mercoledì 9 febbraio 2022

Recensione Bad Buddy


Un parto di 12 ore...
...e non perché non mi sia piaciuto, chiariamo, io questo lakorn l'ho sinceramente amato (almeno fino a metà)! E' solo che ho avuto la brillante, brillantissima idea di iniziarlo on-air, ovviamente seguendo tutto ciò che l'on-air comporta e che io detesto:
  1. L'attesa: di settimana in settimana. Cosa faccio quindi? Mi accumulo gli episodi, solo che, che succede? Che dimentico i precedenti.. con quale risultato quindi? Che ogni volta che devo guardarmi quelli nuovi devo recupere i più vecchi, ma il tempo scarseggia e poi non riesco mai a mettermi in pari e le settimane continuano a passare e ci vuole sempre più tempo per recupere e... finisco in un circolo vizioso.
  2. L'hype e gli spoiler: due cose che odio con tutta me stessa ma dal quale non riesco a stare lontana. Mi diverte vedere gente che parla entusiastamente delle cose che piacciono anche a me, e qualche piccolo spoiler (tipo se dopo una determinata scena ci si confronta o ci si ignora) me lo faccio anche volentieri solo per sapere cosa aspettarmi.
    Cosa succede però? Che nel mentre faccio accumulare gli episodi la mia bacheca di fb si intasa di commenti positivi e speculazioni sul futuro sulla serie in questione, e quello che era partito come un piccolo spoiler sulla scena di chiusura dell'ultimo episodio visto da me, si trasforma in uno spoiler sui i successivi tre episodi. Che allora mi metto a guardare, ma non ricordandomi più benissimo i precedenti tre mi sembra doveroso fare un ripasso solo per non perdermi le sfumature più interessanti, e quindi dopo non ho tempo e finisco per imbottigliarmi nella visione dell'unico episodio nuovo che ho visto e intanto gli spoiler aumentano e io non faccio altro che vederlo osannato ovunque e quindi finisco nel solito circolo vizioso.
  3. Il Circolo Vizioso - La mia nemesi: colui che immancabilmente finisce per farmi perdere interesse nei progetti che amo e che capita soprattutto con i lakorn (anche perché sono gli unici per il quale non riesco ad aspettare la conclusione). Francamente non so perché, molto probabilmente è perché sono strana io, ma se maturo troppo interesse per una storia o ne sento troppo parlare, finisco, nonostante la mia curiosità, per bloccarmi durante la sua visione. In mezzo so che c'è anche un po' di paura di finirlo e lasciarlo andare, soprattutto se è un progetto che mi piace assai, ma finisce proprio che lo mollo e piuttosto mi tengo la curiosità, o peggio mi spoilero tutto lo spoilerabile preferendo non godermi la visione... aaaaaaaaaahhhhhhhhhh VOGLIO ESSERE ANCH'IO UNA PERSONA NORMALE! 
E questo è proprio il caso del lakorn Bad Buddy, per il quale sono passata dall'essere in astinenza settimanale a non trovare mai occasione di recuperare gli ultimi quattro episodi, o meglio a occupare tutto il mio tempo libero possibile con cose futili pur di non ritagliarmi il tempo di guardarlo... ma se siamo arrivati qui, vuol dire che in un modo o nell'altro sono riuscita a concludere la visione (e che visione!) e quindi direi di partire con la recensione di Romeo e Giulietto BL Thai! Drama che aspettavo con ansia fin dall'uscita del trailer più di un anno fa! Che aspettavo con ansia fin dal primo poster ufficiale! Lakorn che però, ahimè... non è riuscito a conquistarmi come mi aspettavo.

