martedì 12 aprile 2022

Recensione Black


Gente... Ma solo io sono rimasta scioccata pessimamente da questo drama?
Un drama che mi ha portato in uno stato di disinteresse tale che mi rendeva incomprensibile capire ciò che guardavo, leggere ciò che vedevo e collegare assieme i pezzi. 
Onestamente trovo anche abbia avuto dei lati positivi, tipo il suo rappresentare una società coreana politicamente scorretta prendendo però in causa la parte più bassa della popolazione oppressa o passando affianco all'illusorio perfetto mondo dello showbiz, però ecco secondo me non bastano e hanno palesemente cozzato con la parte fantasy del prodotto che proprio non ho capito perché sia stata inserita. Secondo me come classico mistery-thriller-poliziesco avrebbe reso meglio. Poco innovativo ma molto più efficace nel trasmettere ciò che voleva trasmettere.

Trama:

Sinceramente fareste prima a vedervelo, e considerando che dura quasi 24 ore, questo la dice lunga sul quanto inutilmente l'hanno resa complicata...

C'è un poliziotto dallo stomaco debole diventato tale solo per scoprire il colpevole dietro l'assassinio del fratello maggiore. 
C'è una ragazza con il dono di vedere la morte delle persone sottoforma di ombre che, scambiando suddetto poliziotto per l'amico - anzi primo amore - d'infanzia perso di vista, gli si appiopperà addosso convinta di poter cambiare il destino delle suddette malcapitate.
Capita però che l'ora fatidica non si possa posticipare ed inevitabilmente ecco che il poliziotto passa oltre lasciando noi in balia dei classici fiumi di lacrime a non finire, se non fosse che - magicamente - resuscita. 
O più precisamente a resuscitare non è lui ma un cupo mietitore, n. 444, impelagato nel disperato tentativo di riacciuffare un suo collega scappato dal mondo degli inferi e a sua volta impossessatosi del corpo di un umano per portare a termine la propria personale vendetta, che finirà per ritrovarsi invischiato con gli altarini di tutti i personaggi riscoprendo inevitabilmente anche i suoi.

Che detta così parrebbe anche una trama semplice da sviscerare, peccato però che la situazione sia dipanata in una maniera così contorta che ad un certo punto, se non si hanno fogli e matita alla mano (e forse manco con quelli) ci si perde del tutto. 
Impostata sul piano temporale del qui e ora, come altri suoi colleghi, sfrutta la magnificenza dei flashback al quale (a seconda del personaggio che lo richiama alla mente e del punto narrativo in cui siamo) vengono aggiunte continuamente parti inedite che dovrebbero servire ai personaggi, ma soprattutto allo spettatore, a congiungere i tasselli mancanti del puzzle. Certo se solo il puzzle fosse comprensibile (ma non è nemmeno questo il punto).
Il problema però è che per mantenere l'interesse, la suspence e l'intrigo, il drama ci fornisce una super vasta gamma di personaggi al quale assegnare ad ognuno una propria futilità. Ci sono le vittime, meri nomi da collegare all'assassino (uno dei tanti), ci sono le comparse, persone introdotte puramente a caso che servono per alimentare un paio di episodi e poi finiscono nell'oblio, c'è la montagna di personaggi terziari, che in varie occasioni dopo aver completato la loro funzione vengono ripescati a caso per mantenere il volume di confusione del drama, ci sono i personaggi secondari, ovvero i personaggi ricorrenti quali compagni di squadra del protagonista, la famiglia del second lead e pure quella della protagonista e poi ci sono loro, i BOSS FINALI. Non 1, non 2 non 3 bensì 4! del quale però mi sembra doveroso parlare nel paragrafo del finale. 
Io onestamente puntavo sulla parte fantasy, ma se, prima si potrebbe dire che una persona particolarmente attratta dal mistery thriller avrebbe potuto apprezzare, riguardo a quest'ultima proprio possiamo stenderci un velo pietroso sopra. 
Diciamocelo, l'unico motivo per cui l'hanno inserita è per parare il posteriore al protagonista di turno. Altre motivazioni non ce ne sono. Semplicemente ridicola e funzionale solo per direzionare la trama a seconda della volontà dello scrittore. Basata su fondamenta inesistenti, era un surplus del tutto evitabile. La faccenda delle ombre era super nebulosa, e non si capiva con che criterio i mietitori attorniavano le vittime, in alcuni casi molto prima delle intenzioni delle vittime e in altri addirittura così all'improvviso. Io bo', per non parlare della ricerca finita in stand-by di 444, unica sua millantata motivazione per l'aver preso possesso del corpo umano accantonata fino quasi alla fine del drama. Ba'.

