mercoledì 16 marzo 2016

Recensione Liar Game (entrambe le versioni)


Una delle mie primissime recensioni, anzi all'epoca erano semplicemente pensieri.
Secondo voi è normale che ogni volta che rileggo le vecchie recensioni le trovo confusionarie e sconclusionate? Per rimediare ora vi presento la recensione di Liar Game 3.0. 
Drama degli anni passati ho deciso di unire la versione giapponese e quella coreana in un'unica recensione, perché sì, avete indovinato, non me li ricordo. 
Live action di un manga dal titolo omonimo uscito nel 2005, se anche la versione giapponese è quella un po' più datata (2007-2010) è comunque quella delle due che ho preferito. E' vero che quella coreana forse ha il pregio di una storia di fondo più solida (non so di quanto ma so che c'era), però a me di questo drama avevano affascinato proprio quei ragionamenti complicati in quest'ultima versione così tanto tralasciati, e siccome so che in realtà questo dovrebbe essere un live action più fedele al manga e non un remake del drama giapponese, sarei curiosa di sapere come il tutto viene sviluppato nell'opera cartacea (nonostante la mia poca attuale voglia di leggerlo).

Trama:

Facciamo la conoscenza di una ragazza né povera né ricca che aprendo un giorno la porta di casa si ritrova con una valigetta contenente un milione di *moneta nazionale* per le mani. 
- Che fortuna! - direte voi.
- Ma che ca***? - dice lei.
Non sapendo il per come, il per quando e il perché, passerà le successive ore a leggere/vedere le istruzioni annesse che le spiegheranno di essere tra i pochi candidati fortunati estratti per la partecipazione ad un famoso (reality, se guardiamo alla versione coreana) gioco chiamato Liar Game. 
Liar Game: lo scopo principale è ottenere l'importo richiesto di sfida in sfida rubando i soldi agli altri concorrenti con qualsiasi mezzo. Premio in palio tutto il montepremi (cioè i milioni rubati agli altri concorrenti più il proprio). Pena per il ritiro la vendita di qualsiasi organo che riesca a saldare il debito accumulato fino a quel momento. 
Decisa a non volerne sapere niente ed essendo un animo più che ingenuo (specialmente nella versione giapponese), la nostra protagonista finirà per farsi rubare i soldi in tempo zero dando inizio al primo round del gioco e prendendone parte involontariamente. Conscia dei propri limiti, soprattutto quando si tratta di astuzia e intelligenza (insomma non è una cima cimosa), per riparare al danno deciderà di assoldare al suo fianco un truffatore truffoso professionista (ammettiamolo, chi di noi non li ha scippati insieme fin dal primo sguardo?) che l'aiuti nell'impresa di vincere il gioco senza finire in banca rossa. Cosa che si rivelerà più difficile del previsto perché essendo un angelo sceso in terra, la nostra protagonista finirà per intestardirsi a salvare non solo la propria persona ma anche gli altri malcapitati giocatori. Sì, pure quelli poco ortodossi a cui non interesserebbe nulla pur accaparrarsi la somma di denaro prevista a fine gioco.