Trama:

Avete presente Romeo e Giulietta no? Ecco, senza Verona, senza nobiltà e senza morti, ma con il balcone (o quasi).
Fin da che hanno memoria entrambe le famiglie litigano sulle cose anche più insignificanti spronandoli ad una continua rivalità poco salutare. Fu così che dopo aver acquietato un attimo i dissapori durante il liceo per punizione a uno dei due venne fatta cambiare scuola, perché sia mai che due rivali possano anche andare d'accordo.
Si cresce, si cambia e se è destino le strade si rincroceranno, proprio quello che accade a Pran e Pat che, dopo essere diventati Just Friends? al liceo e poi essersi persi di vista, si rincontreranno all'università. 
Il primo nella facoltà di architettura e il secondo nella facoltà di ingegneria (anche perché ormai si sa, da quest'ultima non si scappa mai). Ovviamente nemiche giurate. 
Fu così che tra una litigata, un concorso e un progetto per riparare ai danni fatti, Pran e Pat scoprono di non odiarsi poi così tanto e che una semplice amicizia è decisamente fuori questione... ma come reagiranno gli amici da sempre rivali per amor di facoltà e i genitori per amor di capriccio a questo inaspettato inavvicinamento?

Ah... penso che i primi 9 episodi di questa storia siano stati davvero davvero belli. Trascinanti, immergenti, che hanno qualcosa da raccontare e che sanno come farlo. Senza tempi morti, senza risultare superflui o ridondanti, peccato però che ad un certo punto la situazione si debba evolvere e lo faccia con una sorta di staticità che mi ha reso difficile apprezzare altrettanto anche gli ultimi tre.
Una visione divertente, con una coppia su schermo davvero molto affiatata, che fin dai primi episodi si rivela frizzante e trascina lo spettatore nel vortice della ship protagonista senza nemmeno rendersene conto. Le puntate infatti filano via che è un piacere e non si fa in tempo ad iniziarle che già giungono alla fine senza nemmeno accorgersene, lasciando solo allo spettatore il tempo di disperarsi perché l'attesa di una settimana, nell'era del bingewatching, non dovrebbe essere più legale. 
La regia è ottima e per una volta non ci regala tempi morti, sguardi inutili o sfioramenti di mani urticanti, ma delle vere scene logiche che aiutano sia l'approfondimento dei singoli personaggi. della coppia e il progredire della trama. 
La lentezza e la genuinità con il quale i sentimenti si sviluppano e con il quale avviene la presa di coscienza in ciascuno dei ragazzi è davvero rappresentata bene, e se c'è una cosa a cui devo dare atto è che per una volta non è presente il solito dramma di sottofondo o i soliti cliché di ragazze antipatiche o omofobi del cappero. 
Certo ovviamente non è tutto rose e viole, ma almeno tutti gli alti e bassi che superano hanno una motivazione e vengono trattati come un normale percorso di vita. 
Nella sua semplicità infatti ha saputo trattare molto bene argomenti delicati quali la scoperta di se stessi, l'accettazione da parte delle persone a loro attorno e il rapporto famigliare, senza però scadere nel pesante o nell'eccessivamente drammatico. Alcune scene infatti sono molto belle e intense sia dal punto di vista visivo, sia per il coinvolgimento emotivo che sanno trasmettere. 
I sentimenti dei personaggi arrivano chiari e forti allo spettatore in più di una scena. Ad esempio la tristezza di Pran è quasi un pugno nello stomaco quando assiste al dialogo fra il padre e Pat nella stanza di quest'ultimo. Oppure la famosa, famosissima scena (spoilerata in ognidove #io-c'ero!) del bacio dell'episodio 5, che esprime tutto il bisogno del momento ma anche l'impossibilità di riuscire a goderselo per le ripercussioni che potrebbero avere i loro sentimenti. Oppure ancora il momento dell'accettazione dei genitori sul finale e il senso di serena rassegnazione che porta entrambi a mettere una pietra sul sofferto passato. Scene semplici, momenti di normalità, che però per come sono state rappresentate arrivano dirette al cuore dello spettatore.

