domenica 5 dicembre 2021

Recensione The Devil Judge


Perché noi no! Noi non ci rassegniamo alla bruttezza dei drama legali coreani, e una terza, quarta, quinta, ventordicesima possibilità non la neghiamo a nessuno, ma proprio a nessuno... 
... anche se forse sarebbe meglio iniziare a farlo.
Drama di tipo distopico legale che può vantare 16 episodi che mi son parsi 61 (eh! Mica una cosa da tutti!). A sto giro devo proprio fare un mea culpa, infatti il drama non è oggettivamente più brutto di un normale legale coreano... però ecco non è il mio genere e neppure l'upgrade di Forum ha potuto fare alcun che sulla mia persona. 
Ammetto che quando l'ho messo in lista io ci credevo davvero, credevo al fatto che il Tribunale in Diretta fosse il vero focus del drama, ahimè però ancora una volta sono stata smentita totalmente. 
Non è un mistero infatti che gli sfarzi e gli stili adottati attualmente dai drama coreani a me non piacciano più di tanto, se poi in un drama mi condite la solita minestra con esteticità, lusso (qui volutamente portate all'esasperazione) e come al solito poca sostanza, voi potete tranquillamente immaginare come l'ho preso io da persona ignorante e bidimensionale: semplicemente una noia coi lustrini.

Trama:

Sud Corea, post pandemia, futuro (non troppo) distopico.

Con un paese sempre più schiacciato dalla povertà, dal razzismo, dal sessismo dalla disuguaglianza e dall'invalidità dei diritti umani calpestati ad ogni occasione, ecco che il governo capitanato dalla Fondazione - in soldoni un gruppo di ricchi che dividendosi gli introiti e gli oneri fanno il bello e il cattivo tempo - per riacquistare un po' di credibilità agli occhi del popolo istituisce un nuovo show: 
il Tribunale in Diretta. 
Programma affiancato all'app Dike che punta al coinvolgimento dei cittadini nei processi giuridici mediante votazioni atte ad accusare o scagionare gli imputati e sceglierne le sentenze. 
Convinti quindi di poter dar "potere al popolo" mediante capri espiratori, il tutto fin dall'inizio prende una piega non calcolata. 

La storia si apre su un giovane giudice, che spinto dal suo superiore, accetterà di entrare a far parte della squadra giudiziaria del tribunale, composta da lui, da una giovane donna, e dal primo giudice. 
Con il compito di tener d'occhio quest'ultimo e le sue azioni all'apparenza non proprio cristalline, il nostro giovane protagonista si ritroverà intrigato in tutta una serie di complicati coinvolgimenti atti a smascherare la parvenza di bontà e giustizia del suo collega, l'avidità e la brama di potere di coloro che stanno ai vertici del governo, passando per la verità del suo triste passato e facendo i conti con una vendetta in atto. 
Il tutto mentre il nero diventa bianco e il bianco diventa nero, mentre i rapporti che avrebbero dovuto rimanere distanti si stringono e quelli a lui stretti si allontanano, e dove tutta la sua più sincera fiducia nel sistema si sgretola pezzo dopo pezzo, e il tutto si riduce ad una sola singola domanda: per combattere i propri nemici è necessario diventare come loro?