Personaggi: ma solo i principali (e forse alcuni di quelli che ricordo non sono nemmeno fra quelli).

Come detto sopra il drama è infarcito di un'inverosimile quantità di personaggi, e nonostante ce ne siano di davvero interessanti, originali, di buon cuore, anche se non troppo approfonditi, io vi parlerò solo di coloro del quale ho trovato i poster. Perché? Perché questo drama non si merita altro, e poi comunque se siete curiosi rispetto a qualsiasi altro personaggio, non avrebbe senso descrivervelo senza contestualizzarlo, e contestualizzarlo richiederebbe una quantità di voglia, tempo e righe da leggere che io mi sono ripromessa di non scrivere più e voi non leggereste nemmeno. Quindi al via con la visione! (nel vostro caso, nel mio alle due righe spese per descriverli).

Lui:
Lei:
L'altro Lui:
L'altra Lei:

Nonostante tutto però (nonostante il fatto che non ci fossero poster men che meno immagini ufficiali) due parole ci tenevo a dirle anche per Leo e per il compagno detective di 444. Il primo perché ho adorato l'aria di disillusione che hanno voluto dare al personaggio, un background così veritiero e poco patinato raro da trovare quando si parla del mondo dello spettacolo se non nei film. Il detective perché era il classico brav'uomo e mi è piaciuto molto il suo amore verso una persona che lui credeva di cuore ma invece non lo era. Triste il fatto che abbia continuato ad amare una versione non reale di lei fino e dopo la sua morte. 

Finale:

E dopo aver scoperto il primo boss, il secondo boss, e il terzo, ecco che quasi tutti i nodi vengono al pettine e scopriamo che il nostro 444 altro non è che l'oppa di turno della protagonista tramortito da un colpo di pistola dalla stessa (non chiedete, evidentemente il dramma non era sufficiente), e ucciso successivamente dalla madre adottiva per salvare il fratellino (per la storia della compatibilità degli organi). Insomma la tristezza... 
Ecco quindi che fatta luce anche sul caso di prostituzione minorile, e sull'uccisione del padre della protagonista, il nostro mietitore deciderà di togliere di mezzo pure l'ultimo, il n. 4, venendo pertanto condannato non alla pena massima - la dissolvenza - ma alla pena ultima, la cancellazione dell'esistenza. 
Il problema però sorge quando, cancellata l'esistenza dell'oppa, incomprensibilmente si cancella anche la vicenda del padre della protagonista e quest'ultima diventa una persona normale, un pompiere, mette su famiglia, diventa nonna e durante la sua ultima vigilia di natale ecco che il suo migliore amico (che non ha modo di esistere dato che 444 non è mai esistito... Visto che sul finale si rivela essere il collega scappato dagli inferi e ricercato da quest'ultimo) gli racconta la storia struggente di un mietitore innamorato impossibilmente di un umana. 
Quindi eccola schiattare salvo poi ritornare giovane e bella fra le braccia di un mietitore che, con le sembianze del fratellino defunto, tutt'ora non sarebbe dovuto esistere.

Come, con poche e semplici mosse, si riescono ad invalidare 23 ore e 45 minuti di drama. 