Ora però dopo il tanto osannarlo mi sembra doveroso parlare anche delle sue sbavature. Perché sì, un paio ce ne sono, e se una non si può attribuire alla produzione quanto più alla casa che ci ha messo i soldi, l'altra ad un certo punto m'ha sfiancata e la colpa è solo loro:
  1. La pubblicità invasiva. Ok, non così invasiva come in altri lakorn, perché ammettiamolo, qui sono stati super bravi a inserirle in scene apparentemente funzionali con tanto di script di battute pubblicitarie. MA non potete non esservi accorti che con il progredire della serie e della sua fama, iniziassero anche a scarseggiare le idee e ad aumentare i prodotti. Qui comunque ricordiamo l'onnipresente bibita (che identifica automaticamente la serie come prodotta dalla GMM, ormai è persino più ufficiale del logo stesso), e le tre nuove entrate di prepotenza: 1. l'acqua micellare della Nivea (oddio ste scene che trauma sono state), 2. l'inalatore in tubetto per naso (forse quello che a livello di inserimento ho apprezzato di più) e 3. le Alghe Essiccate? Disidratate? Sottoforma di snack (che in una scena ci sono state da dio e in un altra un po' d'impiccio). Ma che ci volete fare pure loro devono campare e senza questi product placement non potremmo vedere i nostri amati lakorn, quindi facciamocene (fattene Nicole) una ragione e continuiamo a segnarle in ogni recensione solo per sport!
  2. Le canzoni. Che io abbia un piccolo (enorme) problema con le musiche thailandesi è cosa risaputa, in Italia per lo meno. Ora infatti vorrei sapere chi di voi ha fatto la spia! No, perché qui ho notato un certo accanimento verso la mia personale persona! Insomma se Just Friends? ad un primo ascolto la potevo anche sopportare, dopo la 24esima volta io sclero, ma male anche! E in più non potevo nemmeno mandare avanti queste scene! Perché se no si perdevano pezzi importanti! Uffa... fortuna vuole che c'è ancora il tasto muto sul pc e i sottotitoli su schermo, altrimenti non ce l'avrei fatta... oh povera me! Spoiler: sì io sono tipo la sola persona ad averlo visto e non averne apprezzato la colonna sonora, ma tant'è. Ormai ci siamo abituati alla mia stranezza.

Personaggi:

Pat:
ah. Ragazzo definito dai thailandesi un po' teppista, ma in realtà solamente molto vivace. Studia perché deve, ama uscire, divertirsi e farebbe di tutto per i propri amici. Molto competitivo, impulsivo e deciso che non si preoccupa dei pensieri della gente. Con il grande pregio di agire e non rimuginare inutilmente sulle sue azioni.
Decisamente una ventata d'aria fresca più che altro perché è riuscito a svecchiare il classico stereotipo del maschio alfa presente in quasi tutti i BL thai. Passionale si, ma anche con una vena tenera che lo faceva soccombere alla persona che amava nonostante la ripromessa di non essere il primo a cedere. Disponibile ad essere la spalla su cui piangere del proprio lui, ma testardo nel cercare sempre soluzioni alternative e forse anche un po' folli per darsi delle chance per poter stare insieme.
Inutile dire che da spettatrice l'unica cosa che ho potuto fare, ritrovandomi tantissimo in Pran, è stato innamorarmi di lui nonostante i suoi difetti (momentaneamente oscurati alla mia vista). Soprattutto perché io l'attore fin dalla prima volta che l'ho visto l'ho sempre immaginato caratterialmente così. 
Semplicemente un ruolo perfetto per lui che infatti ha saputo interpretarlo magistralmente. Espressività, movenze, interazioni erano tutte così naturali da non portarmi minimamente a pensare stesse effettivamente recitando. E questo non solo con il partner di scena ma anche con la sorella, gli amici e in generale tutto il cast dei personaggi secondari. Certo all'inizio forse l'ho trovato un po' più indietro dal lato tecnico rispetto al suo collega, ma più avanti si andava più si notava come la differenza di approccio al ruolo facesse essa stessa parte del personaggio e sono finita per apprezzarlo ancora di più.
Ammetto comunque che un po' di effetto nostalgia in me l'ha scaturito, poiché io c'ero quando lui recitava in Make It Right, un ruolo con molto simile a questo personaggio nel quale sebbene molto acerbo già si vedevano le sue potenzialità (di muscolatura e non) future. 
Niente... le mie lodi per questo ragazzo finiscono qua e spero di riuscire a vedere il suo prossimo lakorn (che sembra anche molto interessante per trama) e nel frattempo mi consolerò con i suoi precedenti lavori recentemente subbati.