Ed eccoci quindi, appena uscite da un'altra visione che cerca disperatamente di dare il proprio punto di vista, la propria risposta a questo quesito sempre più caro ai coreani; 
ma che dire signore e signori, temo però che pure a sto giro non siano riusciti a portare in scena nulla di innovativo a tal proposito.
Con una storia confezionata apparentemente in modo originale, ecco che dopo un paio di episodio il tutto scade già nel già visto, nel prevedibile (almeno per la storia di vendetta) e nei soliti cliché nel quale le uniche cosa oggettivamente apprezzabili rimangono la regia e la scenografia. Impeccabili come ci hanno abituati nel corso degli ultimi anni, dal lato tecnico davvero non ho nulla da dire. 
Mi sono piaciuti i costumi, le ambientazioni, la recitazione dei personaggi e tutto ciò che aveva il compito di impattare visivamente sullo spettatore (nonostante alcuni rallenty e fermi immagei li abbia trovati molto sfiancanti), al contrario invece la trama, i colpi di scena e la direzione dell'opera in generale non mi hanno convinto per nulla.
Secondo me hanno voluto mettere troppa carne al fuoco.
L'idea del Tribunale in Diretta era carina - e confesso che insieme al Devil Judge era il motivo per il quale ho scelto di dare una possibilità a questo drama tipicamente non nelle mie corde (ed è anche per questo che sarò così cattiva durante la recensione) - ma purtroppo va a perdere il suo carisma iniziale quando, dopo i primi episodi, diventa solo un mezzo come un altro per puntare gli occhi alla solita classe politica di incompetenti 
che a sto giro, per mantenere l'irrealtà della distopia (ahimè decisamente poco riuscita), ci vengono mostrati nella loro forma più grottesca, avida e disillusa. 
Ad accompagnarli poi, fianco a fianco, partono tutta una serie di dinamiche create apposta per favorire l'intessere dei rapporti fra i personaggi che in molte occasioni non portano a nulla. 
Il drama poi punta troppo in alto, rivolgendo l'attenzione sulle discriminazioni fra ricchi e poveri, fra donne e uomini, che ahimè però avanzano a forza di frasi fatte e a forza di punti di vista del tutto abbienti. Infatti il drama secondo me tralascia proprio il tema che gli sta più a cuore non offrendoci il punto di vista dei perdenti della situazione, di quelli dall'altra parte, degli osservatori. A parte infatti qualche personaggio, esso non si concentra mai su ciò che il popolo pensa dei rispettivi governatori, sulle conseguenze del televoto o sul terrore di dover vivere in un clima di repressione costante. Anzi si può dire semplicemente che non ci venga mai mostrato se non per bocca dei personaggi principali.
Personaggi principali che secondo me verranno ricordati dallo spettatore solo per la ship mancata. Siamo sinceri infatti, nonostante la bravura nella recitazione, nessuno risulta davvero impattante o degno di essere ricordato (anzi il più delle volte sono figure standard stereotipate), salvo forse i due protagonisti. Pensati palesemente per divenire una coppia in corso d'opera ma alla fine rimaneggiati. 
Nulla infatti mi vieta di pensare che ormai pure i coreani abbiano capito il potenziale dei BL fanno, ma non potendone fare apertamente scelgono la strada della bromance con scene, sguardi e dialoghi fatti palesemente per una doppia lettura (non pensate male... non sto parlando di doppi sensi) così da prendere due piccioni con una fava. 

Personaggi: 

The Devil Judge:
ed eccoci quindi a parlare di questo personaggio. Classico uomo grigio, tendente al nero, figlio di un amante del padre e per questo da lui odiato che, affezionatosi al fratello, una volta adulo se lo vedrà morire sotto gli occhi proprio a causa degli inutili che ora stanno al potere. Inutili che con solo la bramosia del denaro se ne fregheranno del lutto e punteranno l'attenzione solo sulla sua cospicua somma di denaro destinata alla beneficienza delle loro tasche. Ritirata la donazione del fratello, sceglierà la via del giustiziere pubblico, tra moine e leccate, per diventare a tutti gli effetti un grande Showman televisivo capace di muove il potere del popolo. 
Dunque io non so che popolo abbiano in corea ma, futuro distopico o no, io mi sarei sentita ugualmente presa in giro sia da lui che dai politici. 
Recitato magistralmente (ma l'attore è molto bravo lo sappiamo), come dire... l'ho trovato un personaggio molto molto falso. 
Per carità, la storia alle spalle era drammatica, e nei momenti di familiarità con il giovane giudice e la nipote era davvero caloroso e sincero. Ma era l'impostazione così perfettina, con sempre il piano C,D,E,F e G a portata di mano, capace di tutto dal costruire un castello di carte ad andare a fare a pacche e vincere contro coloro che lo fanno di mestiere, che insomma me lo ha reso un uff eterno. 
Con infatti la solita aria di intoccabilità dei protagonisti coreani, io non ho percepito neanche per un secondo tutta questa ambiguità sul quale hanno tanto giocato gli sceneggiatori. Certo forse alcuni dei metodi usati erano poco ortodossi, però è anche vero che a drama finito è quel classico personaggio del quale mi sono lamentata anche in Squid Game, che ne esce lindo, pulito e lavato con Perlana, con solo la macchia di altri sulle sue spalle. E che p***e. 
Ora, come ho già detto l'attore è stato meraviglioso, e se devo essere sincera io in quegli sguardi ci vedevo tutto l'amore del mondo mondo verso il suo partner, tutto l'amore del mondo e l'imbarazzo per la nipote e tutta la spietatezza nei confronti dei suoi nemici. Quindi nulla da dire dal lato recitazione (del resto ne ha interpretate 7 di personalità, questo ruolo sarà stata una passeggiata), e anche l'approfondimento c'era, l'ho visto vi giuro, è solo che nonostante tutta la sua bravura, è SEMPRE il solito personaggio ad esserci proposto sempre nella STESSA storia, e io non ne posso più. Soprattutto negli ultimi anni quando sembra che solo perché il prodotto esce scintillante allora sono tutti felici. NO! O almeno... io NO!

