giovedì 7 maggio 2020

Recensione On the Way to the Airport


Avevo detto di essere provata dalla visione di Ruler: Master of the Mask? Quasi quasi mi faccio tenerezza da sola. Povera scema che sono...
Le buone intenzioni... non bastano.
Sono sempre più convinta che i coreani debbano smettere di produrre drama sulle storie extraconiugali, o tutt'al più (opzione sicuramente più fattibile) io debba smetterli di guardarli. Non le sanno fare, capisco sia un'interpretazione tutta loro che rispecchia la loro cultura e la loro visione poetica e romanzata, ciò non toglie che non le sanno fare punto. 
Questo è il mio pensiero da occidentale. Quarto drama focalizzato sul tema del tradimento da me visto e terzo che mi ha fatto orrore, considerando però che a sto giro il drama in questione ha floppato anche in patria forse, e dico forse, stavolta non sono solamente io il problema.
Terzo CONTRO di fila.. mi sa che dobbiamo aggiustare il tiro.

Trama:

Disperazione e basta.
Abbiamo un'assistente di volo maritata ad un pilota di linea con figlia a carico. Figlia a carico che verrà mandata a studiare all'estero dove farà la conoscenza della sua compagna di stanza figlia di un architetto e una curatrice di mostre tradizionali. 
Orbene, fatte le presentazioni, possiamo passare alla parte tragica. 
La compagna di stanza della figlia della lei di turno muore in un incidente stradale portandosi nella tomba tutta una serie di segreti che manderanno in frantumi il matrimonio tra l'architetto e la moglie. 
Disperazione per la figlia.
La nostra protagonista quindi deciderà di rilevare la figlia dalla scuola internazionale riportandola in corea senza chiedere il benestare del marito, con il quale da qui in poi il rapporto si farà sempre più incrinato. Preso dal lutto e impossibilitato a parlare del suo dolore con la moglie, il nostro protagonista finirà per instaurare una storia prima di amicizia e poi di Alta Infedeltà con la madre dell'amica della figlia. Relazione che porterà (moooolto, ma moooooooolto, in là nel drama) i nostri due traditori a mettere in discussione (ma tipo che gli capita di accorgersene così dall'oggi al domani che forse non vivono proprio in un matrimonio d'amore e soddisfacente) il loro matrimonio e la loro vita.

E niente.. fino a metà drama io ero dalla sua parte, ma convinta proprio, adoravo la coppia principale e il rapporto che si andava creando man mano tra i due protagonisti, questo fino alla fatidica sera da dove poi sono partiti una seria di pipponi sconclusionati e incomprensibili nel quale sembrava che ogni personaggio recitasse un drama  a parte. Avete presente no? Voi chiedete ad una persona hai "che hai mangiato ieri a pranzo?" e quella ti risponde "stavo giusto pensando all'interpretazione del figlio di Sempronio in La sceneggiatura scritta coi piedi", insomma: cose senza senso. Discorsi che non stanno né in cielo né in terra e che lasciano il tempo che trovano. Inquadrature alla "io ti guardo tu mi guardi" e disperazione a non finire senza nessun senso. In più ho trovato davvero difficile seguire il drama dalla scoperta delle origini della figlia in poi, non tanto perché faticavo a capire le motivazioni dietro la madre ma perché non capivo le motivazioni spingevano il protagonista a voler proteggere la moglie bugiarda patologica. 
Sinceramente poi non ho quasi capito l'ambientazione. Cioè fino all'aeroporto e al lavoro della famiglia di Lei non ho avuto nessun problema. Il vero problema mi si è posto quando ci siamo spostati nell'universo del protagonista dove non ho capito più le azioni dei protagonisti. Cioè finché si trattava dei lavori della nonna tutto ok, ma quando poi si iniziava a parlare del lavoro di lui, del'azienda della madre dell'altra, della direttrice che non sopportava l'isterica ma che per un motivo o per l'altro era dalla sua parte (o se anche non lo era ne faceva comunque gli interessi) io bo' ho perso il filo del discorso. Capisco non fosse il fulcro del drama, ma almeno un po' di chiarezza avrebbero dovuto farla, soprattutto per la gente che non è nel campo.