Pran:
ah. Visto per la prima volta in quel lakorn - per il quale non ero decisamente in target - My Dear Loser: Edge of 17 (mai portato a termine), innamoratami di lui sedutastante, della sua paffutaggine ma soprattutto del suo sguardo, manco a dirlo ho deciso, in astinenza dalla visione di Bad Baddy, di guardarmi The Gifted con i sottotitoli generati automaticamente sul tubo solo per rivederlo recitare (salvo poi scoprire l'esistenza di un fansub che lo stava traducendo... solita sfiga). Della serie sì, come attore lo amo esattamente, ma per ragioni diverse, quanto l'attore di Pat.
Qua ci delizia con un'interpretazione che come nel caso del suo collega, gli calza a pennello. Competitivo, realista, leggermente insicuro, perfettino, ordinato e organizzato, si mostra come il perfetto opposto del suo partner. Ovviamente primo della coppia a rendersi conto dei propri sentimenti, ma l'ultimo a mettersi in gioco.
Come il suo collega, pure lui nella sua rappresentazione e ovviamente grazie anche alla scrittura del personaggio in se, ha saputo svecchiare lo stereotipo del ragazzo delicato da sempre bisognoso d'aiuto, timido e riservato. Quello che infatti di lui mi è piaciuto è appunto che sia a tutti gli effetti, per costruzione e per caratterizzazione, un ragazzo credibile e a dir poco verosimile, non solo passivo ma che con un clima di tranquillità e confidenza si rivela anche intraprendente. 
L'attore poi nei ruoli drammatici trovo dia il meglio di se, anche perché nonostante la beltà del ragazzo quello che a me piace da morire di lui è la sua espressività. Può vantare due occhi che sanno esprimersi in maniera chiara e concisa grazie ad un semplice sguardo. Che grazie ad una semplice occhiata parlano, sia delle cose più opportuni che di quelle un po' più private, e diciamolo... non sono in molti che hanno questo dono.
Insomma un altro ragazzo perfetto per il ruolo assegnatogli, che devo ammettere ho trovato davvero migliorato dalla sua performance in The Gifted (dove ammetto in alcuni punti mi aveva lasciato un po' perplessa). Ma d'altronde anche l'affinità fra gli attori durante la messa in scena richiede la sua parte e diciamocelo, tra lui e il coprotagonista se n'é vista parecchia, anche se... ad un certo punto durante i primi episodi mi è partita un specie di mini ship fra lui e la sorella, così, solo per come lui l'ha guardata. 
Promosso a pieni voti, ora non mi rimane altro che recuperarlo in Blacklist e nella seconda stagione di The Gifted (che sto scalpitando per vedere).