The Angel Judge:
eccola qua, la nostra prima lead del drama mancata! Scritto palesemente sul modello prestampato della DID (Donzella in Difficoltà) di un qualsiasi drama mistery, thriller, poliziesco ecc... ci ritroviamo a sto giro un ragazzo un po' kamikaze (soprattutto nella prima parte) che ne fa le veci (probabilmente la vera protagonista non ha potuto presentarsi sul set in tempo). 
Con l'unico compito di gironzolare attorno al Giudice per tenerlo d'occhio, ecco che nel giro di una bomba e via si fa ammagliare da quegli occhi da lupo e dal suo carisma, tanto da diventarne la cuoca di casa. Con anche lui una situazione tragica alle spalle, credo che l'intento del drama fosse quello di farci vedere queste due personalità (una più cupa, e una più fiduciosa) in contrapposizione, un mero pretesto per inserirci la classica morale stucchevole. 
Ora, detta così sembra che io questo personaggio l'abbia odiato, in realtà invece mi è rimasto abbastanza indifferente, anzi in alcuni casi ho molto simpatizzato con lui, e nonostante per me fosse chiaramente il bello del giudice, ho trovato la sua relazione con la poliziotta davvero ben fatta e adorabile (ovviamente tralasciando il finale... nel quale come al solito delle cose ce se ne accorge troppo tardi). Bellissimo il rapporto con la nipote e il suo inserimento nella famiglia, anche se mi mancava il nesso del perché si fosse trasferito in quella casa anche dopo la sua guarigione. Però ecco, secondo me si sarebbe potuto tranquillamente fare di più. Dopotutto la sua fiducia nel sistema e i suoi dubbi erano quasi il centro del drama e forse mi sarebbe piaciuto vedere un atteggiamento meno illusorio da parte sua e conflittuale in maniera diversa con se stesso.
Un personaggio in se non malaccio, classico che cercava di fare del suo meglio, anche se fino alla fine non ha capito un c***o. Ma del resto in un drama ci deve sempre essere una donzella in pericolo e una che fa casini.
Io però personalmente ho avuto un problema con l'attore. Mi è piaciuto, lui, ragazzo dei GOT7 che seguo da duo di Bouce (aveva 16 anni!!!), a me piace un casino, soprattutto con un filo di barba, e ammettiamolo chiaramente su scena questi due protagonisti facevano davvero faville (e facevano faville anche con le partner femminili), però... ogni santa volta che io lo guardavo al suo posto vedevo Harry Borrison (Yoo Seung Ho) cioè non lo facevo apposta, ma secondo me questo ruolo sarebbe stato perfetto per questo attore. E nonostante l'abbia tenuto in piedi benissimo, io niente... io mi ci ero fissata. Comunque approvato!

