Mia madre dice "NO NO NO, ma proprio NO!"
Un drama che ammetto di aver scaricato un 30% per la trama e un 70% per la protagonista principale. Sinceramente? Io l'ho trovato molto confusionario, pieno di tentati colpi di scena falliti e in sostanza noioso. Sono fermamente convinta che lo sceneggiatore/sceneggiatrice, ad un certo punto della strada si sia persa a qualche incrocio, portandoci di fatto ad un vicolo cieco.
Trama:
Una ragazza, in procinto di compiere un suicidio di coppia assieme al moroso, viene risvegliata (dopo suddetto tentativo finito male) nell'auto di quest'ultimo dalla polizia che la dichiarerà colpevole dell'omicidio del ragazzo e la condannerà all'ergastolo.
2018:
Spinta dai suoi superiori riuscirà a negare alla nostra ormai Ahjumma l'ultima sua speranza di rivedere l'azzurro del cielo, condannandola a passare gli ultimi anni di vita all'interno del carcere. Convinta di aver fatto le cose per il meglio, e pronta ad assaporare la nuova promozione, dopo uno scatto d'ira della detenuta, un malore e una rianimazione fatta con un vecchio defibrillatore dal suo fidanzato, la nostra avvocatessa si ritroverà all'interno del corpo della detenuta dietro le sbarre.
Ci ritroveremo quindi a seguire la nostra detenuta, nei panni dell'avvocatessa di successo, in un disperato tentativo di vendetta contro coloro che l'hanno incastrata ingiustamente, venendo a scoprire non solo che la vittima in realtà è viva e vegeta, ma anche che quest'ultima in realtà è il capo della donna che ha mandato in frantumi le sue ultime speranze di libertà.
Di cose a proposito di questa trama ce ne sarebbero davvero tante da dire, ma le più importanti tra tutte secondo me sono: il non saper calibrare bene le tempistiche della storia e la poca abilità nel saper dosare i colpi di scena.
Infatti il drama si apre facendoci intendere, neanche troppo velatamente, dove la storia voglia andare a parere, palesando poi completamente il suo intento già nel secondo episodio, lasciandoci quindi proseguire la visione con una marea di informazioni complementari ma non troppo (interessanti) essenziali fino alla fine del drama.
Essendo quindi a sto punto noi in possesso di più informazioni dello sceneggiatore stesso, io mi chiedo:
- Perché dobbiamo sorbirci personaggi che si fanno la domanda clou del drama ("Se il morto in realtà è vivo e ha l'identità del fratello, chi è il reale morto? Perché un morto ce deve per forza stare se m'hanno ficcata dentro!") fino al 9 episodio per poi farci uno spiegone spiegoso dal nulla su quanto ci fossero già arrivati prima?
- Perché farci intendere 3 episodi prima la verità sui genitori di un personaggio per poi farci vedere quest'ultimo che gira in tondo così a casaccio?
- Perché mostrare tre, anzi quattro persone indagare sulla stessa traccia ma nessuna delle 4 confrontarsi con gli altri, facendo così vedere a noi spettatori una continua ripetizione di informazioni già immagazzinate da prima della messa in onda?
- Perché far scambiare di corpo le protagoniste se questa cosa non ha nessuna utilità sia ai fini della trama che per l'evoluzione delle due donne?
- Perché fare questo drama? Qual'era il messaggio che doveva mandare e io mi sono persa?
Che casino! Che fatica! |
Personaggi:
Avvocatessa: di successo che può vantare una percentuale del 100% di vittorie sui suoi casi, ritrovandosi incastrata nel corpo di una condannata a morte malata terminale, metterà in dubbio tutta la sua vita fino ad ora. Ambiziosa, senza scrupoli, e corrotta, ci viene presentato questo personaggio. più nero che grigio, in vesti di protagonista a cui fin dall'inizio si fa fatica ad affezionarsi. Da un lato fin dai primi episodi proprio per il suo essere un personaggio moralmente poco apprezzabile l'ho adorata, dall'altro lato, quando sono iniziate le sue crisi esistenziali ho trovato la faccenda tutta troppo forzata. Donna fidanzata con lo Psichiatra solo ed esclusivamente perché in lui vedeva un buon partito, io continuo a sostenere che nonostante la sua redenzione finale (in un monologo di dubbia utilità) non se lo meritasse comunque. Questo personaggio è una delle uniche due cose che mi sono piaciute del drama ma sul finale ahimè mi ha lasciato leggermente con l'amaro in bocca. Aggiungo che fin dall'inizio ho avuto difficoltà a comprendere alcune sue scelte (tipo quella di non assecondare la detenuta, o ancora quella di voler per forza continuare a lavorare nello studio legale, nonostante il suo capo l'avesse più volte minacciata e anche licenziata). Non nego di aver scaricato il drama solo per l'attrice protagonista, piaciutissima in Faith, tanto quanto qui ci ha lasciato col dubbio. Ammetto che mi è piaciuto abbastanza il suo modo di recitare dando profondità a questo personaggio, ma forse non è stato proprio il drama adatto. Inoltre trovo che lo stilista abbia fatto cilecca con i suoi outfit, passava da quelli da nonna a quelli da nipote a seconda del mood della giornata, peccato che l'attrice interpretava una donna di quasi 40 anni e per la prima era troppo giovane, per la seconda un po' troppo matura.