Ink e Pa:
ouuuu, se la storia fra Pran e Pat era partita come la mia preferita, alla fine della corsa lo è diventata questa ship. Probabilmente perché Ink è stato il mio personaggio preferito in assoluto della serie, e probabilmente perché adoravo il comportamento di Pa e Pat e il loro stupendo rapporto fraterno. 
Shippate fin dalla prima scena in cui sono comparse insieme, ammetto che all'inizio, basandomi solo sul trailer, avevo mal giudicato Ink e la sua comparsa in scena, considerandola il classico elemento di disturbo. 
Quando invece si è rivelata una ragazza stra dolce che capendo subito la situazione non ha avuto problemi a stare accanto all'amico di sempre, spingendoli pian piano a rendersi conto della loro situazione sentimentale, non risultando però invadente. Poi come non amarla nei suoi molteplici approcci con Pa. Tra gli sguardi allert riservati ai malcapitati spasimanti (povero Wai) e il suo modo così sottile di far percepire il proprio interesse alla ragazza puntata, io cioè ho adorato tutto del suo personaggio!!!
E ho adorato tutto - o meglio quasi tutto - anche del personaggio di Pa. 
Una sorta di grillo parlante voce della coscienza del fratello che quasi non si rendeva conto degli sforzi della ragazza che aveva accanto, non dandogli peso e anzi, sul più bello, proprio travisandoli. 
Per mio gusto però è diventata forse un po' meno grintosa nella seconda metà della storia, quando voi per una cosa, vuoi per l'altra, essendo all'università doveva apparire come bisognosa di aiuto in quanto classicamente stupida (per ricordarsi tre nomi non è che ci volesse un genio, soprattutto se gli interessava l'argomento), e anche a livello estetico mi piaceva di più con la coda sfatta e gli occhiali (e qua sono di parte perché io ho un amore smisurato per le montature metallizzate degli occhiali), però però, l'ho adorata lo stesso e sebbene si siano viste poco, alla fine è la ship che mi ha dato più soddisfazione. 
Del resto che volete farci, quando una a la sindrome da second, che siano lead o coppie, è destinata a non uscirne mai. MAI (vero second di Who Are You Thai? Ehhhhh).
Le attrici molto carine entrambe e abbastanza guardabili (a livello recitativo). Ovviamente ingessate e senza quella vena di spontaneità che si notava nei due protagonisti (ahimè purtroppo rara da trovare in qualsiasi lakorn), o magari nell'interpretazione di Korn, ma sono entrambe giovani e possono migliorare. Io nel dubbio qui le approvo e staremo a vedere in un futuro.

Wai e Korn:
 ship uscita dal fandom che io francamente non sono riuscita a comprendere. 
Certo Benvoglio e Tebaldo hanno fatto la loro figura come acerrimi rivali e successivamente come migliori amici. Ed è inutile dire che pure qui sarò controcorrente ma in realtà io ho apprezzato più la lealtà e amicizia di Korn che quella di Wai, poiché quest'ultimo si andava forse un po' troppo a impicciare in situazioni problematiche a lui non pertinenti. E anche a livello caratteriale, bravo ragazzo sì, ma forse un po' troppo pretenzioso riguardo le scelte di vita delle sue amicizie. 
Poi Korn è Korn, ormai l'attore e le sue sopracciglia li vedo dappertutto e mi sono affezionata. Ah, ecco a tal proposito questo attore è l'unico che rivedrei piacevolmente in un altro lakorn con lo stesso partner di My Tee. 
Semplicemente perché là non ho avuto soddisfazione con loro due come coppia, ed è stato un peccato perché secondo me funzionavano un sacco assieme... anche se.. lui funziona sempre bene anche da solo. 
Wai carino, ma è il classico bel ragazzo dal viso dolce. Sinceramente sono abbastanza curiosa di rivederlo in Viceversa (altro drama che probabilmente non concluderò mai, già vi avverto) solo per capire se può darci qualcosa in più a livello artistico o rimane come tanti altri solo un bel visino (son cattiva, ma ormai in questi anni ho capito che se vogliono anche i thailandesi sanno fare a recitare. Quindi ora lo pretendo!). Io comunque la ship non l'ho mai vista, anzi mi sembravano esattamente il duo giusto per andare insieme in discoteca e reggersi il gioco a vicenda per vedere chi baccagliava di più. 

