimo non se ne rende conto e non sa come uscire da questa condizione. Un delicato equilibrio quasi inconsapevole che verrà distrutto con l'entrata in scena di P'Moo figlio indesiderato e fratello tanto amato.
3 personaggi dalla caratterizzazione molto prepotente, che, nel caso di Suea risulta quasi più come un enorme cratere attorno a cui tutti ruotano. Perché diciamocelo, sto ragazzo, per quanto carino e bellino, ha avuto lo spessore di un foglio di carta velina. Da una parte super voluto, me ne rendo conto, in quanto vittima in balia degli eventi (madre, amante, fidanzata e fratello), nonché estremamente bisognoso di protezione, tanto da far schierare persino me al suo fianco, ma dall'altra un essere umano senza un minimo di verve e coraggio. Per carità simpatico, ma voi non sapete quante né ho dette agli altri e quante né ho dette a lui durante la visione, proprio per questo suo lasciarsi trasportare dagli eventi.
Dall'altra parte della medaglia invece troviamo P'Moo, un ragazzo maturato in fretta che ci aveva promesso fuochi e fiamme, ma che in realtà si rivelerà (anche piuttosto presto) molto affezionato al fratello. Be'... tralasciando il mio non aver capito più di tanto come il suo rapporto con Year potesse rompere le uova nel paniere alla madre (considerando poi che lei in primis non ne voleva sapere di Suea), c'è da chiedersi in che modo volesse portare a termine la sua vendetta, e soprattutto perché una volta appreso dell'orientamento sessuale del fratello non abbia fatto squadra direttamente con Lahab. Un ragazzo che di certo non le mandava a dire, ma sicuramente di buon cuore. Avrei preferito un qualche approfondimento in più nella seconda metà del drama, ma pace.
Entrambi figli di una madre psicotica ossessiva e isterica che smaniava dalla voglia di controllare l'unica cosa rimastagli dalle sue scelte sbagliate, il secondo figlio. Dopo infatti aver distrutto un matrimonio e la famiglia, gli ci vorrà un drama intero per comprendere che imporre il suo volere sugli altri non è amore ma semplice ossessione.
Una donna che si potrebbe benissimo considerare diabolica. Io bah, diciamo che da questo personaggio sono rimasta sconcertata. Non tanto per la sua psicolabilità, ma più che altro per il fatto che nessuno avesse il coraggio di dirle che essere ossessionata dal proprio figlio non fosse la cosa più normale del mondo. Per carità, un personaggio che ha saputo regalare una vastità di confronti tragedy-trash stupendi, però ecco forse un po' troppo pazza per poter entrare in sintonia con me (nonostante la sua buonissima riuscita).
Per quanto riguarda gli attori: l'unica donna del trio non l'avevo mai vista, dall'aspetto un po' straniante e nel quale c'era qualcosa che non mi convinceva, dalle doti attoriali passabili e in alcuni casi abbastanza (in)credibili, diciamo che l'ho adorata per la sua simpatia nei bloopers a fine episodi, troppo simpatica. Ovviamente l'interprete di Suea l'avevo già visto nella prima storia di Girl Next Room, e sarò sincera, bellino, carino, tutto -ino, ma non riesco a farmelo piacere in nessun personaggio. O meglio, per piacermi a livello fisico mi piace, trovo anche molto interessante il suo taglio d'occhi, ha un sorriso bellissimo, e vestito di tutto punto fa la sua bella figura, però come attore non mi dice niente, anzi lo trovo sempre molto molto noioso nelle sue interpretazioni. Peccato... Per quanto riguarda P'Moo invece, devo dire che avendolo visto prima in The Sand Princess e poi qui, ha saputo davvero stupirmi. Probabilmente l'unico del drama che sapeva fare il suo mestiere (o uno dei pochi), nonostante (mia opinione) non sia un ragazzo di tutta sta beltà, ma più che altro normale, trovo abbia davvero carisma da vendere. Se infatti nel precedente drama non mi aveva detto granché, qui ha saputo davvero catturare la mia attenzione, dando quella nota di non curante tristezza al suo personaggio che tanto me lo ha fatto apprezzare, promosso.
La fidanzata e l'amante: ragazzi io sarò strana, ma per questi due mi era partita una super ship che "al diavolo Suea" mettetevi insieme voi e fate faville per noi! Cioè due personaggi che non si poteva far altro che amare.
Entrambi immersi in uno scontro a fuoco per la contesa dell'amore della loro vita. Dalla prima parte della trincea troviamo Khaow, mentre dall'altra ci viene presentato Lhab. La prima fidanzata ufficiale del ragazzo, odiata però dalla madre di quest'ultimo e accusata di essere una donna di facili costumi (su che base anche oltre la fine del drama non l'ho capito. Soprattutto perché sta poveretta lavorava come una deficiente per la sua azienda di moda, quindi bo'). Il secondo amico e collega di lavoro del ragazzo, innamorato di lui da ben 7 anni (e qui... se non te l'ha dato per tutto sto tempo, due domande e una risposta super tragica io me la sarei data subito). Entrambi possessivi verso l'oggetto dei loro desideri, tanto da entrare continuamente in conflitto durante i loro incontri.