Detenuta: innocente ma incastrata per l'omicidio dell'allora fidanzato, passerà i successivi 34 anni in carcere vedendosi continuamente negare la possibilità di appello. Dopo essersi vista mandare in fumo anche la sua ultima occasione per riacquistare la libertà (desiderata soltanto per potersi prendere cura della madre malata), nel corso di un dialogo con l'avvocatessa scoprirà che l'uomo da lei ucciso in realtà è ancora vivo ma sotto un'altra identità. Colta da un malore, rianimata e scambiatasi di corpo con la coprotagonista, la vedremo tentare, neppure lei sa come, cercare di ottenere vendetta contro l'uomo che le ha rovinato la vita (senza nessuna motivazione) partendo proprio dalla sua famiglia. Che dire di questo personaggio, proprio non mi è piaciuto per nulla. Partita come super donna mega power che tutto può fare, la vediamo fiappirsi pressoché subito e fare disastri uno dopo l'altro. Non fidandosi mai delle persone (posso capire avere dei dubbi sull'Avvocatessa, ma dire qualcosa al poliziotto?) dalla sua parte e di fatto non combinando nulla. Ritornata nel suo corpo poi, la vediamo fare ancora meno. Bo' sinceramente non mi ha proprio dato soddisfazione. Sicuramente era una brava persona bloccata in una situazione ingiusta e con una vita davvero molto triste, ciò non toglie che ha talmente rotto le balls che ad un certo punto ho persino giustificato il cattivo di turno (no non è vero, però se fossi stata all'interno del drama l'avrei presa anch'io su male). Sicuramente un personaggio che avrebbero potuto scrivere cento volte meglio. L'attrice non è la prima volta che la vedo e anche se delle altre non ne ho memoria, qui l'ho trovata davvero molto brava (soprattutto il suo interpretare l'avvocatessa) certo è che il personaggio in se non le ha reso giustizia proprio per nulla.
Psichiatra: orfano di padre e di madre che fin dall'inizio vediamo in cerca delle sue origini. Dapprima convinto che la madre fosse la detenuta, successivamente, grazie ad un dottore del suo ospedale, lo vediamo mettersi sulla pista giusta e scoprire di essere in realtà figlio di una coreana oltre oceano morta di parto e di quello che credeva essere il fratello maggiore, vera vittima del caso. Innamorato fin dalla giovane età dell'Avvocatessa, durante il drama ci dovremmo sorbire anche un po' di problemi di coppia finiti in un buco nell'acqua data la santità di questo personaggio. Meritava di meglio, nonostante la redenzione. Unico e vero motivo che mi ha spinto a finire il drama, mi sarei aspettata molto di più dalla sua story line. Amico sia dello Hyung di turno che del nipote/cugino, lo vedremo quasi fin da subito dalla parte della detenuta, ma ciononostante anche un po' tonto su ciò che riguardano le questioni familiari. Mai arrabbiato, mai possibilitato a cantarne 4 ai suoi parenti, come tocco finale ci viene mostrato quasi in procinto di (lasciarci le penne) rimanere infermo in ospedale nel corpo del cugino. Il tutto nonostante sapesse di non poter riporre fiducia nello zio e di essere un papabile candidato per la "resurrezione" dell'infermo. Siamo sinceri, a me questo personaggio è piaciuto una cifra solo perché gnocco e simpatico. In questo drama ha delle inquadrature e delle espressioni che mi hanno scaldato il cuore, oltre al fatto che il suo personaggio era di una bontà quasi rasente all'ingenuità. Ciononostante non me la sento di consigliarvi il drama solo per la sua gnoccaggine. L'attore lo adoro, purtroppo non mi capitano spesso sotto tiro drama in cui è presente, ma è sempre un piacere vederlo, soprattutto nelle commedie romantiche. Poi qua aveva quella vena di dolcezza che ah..... quanto mi piacerebbe rivederlo in un ruolo del genere.