Finale:

La verità viene scoperta e se gli amici, dopo un po' di turbolenze alla fine accettano il tutto, i genitori imperterriti continuano a mantenere vivida la faida fra le due famiglie. 
Cerca di capire tu, che cerco di capire io, ecco che si scopre il motivo per il quale entrambe da sempre sono in competizione, ovvero il furto della borsa di studio destinata alla madre di Pran da parte del padre di Pat (messo sottopressione dalle aspettative riposte in lui dal proprio padre). Cosa che inevitabilmente ha compromesso il futuro della donna e le sue scelte. 
Abbiamo quindi il classico episodio d'addio, dove prima si fa la seconda parentesi sulla sensibilizzazione dell'ecologia verde e poi si prende la decisone di dividere le proprie strade. Ecco quindi che tra pianti e strazi i nostri innamorati decidono di allontanarsi per sempre proprio come quando all'epoca uno dei due venne trasferito in un altra scuola.
L'università finisce e il mondo dei grandi si fa avanti e così di punto in bianco passano 4 anni di solitudine che culmineranno nella più drammatica scena della rimpatriata di classe liceo. 
Rivedi lui, lui rivede te, ma le strade ormai divise purtroppo non si possono più incrociare... se non fosse che questa lontananza altro non è che una facciata messa in atto per la pace familiare e che in realtà la nostra coppia del cuore è riuscita a mantenere e fare evolvere la propria relazione per tutto questo tempo superando odio, incomprensioni e tirocini all'estero solo per arrivare finalmente al coinquilinamento nel magico mondo dei grandi. 
Dove o per voglia o per rassegnazione, entrambe le famiglie si ritroveranno costrette a sotterrare l'ascia di guerra.

Mah... un finale carino tanto quanto mi ha lasciato con un po' di amaro in bocca. Semplice e in linea con tutti gli episodi precedenti, francamente l'ho trovato un po' scontato. 
Il classico amore che resiste agli ostacoli e al passare del tempo (non che volessi che si mollassero, per carità), diciamo però che è il modo in cui ci siamo arrivati che mi ha lasciato un po' nell'indifferenza più totale... anche perché, sinceramente, l'undicesimo episodio è stato una dilungaggine evitabile, e durante tutta la prima parte del 12esimo di capiva benissimo che l'atmosfera cupa e drammosa fosse solo un espediente fatto ad hoc per strappare le lacrime lo spettatore. Ormai infatti non avrebbe avuto senso e non ci sarebbe stato tempo per farli mollare seriamente e farli ritornare insieme. E poi... chi l'avrebbe creduto che con un amore così sarebbero riusciti a star lontano 4 anni? Vi prego.
Senza contare poi che al momento sono parecchio indecisa se considerare la motivazione del conflitto dei genitori talmente futile da risultare quasi ridicola essendosi protratta per 20 anni, o talmente seria da non motivare tutte quelle scaramucce insulse fra le due famiglie quanto più un odio e un rancore viscerali di quelli degni da classico più classico drama coreano.
Sinceramente sono alquanto combattuta, per come sono io in vent'anni i vicini non sarebbero più stati vicini, e di certo non avrei continuato a paragonare mio figlio al figlio di un ignobile, anzi avrei preferito proprio tagliare tutti i ponti con suddetta famiglia, roba che i figli manco conoscessero l'esistenza l'uno dell'altro, ma forse sono troppo rancorosa io che vi devo dire. Qui francamente ho trovato questa spiegazione un po' deboluccia, inserita quasi per dovere e liquidata in letteralmente in due scene.
Per quanto mi riguarda però ho apprezzato la conclusione conclusiva del tutto e sono #team-no-sequel, anche perché di sequel belli a parte un paio (Friendzone 2 - perché ancora più trash della prima, e I Promised You the Moon) io ancora non li ho visti, ma non posso mentire dicendo che dopo la metà il tutto a mio parere ha un calo quando più che puntare sull'evoluzione di trama (che anche lì, è una trama basilare Nicole, che pretendevi?) puntano davvero davvero troppo sulla ship protagonista sia dentro la serie che fuori. Belli, carini, con un'ottima chimica, ma capite che alle persone arcigne come me risultano un pelo troppo sdolcinati. Ma questa è una valutazione puramente soggettiva come anche tutto questo pensiero sull'indifferenza che ha provocato a me sul finale; perché in realtà, a parte la spiegazione dell'odio familiare (oggettivamente debole) tutto il resto è stato fatto splendidamente.