Partner femminili: c'è talmente tanto poco da dire su questi due personaggi che non vale nemmeno la pena di farne i classici due paragrafi (anche se ho finito per farli lo stesso):
  • La Famme Fatal
    si rivela essere... cosa? Cosa si rivela essere? Un'assassina? Una disturbata? Una cosa? Cioè ci viene introdotta come grande donna, la vediamo protagonista di grandi scene sessiste (probabilmente le uniche scene in cui mi piaceva come rimetteva in riga gli idioti) e grandi monologhi femministi, ma... dopo la sua introduzione carica di promesse, tutto quello che la vediamo fare è appunto far promesse in giro oppure tirare i fili fuori scena... cioè non so se mi spiego, ma avrebbe dovuto essere la villain della storia, e invece è rimasta solo una donna colpevolizzata per le sua azioni che l'hanno portata fin lì, senza un minimo di fascino per il suo personaggio che oltre a provarci spudoratamente (e qui di certo non la possiamo biasimare, io li vorrei vedere in un drama romantico stessi personaggi e stessi attori. Sicuramente una relazione tossica, però secondo me davvero soddisfacente) e indossare begli outifit, non faceva altro. Io la definirei un personaggio completamente deludente che mi trasmetteva una faticaccia immensa nel suo camminare sui tacchi. Mi aspettavo decisamente di più, guerra e sangue, e invece niente, il nulla, persino alla fine fa tutto da sola... io bah. L'attrice non mi ha trasmesso granché, a parte la già citata tortura dei tacchi, forse sarà stato anche per questo che il personaggio non è arrivato come avrebbe dovuto.
  • L'Innamorata
    invece volevo chiamarla in un altro modo, ma l'altro candidato era poliziotta e di questo ne abuso sempre troppo. Innamorata perché sostanzialmente il suo personaggio si riduce a questo. Relativamente funzionale alla storia se non per mettere dei dubbi nei buoni sentimenti del giovane giudice, in sostanza era la sua spalla su cui piangere, il suo pilastro, la sua famiglia. Non vi dico infatti la mia gioia nel momento della confessione (lei tra l'altro stupenda, quella scena mi è piaciuta un sacco), e non vi dico nemmeno della mia rabbia dopo (perché se no monopolizzo la recensione su questo tema), però vi posso dire che a parte qualche sua fissa incomprensibile (o comprensibile solo su finale) io l'ho trovata di una dolcezza unica e sicuramente l'unico personaggio positivo del drama. Ciononostante però si chiude lì, non ha un grande spessore di per se, e l'amore che suscita nello spettatore è  dettato solamente dal fatto che la vediamo con gli occhi della prima lead giovane giudice. L'attrice mi è piaciuta subito in Sweet Home, e quando l'ho vista qui i miei occhi erano diventati a cuoricino (be' diciamo che riguardo agli attori, esclusa la Famme Fatale mancata, erano sempre a cuoricino), insomma io l'adoro e purtroppo non sono obbiettiva nel mio giudizio ma secondo me è stata bravissima. Ora però pretendo per lei una gioia nel prossimo drama! 
Per quanto riguarda tutti gli altri personaggi - perché ce ne sono un sacco di altri personaggi, partendo dal mentore della nostra coppia, passando per la collega giudice, e terminando con gli inutili, senza nemmeno accennare alle comparse per i processi - mi ritrovo a non aver maturato nessuna opinione particolare. Certo super apprezzabile Elija, bravissimo K (e chi è? Ma il galoppino morto del giudice!), e sinceramente due parole di apprezzamento per il senso di schifo e nervoso per i governatori del popolo, che fai non vogliamo sprecarle? Ora che però l'abbiamo fatto, ecco che in soldoni, una volta conclusasi la visione tutti questi personaggi rimangono nella loro bolla finendo per essere dimenticati dalla sottoscritta... 

Fine:

Dopo essere riuscito nell'impresa di vendicare la nipote (suicidio della Ministra della Giustizia - peccato non aver visto più il figlio, dico io. Gli hanno fatto fare puff. Nemmeno due pianti a tal proposito ci hanno mostrato.) eccoci a metà strada fra l'immaginato e il creato. Ad un passo infatti dal riuscire a spodestare quei falliti dalla posizione di capi del governo, e con la credibilità sempre più messa in gioco, ecco che dopo aver smascherato la violenza delle repressioni nei quartieri in quarantena, viene incastrato proprio dal giovane giudice a suo volta raggirato dal suo mentore. 
Con ora il giustiziere più gettonato in carcere e fatto passare per morto, ecco che al nostro ragazzo non rimane altro da fare che svelare al popolo i centri di sperimentazione umana e la non esistenza del virus, provando in un disperato tentativo di farsi saltare in aria insieme a colui che ha tradito la sua fiducia. 
Riscopertosi però vivo, ecco che il giudice diavolo ritorna dal mondo dei morti solo per salvare il ragazzo dal gesto disperato e riunire in tribunale tutta la cricca degli inutili, facendoli saltare in aria.
Fattosi passare per morto, ecco che dopo un anno, nel quale le cose continuano a non cambiare, rispunterà fuori solo per passare lo scettro del coraggio al giovane ed regalargli un ultimo fighting in una lunga scena del io ti guardo tu mi guardi.