Personaggi:

Lei, Il Comodino: quell'oggetto che diamo sempre per scontato accanto al letto ma che se non ci fosse non sapremo dove appoggiare il telefono, il bicchiere d'acqua e la lampada. Insomma indispensabile ma non degno di un secondo sguardo. Ecco, questo riassume precisamente il personaggio della protagonista. Ne facciamo la conoscenza come madre di famiglia e lavoratrice a tempo pieno con evidenti problemi di comunicazione col marito tipicamente padre padrone assente. Instaura fin da subito un rapporto con il padre della compagna di stanza della figlia, a cui concederà una spalla su cui piangere. Per tutta la storia vediamo come questo sia il punto centrale da cui le fila del destino (perché sì, io non posso innamorarmi di una persona e BASTA, deve per forza essere il DESTINO che ci ha fatto mettere insieme, SEMPRE) si snodano, quasi come a voler essere una giustificazione al rapporto che man mano si va ad intensificare tra i nostri due protagonisti. Insomma non abbiamo un personaggio che con l'avanzamento prende coscienza di se e delle sue possibilità, no, abbiamo un personaggio a cui sembra che capitino sempre disgrazie insormontabili (anche no) e che inciampa su determinate scelte così a caso. 
Lei nelle sue lunghe
 sessioni di riflessamento.
Infatti le uniche volte in cui la vediamo convinta e soprattutto coinvolta (e non sempre "trascinata dagli eventi") sono quelle che hanno a che fare con la figlia viziata e capricciosa. Donna intrappolata in un matrimonio a quanto pare all'epoca voluto (e io che pensavo fosse un matrimonio riparatore) senza un vero e proprio rapporto col marito, dal quale prende esclusivamente ordini e con cui entra in conflitto esclusivamente per la figlia. Bo' ammetto che all'inizio mi era anche simpatica e la trovavo estremamente empatica nel suo dare conforto al padre dell'altra ragazza, ma non mi è piaciuta per nulla la sua involuzione, il suo rapporto di dolore per l'amante (tanto era sempre lei ad allontanarlo) e il suo essere passiva nei confronti di un marito che non l'amava nemmeno. Per non parlare poi dell'espiazione dovuta nel finale. Facciamo che ci ritorniamo su dopo. L'attrice credo sia la terza volta che la vedo. Per me è e rimarrà un no. Non mi ha entusiasmato in A Gentlemant's Dignity, non mi a entusiasmato nel film You're My Pet, e qui da una certa in poi l'avrei presa a sbadilate per farle cambiare espressività da donna cucciola abbandonata (scusate il francesismo). Insomma per me è un NO in toto. Addio e a mai più rivederci.

Il Santo: quello che a sto giro non deve essere nominato dalla chiesa, perché ci pensa direttamente un potere superiore a farlo, lo/la sceneggiatore/trice del drama (chissà perché è da un po' di drama a questa parte che penso sempre alla scrittrice come ad una donna. Dite che sia per questa romanzatura forzata? Bo' vabbè). Non ci sono altre parole per descrivere questo personaggio. Un santo con tanto di aureola. Lo scopriamo essere il patrigno della ragazzina morta, ma di amarla sicuramente più dei suoi famigliari consanguinei (senza togliere nulla al padre biologico che poveretto non aveva scelta). Impossibilitato a confidare il suo dolore alla moglie che rifiuta in ogni modo di approcciarsi al lutto (e non perché sia provata dalla scomparsa della bimba) finirà per affezionarsi ed innamorarsi dell'unica persona che gli offrirà un supporto. Nel frattempo lo seguiamo nella continua ricerca dei segreti della bambina che si accorgerà non aver mai conosciuto davvero. Scoperto infatti gli intrallazzi della moglie, tutto il suo santismo più santismo verrà fuori e invece di urlale contro di essere la causa della morte della figlia, dirle quanto orribile fosse come madre e moglie, insultarla dalla mattina alla sera per la sua insensibilità, sbatterla fuori casa senza possibilità di ritorno mandandole gli avvocati per la causa di divorzio (del quale sarebbe super interessante vedere un processo), decide in piena linea con un personaggio super iper mega irrealistico, e se realistico quantomeno co****ne, di far decidere a lei le tempistiche e il mantenimento per ufficializzare la separazione perchè... perché sì. Perché è buono e nonostante la vita de mierd che gli ha fatto passare e il fatto di ritrovarsi sposato con una donna praticamente sconosciuta, aveva ragione lei perché era lei la donna cornuta. Seh, io t'appoggio, e come se t'appoggio, t'appoggio sopra 'na lastra di cemento così magari metti la testa apposto e capisci di essere tu la parte lesa e non la psicopatica isterica di turno. Provato anche dalla morte della madre, finirà per andarsene in villeggiatura ed aprire un museo con le opere più care della madre. 
Pure lui perso nelle sue riflessioni.
Diciamo che come personaggio, a parte il poco capire, era da ammirare, fermo nelle sue decisioni (anche se un po' lungo a prenderle) e rispettoso degli spazi altrui (anche se questo forse è un po' più un difetto) con una sfiga immane nel scegliersi le donne da amare. La parte che più di lui mi è piaciuta è stata quella iniziale dove ci veniva mostrato il rapporto con la figlia e quanto fosse legato a lei. La parte che invece mi è piaciuta di meno è stato fargli rinvenire continuamente prove, provine e provette, che di fatto non aggiungevano nulla alla trama, non giustificavano i comportamenti della moglie, e non facevano comprendere le motivazioni della figlia. Per quanto riguarda l'attore a me fa morir dal ridere, visto solo una volta come Re (o Principe Ereditario?) in Jung Yi, the Goddess of Fire, ha delle sopracciglia che a me fan morire. Devo ammettere che nonostante la sua gnoccaggine a sto giro passo. Vero che non ho scornato troppo con questo personaggio, ma neanche l'ho apprezzato. Anzi per vai dell'andazzo del drama ad un certo punto mi è risultato addirittura noioso.

