mercoledì 14 luglio 2021

Recensione Choosing Spouse by Lottery


Un dorama del tutto inaspettato, ma certamente consigliato.
Dalla trama super abusata, su viki.com sono almeno tre i drama che si presentano con lo stesso punto di partenza. 
Una nuova legge passata al governo che impone ai cittadini in età da matrimonio, di contribuire ad aumentare il tasso di natalità - evidentemente ai minimi storici - del territorio, obbligandoli appunto a cercare un partner matrimoniale
Situazione per certi versi anche piuttosto attuale sulla nostra penisola e che quindi ho sentito abbastanza affine, anche se priva della rigidità con il quale verrebbe affrontata in altri continenti.  
Un drama serio, una piccola perla che non solo non la butta in caciara e sul romanticismo di coppia, ma cerca di sviscerare una situazione che si può racchiudere con "come e cosa fare quando il governo delude le aspettative dei suoi cittadini ledendone i propri diritti di libertà?". 

Trama:

Il tasso di natalità è ai minimi storici e, nella speranza di un rialzo, il parlamento approva la legge sulla lotteria dei matrimoni. Una legge che di fatto lede i diritti del cittadino obbligando ciascuna persona dai 25 a 39 anni ad incontrarsi ad oltranza con diversi potenziali partner avendo solo 3 possibilità di rifiuto (nessun limite invece per quanto riguarda l'essere rifiutati). Obbiettivo il matrimonio, pena  l'obbligo di servire per ben due anni nella squadra Anti-terrorismo di stato. 
Attorno all'approvata legge, noi seguiamo il tran tran giornaliero di 4 protagonisti molto diversi da loro, e di tutte le persone che proprio a causa di quest'obbligo prenderanno ad entrare e uscire dalle loro vite. Facendo i conti con i loro problemi, con i conseguenti rifiuti, le discriminazioni di ogni tipo (medico, razzista, contro le minoranze di genere) e soprattutto con la NON possibilità di scelta.

Scovato così per caso, e altrettanto per caso guardato, è stata una visione più seria e profonda di quello cha avevo pensato. Bella e soprattutto fa decisamente riflettere anche a distanza di tempo.
Il dorama affronta temi molto seri in maniera delicata e dolce, proprio come il punto di vista da cui sceglie di presentarceli. Inoltre la sua evoluzione non è per nulla scontata, anche se forse può apparire un po' semplicistica per via della brevità della sua lunghezza.
Parlando di incontri prematrimoniali obbligati e presentandoci come protagonisti due uomini e due donne, va da se che lo spettatore del tutto impreparato si aspetti la solita commedia romantica, forse un po' burrascosa visto le personalità della "coppia principale" - che coppia principale non è. 
Salvo poi ritrovarsi nel pieno di un'analisi sociale di cosa comporterebbe rendere ufficiale una legge che non tiene conto delle minoranze qualsiasi esse siano. Dalle persone con malattie a tutta la comunità LGBTQ+. Affrontando di petto l'aspetto del far sentire la propria voce ad un governo che ha deluso i suoi cittadini e che nonostante tutto non si mette in moto per prevenire, aiutare o prendersi cura del proprio popolo.
Senza contare poi che fa risaltare quanto anche senza tener conto di tutti questi fattori, il risultato sia comunque controproducente non riuscendo infatti a stanziare i fondi necessari per provvedere effettivamente alla situazione, ritrovandosi a sperperarli nel tentativo di obbligare la gente ad allinearsi con la loro linea di pensiero, finendo inesorabilmente per dover schivare un fallimento dopo l'altro. 

Personaggi:

Tacchan:
punto di vista da quale seguiamo la vicenda. Lo riscopriamo come un ragazzo introverso, educato, timido, ma con il sogno di poter trovare anche lui una persona speciale con il quale sposarsi è mettere su famiglia. 
Sogno all'apparenza impossibile dato che sì è un bel ragazzo, sì ha un buon lavoro, ma  che, dopo una brutta esperienza vissuta al liceo, ha sviluppato un disturbo ossessivo compulsivo riguardo all'igiene diventando così misofobico. 
Vivendo quindi questa malattia come un impedimento a qualsiasi approccio a una normale vita e a una relazione, assistiamo al suo percorso di crescita e maturazione. Sia riguardo al suo problema, sia riguardo alle relazioni interpersonali con gli altre persone. Dapprima abbastanza fiducioso in questa nuova legge, in quanto gli da la possibilità ampliare le proprie conoscenze, più avanti negli incontri andrà, e più si accorgerà di non essere il solo ad avere dei problemi insormontabili da superare, ma che tutti possono essere vittime di qualcosa di più grande di loro. 
Continuamente rifiutato perché "strano e schifoso", farà da ascoltatore a chiunque abbia la voglia di raccontare la propria storia, a coloro che non vogliono far sentire in difetto gli altri per i propri limiti o scelte, a tutte quelle persone la cui voce mai sarebbe stata ascoltata o a cui il mondo avrebbe mai dato spazio, per poi riportare tutte queste esperienze, questi conflitti, queste impossibilità  sul proprio blog personale dandogli la meritata visibilità. 
Un personaggio buono, ma buono davvero, che saprà rispettare il volere degli altri e le loro tempistiche. Con l'unico requisito di trovare una persona gentile con cui rapportarsi, alla fine lo vedremo incontrarsi con la più capricciosa ed esuberante donna del drama. Ed incredibilmente formare una bella coppia.
Attratto subito da questa persona invadente che gli imponeva di affrontare le cose di petto, ahimè altri progetti lo chiamavano, e la sua gentilezza e rispetto lo porteranno a seguire il di lei desiderio di rifiutarla. Deluso sì ma coinvolto in qualcosa di più grande, non demorderà e concentrerà i suoi sforzi nel dare la possibilità alle vittime di questa legge di smettere di essere tali. 
Davvero un bel personaggio, con un suo andamento, con una sua tranquillità che però all'occasione saprà trasformarsi in tenacia, davvero una bella rappresentazione. L'attore poi è proprio riuscito a trasmettermi tutto il disagio del suo personaggio, ma anche la sua voglia di migliorare, di uscirne, di non lasciarsi abbattere e della speranza di coronare i suoi sogni. Onestamente non so, ma trovo che i giapponesi abbiano un certo tipo di talento nello scrivere e rappresentare personaggi socialmente disadattati (vedi anche il punto di partenza di Alice in Bordeland) che io finisco sempre per apprezzare molto.

Nana:
presentataci subito come la più frivola fra i protagonisti, è una bella ragazza che ha avuto la fortuna di nascere in una buona famiglia. Cosa che l'ha portata ad ottenere un lavoro senza chissà quale qualifica o opportunità. 
Fidanzata di lunga data con un impiegato di alto livello, la vita non potrebbe andarle peggio una volta annunciata l'approvazione della legge. 
In procinto di proporsi infatti verrà mollata dal suo ragazzo con l'accusa di non essere materna, a casa la vedremmo pressata da ogni parte perché incapace di fare alcunché con le proprie abilità, e in corso d'opera la scopriamo soffrire la mancanza della madre e la mancanza di talento che la portò ad abbandonare il violino. 
Un personaggio che dimostra quanto anche la bellezza può rivelarsi una caratteristica negativa. 
Relegata sempre e solo a bella donna da sfoggiare come moglie, nel corso di tutti i suoi appuntamenti combinati sarà la prima a esprimere il proprio rifiuto verso il partner, in quanto mai apprezzata come persona ma sono come oggetto da esporre. 
Questo almeno fino a che non incontra il nostro protagonista. Un ragazzo con il quale si troverà abbastanza in sintonia - in quanto in grado di esprimersi come se stessa e apprezzata per la sua personalità (invadente) - ma che per non forzare un matrimonio indesiderato si offrirà di rifiutarla rispettando il suo volere. 
Ammetto che forse non è stato il mio personaggio preferito della serie, ma risulta comunque un personaggio interessante che durante la storia fa un percorso non indifferente. Passando da una ragazza a cui tutto è dovuto, ad una che deve imparare a tirare fuori la grinta per diventare ciò che vuole. 
Sicuramente una bella accoppiata col protagonista, proprio per la loro essere personalità quasi totalmente opposte, ma entrambe sensibili. Io ovviamente li shippavo, però ho anche apprezzato il lasciarci con una buona amicizia in sospeso, alla fine non era comunque quello lo scopo principale della storia. Purtroppo ancora una volta per l'attrice non ho metro di paragone in quanto non l'ho mai vista. Qui ho apprezzato molto il messaggio comunicato col suo personaggio, ma a livello di interpretazione non mi ha detto nulla e onestamente non mi ha lasciato con la voglia di rivederla.