Un finale de mierd, ma di quelli così brutti che ti fanno rivalutare altri finali brutti da te visti. E vi dico, io mi ero preparata eh, perché nonostante avessi driblato benissimo tutti gli spoiler (che per come non l'ho seguito, non avrei comunque capito) sulla trama, il fatto che il finale si dissociasse quasi interamente dai precedenti episodi l'avevo comunque letto, ma nella mia ingenua ingenuità credevo che peggio di così non potessero fare... e invece è proprio vero che al peggio non c'è mai fine.
Tralasciando il fatto che ad un certo punto mi sembrava di essere in un videogioco, con tutti i tipici boss di fine livello da battere, completa di tutta la precedente serie di boss minori da sconfiggere, il tutto solo per arrivare alla fatidica battaglia finale, posso affermare quasi con certezza che Beautiful messo a confronto fosse più credibile.
Un dramma all'interno di un dramma già drammatico di per se, che porta tutti gli avvenimenti a collegarsi in una sorta di perenne "nel posto sbagliato al momento sbagliato." 
Che poi, per quanto mi riguarda, io sulla parte thriller mica ho nulla da dire, se non che forse hanno voluto fare il passo più lungo della gamba articolandola troppo (almeno per i miei gusti), quello che proprio non riesco a farmi andare giù è come il tutto è finito con una sorta di happy ending decisamente stonato.
Già la storia d'amore era di una superficialità unica, in più lei non ha mai saputo la vera natura di dio della morte di lui, né tanto meno la sua vera identità. Si sono messi insieme, ma... si sono davvero messi insieme? Cioè io in tutti questi anni ho pressappoco capito che le più belle storie d'amore coreane sono praticamente pari alle nostre frequentazioni estive, ma... qui non ho visto nemmeno una frequentazione di nessun genere. 
E poi la devono smettere, ma smettere sul serio di incasinare tutte ste azzo di linee temporali. 
Pure qui ci viene ripropinato il solito errore, o meglio la solita versione del fatto che, sebbene tutti si dimentichino e, anzi, l'esistenza stessa di 444 venga cancellata, c'è ancora qualcuno che lo ricorda, sa del suo passato e puntualmente pure la tipa che in vita sua non l'ha mai nemmeno incontrato lo ama ancora alla follia, perché?! PERCHE'?
Poi come se non bastasse aggiungono un legame basato sul niente con il padre della ragazza che incomprensibilmente non verrà mai posseduto da un mietitore (perché? Cosa centrava questo con il 444? Cosa centrava questo con il protagonista? Cosa centrava il fatto che lui si fosse innamorato della madre??? COSA?!) mentre scopriremo che il corpo di Leo verrà comunque preso in possesso dal suo partner ricercato che provvederà a viversi la vita di codesto ragazzo con tutti i ricordi annessi. 
E se poi, vogliamo dirla proprio tutta, come mai tutti quando muoiono hanno lo spirito dell'età in cui sono morti, mentre lei ritorna nel fiore degli anni? E come se non bastasse ecco che al suo fianco rispunta non il suo oppa, bensì l'oppa con le sembianze del fratellino minore! Cioè io non, io non!
Ora... questo finale fa acqua da tutte le parti peggio che uno scolapasta. Non ce n'è stata una comprensibile e che sia filata nel verso giusto, e secondo me, se proprio volevano infilarci i 5 secondi di poesia, avrebbero fatto meglio a farli ricongiungere nelle vesti di bambini, più che nelle vesti di adulti - anche se pure così non ci stava, perché il grande amore di lui adolescente altro non era che la dottoressa... ma comunque.

Commentino commentuccio carino caruccio:

Un drama tremendo, e se penso che fino al 15 episodio ero anche intenzionata a metterlo sotto la categoria del NEUTRALE solo perché convinta di essere io il problema e non lui, veramente... non so cosa mi stessi fumando (nel dubbio roba sempre troppo leggera per digerirne la visione). 
Passi che forse il thriller intrigato non è il mio genere, passi perché forse da una parte ancora credevo nella parentesi fantasy, fatto sta che anche senza i 15 minuti finali avrei dovuto capire che dopo un mese e mezzo imbottigliate in questa visione non c'era modo di scappare da un CONTRO pieno.
Brutto brutto brutto, e se proprio devo essere sincera, a distanza di tre mesi tutto ciò che ricordo di questa visione è proprio la sensazione di delusione e bruttezza che mi ha lasciato.
Primo drama dell'anno che io avrei voluto droppare, mia madre si è rifiutata di lasciarmelo fare solo e soltanto perché voleva vedere dove il tutto sarebbe andato a parare. Inutile dire che dopo il finale è rimasta super indignata pure lei. 
Ed è proprio grazie a questa bruttissima esperienza che siamo giunte alla conclusione di separare le nostre strade e guardarci solo e soltanto i drama di interesse comunque, perché altrimenti non ne usciamo più. Come sospettavo infatti, io sono pronta, super pronta, prontissima (forse fin troppo) a iniziare la mia carriera di droppatrice incallita, ma per lei ancora non è arrivato il momento.
Comunque si è rivelato proprio un drama brutto, ma così brutto, che mi ha rovinato la voglia di vedere anche tutti i drama futuri. Voglia che ora, a quasi tre mesi di distanza, ancora non si è ristabilita e che mi mantiene stabile in una sorta di visione per inerzia pure quando (come nel drama attuale) il progetto scelto mi piace moooooolto. 
Nel dubbio comunque sarò sincera. Gli episodi di Black sono semplicemente troppo lunghi, e se ogni episodio invece dell'ora e venti, fosse durato quei semplici 60 minuti, forse il mio astio non sarebbe stato così profondo (o forse sarebbe stato peggio).
Replicando con "brutto, brutto, brutto" non posso far altro che sconsigliarvene la visione.

E niente... doloroso sia da vedere che da recensire, finalmente vi saluto liberandomi di sto strazio! Alla prossima!
Fine!

"Ringrazio Netflix per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

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