sabato 2 ottobre 2021

Recensione Strangers From Hell


E inauguriamo il mese di Ottobre (all'insegna dell'horror e del thriller) con tante promesse...
... puntualmente infrante. Purtroppo infatti, nonostante tutte le  più che favorevoli premesse, questo drama non ha saputo coinvolgermi quanto mi aspettavo. 
Sommerso di tante sane speranze - speranze che mi avevano persino convinta a fare l'abilitazione al fansub (utile a sto punto per tutt'altro) - ancora una volta la mia fiducia è stata infranta e mi sono ritrovata davanti a un drama potenzialmente interessante, inquietante, e psicologico, a cui mancava decisamente qualcosa per essere tale. 
Certo avrebbe potuto andare peggio, avrebbe potuto fare schifo, ma io mi aspettavo decisamente un coinvolgimento in più e non il dilagare del senso di noia e confusione che mi attanagliava ogni qualvolta mi approcciavo ad un suo episodio.

Trama:

Un ragazzo fidanzato cerca fortuna nella grande metropoli di Seoul, grazie alla promessa di un'impiego in un'azienda di un vecchio Sunbae dell'università.
Alle prese con le ragnatele nel portafoglio come solo un ragazzo di provincia (i feel you) può essere, si ritroverà ad approdare in un dormitorio alquanto tetro gestito da una Ajhumma e avente per coinquilini due gemelli strambi, un indagato per molestie sessuali, un assassino e un Dentista psicopatico. Dall'aria lugubre, e con la sensazione che il sole abbia ormai abbandonato quelle mura, l'affitto è stracciato e cosa mai potrà capitare in centro a Seoul? Fu così che accettando di vivere in quella camera angusta e asfissiante, il nostro protagonista inizierà una lenta discesa verso la pazzia... e la scrittura del suo romanzo.

Mentirei se dicessi che le atmosfere così tetre, angosciose e cupe non mi abbiano conquistata, in più c'erano quelle particolari riprese dall'alto o dal di fianco, che trapassavano i muri, del quale mi sono proprio innamorata, ma in generale più di un'aspetto legato alla trama e alla sua messa in scena non mi hanno entusiasmato.
Ad esempio non ho apprezzato la messa in scena e le caratterizzazioni degli altri personaggi, nonché il loro rapportarsi col protagonista. Cioè guardando il drama capisco perfettamente siano state realizzate così per farci capire subito che qualcosa pure nel ragazzo della 303 non andasse, ma forse e dico forse un pelo troppo marcate (io ad esempio mi flippo per molto meno, figurarsi con solo la metà degli elementi che circondavano lui a circondare me, pmf). 
Poi non mi è piaciuta la non logica delle uccisioni, e ho anche trovato che il tutto si andasse sempre più a perdere durante il lento avanzare degli episodi. 
La narrazione infatti è quasi di una lentezza esasperante, e sebbene assistiamo anche a più di un colpo di scena, quello che di fatto è lento sono le reazioni dei personaggi. Uno peggio dell'altro, e che forse ad un certo punto risultano più giustificabili nella loro cattiveria i cattivi che "i buoni".
L'approfondimento psicologico poi l'ho trovato un po' piatto in quasi tutto il drama, e quello che più mi dispiace è che non ci viene fornita una storia della famiglia di assassini. Mentre
 il tema del cannibalismo risulta appena accennato e quasi quasi, sembra più uno scherzo che l'autore gioca allo spettatore che un effettiva pratica commessa dagli psicopatici del condominio. 
Certo potrei star qui a chiedermi anche con che criterio il protagonista, e il successivo ragazzo abbiano scelto di accasarsi in un posto che urlava "SCAPPARE DI CORSA, PERICOLO DI TORTURA E MORTE" ma questo è un normale pattern da film horror quindi ci sta, ci sta tutto.