Ora, nonostante tutto il mio amore per Lahb (che sicuramente è stato il mio personaggio preferito di tutto il drama), vorrei spezzare una lancia in favore di questa povera ragazza destinata (in ben due drama) a diventare madre single. Tutti ad additarla no? Però vorrei sapere se voi al suo posto non avreste fatto peggio. Cioè ma scusatemi, lui è il mio ragazzo e tu ci provi così spudoratamente? Ma io ti cavo gli occhi altro che scenate! Insomma secondo me aveva anche classe. E per quanto non riesca ad apprezzare più di tanto l'attrice (protagonista di Bangkok Love Stories: Pled) trovo che qui abbia avuto un ruolo che sicuramente le si addiceva di più.
Passando però al mio adorato... be' che dire... io ero dalla parte del suo amico confidente e come lui, cercavo di convincerlo costantemente di meritarsi qualcuno di meglio (a parte che Suea non l'avrei consigliato nemmeno al mio peggior nemico). Nonostante infatti il suo eterno amore, era più che palese il risvolto tragico della situazione, e non certo inaspettato. Manipolatore e molto molto subdolo, una volta portato il ragazzo dei suoi sogni dalla sua parte, si ritroverà a dover lottare molto più di prima non solo contro la reticenza di quest'ultimo ad accettare la sua sessualità, ma anche con il pregiudizio della gente. Pregiudizio della gente a mio parere ingiustificato, perché se potevo capire la madre, non comprendevo tutti gli altri tra la fidanzata, il fratello, l'amica e i colleghi di lavoro, che l'additavano come non normale e poi giravano anche loro con ragazzi omosessuali. Io bo'. Soprannominato da me Pokémon Raro, questo personaggio ha saputo dare al progetto davvero tanto smalto, rivelandosi di fatto e non intenzionalmente il vero antagonista.
Entrambi questi attori li avevo già visti, e se lei non mi ha sconquifferata in nessuno dei suoi due ruoli, nonostante la loro diversità, lui l'ho molto apprezzato in questa parte (anche se sicuramente non il migliore all'interno della produzione).
La famiglia di supporto: be' onestamente ho poco da dire a loro proposito. Tanto poco che ancora mi chiedo perché inserire la ragazza in copertina. Personaggio che per come è stato trattato, sospetto abbia cambiato rotta durante le riprese del progetto. Ragazza super maschiaccio che io ho semplicemente adorato nel suo essere alla mano e semplice. Interesse amoroso e supporto del fratello maggiore, oltre ad essere una sorta di grillo parlante, si rivelerà semplicemente come mera spettatrice degli eventi, alla stregua della madre, del padre (brav'uomo) e dei due fratelli minori (da scompisciarsi dalle risate). Interpretata da un'attrice davvero bella... mi ha lasciata un poco perplessa per la marginalità del suo personaggio.
Finale:
Il punto di vista si sposta, e se prima seguiamo la storia da parte del fratello maggiore, ora veniamo catapultati nelle vicende del minore dal punto di vista di Suea. Dopo aver infatti scoperto e accettato la propria sessualità, triste per aver perso l'appoggio vicino del fratello, e convinto di volersene andare distante da quel clima di oppressione che è casa sua. Successivamente all'aver chiesto a Lahb di partire per gli Stati Uniti, apprenderà una notizia che sconvolgerà i suoi primi e ultimi mai fatti piani, la sua ragazza è incinta. Scegliendo quindi l'illogicità della menzogna a favore della logicità della verità, deciderà di nascondersi e reprimere il suo vero io, abbandonando l'amante e andando all'altare con la sua promessa sposa, madre di suo figlio.
In procinto di sposarsi però, dovrà fare i conti con l'amante venuto solo allora per un ultimo confronto nel quale, dopo l'ammissione di Suea di essere stata una storia per mera curiosità, ci scapperà una colluttazione con annesso morto. Il tutto ovviamente nel disperato tentativo di salvare l'amante da quel tragico tentativo di suicidio.
Con ora la famiglia infangata, un matrimonio incompleto, e un fratello maggiore che si è preso la colpa dell'omicidio al posto del minore, Suea deciderà di autodenunciarsi alla polizia, cosa che però potrà fare solo dopo essersi confrontato con la madre, che presa da un'attacco isterico cadrà dalle scale rimettendoci la spina dorsale e la possibilità di poter tornare a camminare.
Ora con un figlio entrato nell'ordine dei monaci, l'unica cosa che le rimarrà da fare sarà accettare l'auto di Moo, che smessi i panni del vendicatore, si accorgerà di non aver mai voluto un destino così tragico per i suoi familiari, e si riscoprirà disposto a stare accanto alla madre, con molta ma molta pazienza.
Appianati quindi tutti i dissapori, il drama si chiude con un monologo della madre davanti alla tomba del padre e con i due fratelli ai suoi rispettivi lati, che riassunto potrebbe suonare così "se solo non fossi stata stronza prima, ora le cose sarebbero migliori".