La Bestia isterica: madre e moglie che, secondo me, pure lo sceneggiatore aveva le idee confuse sul farla passare per buona o per cattiva senza mezza misure. Vedete? Se avesse chiesto direttamente a me non avrei avuto problemi a rispondergli di bollarla direttamente come bisognosa di aiuto. Ne facciamo la conoscenza come madre snaturata e anaffettiva al quale non importa neppure che la figlia sia morta, ma che anzi cerca disperatamente di eliminarne l'esistenza e ogni riferimento di quest'ultima nei suoi confronti. Perché? Per coprire la bugia, ovvero quella di averla cresciuta come ragazza madre fin dai 17 anni, detta al marito per farsi sposare, quando in realtà se l'è vista recapitare inaspettatamente a 12 anni dal marito malato terminale. Curatrice di opere tradizionali ad un certo punto ci lasciano intendere del tutto a ufa che, essendo lei anaffettiva verso tutte le persone e solo ed esclusivamente in cerca di approvazione, aveva in realtà delle mire non sul marito stesso ma sulla sua eredità storica come la casa tradizionale e la proprietà sulle opere della nonna, salvo poi dimenticarsene e farla sfociare nel "l'ho fatto perché senza di lei tu non mi avresti mai guardata". Dapprima ero convinta che trovasse nella figlia una sorta di concorrenza verso le attenzioni della famiglia, poi ero convinta fosse per una sorta di arrampicamento professionale, alla fine però non era niente di tutto ciò, alla fine non si è capito il perché del suo comportamento se non accettiamo la semplice motivazione del suo voler attenzioni. 
Vedete quanto sta bene
dietro qualcosa?
Un'altra cosa che mi ha dato fastidio di questo personaggio (anche se è più la morale che le hanno voluto costruire attorno) ovvero il come l'hanno demonizzato per motivi secondo me sbagliati. Hanno calcato troppo la mano sul fatto che lei fosse anafettiva verso sua figlia (cosa che sinceramente io comprendo più che bene. Dopotutto esistono quelle madri non interessate a diventare tali che non provano il minimo istinto materno) facendola passare come cosa non giusta e malata, quando in realtà il problema non era il non considerare sua figlia, ma il non considerare le ripercussioni delle sue azioni sulla gente attorno a lei. Ci sta che non provi istinto materno ed entri in conflitto con una figlia mai voluta ma non ci sta che poi ti comporti come se questa bimba non sia neanche una persona in carne ed ossa. Ho trovato davvero brutto usare questa scusa per far passare il messaggio che non provare istinto materno è sbagliato e l'unica cosa giusta è il redimersi sul finale. Bo' a me non è piaciuto per nulla. Avrei preferito puntassero di più sul comportamento in quanto persona che si rapportava malamente con gli altri, che ne demonizzarla solamente perché odiava la figlia. Alt, la mia non è una scusa nei suoi confronti perché io sono convinta che fosse da internare solo per il modo in cui ha trattato la bimba, ma il fatto che giustificassero continuamente il suo comportarsi ugualmente col marito perché lei era la parte lesa (che poi spiegatemi che cavolo di potere aveva per impartire ordini a lui? Chi era per fare quello che faceva col patrimonio tradizionale? Cosa ci faceva con il patrimonio tradizionale?) non mi è proprio andata giù. Cioè questo personaggio era una Bestia isterica non per il suo essere anaffettiva ma per il suo non saper stare al mondo. Ah, mi ero dimenticata che fosse anche una bugiarda patologica. L'attrice mea culpa ma non mi piace, ha un viso che mi irrita, e dall'Asianwiki mi dicono che l'ho già vista in Big ma non ne ho memoria. Per me è no.