Ranbo:
ex di Nana, e colui che per mancanza d'affetto materno, lo cercava nella sua futura compagna. O almeno così il dorama all'inizio faceva intendere.
Con una bella storia triste alle spalle, un po' come per i coreani, mi è mancato quel comprendimento tra "lui ha una figlia da una precedente relazione" (che, voglio dire, non ha abbandonato per sua scelta) e "non ti voglio perché non sei sincero ecc...". Alla fine ho trovato la sua storia molto toccante e il fatto che si stesse ripetendo mi ha alquanto rattristata.  
Non propriamente contro la legge in quanto volenteroso tutto sommato di sistemarsi, cercava semplicemente una persona disposta a prendersi cura anche della figlia avuta all'estero. 
E' stato bello vederlo innamorato praticamente fin subito della ragazza della porta accanto, e devo ammettere che io li shippavo sinceramente insieme. 
Ovviamente un personaggio meno caratterizzato dei precedenti, ma anche con meno minutaggio sullo schermo. Sono comunque soddisfatta delle qualità che gli hanno dato e dell'originalità del suo background.
In più ho apprezzato il cambio di luce sotto il quale ce lo vedere in corso d'opera. Da prima il cattivo della situazione - in quanto uomo non troppo serio nei confronti della propria ragazza, e successivamente uomo con delle valide motivazioni che tutto sommato non ha sbagliato i suoi calcoli e super serio nelle proprie intenzioni. 
Per quanto riguarda l'attore ammetto poi che è stato un piacere rivederlo qui, non che nell'Uomo con la Pistola (Gunman in Joseon) non sia stato un bel vedere, ma appunto era solo un bel vedere perché in quanto ad utilità non era un granché. Qui invece si riesce sicuramente ad apprezzare di più, anche e soprattutto per le varie sfaccettature del suo personaggio.

Yoshimi
: forse colei con il quale mi sono ritrovata più in contrasto. Infermiera gentile, affabile, timida e sincera, si ritroverà a dover cercare un accompagnatore nella grande e immensa Tokyo, lei donna di campagna. 
Con una brutta storia di volenza domestica alle spalle la vedremo scrivere nei requisiti fondamentali il fatto di voler una persona astemia. Interessante vedere come anche lei si ritrovi a conoscere persone super in sintonia con lei ma non in maniera romantica, e come tramite il dialogo scelgano di rifiutarsi a vicenda decidendo comunque di portare avanti un'amicizia. 
Se infatti non Rambo ci sentiamo un po' sollevati dall'incombenza del doversi trovare per forza un marito/moglie, con lei veniamo catapultati in questo obbligo che toglie il coraggio e la forza di poter scegliere liberamente del proprio accompagnatore futuro. 
Un personaggio che tutto sommato mi è piaciuto... però fino a un certo punto. 
Dolce e sensibile, non ho apprezzato la scelta di abbandonare un uomo che aveva omesso di avere una figlia prima che la relazione diventasse seria a tutti gli effetti, ricalcando passo passo la relazione precedente. 
Sarà che io penso non sia giusto negare la possibilità ad un padre di essere padre, evitando proprio di dire della gravidanza, soprattutto se, come in questo caso, è un uomo disposto ad essere un buon padre. La trovo una cosa davvero brutta per la non possibilità di scelta di quest'ultimo, e soprattutto dolorosa per il futuro nascituro/a che dovrà soffrire l'assenza di una figura genitoriale solo per l'egoisticità della madre. 
Purtroppo sono dinamiche che a me fanno arrabbiare, fin troppo, e scelte che in qualunque salsa non riesco a giustificare. 
Ciononostante grazie a questo personaggio ho apprezzato la diversificazione di situazioni e personalità data ai nostri protagonisti. Molto variegata. 
Certo, l'happy ending della loro storia è stato forse un po' fiabesco, anche perché lei l'ha portato un po' troppo per le lunghe, però anche molto dolce. 
Interessante veder poi come fosse collegata a tutto, ma anche al di fuori di tutto. Adattatasi alla nuova legge senza troppe difficoltà ma non senza rassegnazione, la ritroveremo ai margini di questa storia come una qualsiasi persona comune che cerca di ottenere il meglio per se stessa e per il suo futuro, sforzandosi di vedere il lato positivo nei limiti del possibile. 
L'attrice era perfetta nel ruolo, sia caratterialmente che fisicamente, e vi dirò poi me mi piacerebbe rivederla in un ruolo completamente diverso. 