Ecco, spoileratomi fin da quando non era ancora in procinto di essere subbato, il finale a dir poco drammatico della serie, una volta giunta effettivamente all'episodio finale, un po' di amaro in bocca l'ho provato.
Non che non sia drammatico (uno è morto, uno si è fatto monaco, una è in sedia a rotelle, e l'altra si è trasformata in una madre sigle) per carità, ma l'ho trovato decisamente sottotono, poco d'impatto e semplicemente semplicistico per lasciarmi davvero qualcosa. Se non la solita morale trita e ritrita, per cui mi rendo conto ci sia ancora bisogno, ma che ecco... dall'alto della mia ignoranza credo, se mi ritrovo a guardare così spesso lakorn di questo tipo, di non averne poi così bisogno in prima persona.
Da un lato originale, dall'altro telefonato, nel corso degli ultimi episodi giocavo a scoprire chi sarebbe morto. E se da un lato ci avevo azzeccato per il personaggio, dall'altro mai avrei pensato che a far esalare l'ultimo respiro a Lhab, non fosse il più classico P'Tir sulle strisce pedonali, ma una colluttazione tra i due amanti.
Ovviamente poi sulla questione scelte dei personaggi e matrimonio ci sarebbe da fare un capitolo a parte, anche perché a parer mio lei si meritava sicuramente di meglio (come anche anche l'amante) e onestamente non ho capito cosa Suea intendesse fare poi con un figlio e una moglie che palesemente non voleva. Scelte obbligate immagino.
A questo proposito anche, ho trovato fin troppo sbrigativa l'accettazione e il superamento della morte dell'amico, cioè sì si è fatto monaco, ma è pur sempre un "esperienza" che segna la vita di una persona e difficilmente la si può dimenticare, e qui la liquidano con due minuti di lacrime e una presa di coscienza (e svariate settimane/mesi/chissà non viene specificato di tempo lampo), senza contare poi il come hanno trattato la parte dell'accettazione del non poter più camminare della madre. Cioè qui nemmeno si sono soffermati! Ora io capisco che per questa donna non mi sarebbe dispiaciuto nemmeno se fosse morta al posto dell'amante, ma da qui a farle prendere con così tanta filosofia la sua invalidità, è stata una scelta registica che mi ha lasciato a dir poco troppo perplessa e insoddisfatta.
Mi rendo comunque anche conto che per trattare con la dovuta attenzione e le dovute tempistiche tutto ciò che è stato inserito nell'ultimo episodio, ci sarebbe voluta minimo minimo una seconda stagione da 10 episodi, però ecco, a sto punto avrebbero potuto aggiungere meno roba.
Ciononostante (anche se a parer mio completamente out of charachter) apprezziamo il rinsavimento della madre in ultima battuta. Dopotutto ci ha messo poco. Le è servito solamente la morte di una persona e la vita in pausa di un'altra, che sarà mai.
Commentiamo per commentare:
Un lakorn che confesso, sia per lunghezza, sia per tematiche trattate (sono fan solo fin ad un certo punto delle tristi dinamiche familiari del ceto borghese, nonostante per la maggior parte i coreani ce le infilino sempre), sia per la drammaticità che si captava in giro, ho messo un po' a decidermi di guardarlo.
Non tanto perché io sia contro ai finali tristi, anzi in belle storie mi piacciono, ma vi dirò la verità: la realtà per storie di questo tipo fa già abbastanza schifo, quindi a me piace immergermi nelle bolle di gioiosa irrealisticità che spesso ci offrono i lakorn thai a questo proposito. Anche perché, perdonatemi, ma sempre dall'alto della mia grande, grandissima ignoranza, sono anche stufa di vedere che il solo e massimo problema di queste coppie sia la non accettazione dei Pokemon Rari da parte delle altre persone. Per carità è vero che siamo solo nel 2021, ma è anche vero che non credo sia solo questo il problema che le coppie omossessuali debbano affrontare. Mi volete proprio dire che non abbiano bollette da pagare? Sogni da coronare? Insomma, questa è stata una bella storia, ma se mi consentite, preferisco uno show più alla Manner of Death o A Tale of 1000 stars, nonostante tutti i difetti almeno le storie sono innovative e seguono una trama che esula dal solo mero trattare la storia d'amore principale.
Il tutto per dirvi però, che nonostante il mio astio per la tragicità dei prodotti che trattano dell'omosessualità, in realtà questo lakorn mi ha piacevolmente stupita facendomi divorare episodi su episodi solo per scoprire dove il tutto sarebbe andato a parare e quali dei personaggi si sarebbero redenti, quali sarebbero morti, e a quali il karma avrebbe dato la sua batosta. Infatti nonostante la prevedibilità dell'evolversi degli eventi, fino ad un buon 3/4 della storia, sinceramente non avrei saputo dire come il tutto sarebbe andato a finire.
E anche a sto giro è tutto! Un saluto e alla prossima!
Fine!
"Ringrazio le ragazze del KongArthit0315 per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"
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