Se devo essere sincera la fine, o meglio il 15esimo episodio, è stata l'unica cosa che mi ha fatto tentennare sul se fosse il caso di sopraelevarlo di categoria. Salvo poi farmi rimpiangere anche solo il fatto di averci pensato. 
Come al solito infatti ci ripropongono il più classico dei classici risvolti drammosi tra il tradimento del mentore e l'involontaria colpevolezza della ragazza. L'unica cosa che posso però dire a sua discolpa è che nonostante la prevedibilità del tutto, il drama riesce comunque nell'intento di sviare l'attenzione da questi cliché facendoli tutto sommato riuscire entrambi. Nonostante tutto però l'ultimo episodio l'ho trovato davvero molto deludente.
Ok, ci avevano promesso delle esplosioni e, tecnicamente, delle esplosioni ci hanno dato, ma... la Famme Fatale che avrebbe dovuto morire tra atroci sofferenze in fin dei conti se non è stata quella a cui è andata meglio poco ci manca. Il tradimento dell'Alto Giudice non mi è sembrato poi un colpo di scena così chiaro quanto piuttosto lo sfruttamento di un personaggio già inserito, anche perché ce lo fanno passare così retto per tutta la storia (dicono poi fosse solo una copertura di facciata) e poi come ci giustificano il suo tradimento? Con una mera questione di potere? Cioè secondo me sono mancate le premesse per far stare in piedi questa giustificazione.
Ho poi avuto l'idea che le cose si allineassero magicamente nel corso dell'ultima puntata, cioè per tutta la serie mi è sembrato di lottare contro mille menti, mille mulini a vento, e poi sul finire tutti potevano fare tutto. Bo' decisamente un finale poco credibile e vi dirò, anche molto raccontato e noioso. 
Per ultimo poi mi vorrei lamentare della chiusura da drama romantico che hanno dato al tutto. Non so perché ma mi ha ricordato estremamente il finale di City Hunter. Cioè ci abbiamo messo una vita per farli finire assieme, togliendo di mezzo l'unica donna innamorata e contraccambiata che poteva dare fastidio, e nemmeno sottoforma di amici ce li hanno mandati in Svizzera/Svezia. 
Io bo', che poi, tralasciando il tutto, io il finale alla "io ti guardo tu mi guardi" non lo sopporto nemmeno nei romance, figuratevi qui che non c'aveva motivo di esistere. 
Che poi, se vogliamo essere pignoli, ma dopo un anno tutti si sono dimenticati della faccia che ha fatto saltare in aria i politici più chiacchierati del momento? E poi con che stacco di gamba riusciva a triplare la corsa del giovane giudice? Ba'. 
E' stato davvero un finale amareggiante.. soprattutto perché io dopo il 15esimo episodio e dopo le anticipazioni del 16esimo, ci credevo davvero ad un risollevamento generale dell'opera.

Commentiamo per commentare:

Dunque... nonostante a mio gusto personale (tralasciando la fine... ma anche lì, ne ho viste decisamente di peggiori) non mi sia piaciuto, non poso di certo dire sia un drama nel complesso realmente brutto. 
Sono infatti convinta che nonostante tutte le promesse non mantenute, la classicità di alcune dinamiche, e l'atmosfera un po' sopra le righe che si respira per tutto il drama, esso possa piacere chi apprezza il genere legale con quel non so che di trama orizzontale su cui si può speculare. 
Certo è però che rimango ferma sulla mia convinzione del fatto che sia stato troppo lungo, e che in alcuni casi (16 per la precisione) non sarebbe stato per nulla male tagliare 20 minuti dalla durata finale dell'episodio.
Comunque qualcosa ad un certo punto ha finito per prendermi, tipo l'enorme affiatamento fra i protagonisti, le bellissime mise della Famme Fatale (non tutte però, perché ce ne erano alcune davvero inguardabili) e per ultime varie canzoni della Ost, tipo Nightmare o Tempest e, contro ogni previsione pure The Night (quella lenta che suona sulla disperazione per la morte dell'innamorata. Perché sì, io sono fatta così, a me le canzoni lente difficilmente piacciono, e quando piacciono sono proprio delle lagne). Alcune scene poi risultano proprio belle esteticamente, tipo entrambe le morti delle ragazze e i vari primi piani dei giudici, anche se.. io fossi stata quello dei Got7 mi sarei incazzata da morire per l'inquadratura finale di chiusura drama. Ma che orrore era? Io bo'...
E quindi così... purtroppo non ho nient'altro da dire a suo proposito, a parte svariate altre ripetizioni per il quale vi risparmierò. 
Semplicemente un altro drama bocciato!

E anche per oggi è tutto, alla prossima!
Fine!

"Ringrazio il The Devil's Minions Team di viki.com per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

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