La trama di per se è più o meno tutta qui. In effetti questo drama non ha una vera e propria storia da raccontare, essenzialmente questo primo episodio viene usato più come pretesto per introdurci nel mondo dei giochi di intelligenza e dai ragionamenti super fini. 
Un' immagine perfetta per descrivere
ciò che in questa versione manca
Vero punto di forza che nella versione giapponese sono riusciti a centrare in pieno, ma che in quella coreana hanno tralasciando in favore di una trama di fondo (e per dare spazio a personaggi inesistenti) spiegata male e gestita ancora peggio. Insomma si sa, i coreani devono sempre trovare del drammatico in tutte le situazioni anche se queste non ce l'hanno. Come già intuibile dal primo episodio che (se come me avete già la vecchia versione) non ha quasi nulla a che fare con quella che è l'anima di Liar Game. Riassunta qui con nuovi round messi a caso e spiegati male, e persa con buonismi che annullano tutte le azioni "cattive" dei personaggi. Rendendo il tutto noioso e poco coerente col nome. Anche perché di Liar in questa versione non ce ne sono davvero. 
Spendendo invece due parole in più per la giapponese, posso dire che forse il motivo per il quale mi è più piaciuta si può ritrovare soprattutto nello stile con cui l'hanno realizzata. Il tutto infatti è molto semplice, procede di situazione in situazione, i personaggi sono quasi bidimensionali con ognuno una caratteristica che ben lo definisce, fino al risolvimento del gioco. La cosa più bella è che non si prefissa neanche un qualche obbiettivo se non il ragionamento logico, semplicemente si da un solo scopo è riesce a centrarlo in pieno.  

I 2 personaggi principali:

Lei: classica ragazza all'acqua di rose, santa come neanche i santi sono, o almeno così dovrebbe essere. Se nella versione giapponese ce la presentano così, e così rimane pressapoco per tutte le saghe (tanto da risultare al limite della credibilità. Capisco la bontà e l'ingenuità ma la stupidità è tutt'altra faccenda), non si può dire la stessa nell'adattamento coreano. 
Dove in sostanza la fanno più ragazza ingenua ma reattiva che alla fine non è poi così diversa da una qualsiasi buona ragazza altruista normale. Certo la cosa che da più fastidio è che in entrambe le versione questa cosa viene ripetuta fino ad essere portata all'esasperazione, soprattutto in quella coreana dove non c'è nessun reale motivo per sottolineare così tanto questa sua (resa) comune qualità (fatta passare come cosa super strana quando più della metà delle solite protagoniste femminili hanno questo tipo di carattere). Rendendo di fatto più affine allo spettatore la protagonista coreana, ma snaturando la reale natura del personaggio e soprattutto rendendo di difficile comprensione le azioni compiute dagli altri giocatori nei suoi confronti o le sue risposte. Insomma, se il drama non si fosse chiamato Liar Game avrei preferito la protagonista di quello coreano, ma per questo motivo in primis mi ritrovo a patteggiare per la giapponese. 
Per quanto riguarda l'attrice invece, non guardando molti drama della terra del sol levante, non posso dire di averla già vista, è certo però che a me l'abilità recitativa giapponese non entusiasma troppo. D'altro canto invece, ho adorato l'attrice coreana che già avevo visto in Boys Over Flower e che tanto mi piacerebbe rivedere. Forse non una delle più brave in assoluto ma a me sta simpatica.

Lui: truffatore di poche parole ma in possesso di una mente brillante grazie al quale sa tenere su il drama praticamente da solo. Freddo e calcolatore, di lui veniamo a sapere poco e niente (più niente che poco) nella versione giapponese (dove di fatto il suo unico scopo è quello di tirare fuori la protagonista dai guai. Protagonista a cui, mi piace pensare, si sia un po' affezionato), mentre da quella coreana apprendiamo anche un pezzo del suo passato e la motivazione che lo spinge ad agire del suo presente (che io ovviamente non ricordo ma so che aveva a che fare con un pozzo... o mi confondo con The Ring?). 
Il problema ovviamente sorge quando, appunto per dare spessore al personaggio (quindi forse gliene hanno dato troppo?), finiscono per dividere in due quello coreano. O meglio, più che altro prima lo mischiano a L'Enigmista della versione giapponese (Saw?) e poi lo spezzano a metà, facendo diventare il protagonista maschile una versione sbiadita di quello che avrebbe dovuto essere, e relegando al "cattivo" oltre il ruolo di burattinaio anche quello di *professore so tutto io che vi tira fuori dai guai*. O forse gli è venuto male il cambio di personaggio e loro come base avevano preso la ragazza di quello giapponese? Bo' chi se lo ricorda. Fatto sta che questa divisione a me non è piaciuta per nulla perché è servita solo a annebbiare l'intelligenza del protagonista che era una delle doti che caratterizzavano principalmente il personaggio.  
Per quanto riguarda gli attori invece, non vi nascondo che all'epoca ho scelto di visionare questo drama reduce da Hana Yori Dango (prima versione live action di Boys Over Flowers) dove lui interpretava in Thé-aro e al quale story line io mi ero appassionata tantissimo. E oltre ad avere conferma del suo bel aspetto (anche se la cover della prima stagione di certo non gli rende giustizia, paragonare i suoi capelli a un gatto morto sarebbe come fargli un complimento) l'ho anche trovato perfetto per questo ruolo. L'attore coreano, invece, pure lui non mi è dispiaciuto, certo è che ho avuto l'astio per il suo personaggio fin dall'inizio. Chissà se lo rivedrò mai in un altro drama, anzi, chissà se lo riconoscerò mai in un altro drama! L'enigmista invece mi è piaciuto un casino, l'attore nei ruolo da cattivo ci sa fare (anche in You Who Came From the star mi era piaciuto), ora la vera sfida è vederlo in una parte da buono.