Ministro Onodera:
ecco, un personaggio per il quale avrei sicuramente preferito un maggior approfondimento. Non mi è piaciuta onestamente, ma credo che l'intento fosse proprio questo. Il problema è che non mi è piaciuta per partito preso, e in definitiva non ho mai capito come, dato il suo divorzio, potesse anche solo pensare che questa fosse una buona proposta di legge, addirittura passabile e utile soprattutto. Approfondita forse in maniera troppo superficiale, questo personaggio mi ha lasciato solamente interrogativi e perplessità.
Certo hanno tentato di darle una caratterizzazione inserendo il conflitto con la figlia, ma anche lì, sicuramente una bella parentesi pregna di significato, ma quindi? Perché questa donna ha pensato, dopo un matrimonio fallito e una figlia che aveva troncato i rapporti con lei già prima, che forzare i cittadini giapponesi a sposarsi con persone a caso fosse una pensata efficace per combattere il calo di natalità? Bo'... non lo so. Diciamo solo che è uno dei pochi personaggi con un enorme e mal sfruttato potenziale all'interno di questo drama. 
Da lei mi sarei aspettata di più sia sulle sue convinzioni che per la sua retrocessione. L'attrice bo', la parte l'haa interpretata bene, tanto che l'ho odiata... però non saprei se mi è piaciuta oppure no. Di certo a livello di personaggio ci stava.

Finale:

La costrizione e l'imposizione non sono mai le strade giuste. Nel corso di un'anno dall'approvazione della legge tante sono le cose che non hanno funzionato, tante sono le cose sul quale il governo ha sorvolato e altre, fin troppe, sono quelle che non ha voluto tenere in considerazione. 
Come alcune persone hanno trovato l'anima gemella fra coloro che gli sono stati proposti, altri hanno inventato i metodi più innovativi per evitare sia il matrimonio che l'arruolamento forzato. 
Molte sono state le storie raccontate tra chi decidendo di non meritare l'amore o il matrimonio in questa vita si è abbandonata ad una soddisfazione lavorativa, a chi pur desiderandole non è rimasto altro che rinunciarci. 
A chi fregandosene del mondo intero, non importa nemmeno di avere una parola carina per la persona che ha difronte, reputandosi gli unici a soffrire per questa nuova decisione. A chi invece pur ritrovandosi con una degna persona al proprio fianco ancora spera di trovare l'amore che lo faccia emozionare.
Ed è in questo  fin troppo consolidato clima di tristezza, sdegno e indifferenza, che con tutto il peso della propria coscienza e dei passati incontri, il nostro caro protagonista decide di mettersi in moto per dar spazio alla voce delle vittime di questa legge. 
Grazie quindi all'aiuto e alle conoscenze dell'amico di sempre, agli agganci indesiderati di una giornalista, riuscirà a far approdare in parlamento una contro proposta che porterà in risalto le falle di questo neonato sistema, riuscendo tramite conferenze e il supporto di tutta la comunità contro, a far abrogare finalmente questa violazione della libertà personale.