Commentino commentuccio carino caruccio:

Inutile dire che la GMM in questi anni sta migliorando davvero tanto, sta investendo di più nei suoi progetti sia a livello di sceneggiature che produzione, sia nella scelta del cast, che nella scelta delle storie da raccontare (cosa del quale spero di averne la conferma in Not Me... e di questo sto aspettando la conclusione perché dai commenti che ho letto in giro merita di essere guardato come si deve) e questa cosa non può che farmi piacere. 
Questa serie in particolare è stata così acclamata da aver vinto il premio come migliore serie BL del 2021, be' se diciamo della GMM potrei anche essere d'accordo, se diciamo in generale il mio amore credo rimarrà sempre I Told Sunset About You e seguito. 
In generale comunque, per quanto io abbia adorato e ami il cast, per quanto mi siano piaciuti entrambi i personaggi dei protagonisti e nonostante l'ambientazione trita e ritrita a sto giro mostrata un po' da un'angolazione diversa, non posso esimermi dal dire di aver trovato la trama forse troppo semplice e scontata (e lo dico da super fan dell'enemies to lovers). Ovviamente P'Aof (regista della serie) non delude mai, insomma se andiamo a leggere la sua filmografia ha messo le sue zampe - o come scrittore o come regista - nella metà dei lakorn che ho visto. E mi rendo conto che avendo già una base (la novel) da cui partire forse c'erano anche un limite di cambiamenti che avrebbe potuto apportare e, soprattutto, non fosse nemmeno l'intento del lakorn stesso essere qualcos'altro oltre una semplice commedia romantica, è solo che... il problema sono sempre io.
Confesso, sono soddisfatta della visione di questo drama, leggero e frizzante giusto per passare il tempo senza pensieri, è solo che... insomma per quanto mi riguarda a me ha parlato poco. 
Bello e tutto, ma una volta passata la febbre da ship, ecco che quello che mi è rimasto è quasi il nulla. O meglio l'enorme fatica che ho fatto per concluderlo. 
Se infatti devo essere onesta io da questo lakorn mi aspettavo di più, molto di più a livello affettivo. Dopo averlo atteso tutto questo tempo infatti mi aspettavo una cosa che mi tenesse dall'inizio col fiato sospeso e due personaggi che in combo con gli attori mi risultassero indimenticabili ed invece... invece non è stato questo il caso. 
Certo visione piacevole, forse l'avrei apprezzato di più se vista tutta di seguito, ma purtroppo per me non indimenticabile... 
Credo di prediligere storie un po' più corpose, soprattutto se devo penare per vederle, con trame più articolate anche quando si tratta di semplici commedie romantiche. E se dovessi scegliere tra le opere dello stesso regista (nonostante il clima dell'opera e il relax sul set sia decisamente più ottimale qui) io direi senza esitazione He's Coming to You o A Tale of 1000 Stars. Entrambi due lakorn con quella marcia in più che per me qui si è persa per strada...

Ciononostante trovo sia un lakorn da promuovere a pieni voti se quello che si cerca è tanta dolcezza e tanto materiale da ship (gli attori infatti non si sono risparmiati nemmeno fuori dal set)!

E anche per oggi è tutto, un saluto e io torno a concludere Paint With Love!
Fine!

"Ringrazio le ragazze del KongArthit0315 per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

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