Tutto il resto dei personaggi delle due versioni, francamente non me li ricordo. So di certo però, che mi sono rimasti impressi più quelli giapponesi (dipenderà forse dal fatto che siano atati più scematici e di conseguenza più etichettabili? Sicuramente) tipo Funghetto, che ne quelli coreani del quale mi ricordo fossero ancora più di contorno a tutta la situazione dei loro colleghi. In quella giapponese bene o male tutti hanno una sua funzionalità all'interno dei vari episodio, mentre in quella coreana sono più quelli che vengono caratterizzati ma poi eclissati senza avere un vero e proprio perchè.

Per quanto riguarda il finale:

Partendo dal presupposto che non lo ricordo, ma nel quale ovviamente lei vince in entrambe le versioni, mi baserò prettamente sugli appunti della vecchia recensione. Possiamo dire che nel drama giapponese il tutto è bene quello che finisce bene e che nonostante le continue peripezie alla fine grazie a un gioco di squadra, il nostro Angelo sceso in terra riesce a vincere e restituire tutto il montepremi senza mandare in banca rotta nemmeno il più str** della situazione. Insomma il classico Happy Ending nel quale tutto e bene quel che finisce bene, anche se per nostra tristezza la ship da noi tanto agognata rimane tale poiché lui se ne va e tanti saluti a lei. 
Nel drama coreano invece, le cose si complicano e, se lo vogliamo dire terra terra, il tutto nemmeno ha una fine (non so se sia per la passione di quegli anni di scrivere finali aperti, o se avessero almeno l'idea di programmare una seconda stagione, fatto sta:) che finalmente tutta la sottotrama iniziale acquisisce un senso e perché no, diventa anche interessante. Veniamo infatti a scoprire il motivo per il quale i nostri tre protagonisti sono collegati e vediamo la fine della prima stagione del Liar Game, il saluto della nostra protagonista e facciamo i conti con la nostra tristezza per l'ennesimo non avveramento della nostra ship (ship qui quasi canonica). Questo almeno finché (presumo) *non mi ricordo* anni dopo, non rivediamo i nostri protagonista alle prese con l'invito per quello che ora sarà il vero Liar Game! Waaaaa, un colpo di scena alla Gu Family Book: che prima ti illude e poi ti abbandona. Bah, ho messo CONTRO soprattutto per questo. La classica presa in giro alla coreana andata a finire così perché non hanno saputo catalizzare fin da subito l'interesse del pubblico. 
Inutile dire che ho preferito il finale giapponese, anche solo per il semplice fatto che ha una fine (il che mi sembrava il minimo dopo due stagioni e un film un pochino superfluo), mentre in quello coreano non sapremo mai chi sia il vero burattinaio.