Un finale che nonostante la velocità ho trovato molto soddisfacente, tanto da riuscire a mettere un punto ad ogni storia trattandola con garbo e senza uscirsene con scelte a caso. Mi è piaciuta la progressione con il quale assistiamo alla presa di coscienza delle persone e come questi ultimi man mano si uniscano al gruppo del protagonista. Bella anche la graduale presa di coscienza della Ministra, prima tentata di negare questa parte di popolo e poi sempre più pressata dal movimento per riuscire a metterlo a tacere con un non nulla di fatto. 
In generale ho anche apprezzato lo sprint del protagonista, che proprio negli ultimi due episodi fa personali passi da gigante. Inoltre ho adorato il fatto di avere delle effettive indicazioni temporali riguardo le tempistiche degli avvenimenti, perché se così non fosse stato, se non avessero chiarito il passare del tempo, il tutto sarebbe decisamente risultato tutto troppo affrettato e forse meno significativo.
Inoltre ho trovato bellissima la riflessione sull'atto del matrimonio in se. Cos'è? Un obbligo morale verso la propria patria? Una scelta libera e consapevole del cittadino? Il coronamento del proprio sogno d'amore o un mero espediente per essere riconosciuti all'interno della società e adempiere ai propri doveri? Infatti non sono da sottovalutare (sebbene io non le abbia citate precedentemente) tutte quelle situazioni nel quale per evitare la leva obbligatoria o gli incontri al buio, molti presero la decisione di sposarsi con il primo/prima che passava, salvo poi rendersi conto dell'incompatibilità della vita coniugale e divorziare. 
E' una vita degna anche senza un coniuge? O è giusto essere trattati come reietti della società solo perché non si aspira al modello di famiglia imposto?
L'unica cosa che un po' mi è spiaciuto è stato il non vedere il trattamento (a legge abrogata) di tutti coloro che si sono "sacrificati" per non piegarsi a questa imposizione. Se l'obbligo di leva sia caduto, se a tutti quei cittadini che hanno perso il proprio tempo e il proprio lavoro fosse stato dato una sorta di risarcimento. O anche solo come questo risarcimento potesse essere conteggiato e/o accettato. 
Ciononostante per quanto mi riguarda l'ho trovato davvero un bel finale... forse un po' amaro in alcune sfaccettature ma decisamente molto valido.

Commentino commentuccio carino caruccio:

Un dorama non semplice. Un dorama che nonostante la sua brevità mi ha davvero trasmesso tanto. Un dorama che trovo sia un peccato abbia così poco risalto, e che mi ha invogliato a buttarmi a capofitto nelle produzioni giapponesi. Sempre così inclementi verso lo spettatore, poco confezionate e tanto attuali - sensazioni che trovo si siano un po' perse nei drama coreani. In quanto troppo infiocchettati sulla qualità estetica delle produzioni, lasciando quasi alla deriva quella contenutistica.
Un dorama dal quale, confesso, non mi aspettavo nulla di più della classica commedia romantica, ma da cui sono rimasta piacevolmente colpita. 
Io poi in questo periodo sto maturando una sorta di sensibilità mai provata prima, che mi sta decisamente allarmando fa quasi commuovere ogni qual volta mi ritrovo davanti ad una qualsiasi rappresentazione di unità. 
Cioè davvero, trovo che sia molto bello vedere rappresentazioni diverse di amicizia, di supporto, di coalizzazione che spingono gente di classe sociale, background, caratteri diversi, verso la realizzazione di un unico obbiettivo. Soprattutto se il tutto parte da una sola e piccola voce in mezzo ad altre. 
Io adoro queste storie. Queste storie dove il piccolo non fa la differenza in quanto speciale di per se, ma in quanto semplice persona che con il desiderio di cambiare ci mette impegno trascinando altri al suo fianco e facendo gruppo. Mi piacciono, mi fanno sentire che forse un po' di speranza a questo modo c'è ancora. 
In più io ho adorato tantissimo la OST. Semplice ma d'impatto, con solo voce e chitarra.. già scaricata! 
Una recensione tanto semplice da scrivere quanto tosta e difficile da mettere nero su bianco. Non perché sia chissà cosa o che, ma perché di questo drama mi è piaciuto molto, aldilà della messa in scena, proprio il messaggio che voleva trasmettere. Battersi per i propri ideali, e grazie ad essi trovare una propria via d'uscita dalle solite costrizioni che ci cristallizzano nella vita odierna e quotidiana. Davvero consigliato! 
E poi... come non rimanere in trepida attesa di vedere con quale frase i produttori ci avrebbero interpellato ad ogni fine episodio? Un espediente che io ho trovato simpaticissimo per stemperare un po' le atmosfere.
E niente.. finalmente dopo aver completato questa recensione me ne posso tornare al mio angolino a meditare... aspe! No! Me ne torno a scrivere le altre due recensioni arretrate! PRESTO CHE E' TARDI!!!! 

Quindi scappo! Un saluto e alla prossima (e lì sì che ci divertiamo)!
Fine!

"Ringrazio il The Jackpot Team di viki.com per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

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