Lo sposato due volte al mese: un personaggio di cui non so che pensare (ma fidatevi che qualcosa mi verrà in mente, eh). Per tutto il drama ero convinta vivesse in un universo tutto suo nel quale noi non avevamo il potere di entrare. Oserei dire un personaggio allucinante che non capiva nulla di quello che gli capitava attorno.  Lo conosciamo come pilota di linea libertino che ama chiacchierare notti su notti con le hostess nuove leve. Convinto di vivere nel migliore matrimonio del mondo in quanto ha la moglie zerbino che mai lo giudica, pretende o accusa, di fare qualsiasi cosa voglia senza mai porsi nessun problema, non fa altro che ordinare a quest'ultima e alla figlia di andare a fare e brigare. Tipico esempio di padre assente e marito disperso, lo vediamo sempre appresso alla sua ex donna cerva a primavera. Venuto a sapere della tresca della moglie e avendo perso la testa per questa cosa, piomba in piena crisi esistenziale redimendosi e riscoprendosi innamorato della sua ormai ex moglie, così, all'improvviso. Cioè capitemi, io da questo personaggio mi aspettavo fuochi e fiamme. Mi aspettavo fosse una di quelle persone che partiva come un treno, fermo sulla giusta, secondo lui, idea (ovvero comportarsi da "marito" due volte al mese se va bene) che si batteva per evitare di passare per zimbello dopo la fine del suo matrimonio. E invece ci viene proposto un personaggio tutto fumo e niente arrosto che appena chiamato in causa, prima spala m***a sulla moglie e poi ha il coraggio di farsi venire gli attacchi di panico per il suo primo concreto rifiuto, millantando quanto in realtà ci fosse affezionato. Cioè ma siamo seri? Sto personaggio è semplicemente stato una delusione, tante promesse e alla fine non volevano neanche fartelo passare per libertino dato che lui con le hostess ggggiovani ci parlava e basta. 
Il momento esatto in cui anche
il criceto ha abbandonato la ruota.
Seh, crediamoci. Che poi, mi può anche star bene, posso anche far finta di credere alla bazzecola che lui la moglie, almeno di recente (perché secondo i coreani l'importante è che il tradimento avvenga di recente), non l'avesse mai tradita, ma per quanto mi riguarda semplicemente l'opinione irrispettosa che aveva di lei avrebbe costituito una valida motivazione per chiedere il divorzio seduta stante "Ao, ma come ti permetti! Ma se ti faccio schifo, se non mi sopporti, se mi vuoi continuamente accollare ai tuoi parenti, ma muoviti a chiedere/accettare il divorzio e solleviamoci da tutta sta pantomima! Così almeno te ne puoi andare con la tua ex che lei davvero era la donna giusta per te!". Bo' per quanto mi riguarda con la metà delle cose che lui diceva a lei, altro che andare a vivere con la suocera, ma io lo sbattevo fuori casa a calci in culo! Comunque, posso capire che in corea vige la legge del capo famiglia e quindi passi da sottostare al padre a sottostare al marito, ma in questo frangente per quanto fosse importante una famiglia, proprio non sono riusciti a farmi trasparire il perché lei non riuscisse a dire di essere ormai in rotta. Famiglia, poi, che per la bimba era meglio trovarsene un'altra dato che veniva continuamente sballottata di qua e di là. L'attore mi ha fatto ancora più morire che il protagonista, soprattutto nei panni del personaggio. Adoravo la sua espressività, quasi come se ad ogni cosa ovvia che gli venisse detta cadesse giù da pero perché tanto lui era perfetto! Anche se sinceramente non è uno di quelli che mi soddisfa di più.  