Personaggi (a mio parere fin troppo poco impattanti):

Il ragazzo della 303:
punto di vista dal quale seguiamo tutta la vicenda. Ecco... bene... ora, io mi ci sono rivista fin troppo in lui. Noiosa come lui, piena di idee come lui, con gli stessi problemi ad approcciare nuovi lavori e colleghi come lui, povera in canna come lui, e sempre a far di conto per arrivare a fine mese sperando di riuscire a mettere qualcosa da parte per portare a termine i propri obbiettivi come lui, la metà del tempo flippata come lui (ammazza che bella pubblicità mi sto facendo), ma io proprio lui non sono riuscita a capirlo. Davvero. 
Francamente ci ho messo un po' ad arrivare alla conclusione che colui che non mi andava a genio era proprio la scrittura del personaggio e non la recitazione dell'attore. Dapprima infatti credevo che fosse l'attore a non riuscire a trasmettermi le emozioni del personaggio, successivamente però ho proprio capito che stando al mio modo di essere, le emozioni e le reazioni del protagonista per me risultavano incomprensibili. 
Ora è chiaro fin dall'inizio che costui è una persona debole, buona che cerca di vivere come meglio può e con il sogno nel cassetto di diventare scrittore. C'è qualcosa di male in questo? Nulla, se non fosse che non ha quella cosa base che ha portato l'essere umano a non estinguersi: l'istinto di autoconservazione. 
Cioè io non dico che avrebbe dovuto cambiare stanza, dico semplicemente che manco se gliela offrivano gratis avrebbe dovuto accettarla. Non dico che non avrebbe dovuto prendere in considerazione l'idea di andarsene, dico solo che non avrebbe dovuto sbatterla ai quattro venti. Non dico non avrebbe dovuto essere amico del suo sunbaenim, dico solo che non avrebbe dovuto farsi mettere i piedi in testa. Non dico non avrebbe dovuto ribellarsi sul posto di lavoro, dico solo che dopo due giorni visto gli elementi che lo circondavano avrebbe dovuto cercarsi altro. Non dico avrebbe dovuto mollare la propria ragazza, dico solo che doveva farlo molto molto prima di venire a Seoul, specialmente quando con l'occasione di coinquilinare questa lo fa vivere in uno studio anche solo nocivo per la salute (con tutta quella muffa e tutto il resto) invece di cercare un appartamento insieme. E poi ammettiamolo, il problema in questo drama non era per nulla il protagonista, ma tutte le persone che circondandolo lo hanno portato alla disperazione. Lui tutto sommato era una persona come tante.
Per quanto mi riguarda infatti, il ragazzo stesso era un po' troppo in balia degli eventi. Con una spiccata dote nell'andarsi a cercar guai, e qualche scatto di rabbia dovuto allo stress di essere trattato come una mierd da vicini, colleghi e morosa. 
Non so bene cosa pensare di lui, o cosa pensare del come volessero rappresentarlo gli autori. So solo che il suo essere continuamente sbattuto da una frase poco carina all'altra non mi ha giustificato appieno il suo diventare l'oggetto perfetto del finale. Certo aveva anche lui le sue pecche, ma in fin dei conti non ha mai cercato veramente di ribellarsi alla situazione, ha sempre tessuto rapporti con i vicini, ed ha sempre riversato i suoi problemi con persone che erano poco disponibili ad ascoltarlo e molto più volenterose di parlare dei loro. Fino a che, dopo essersi continuamente sentito definire pazzo, non lo diventa davvero prima rinchiudendosi in se stesso e poi ritrovandosi con le mani sporche di sangue. 
Non lo so, non mi ha convinto, e soprattutto l'ho trovato un personaggio molto molto noioso.
L'attore mi è piaciuto invece, ho meglio mi è piaciuto nelle vesti inquietanti, per tutto il resto del drama però mi ha lasciata un po' indifferente. Ammetto che questo è forse stato il mio primo approccio nei confronti di un suo ruolo da protagonista, ma... ecco.. non mi ha lasciato una positivissima impressione, né una gran voglia di rivederlo. Ovviamente se ce ne sarà l'occasione, non scarterò il drama solo per lui... ma non credo ne guarderò mai uno solo per lui. Indifferente.