Commentiamo per commentare:

Tutto quello che mi viene da dire, pensando ad un confronto, è che questa sia l'ennesima occasione sprecata. Diciamo che il mio CONTRO coreano è più politico, perché in fin dei conti ho visto drama molto peggiori. Ahimè però non regge il confronto con l'originale, che per quanto non sia di per se un capolavoro, è comunque un prodotto originale. Cosa che invece non si può dire del suo rivale, esattamente sempre la stessa storia trita e ritrita. 
Ma ora veniamo a noi, breve recap di aspetti negativi e positivi di entrambe le visioni:

Koreana:
K - Liar Game 
  • Trama: tipica trama coreana adatta a chi vuole vedere qualcosa in più di semplici giochi d'intelligenza, peccato però che non abbiano saputo renderla interessante dall'inizio.
  • Personaggi: più carismatici, più realistici (anche se tutti fin troppo politically correct) e più approfonditi, ma poco Liar Gameosi. 
  • Finale: nel quale si sarebbe potuto fare sicuramente meglio, tipo tagliare gli ultimi minuti e renderla una stagione autoconclusiva più reboot che remake.
  • Lunghezza/Pesantezza: se fosse stato più lungo l'avrei proprio demolito più di quanto non abbia già fatto, ma in generale sono 12 episodi, diciamo che non si fatica più di tanto a finirlo.
Quasi dimenticavo di spendere le ultime due parole sulla versione coreana chiamando in causa l'idea ideosa di far diventare il tutto un enorme Reality Show, a parer mio è stata l'ennesima mossa che ha portato alla disfatta del drama. Idea che per quanto sopra le righe avrebbe potuto rivelarsi anche interessante, ma che per un motivo o per l'altro hanno sfruttato malissimo. Continuo a ripetere che se mi ritrovassi in tv uno show così cambierei canale immediatamente, soprattutto durante le battute finali, dato che i concorrenti non facevano altro che parlare delle proprie situazioni personali. Bah. 
Japponese:
J - Liar Game
  • Trama: basata quasi interamente sui giochi proposti all'interno del Liar Game. Interessanti (anche se poco realistici) ma forse a lungo andare monotoni.
  • Personaggi: piatti e monodimensionali, ma molto funzionali per dare dinamicità al drama, in quanto tutti pronti a tradire e mentire a tutti.
  • Finale: ha una fine che segna in maniera definitiva la fine dei giochi, un po' sullo stile "la bontà è la miglior arma" però non ci possiamo lamentare. 
  • Lunghezza/Pesantezza: circa una 20na di episodi (contando anche il film) che si lasciano guardare soprattutto per la brevità di ciascuno di loro.
Postmetto che so che a distanza di due o tre anni dall'ultimo film in Giappone è uscito anche uno spin-off che non credo guarderò mai poiché considero il mio cammino concluso con il The Final Stage (io rimango fedele ai nomi), e con la versione coreana che di certo non gli ha portato onore.

Per concludere, oggettivamente parlando, entrambi i drama non sono questo granchè, ovviamente quello coreano è confezionato meglio poiché si sa i coreani investono sempre un bel tot nelle loro produzioni e il fatto di essere stato girato 7 anni dopo la messa in onda del rivale ha aiutato non poco, ciononostante pecca di noiosità. Quello giapponese invece nonostante quello che salta subito all'occhio sia una ripresa decisamente vecchiotta e una recitazione non esattamente da oscar, ha il pregio di catturare l'interesse dello spettatore per l'inventiva che fa trasparire. Quindi, oggettivamente nessuno dei due mi ha fatto impazzire, ma se proprio devo consigliarne uno allora punterei sulla trasposizione originale. 

Aspettando la recensione in versione 4.0, per oggi è tutto, passo e chiudo!
Fine!

"Ringrazio il TFPA Subbing Team, Ponchan Fansub e il World of Sub per avermi dato la possibilità di vedere questi drama, grazie"

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