L'ex ragazza ora migliore amica: credo il personaggio più brutto interpretato dall'attrice. Ex del marito della protagonista con il quale in precedenza era coinvolta in una relazione tossica. Salvata dalla protagonista grazie al suo matrimonio, passerà i 12 anni successivi a vivere nel rimorso di non averla avvertita prima sul tipo di marito che si era trovata. Ricaduta quasi per caso nel loop con l'ex, inizierà a caderci (a noi) dopo il suo momento di debolezza che alla fine non si rivela tale. Insomma un personaggio scusato dall'inizio alla fine, utile solo come guardiacaccia nei confronti delle papere che giravano attorno al marito della protagonista. Sinceramente alla fine della fiera non mi è rimasta per nulla impressa. Una donna come un'altra che se la cavava come poteva ancora legata all'ex che l'aveva fatta soffrire, nonostante sapesse benissimo non fosse un amore sano. Cosa posso dire.. forse avrebbe dovuto tagliare i rapporti prima con entrambi? Avrebbe dovuto trasferirsi in un altro complesso di appartamenti? Avrebbe dovuto supportare la relazione clandestina della protagonista? 
Con quale coraggio cerva?
Ecco se ce una cosa di questo personaggio che ho veramente odiato e che trovo davvero davvero troppo irrealistica soprattutto se millanti la tua migliore amicizia con la protagonista, non è neanche il fatto di non avergli detto del tuo passato, ma il fatto di andare a sindacare nei suoi interessi e dirle anche cosa fare. Cioè ma con quale cuore questa è andata dalla sua amica a dirle che avrebbe dovuto smettere di frequentarsi con la persona amata solo perché sposata con un pezzo di m? Capisco il suo farlo per non ricadere nella relazione dal quale è uscita a forza, ma ce né vuole di coraggio per condannare un'amica conoscendo tutta la situazione. Bo' una sporta di cavoli, carciofi e barbabietole sue avrei preferito se la facesse. Unica nota decente, è il suo dare una possibilità a Kevin Oh, che mamma mia quanto mi ispirava fiducia e tranquillità quest'uomo, adorato, più del protagonista. L'attrice la adoro, non mi ero accorta recitasse anche in questo drama, ma io semplicemente l'adoro. Sempre al top, anche se bene o male non varia molto la caratterizzazione dei suoi personaggi.