Gli inquilini del complesso Eden:
uno più pazzo dell'altro, e concordo con voi che fosse una cosa super voluta, MA pure loro e le loro dinamiche di potere mi sono risultate poco accattivanti e poco chiare. 
Tutti i background dei nostri personaggi infatti sono totalmente assenti (come nel caso del maniaco sessuale o del dentista) o solamente accennati (tipo la storia dell'Ajhumma e dei gemelli) il che è stato un peccato perché questa fra tutte era la cosa che più che mi interessava sapere. 
Certo di base noi da questo lato seguiamo il punto di vista del 303 o della poliziotta, però, ecco, secondo me avrebbero potuto inserire un terzo punto nel quale si presentava meglio la freddezza di questa famiglia squilibrata. 
Triste poi come i personaggi iniziassero ad essere esclusi dalla scena fin dal secondo episodio. Soprattutto perché il primo ad essere fatto fuori era proprio quello che piaceva a me (già visto come soldato in Search, mi piace troppo questo attore! Ha una voce così particolare). 
Ammetto comunque che mi è dispiaciuto anche per i due gemelli, squilibrati al punto giusto, è stato triste vedere con che freddezza fosse stato fatto fuori quello più sano dei due, e il vuoto lasciato nell'altro che ormai era disposto a tutto per vendicarlo (tanto di cappello alla doppia interpretazione dell'attore, e la mia scena preferita è stato l'abbraccio alla borsa dove era rinchiuso il cadavere del primo
).
Pessimo invece il maniaco, non solo a livello di personaggio in se, ma anche di scrittura. Di lui infatti non sappiamo nulla, niente, nada, nothing. Solo che è agli arresti domiciliari, che ha una fissa per il porno, ed è a tutti gli effetti il più squilibrato del gruppo. Ma a parte far uscire di testa il protagonista con il suo continuo invadere lo spazio privato altrui (per essere delicati) alla fine di lui non sapremo mai nulla, nemmeno come abbia fatto ad accasarsi con i coinquilini. 
Con l'Ajhumma invece, qualche mio interrogativo trova risposta, in più l'ho trovata anche un bel personaggio senza scrupoli o coscienza, ma avrei preferito che la dinamica di potere, di chi sta sopra a chi, tra lei e il dottore fosse più accentuata e trattata. E 
ora veniamo al Dentista, altro personaggio soporifero che svelava il suo lato psicopatico nel giro di due minuti grazie a battute davvero molto tragiche, che però acquisisce tutto un certo fascino grazie alla superbia interpretazione dell'attore (che ammetto, da Tale of the Nine-Talied, mi piace sempre di più). Ossessionato incomprensibilmente dal protagonista, lo vedremo cercar di farlo diventare a sua volta uno psicopatico assassino (cosa sul quale era già sulla buona strada) peccato però che tutta questa ossessione era immotivata e il materiale base non era nemmeno dei più rari. Bo' per quanto mi riguarda ho molto apprezzato il suo personaggio e gli altri inquilini, tanto che  francamente avrei preferito seguire il loro punto di vista per tutto il tempo (una sorta di You ma assennato e fatto bene), che ne quello del solito protagonista che viene traviato dal cattivo. Sicuramente sarebbe stato più originale.

Le persone attorno al 303:
a mio parere ancora più psicopatici della famiglia di killer. Cioè se non altro quest'ultimi erano giustificati dal fatto di essere assassini, ma il Sunbaenim? La Morosa? Il Collega di lavoro? Che giustificazioni avevano per essere così stronzi nella vita? L'unico che si è salvato alla fine era il suo compagno d'esercito, e si è visto la fine che ha fatto solo per essere uno dei pochi personaggi positivi della storia. 
L'amico l'ho odiato dal primo instante. Di un egocentrismo allucinante, se la credeva un sacco e siccome era il migliore del mondo gli sembrava giusto poter sputare sentenze sulla vita del protagonista, provandoci nel frattempo con la sua ragazza. Perché d'altronde dopo avergli fatto la carità di dargli un posto di lavoro, ricevere la morosa come ricompensa era il minimo indispensabile no? Cioè capitemi, tanta gioia nel momento dell'uccisione, per una volta il Dentista aveva pienamente ragione. 
Il collega di lavoro invece non ho capito che problemi avesse, cioè probabilmente ha sofferto di bullismo fin dalle elementari, e ancora ora si porta dentro un senso d'inferiorità non indifferente, ma da lì a spalare mierd sulla prima persona che incontri che non ti va a genio.... Io bo', solo poi per una donna che palesemente lo ignorava per motivi diversi dalla comparsa del protagonista. Dio quanto odio queste persone. 
E per ultima ho tenuto colei che secondo me avrebbe dovuto morire per prima (io infatti trovavo il Dentista l'uomo perfetto per il protagonista, se non altro gli piaceva per ciò che era - sul modo e perché sorvoliamo). Cioè sta ragazza davvero non si meritava nessun altro all'infuori del Sunbae. Troppo impegnata a stare a dietro alle sue cose - quali fossero i suoi problemi, mah. in fin dei conti al lavoro le chiedevano di fare solo il suo di lavoro - tanto da lasciar sprofondare nell'abisso il suo fidanzato, degnandosi di dirgli soltanto "da quando sei arrivato a Seoul sei strano, ma ti prego smettila di parlarmi del complesso in cui abiti perché è chiaramente una fissa tua e io sono stanca di sentirti". Bo' io non lo so, e poi diceva di amarlo. Una cosa doveva fare, starlo ad ascoltare e credere in lui, no. Manco quella... più denti le dovevano cavare. 
Unica nota positiva di questo personaggio, era la fedeltà. Più volte infatti ho pensato gli facesse le corna, per fortuna però non è caduta così in basso. Gli attori non mi sono dispiaciuti ma piuttosto marginali e poco degli di nota.