Presidente: ed ex fidanzato teoricamente morto della detenuta, che in una colluttazione col fratello figlio legittimo del padre finirà per ucciderlo. Rubatagli l'identità e accusata la sua amata dell'omicidio passerà i 30'anni successivi a proteggere il suo impero occupandosi di moglie, figlio e nipote. Sinceramente come personaggio cattivo di turno non era nemmeno così male, anzi, il problema è che persino oltre la fine del drama ancora non si capiscono le sue motivazioni dietro le varie scelte. Si potrebbe pensare siano solo frutto dell'ambizione, ma allora perché metterci quel flash back poi dimenticato sul suo essere costretto dal padre a passare per il fratello? Bo'. L'unica cosa super chiara di questo personaggio era il suo amore per il figlio, amore che lo ha spinto fino a diversi punti di non ritorno. Figlio oltretutto che come il padre, sarebbe stato, anzi è stato, disposto a tutto pur di proteggere la sua identità e non mettere in dubbio la sua famiglia. Sinceramente avrei approfondito un po' di più entrambi, anche perché il drama ci ha fatto spacciare il ragazzo come unico colpevole, ma pure il padre all'epoca ha dovuto fare un po' di lavoro sporco o no? L'attore che interpreta il padre mi è piaciuto, ormai navigato, guardandolo si va sempre sul sicuro. Il ragazzo che interpreta il figlio non l'avevo mai visto, ed oltre ad essere davvero un bel ragazzo, l'ho trovato molto molto bravo e credibile a interpretare la parte del figlio di papà psicolabile e intoccabile.
Inoltre spediamo due parole anche per:
- la segretaria ex detenuta: il vero perno del drama, se non ci fosse stata lei a farsi in quattro per scovare le informazioni da passare alle altre due saremmo ancora qui in attesa che la Detenuta arrivasse a capire l'identità del morto.
- il poliziotto: estremamente simpatico e arguto, stereotipato ma innovativo. Classico cane pazzo di ogni ogni distretto, una volta scovato questo gustoso osso che altro non è che il caso casoso in questione, cercherà in ogni modo possibile di collegarne i fili. Povero lui... mi spiace per la sua cotta a senso unico.
- ex procuratore corrotto: a capo della sezione della protagonista, che se dio vuole almeno lui viene arrestato. Sicuro di se e intoccabile, scopre a fine drama che la ruota gira per tutti.
- per quanto riguarda il dottore dalle informazioni segrete: penso sia stato uno dei suoi ruoli più simpatici e migliori nel quale mi è davvero piaciuto, peccato che pure lui non fa una bella fine. Del resto però essere il meno corrotto non significa essere una brava persona.
- odiato invece il galoppino-maggiordomo del presidente: uomo di davvero poco spessore dato il suoi scodinzolare indipendentemente dietro al suo padrone, osannandolo talmente tanto da vendergli persino il figlio.
Lo Psichiatra, venuto a conoscenza dello scambio di corpi e della malattia terminale della Deputata, troverà un modo per riscambiarle e farle collaborare sul caso di quest'ultima. Ritornata finalmente avvocatessa nel suo corpo, cercherà di mantenere il piede in due scarpe fino a che non sarà costretta a tradire l'ora non più nemica detenuta poiché ricattata dal suo ex studio legale e quasi condannata per omicidio. Dopo aver vendute le prove però si renderà conto che la vita non è mai giusta e, riuscita a recuperare la propria documentazione incriminante e svelata la vera lei al ragazzo, tutti e tre si coalizzeranno per citare a giudizio il Presidente. Presidente che al momento vuole con tutta la forza della sua disperazione mettere l'anima del figlio ormai paralizzato dalla faccia in giù, nel corpo dello Psichiatra zio/cugino.
Ormai prossimi alla vincita nel processo assistiamo all'ultimo disperato tentativo del drama di farsi interessate che vede il Presidente e tutti i suoi seguaci finire accusati oltre di furto d'identità anche di occultamento delle prove, estorsione, rapimento e tentato omicidio. Condannando unicamente solo il nostro Presidente ad una vita di rimorsi, sensi di colpa e tristezza destinata a consumarsi occupandosi dell'amore della sua vita ora costretto ad un eterna immobilità.
Finalmente libera, la nostra Deputata si spegnerà nel luogo in cui avrebbe dovuto farlo tanti anni prima sulle ginocchia dell'Avvocatessa, dandogli il coraggio e la forza di aprire un proprio studio legale che si occuperà di tutte quelle cause corrotte a sfavore degli innocenti.
Lo sceneggiatore durante il finale. "io non c'ero e se c'ero dormivo" |
Lasciamo perdere, cicchetto? |
Mettetevi pure comodi |
Commentare per commentare:
Un drama che sicuramente puntava sulla denuncia nei confronti degli avvocati corrotti usando un tocco fantasy per differenziarsi dagli altri del genere ma che di fatto non ha saputo mantenersi in linea con le sue idee.
Esattamente mia madre (con la medesima espressione) |
Room No. 9 cosa? Dove? Chi? |
Anche per oggi il mio dovere lo fatto, a sto giro fidatevi che davvero oggettivamente non ne vale la pena. Un saluto e alla prossima!
Fine!
Fine!
"Ringrazio il Nine Room Team di viki.com per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"
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