Le figlie: 
  • Figlia1: figlia della protagonista, all'inizio la capivo anche e davo ragione alla madre. Dopotutto se la ragazzina non si trovava bene all'estero perché lasciarla in una scuola che le provocava ansia dopo a morte della sua compagna di stanza (anche se ammetto ci avrei almeno provato a farle elaborare il lutto)? Dopodiché comprendevo anche la sua fase si ribellione con padre assente, madre iperprotettiva che la lasciava sempre da sola, con l'unico zio (facciamogli una statua, io lo amo) che si occupava di lei facendola divertire e con cui condivideva la passione del pallone. Ho iniziato a non soffrirla più dopo la scappata a Jejudo. Cioè una bambina viziata che con tutto ciò che ha passato non ha mai pensato di maturare il minimo indispensabile per capire in che cavolo di scuola volesse andare, anzi pensare di completare almeno un anno scolastico in quella attuale. E' dall'inizio del drama che -no, la scuola di quartiere no, -no, la scuola internazionale no, ma poi si, ma poi no, -no, la scuola nel quartiere della nonna no, non vado d'accordo con i compagni di classe, in più non hanno una squadra di calcio femminile, -no la scuola di Jejudo mi piace mi sono integrata subito ma tu e papà vivete distanti e litigate sempre quindi, nonostante tu non te la passi male e nemmeno io, no- per poi uscirsene dal nulla con "ma vuoi mettere andare a scuola dalla zia in Nuova Zelanda? Tu pensa che hanno persino la spiaggia nella scuola! Fidati di me, ci ho pensato molto mamma, moooltissimo, fidati" Cioè già il fatto che nel corso di un anno sta figliola abbia cambiato 4 scuole, che poi ti venga a dire per l'ennesima volta che è sicurissima di andare in una scuola del tutto nuova, e che ci ha pensato moooooolto, quando molto sono tipo 3 ore (dato che glielo ha chiesto un giorno per l'altro dove voleva stare) mi ha leggermente lasciato basita. Anzi ho finito proprio per odiarla, anche perché non hanno saputo sfruttare una parte davvero interessante e quasi mai affronta, ovvero come una ragazzina di 12 anni avrebbe affrontato il tema del divorzio dei genitori. Insomma un personaggio troppo infelice e insopportabile per i miei gusti.
  • Figlia2: figlia del protagonista del drama, per lei non ho molte parole. Mi è piaciuto il suo personaggio, ma non mi è piaciuto il farla passare da bambina estremamente matura e saggia che aveva capito tutto della vita, o il metterle in bocca frasi motivazionali per qualsiasi situazione, quando in realtà era solo una bambina che cercava di farsi coraggio come poteva per superare la situazione difficile che la vedeva coinvolta. Dopo la sua dipartita inoltre ho trovato estremamente ripetitiva, dilungata, e alla fine poco esaudiente la sua storyline. All'inizio ero convinta fosse la figlia biologica di lui e non di lei, poi seguivo con ansia la storia per sapere com'era coinvolta con la madre biologica, poi facevo supposizioni per indovinare la persona che voleva proteggere.. e successivamente sono rimasta con un pugno di mosche perché le cose che sappiamo a fine episodio 4 sono le stesse che ci vengono ripetute fino allo sfinimento fino all'episodio 16. Con l'aggiunta del "la persona che voleva proteggere eri tu madre de mierd!". Cosa? What? Eh? Esatto in sostanza tutta questa storyline non serve a niente, tutto questo mistery non sa da niente, cioè non serve nemmeno a giustificare o a delineare meglio il personaggio della madre! Non serve nemmeno a far prendere provvedimenti al protagonista nei suoi confronti perché tanto quest'ultimo si ostina a proteggerla. Insomma, mi spiace per lei ma finisce tutto in un buco nell'acqua. Il che è un peccato perché entrambe le bimbe mi avevano colpito in positivo.
Finale: aiut-

Uno dei loro momenti più intimi.
Morta la madre, il nostro protagonista deciderà di lasciare carta bianca alla moglie sul divorzio e partire per esaudire l'ultimo suo desiderio. Si trasferirà in un paesello tranquillo dove aprirà una sorta di museo tradizionale in onore della madre. Stanca degli ordini del marito, rifiutandosi di partire alla volta di una nazione straniera e lasciando il lavoro, la nostra protagonista, con figlia annessa, si trasferisce anche lei nel paesello tranquillo di lui e caso strano dopo aver raggiunto la pace, i due si incontrano e continuano la loro relazione più d'amicizia che d'amore. 
Fine!
Questo almeno fino a che il marito non connette i due neuroni che ha e capisce che il suo matrimonio sta andando in pezzi. Venuto a sapere della nuova sistemazione della moglie, e dopo aver scornato con lei, impone ad entrambe le sue donne di partire alla volta della Nuova Zelanda per provare a recuperare il rapport... per continuare a fargli da colf. Rifiutandosi di partire con la figlia e mettendo in (poco) chiaro le cose col marito, finirà per riesumargli un vecchio trauma e per questo troncare la relazione con l'latro protagonista. Passati alcuni mesi grazie ad un messaggio della figlia (che non dice assolutamente niente di nuovo a quello che le aveva già detto prima) e alla pace con se stessa, deciderà finalmente di darsi la seconda chance tanto meritata che ci tiriamo dietro fin dall'inizio.