La poliziotta:
quasi una story line a se stante, ecco che ci viene introdotta la parte investigativa della trama. Perché se con lui assistiamo ad un eterno inabissarsi della mente, con lei veniamo a conoscenza di un paio di retroscena sugli inquilini del complesso. Forse un po' troppo discostante dall'altro filone del drama, dato che i due si intersecano solo un paio di volte in tutto il corso dell'opera, ma sicuramente la parte che più mi ha interessata. 
La polizotta infatti non mi è per nulla dispiaciuta nella sua caratterizzazione, molto semplice e forse un po' stereotipata (mi ha ricordato infatti quella del protagonista in When The Camelia Blooms), ma furba e conscia dei propri limiti. Sminuita continuamente dai suoi colleghi e superiori non si arrenderà e da sola riuscirà a trovare le prove che condurranno al complesso Eden e agli assassini. 
Da una parte mi è piaciuto il fatto che nessuno le prestasse attenzione, quasi come nella vita reale, tutti prendevano le sue deduzioni per farneticazioni o cose senza fondamento, dall'altra avrei forse voluto vedere una conclusione più esplosiva  dove le dessero i meritati riconoscimenti, invece di una sorta di contentino. 
L'unica cosa che non ho apprezzato troppissimo del suo personaggio è la sorta di insicurezza che l'assale sul finale della vicenda. Dopotutto erano cattivi, piuttosto però avrei preferito un pelo di dubbio sulla psiche del protagonista. L'attrice mi è piaciuta molto nella parte, aveva proprio il viso da donna tenace, sincera e fiduciosa. Approvata in questo ruolo... mi chiedo se mai la rivedremo però.

Finale:

Con un protagonista sempre più rinchiuso in se stesso, ecco che il tutto prende ad andare a scatafascio e i morti e gli scomparsi iniziano ad accumularsi. 
Dopo infatti averci reso grazia e aver tolto di mezzo il Sunbaenim del protagonista, ecco che quest'ultimo si ritrova a veder rapita l'ex ragazza e ucciso pure il nuovo arrivato del condominio. 
Gambe in spalla e andiamo, ecco che, insieme a un dongsaeng dei sui anni nell'esercito, entrerà nello stabile e cercherà di liberare l'incomprensibilmente amata. 
Inutile dire che da qui in poi si assiste a tutta una serie di omicidi che vedono tutti gli inquilini della casa coinvolti facendosi fuori a vicenda, mentre per ultimo assistiamo alla colluttazione fra il povero malcapitato e l'appassionato di denti. 
Morti tutti e con la polizia ormai ad indagare sul caso, ecco che i ricordi della poliziotta (rapita e imprigionata pre strage dall'ajhumma) 
iniziano a schiarirsi e la psiche del protagonista a frammentarsi. 
Risultato? Affetto da visioni e molto probabilmente anche da un futuro disturbo della personalità, ecco che la poliziotta raggiunge la conclusione che gli inquilini dell'appartamento non si siano fatti fuori a vicenda, bensì li abbia uccisi proprio l'unico superstite. Superstite che in quanto tale è diventato la tanto bramata creazione voluta dal Dentista. 

La vera domanda però è: si può considerare una creazione di successo solo per aver ucciso gli inquilini del condominio? O la si può annoverare solamente come un sorta di auto difesa da gente che avrebbe ucciso lui e per tanto un fallimento? 
Bo'.