Io che rifletto sul finale del drama.
La fiera delle paturnie, delle redenzioni e dell'espiazioni dei peccati mai commessi e costretti. Insomma gli ultimi episodi sono solo e sosltanto pare più pare su pare paracadutistiche. 'Na rottura di balls, na mazzata dove non batte il sole, un parto prolungato a non finire. Ok, la smetto... purtroppo vorrei essere diplomatica in questo frangente (perché ho letto in giro che ad alcuni è piaciuto, abbiamo visto lo stesso drama? Il mondo è bello perché vario), perché in questo drama più che in altri si nota davvero il divario tra la cultura coreana e la nostra. Però mi rifiuto di pensare che ogni traditore coreano si faccia delle pare del genere, soprattutto se entrambi i partner non vengono trattati neanche come persone. 
Io che rinuncio a dare un senso
alle mie riflessioni finali.
Cioè ma davvero? Ma davvero davvero? Ma davvero davvero davvero mi sono dovuta sorbire 4 interi episodi sul fatto che loro stavano male per i rispettivi compagni, che avevano la pretesa (dall'alto di chi) di dirgli cosa provare, cosa fare ecc.. ecc.. come se quest'ultimi fossero splendidi splendenti? No.. purtroppo queste azioni cozzano proprio con la mia personalità e non riesco a trovarli reali, anche perché potrei capire il comportamento di una persona che ha dei rimorsi (non siamo belve, e per quanto non si vada d'accordo col marito un po' di dispiacere si può provare) ma che ce li abbiano tutti i personaggi esclusi quelli che davvero dovrebbero farsi due domande? Tutti martiri? Tutti espio io per tot anni perché "tu puoi soffrire ma il mio ex marito che mi ha fatto più male che un maialino no, insomma non posso fargli questo, povero cristo." -.- Per non parlare poi del tizio protagonista che dopo tutto quello che la moglie gli fa passare non fa altro che ripetere povera lei. Ma povera lei cosa? E' una bestia! Datti una svegliata! Pirla!. Insomma un finale che per quanto sia in pieno stile coreano è stato il finale meno azzeccato che ho visto quest'anno.

Commentare per commentare:

Finalmente ce l'ho fatta, che fatica, dopo il 3 CONTRO di seguito sto un po' esaurendo le idee brillanti e sto cadendo lentamente del buco nero da una riga "fai ingosa, pussa via, ma chi ti vuol vedere". Non dico sia stato un drama difficile da recensire come Because This Is My First Life, ma ho avuto lo stesso problema. Davanti alla pagina bianca ho avuto un accavallamento di idee che mi ha portato a svuotare la mente e a non raccapezzarmici più su ciò che volevo dire. Cooomunque. Obbiettivamente, dopo tutte le opinioni positive che ho letto su questo drama, io ancora con tutte le scusanti annesse, non riesco a trovarci tutta questa verosimile realtà che tutti millantano. Per quanto mi riguarda (gap culturale a parte) l'ho trovato davvero un drama lento noioso e troppo troppo tirato. Spacciato per storia d'amore tra due persone sposate, io questo amore non l'ho visto. Spacciato per un drama di matrimoni che arrivano al capolinea io ho visto solamente questi ultimi inciampare per obbligo sul capolinea. Spacciato per un drama introspettivo su due traditori pentiti, ho trovato solamente forzature a non finire. Non dico che una persona che tradisce non possa nutrire dei sensi di colpa, ma questi erano cornuti, zerbinati ecc.. ecc.. manco il santo più santo del protagonista si sarebbe fatto delle problematiche a uscire da queste relazioni tossiche. 'Namo, su!
Sorry, but I PASSO
Quindi, giungendo all'unica conclusione possibile, possiamo dire che se per Ruler: Master of the Mask abbiamo imparato che le cospirazioni reali non sono nelle nostre corde, con questo posso affermare che dopo ben 4 chance, una sola delle quali andata a finire bene (My Love Eun Dong), tiriamo ufficialmente sopra una riga al genere Alta Infedeltà. 
Spiacente ma la cultura coreana non fa per noi in fatto di tradimenti. Non li sopporto, e sinceramente, non ho trovato tutto questo realismo tra gli episodi di questo drama. Sono decisamente stanca di dare terze quarte, quinte possibilità a un genere che non fa per me, e sono quasi sicuramente certa che pure voi vi stiate stancando per il fatto che io abbia sempre da ridire su drama che palesemente non capisco (anche se secondo me non è questo il caso). Quindi nuova politica: da adesso in poi se uno genere che (dopo la prova del nove) ho appurato non mi piaccia smetto di metterlo in lista! Pace a me e pace a voi! 

Quanto sono prolissa ultimamente, ma finalmente è finita, grazie per avermi sopportata!
Fine!

"Ringrazio il The Love is in the Air Team di Viki.com per avermi dato la possibilità di vedere questo drama, grazie"

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