In fin dei conti prevedibile, e vi dirò che mi ha lasciato sul finire un po' amareggiata. Non tanto per l'esito positivo del "istruzione" del dottore nei confronti del ragazzo, quanto più per il fatto che ci siamo dovuti sorbire un'intera mezz'ora di uccisioni per poi scoprire che manco erano veritiere. 
Lo so, lo so, è una tecnica stra abusata e che di solito non mi dispiace a vederla, ma qui, qui mi ha solo annoiata per l'ennesima volta. Anche perché non lo so, non  mi ha convinta più di tanto la rivelazione finale. 
Cioè non ho compreso la morale della storia (non che io la comprenda mai del resto, ma qui in particolare mi da proprio la sensazione di essermi persa un pezzo), qual era: che c'è del male dentro ognuno di noi? Che tutti prima o poi scoppiamo? Che la privazione del sonno ed essere circondati da persona di mierd portano a brutte evoluzioni della personalità? Bo' non lo so... mi pare non ci volesse un genio per capirlo, e il modo nel quale l'hanno messo in atto è stato quantomeno elementare con un focus sulla banalità...
E poi sto fatto di liquidare la motivazione degli omicidi solo con la battuta "ci deve essere sempre una motivazione?" inutile dire che mi ha fatto perdere l'unico carisma nel quale credevo ancora, quello del dentista.
Io bo', per quanto mi riguarda un finale poco soddisfacente che sa tanto di compitino portato a casa con appena la sufficienza. 

Commentino commentuccio carino caruccio:

Ora
 c'è da mettere in chiaro una cosa, io sono una di quelle persone che gli horror/thriller psicologici non li apprezza (ohi, non li capisco, non li trovo spaventosi, mi sembrano tutti scontati) e soprattutto non va matta per gli assassini, specie se questi non hanno un movente spiegato o uno scopo dietro alle loro azioni. 
Era palese quindi capire anche solo fin dall'inizio che questo drama non avrebbe fatto al 100% per me (ok, forse neanche all'80%), ma nemmeno mi aspettavo una noia del genere. 
Sì noia, lo so, mi dispiace, magari alcuni di voi hanno provato inquietudine, altri terrore, altri ancora se lo sognavano la notte. A me personalmente non ha fatto né caldo né freddo, e sebbene io non l'abbia disprezzato tanto da metterci CONTRO, sono arrivata alla fine spinta solo dal sapere cosa ci volevano mostrare, senza ahimè capire il perché lo abbiano fatto. 
Tratto da un webtoon sarei curiosa di sapere (ma non così tanto da leggerlo io) se quest'ultimo fosse più attento alla caratterizzazione dei personaggi, e creasse un'atmosfera di impossibilità attorno al protagonista più credibile. Nonché se spiegasse meglio la buona chiusura del tutto. Mezzi diversi possono arrivare a conclusioni diverse, e a sto punto mi vien da pensare che la brevità di questo drama sia stata uno dei suoi punti deboli, non avendo infatti il tempo di dare tutte le dovute spiegazioni allo spettatore (e tra l'altro credo che dobbiamo reputarci fortunati se abbiamo avuto una conclusione) o i giusti approfondimenti ai personaggi.
Se dovessi proprio essere sincera, di questa serie le uniche cose che ho davvero apprezzato un mucchio erano le canzoni della ost. Belle e rock, creavano quella atmosfera di angoscia giusta sulla chiusura degli episodi. 
Mi sono piaciute tutte, e se i The Rose già li conoscevo, i The Vane con Room No. 303 e Isaac Hong con Ruin mi hanno proprio conquistata anche per i lyrics dei brani. Io poi credo di avere un problema... trovo il rock un genere caldo e confortevole e nonostante i testi siano così lugubri e solitari, a me risollevano sempre tanto il morale XDXD

E anche a sto giro siamo giunti alla fine, io vi ringrazio dell'attenzione e sulle note di Room No. 303 vi dico che anche per oggi è tutto, ci si rivede alla prossima!
Fine!

"Ringrazio il Sakura Koen Fansub per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

3 commenti:

  1. se avessi messo l'allerta spoiler, sarebbe stata un'ottima recensione..

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    1. Grazie per il complimento (ammesso che volesse essere tale, ma nel caso sappi che ho scelto di interpretarlo così :D), e spero di non averti rovinato questa visione, nel caso me ne dispiaccio.

      Onestamente credevo di essere stata abbastanza chiara inserendo la parola SPOILER nella grafica del blog, ma forse - dato che l'ho cambiata da poco - questo aspetto al momento non risalta abbastanza.
      Provvederò quindi a sistemarlo al più presto, grazie per il feedback, e ripassa pure quando vuoi, ovviamente tenendo a mente la massiccia presenza di spoiler!

      Ciao!

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    2. Certo, è un complimento. Oggi ho finito il drama e la tua recensione rispecchia le mie opinioni. Ho parlato di spoiler perchè purtroppo a me non è risultato nessun allerta spoiler e ovviamente dispiace se degli spoiler rovinino la visione di una serie abbastanza carina

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